Social Network Analysis PDF

Title Social Network Analysis
Author Mariateresa Reina
Course Metodologia della ricerca sociale
Institution Università degli Studi di Palermo
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Summary

Spiegazione dei criteri per eseguire una ricerca sociologica all'interno dei Social Network a cura del professore Alberto Trobia...


Description

SOCIAL NETWORK ANALYSIS Riconosciamo due correnti di SNA - La SNA tradizionale fino al 1995 - La nuova SNA dal 1995 in poi LA SNA TRADIZIONALE STRUTTURALE - Simmel (piccoli gruppi, cerchie) si interessò ai rapporti e alle relazioni tra i gruppi. Per il sociologo, la natura della relazione dipendeva dalla numerosità del gruppo (pari, dispari, piccoli e grandi gruppi). A simmel interessa la forma della relazione. Per Simmel il compito della sociologia è quello di descrivere le forme della convivenza umana e di trovare le regole in base alle quali l’individuo in quanto membro del gruppo e i gruppi stessi, definiscono il loro comportamento reciproco. A partire dagli anni 30, 3 gruppi di studiosi cominciarono a rispolverare gli studi di Simmel: PRIMA CORRENTE: Sociometria (Gestalt) il primo gruppo si formò durante il periodo bellico. 1- Lewin ( campo sociale, gruppo e ambiente) il primo studioso a coniare il termine campo sociale. Sosteneva la necessità di studiare le proprietà strutturali di tale spazio sociale composto dal gruppo e dal suo ambiente. Questo ambiente è frutto di costruzioni di significati fondati sulla base di percezioni ed esperienze individuali in cui i membri del gruppo agiscono. Per Lewin, una persona è ciò che trova nel suo cammino, non è una persona nel suo concetto “strutturale”. 2- Heider sposta l’attenzione dall’equilibrio strutturale a quello cognitivo, non possiamo essere solo in equilibrio con noi stessi ma noi siamo in equilibrio anche con le persone che ci stanno attorno, nei gruppi. Come si misura questo equilibrio? Un nuovo approccio allo studio delle relazioni umane. 3- Moreno (il Sociogramma) s’interessò allo studio strutturale delle configurazioni sociali di piccola e grande scala. Trovò un espediente grafico per studiare le relazioni tra le persone. Il sociogramma è un grafico in cui si rappresentano le persone come dei pallini e le relazioni tra le persone con delle linee. Con questo sistema potè rappresentare graficamente le proprietà formali delle cerchie sociali. Negli stessi anni e indipendentemente dalla ricerca dei sociometri, capita che all’università di Harvard altri studiosi ritrovano gli studi di Simmel. SECONDA CORRENTE: scuola di Harvard (funzionalismo, gruppi isolati e cricche, pluriappartenenza) il loro interesse fu proprio sui gruppi di riferimento (cricche) su cui le persone principalmente entrano a contatto. Le cricche sono particolari configurazioni di relazioni interpersonali informali nelle quali esiste un certo grado di sentimento e intimità e nelle quali vigono talune norme stabilite dal gruppo. Ciò che può capitare a ciascuno di noi è pluri- appartenere a diverse cricche. Sulla base di questa idea si vengono a creare delle ricerche: 1. Vita di fabbrica (Mayo) (relazioni informali, Hawthrone) Mayo scoprì che nella vita di fabbrica che costruiva generatori elettrici, esistevano delle relazioni formali tra gli operai, datori di lavoro che costituivano delle gerarchie formali (la struttura ufficiale) ma esisteva anche una struttura formale: persone che non dovevano interagire, in realtà interagivano scalando le gerarchie formali. 2. Vita di comunità (Warner e Lunt) (vita urbana di Yankee City, vita comunitaria di Old City) Si sono occupati di due diversi aspetti di due piccole comunità; una Yankee City: nome fittizio di una città vera dove si studiava la profonda provincia americana quella

