Stato Patrimoniale PDF

Title Stato Patrimoniale
Author Tommaso Villa
Course Economia e commercio
Institution Università degli Studi di Milano-Bicocca
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Summary

Schema stato patrimoniale...


Description

STATO PATRIMONIALE Schema civilistico

Lo scopo dello S.P. è quello di unire in concordanza con la gestione, i diversi esercizi; consentendo il trasferimento avanti nel tempo delle poste di bilancio che compongono il capitale dell’azienda. Asset fine esercizio→ ripresi inizio esercizio successivo, grazie allo S.P. Per una lettura dello S.P. è necessario che esso venga riclassificato passando da quello obbligatorio civilmente a quello riclassificato che si addice meglio alle esigenze di analisi e interpretazione

MEZZI PROPRI ATTIVO FISSO

PASSIVITA’ CONOSOLIDATE

ATTIVO CIRCOLANTE PASSIVITA’ CORRENTI

A.F.: Fattori a fecondità ripetuta, … A.C.: Fattori a fecondità semplice in magazzino, prodotti finiti non venduti, … Bisogna inoltre considerare che anche le operazioni subiscono cambiamenti con la riclassificazione: es. i crediti nello S.P. normale finiscono a prescindere nell’attivo circolante, senza considerare la scadenza di essi.

Con la riclassificazione i crediti con scadenza entro l’esercizio finiscono nell’A.C. mentre quelli con scadenza successiva all’esercizio finiscono nell’A.F. Stesso discorso vale per le passività. Ultima riflessione riguarda i mezzi propri. Le voci dei mezzi propri coincidono con quelle del patrimonio netto a parte per la voce IX utile (perdita). L’utile può prendere due strade; la prima è quella della distribuzione attraverso i dividendi la seconda è quella che vengano accantonati nelle riserve come fonte di autofinanziamento proprio. La voce IX a questo punto assume funzione temporanea ovvero fino a che non si sarà deciso dove collocare gli utili. SITUAZIONE PATRIMONIALE→ LETTURA VERTICALE SITUAZIONE FINANZIARIA→ LETTURA ORIZZONTALE SITUAZIONE PATRIMONIALE

AF

AC

AF/TOTALE ATTIVITA’ AC/TOTALE ATTIVITA’ La somma dei due indicatori fa 1

MEZZI PROPRI

PASSIVITA’ CONSOLIDATE

PASSIVITA’ CORRENTI

MEZZI PROPRI/ TOTALE PASSIVITA’ PASSIVITA’ CONSOLIDATE/ TOTALE PASSIVITA’ PASSIVITA’ CORRENTI/ TOTALE PASSIVITA’ La somma dei tre indicatori fa 1 MP+ P. consolidate= capitale permanente

P. consolidate+ P. correnti = capitale di terzi Capitale di terzi/mezzi propri consente di misurare il rapporto tra fonti proprie e fonti di terzi. SITUAZIONE FINANZIARIA MP

MP AF

AF

P. CONSOLIDATE

P. CONSOLIDATE P. CORRENTI

AC

AC P. CORRENTI

Società alfa: situazione finanziaria ottima in quanto: AF< MP+ P. consolidate; l’attivo fisso è quindi coperto dal capitale permanente. AC> P. correnti; ciò significa che l’attivo corrente è coperto dalle fonti di finanziamento a breve termine. Società beta: situazione finanziaria pessima in quanto: AF> MP+ P. consolidate; attivo fisso non coperto dal capitale permanente. Di conseguenza parte dell’attivo fisso verrà coperto dalle passività correnti e questo rappresenta una grave alterazione della correlazione tra fonti e impieghi. Questo perché i tempi di estinzione delle passività sono > dei tempi di recupero degli investimenti; con conseguente impossibilità di rimborsare prestiti. AC< P. correnti ciò non causa un’alterazione in quanto tutto l’attivo corrente è coperto da fonti di finanziamento a breve termine. Nella situazione dell’azienda beta il ciclo finanziario prende il sopravvento su quello economico consumando tutta la ricchezza prodotta

L’immagine dimostra il fatto che l’azienda sia in un circolo vizioso in quanto, la ricchezza in uscita deve fronteggiare il rimborso dei debiti, fatto questo essa può non essere sufficiente a coprire i costi di normale gestione aziendale. Il bisogno di avere più ricchezza genera un aumento dei volumi di produzione i quali però sono preceduti a loro volta da un pagamento e quindi l’azienda sarà impossibilitata o a sanare i rimborsi o a non poter aumentare i volumi di vendita. Vi sono due possibili soluzioni:  

Aumento dei mezzi propri; o tramite aumento capitale sociale o tramite ingresso dei nuovi soci. Solitamente in situazioni di difficoltà come questa è raro che l’azienda riesca a capitalizzare. Ristrutturazione del debito: la trasformazione di alcune passività correnti in passività consolidate. In queste situazioni pare improbabile il fatto che nuovi istituti di credito entrino in gioco e si prendano un rischio tale; è più probabile che gli istituti di credito già presenti e quindi già in rischio, trasformino alcune delle passività a breve termine in passività a lungo termine.

L’analisi finanziaria di un azienda può quindi essere fatta tramite l’analisi del capitale circolante netto (CCN) CCN= AC- P. correnti Il CCN deve essere maggiore o uguale a 0 per avere una situazione finanziaria sana. CCN(II livello) = (AC- Rimanenze) – P. correnti Questo capitale circolante netto consente di escludere il magazzino dall’analisi della situazione finanziaria per due motivi  

Il valore iscritto a bilancio del magazzino può non rappresentare la realtà Ogni azienda ha rimanenze di magazzino per fronteggiare richieste impreviste o blocchi della produzione.

Per questo motivo se CCN(II) è maggiore di zero l’azienda avrà una situazione finanziaria ottimale, in caso contrario la situazione rimane comunque positiva ma necessita di maggiore attenzione....


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