spigazione dei Canidae PDF

Title spigazione dei Canidae
Course Interventi educativi con gli animali
Institution Università degli Studi di Parma
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appunti lezioni interventi educativi con gli animali prime lezioni...


Description

CANIDAE I Canidi (Canidae) sono una famiglia di mammiferi placentati appartenente all'ordine dei Carnivori. Aspetti comuni dei rappresentanti selvatici dei Canidi sono il muso allungato, con occhi posti piuttosto frontali e spesso obliqui, orecchie erette e coda folta (in particolare d'inverno) che  lunga da un quarto fino all'intera lunghezza del corpo (per esempio nelle volpi). La struttura somatica dei Canidi  tale da permettere un'andatura da trottatori. Un tempo i Canidi sono stati erroneamente raggruppati, dal punto di vista filogenetico, insieme a Carnivori come gli Ursidi e i Procionidi; oggi invece, dopo essere stati considerati pi% vicini ai Felidi, sono ritenuti essere un ceppo piuttosto primitivo del gruppo dei caniformi (Caniformia). Nell'Oligocene, circa 38 milioni d'anni fa, comparvero circa 50 specie d'animali simili ai Canidi, con zampe adatte alla corsa e ben sviluppate, munite di artigli non affilati. Probabilmente, fu questa la linea evolutiva di maggiore successo fra i Carnivori, rimasta pressoch. immodificata fino ad epoca recente. La famiglia dei canidi trae le sue origini da alcuni carnivori primitivi dell’Eocene, inclusi nella famiglia dei miacidi (Miacidae), simili a martore nell’aspetto e nella taglia. Un possibile antenato dei canidi, Procynodictis dell’Eocene medio nordamericano, non doveva essere molto diverso dai miacidi. Da un animale a esso imparentato derivarono i primi rappresentanti della sottofamiglia Hesperocyoninae, gi5 nell'Eocene superiore (circa 36 milioni di anni fa, con Prohesperocyon). In breve tempo si diffusero in Nordamerica nel corso dell’Oligocene (tra 35 e 25 milioni di anni fa) e occuparono varie nicchie ecologiche. I membri di questo gruppo includevano animali dall’aspetto di una mangusta (Hesperocyon) a quello di un felide (Enhydrocyon), ma molti erano forti predatori dalle zampe corte e il corpo robusto (Mesocyon), che in alcuni casi raggiunsero le dimensioni di un lupo attuale (Osbornodon). Altri membri del gruppo possedevano strani molari larghi e tondeggianti (Ectopocynus). Un membro della sottofamiglia, Cynodesmus, assomigliava a un piccolo sciacallo e in passato fu considerato l’antenato dei canidi successivi. Un’altra sottofamiglia diffusasi nel Miocene, quella dei borofagini (Borophaginae), svilupp: caratteristiche adatte a frantumare le ossa, per un tipo di nutrizione simile a quella delle attuali iene. Le prime forme, come Archaeocyon e Cormocyon, non si differenziavano molto dai precedenti canidi primitivi, se non per le specializzazioni dentarie. Alcuni borofagini arcaici svilupparono specializzazioni insolite: Cynarctoides si adatt: a una dieta erbivora, Cynarctus svilupp: una dentatura simile a quella degli orsi, Otarocyon era dotato di grandi orecchie. Con il passare dei milioni di anni i borofagini aumentarono le dimensioni e la corporatura (ad es. Aelurodon). Tra i borofagini pi% conosciuti, da ricordare il ben noto Tomarctus, Phlaocyon simile a un procione, il gigantesco Epicyon e Osteoborus (o Borophagus), l’ultimo a scomparire nel Pliocene (circa 2 milioni di anni fa). Il ricongiungimento dei due continenti americani permise un interscambio faunistico che interess: anche i canidi, che migrarono in Sudamerica e diedero origine a forme endemiche (ad es. Pseudalopex, Chrysocyon, Speothos e gli ormai estinti Dusicyon e Protocyon). Nel frattempo, nel corso del Miocene superiore il genere Canis si diffuse in Asia ed Europa attraverso il ponte di Bering, e da l? in Africa. Il grande canide cacciatore Xenocyon potrebbe invece essere l'antenato di alcune forme insulari di