degli stati del sud più conservatrice e religiosa, poi Old City, un quartiere nero dove c’erano una serie di relazioni particolari. Tutto ciò per capire come funzionassero queste relazioni all’interno di quartieri di città molto più grandi. Negli anni 40 un sociologo, Homans, scopre gli scritti della scuola di Gestald e della scuola di Harvard, li somma e fa una sintesi. Fu interessato alle interazioni personali in ogni minimo dettaglio. Inventò il secondo grande pilastro della social network analysis: La riorganizzazione matriciale dei sociogrammi. Con questa tecnica egli divise i casi riportati all’interno di una matrice di affiliazione, attraverso una procedura ripetuta di spostamenti, fino alla formazione di cricche separate, analogamente a ciò che nell’analisi di rete sarebbe poi stato realizzato con i modelli a blocchi. Homans inventò un modo per far diventare una figura una matrice. Si costruisce una matrice dove si colloca nelle colonne e nelle righe i nodi della rete (gli individui). Il primo nodo della riga ha relazioni con il primo nodo della colonna? X Il primo nodo della riga ha relazioni con il secondo nodo della colonna? O (NO) Il primo nodo della riga ha relazioni con il terzo nodo della colonna? 1 (SI) Una cosa che abbiamo visto è che quando costruiamo una matrice che deriva dal sociogramma la diagonale della matrice sarà vuota. E ci saranno degli 0 o degli uno a seconda che ci sia una relazione oppure no. La matrice quadrata è quella che viene fuori dai sociogrammi, con lo stesso numero di righe e di colonne. TERZA CORRENTE: Università di Manchester (antropologi, Gluckman. Barnes, Bott, Mitchell) Anche loro ripresero negli anni 30 gli studi di Simmel. Sono interessati - alla struttura e alle proprietà strutturali della rete : quanto è densa o quanto è connessa. - tematiche di conflitto e potere all’interno delle strutture sociali. Si viene a determinare la prima sistematizzazione teorica: incontro con gli altri studiosi delle altri correnti. Negli anni 60: Harrison White (uno studioso di Harvard, seconda corrente) si appassiona alla SNA e leggendo i contributi passati si mette in testa di svoltare la tecnica in termini esageratamente quantitativi, una sorta di nuova branca della matematica e non delle scienze sociali. SNA diventa sinonimo di teoria matematica dei grafici. L’obbiettivo principale era quello di creare modelli matematici capaci di cogliere la varietà delle strutture sociali e delle loro proprietà formali. Così gli scienziati sociali cominciarono ad abbandonare la SNA. La SNA riprende le sue fila soltanto alla fine degli anni 80: Barry Wellman (Scuola di Toronto) pur ascoltando le teorizzazioni di White, riprende la vecchia tradizione pubblicando nel 88 il primo manuale della Social Network Analysis. (istituzionalizzazione della SNA). Incominciano anche i convegni e le riviste scientifiche. Wellman attribuì un ruolo centrale al processo di istituzionalizzazione e sistematizzazione della teoria. La linea che imprime Wellman è parecchio affezionata ancora alla tradizione quantitativa e ci sono una serie di affermazioni forti che rendono antipatico il manuale agli studiosi delle scienze sociali. LA PROSPETTIVA DI RETE p.20

La SNA è una prospettiva teorico-metodologica che analizza la realtà sociale a partire dalla sua struttura reticolare. Nella SNA la relazione sociale è l’unità minima di osservazione a scapito degli attributi individuali. L’obbiettivo della SNA è analizzare il complesso sistema di interdipendenza e interconnessioni all’interno della società. Si assume che gli attori partecipino alla vita sociale creando legami con altri atori e che questi inevitabilmente influenzino il comportamento reciproco. Attenzione alla relazione sociale: - Le relazioni spiegano meglio degli attributi (sesso, età, provenienza). Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. Le caratteristiche individuali rimangono inalterate al cambiare dei contesti sociali. Le relazioni strutturali mutano rapidamente, assumono di volta in volta forme e contenuti diversi per adattarsi alle esigenze e ai cambiamenti dei contesti sociali che l’attore incontra. Gli attributi non consentono di cogliere la reale natura della realtà sociale. - gli individui sono influenzati dai reticoli sociali e viceversa. La nostra identità è frutto delle nostre relazioni sociali. Doppia contingenza: io influenzo te e tu influenzi me. - i reticoli sociali mutano continuamente. Le relazioni strutturali devono essere lette come sistemi dinamici, in quanto sono soggette a cambiamenti continui dovuti all’evolversi delle interazioni dei suoi partecipanti. ALCUNI PROBLEMI: - Il rigido strutturalismo (le strutture sociali influenzano il comportamento degli individui, l’uomo non è libero ma farà sempre ciò che è permesso dalla struttura in cui si trova. La struttura sovrasta gli individui e li schiavizza). - La matematica e il formalismo (White) - L’indisponibilità di dati relazionali (dove si trovavano i dati?) - La mancanza di strumenti statistici adatti (la statistica classica non serve, perché si concentra sulla singola unità di analisi, singoli casi studio. Qui, ogni singola nodo della rete non è più da solo ma è insieme a tutte le sue radici, non esiste statistica che ragioni in termini di relazioni e ramificazioni). - La difficoltà nel visualizzare reti vaste e complesse - La staticità delle analisi. Come faccio a seguire nel tempo queste relazioni? Questi problemi hanno afflitto la SNA tradizionale. A questi problemi ha risposto la seconda SNA. L’ATTUALITA’ DELLA SNA - Eclettismo epistemologico e metodologico, la sna non ha paradigma, non sta dentro ai conflitti tra quantitativo e qualitativo. È stato superato il dibattito alla fine degli anni 90. - Grandi potenzialità teoriche, ci aiuta a capire i concetti moderni degli ultimi anni: capitale sociale (insieme delle relazioni con le altre persone e l’interesse che hanno gli individui nel mantenerle.) - La metafora della rete e la sua duttilità: spiega bene il caos odierno e la liquidità della modernità. - Disponibilità dei dati (es. General social Survey 1985, e big data) Dati che riguardano la vita di tutti i giorni e raccolti. - Software user-friendly, con interfacce semplici da utilizzare. LA SNA E LA TEORIA SOCIALE CONTEMPORANEA

- Teoria dei sistemi : La teoria sociale contemporanea è cambiata negli anni. Una teoria che ha aperto un nuovo modo di studiare il mondo è stata la Teoria dei Sistemi. Ha provato a mettere insieme tante discipline diverse negli anni di grande sperimentazione. La teoria dei sistemi sembrò essere la nuova scienza, negli anni 60, la scienza delle scienze che va oltre gli steccati disciplinari. - Sociologia dei sistemi complessi - Sociologia analitica (Coleman, Hedstrom, Goldthorpe) - Sociologia relazionale (Donati) Tutto questo diventa una nuova opportunità per la sociologia, grazie all’analisi di rete a alla nuova prospettiva che ha superato i paradigmi e i dibattiti che hanno afflitto la disciplina. E qui la social Network analisys rientra perfettamente in termini complessità e interdisciplinarietà. COMPLEX SOCIAL NETWORK ANALYSIS CSNA 5 capitolo - PRIMA CORRENTE nuova scienza delle reti (Watts, Barabasi, newman, bonacich, wellman) - SECONDA CORRENTE global network society riflettono sulla globalizzazione LA PRIMA CORRENTE Questi studiosi provano a : - ricollocare la vecchia sna, valorizzando alcuni concetti che erano emersi in quella fase - Provano a risolvere quei problemi che avevano caratterizzato la vecchia sna - conducono la ricerca su base interdisciplinare - si basano su reti vaste e complesse (tutti i nodi che compongono le reti) corrente molto più tecnica SECONDA CORRENTE più teorica - globalizzazione : aumento della complessità sistemica, i sistemi sociali sono diventati molto complessi - Wallerstein: usa gli strumenti della teoria della complessità per definire il sistema-mondo - Castells : NTI, network society, problemi sul digital divide - Urry: scienze della complessità, post- disciplinarietà, mobilità. SNA DALLA TEORIA ALLA PRATICA Per costruire e analizzare una rete è necessario procedere alla raccolta e organizzazione dei dati relazionali. La raccolta consiste nella rilevazione delle informazioni riguardanti gli elementi costituivi della rete (attori e relazioni). L’organizzazione rimanda alla trasformazione delle informazioni rilevate in dati, attraverso la costruzione delle matrici, che sono indispensabili per uno studio formale delle reti. Rilevazione e organizzazione devono essere sempre precedute dal disegno della ricerca. RACCOGLIERE I DATI RELAZIONALI Criteri per definire i confini della rete: (deciderlo a monte della ricerca) - Strategia realista o Strategia nominalista (name gnerators) complessità - Caratteristiche comuni di alcune reti - Prospettiva interdisciplinare (scienze della complessità) - Strumenti nuovi di analisi

ANALIZZARE LE RETI COMPLESSE - TOPOLOGIA (struttura sostanziale e invariante di un’oggetto o cosa) aspetti che non cambiano nonostante le varie trasformazioni. Le reti complesse hanno una tipologia a invarianza di scala. ◊ invarianza di scala: vuol dire che ci sono delle strutture nel mondo che rimangono pressoché uguali nonostante le divisioni, gli ingrandimenti, i rimpicciolimenti. COME FACCIO A SAPERE SE UNA RETE è COMPLESSA? DEVO COSTRUIRE.. ◊ grafici di distribuzione del degree (grado di un nodo) - CLUSTERING COEFFICIENT (quanto gli amici di ego sono amici tra loro? - ASSORTATIVITA’/ DISASSORTATIVITA’ (OMOFILIA) quanto si legano tra loro persone omofile o no - STRUTTURA COMUNITARIA vedere se ci sono sottogruppi (componenti - STATICA E DINAMICA DUE CARATTERISTICHE DELLE RETI COMPLESSE 1) STRUTTURA DI INVARIANZA DI SCALA Si fa un grafico di distribuzione del degree log-log (Y=Xomega) Se usiamo i logaritmi la curva diventa una retta. Se i punti nella linea sono vicini vuol dire che la nostra rete è una rete a invarianza di scala e riesce a conservarsi nella sua struttura invariante. 2) STRUTTURA SMALL-WORLD - il diametro di una rete sociale è ridotto (Milgram, Granovetter, Watts, e Strogatz) -> Six degrees of separation - non è il numero di nodi a creare complessità, ma il modo in cui sono connessi (casualità, clustering, weak ties) La forza dei legami deboli

TIPI DI RETE SMALL-WORLD 1. Reti egualitarie (Watts-Strogatz, Kleinberg - Senza power low (non hanno invarianza di scala) 2. Reti aristocratiche (Barabàsi – Albert) - Hub (1 nodo sapiente e tanti altri satelliti) - Struttura jellyfish con componenti giganti - Meccanismi di preferential attachement

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Caratteristiche delle reti Small-world: Power low (invarianza di scala Resilienza e vantaggi evolutivi Percolazione (effetti emergenti) sono in grado di creare fenomeni estremamente imprevedibili (struttura a medusa)...


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