dimensioni ridotte, come Cynotherium e Mececyon. L’uomo, addomesticando il cane, fece in modo che si diffondesse in tutto il mondo, anche in Oceania (dingo). OLIGOCENE I canidi attuali (sottofamiglia Caninae) fecero la loro comparsa nel corso dell'Oligocene, con il genere Leptocyon, sempre in Nordamerica, ma prosperarono a partire dal Miocene. Le volpi (trib% Vulpini) sono conosciute a partire dal Pliocene inferiore e immediatamente si diffusero in tutti i continenti ad eccezione di Oceania e Antartide, mentre i cani veri e propri (trib% Canini) sembrano essere presenti gi5 nel Miocene medio in Nordamerica e in Asia, con Eucyon, considerato il diretto antenato del genere Canis. GENERE CANIS f

Specie Canis adustus (sciacallo striato)

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Specie Canis anthus (lupo africano)

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Specie Canis aureus (sciacallo dorato)

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Specie Canis dirus (un canide estinto simile al lupo grigio) † Specie Canis latrans (coyote)

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Specie Canis lupus (lupo grigio)

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Sottospecie Canis lupus dingo (dingo)

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Sottospecie Canis lupus familiaris (cane)

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Specie Canis lycaon (lupo canadese)

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Specie Canis mesomelas (sciacallo dalla gualdrappa)

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Specie Canis rufus (lupo rosso)

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Specie Canis simensis (sciacallo del Simien)

La famiglia Canidae comprende attualmente 34 specie diverse per fenotipo e dimensioni. Tali differenze di forme sono il risultato di processi evolutivi verificatisi in diversi ambienti. I Canidi hanno, infatti, colonizzato le foreste tropicali e temperate, la savana, la tundra ed i deserti. I Canidi si possono suddividere in 3 gruppi: Canidi simili al lupo, Canidi simili alla volpe e altri Canidi. CANIS RUFUS Il gruppo dei Canidi somiglianti al lupo condivide lo stesso numero di cromosomi (78), che  il pi% alto tra tutti i Canidi. Il Lupo rosso  considerato da alcuni studiosi non come una specie ma come un ibrido originato dall'incrocio tra un Lupo ed un Coyote. Altri studiosi invece lo considerano come una vera e propria specie ed anzi pensano che rappresenti il discendente del lupo primitivo relegato nelle zone sudorientali degli Stati Uniti dall'espansione del Lupo grigio.

CONVERGENZA EVOLUTIVA Si definisce convergenza evolutiva il fenomeno per cui specie diverse che vivono nello stesso tipo di ambiente, o in nicchie ecologiche simili, sulla spinta delle stesse pressioni ambientali, si evolvono sviluppando, per selezione naturale, determinate strutture o adattamenti che li portano ad assomigliarsi moltissimo. Tali specie sono dette convergenti. Casi di convergenza evolutiva si possono osservare sia tra forme di vita presenti contemporaneamente in diverse aree del mondo, sia comparando resti fossili appartenenti a diverse epoche geologiche. Es.: Euteri e marsupiali Il processo di radiazione adattativa che nel corso del Paleocene ha portato i mammiferi ad occupare le diverse nicchie ecologiche lasciate libere dalla estinzione dei dinosauri, ha prodotto notevoli somiglianze tra i mammiferi placentati evolutisi all'interno di specifiche nicchie in varie zone dell'Eurasia, dell'America, e dell'Africa, e i corrispettivi marsupiali, evolutisi, invece, in modo del tutto indipendente in Australia.

I ricercatori hanno ri-sequenziato e confrontato l'intero genoma del cane domestico e del lupo, identificando 3.800.000 varianti genetiche grazie a cui sono riusciti a isolare 36 regioni genetiche che risultano essere state sottoposte a una lunga pressione selettiva. Diciannove di queste regioni contengono geni importanti per le funzioni cerebrali: in particolare, otto di questi geni riguardano percorsi di sviluppo del sistema nervoso correlabili a cambiamenti del comportamento essenziali per una vita assieme

all'uomo. Chiari segni di selezione riguardano anche dieci geni che presiedono al metabolismo dei grassi e, soprattutto, alla digestione degli amidi....


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