Storia 5 anno per maturità. ragioneria PDF

Title Storia 5 anno per maturità. ragioneria
Course Storia del diritto medievale e moderno
Institution Università Carlo Cattaneo
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Summary

da Giolitti agli anni del dopoguerra. prima guerra mondiale, rivoluzione bolscevica, situazione italiana pre guerra, i ruggenti anni venti, la repubblica di weimar e la 2 guerra mondiale...


Description

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L’ETA’ GIOLITTIANA! La Belle Epoque provocò una rapida crescita economica. Nel 1878 con la prima fase della sinistra storica vennero introdotti i dazi sulle importazioni di beni industriali, venne così adottata una politica protezionista. A Roma ci fu un capitalismo di stato chiamata anche economia mista che attraverso un sistema di commesse statali effettuava ordinazione di beni da parte dello stato.! Nel 1887 venne introdotta la tariffa doganale che provocò un miglioramento economico decisivo. Dopo il 1873 e il 1896 ci fu una fase di intenso sviluppo fino al 1907 quando ci fu una nuova crisi internazionale le cui protagoniste furono le banche.! Tra il 1887 e il 1907 ci fu una benefica stabilità finanziaria in Italia e la lira era una moneta favorita. Si venne a creare il triangolo industriale (TORINO, MILANO, GENOVA) si passò dall’economia agricola a quella di fabbrica (FIAT, BREDA, OLIVETTI). Le banche ebbero un ruolo fondamentale. Le commesse statali favorivano grandi gruppi statali ma non la concorrenza e l’innovazione.! L’agricoltura era un’attività economica importante in quanto contribuiva per il 43% al PIL mentre l’industria solo con il 25%.! I segni della trasformazione furono principalmente lo sviluppo delle città e il miglioramento dei servizi pubblici ma c’erano ancora fattori di arretratezza quali l’analfabetismo e il fenomeno dell’emigrazione, questi ultimi aumentarono il divario tra il nord e il sud.! I grandi imprenditori erano al riparo dalla concorrenza esterna e vigeva un sistema di controllo oligopolistico mentre la classe operaia era caratterizzata da paghe basse e orari lunghi, assistenza e previdenza carenti e i sindacati e gli scioperi venivano vietati dalle autorità civili e dai datori di lavoro. Nel meridione per esempio avvenivano le occupazioni dei campi dai braccianti. Il quadro sociale si presenta instabile, il punto di maggiore tensione si verificò con l’uccisione di Umberto I da un anarchico. ! Vittorio Emanuele III, figlio di Umberto I non adottò una politica autoritaria e affidò la presidenza del consiglio a Zanardelli che nel 1889 introdusse il codice penale avanzato nel quale era abolita la pena di morte. Fu nominato ministro degli interni Giolitti che successivamente fu presidente del consiglio dal 1892 al 1893 e fu un esponente della sinistra storica. Nel 1903 venne rinominato presidente del consiglio fino al 1914 quasi ininterrottamente.! Ci fu una conciliazione tra borghesia, proletariato, socialisti e cattolici aveva il compito di allargare la base del consenso popolare allo stato liberale, l’obiettivo fu raggiunto muovendosi per ottenere il miglior risultato possibile in ogni circostanza. Giolitti si appoggiò a destra e a sinistra a seconda della convenienza e per questo motivo fu accusato di trasformismo (o clientelismo).! QUESTIONE SOCIALE! Negli ultimi decenni la forza del movimento dei lavoratori era cresciuta grazie alle condizioni generali del paese, alle maggiori capacità auto-organizzative: legge Coppino 1877 (scuola elementare gratuita e obbligatoria), allargamento diritto di voto e incremento demografico.!

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Nel 1891 fu istituita la camera del lavoro a Milano, tra il 1892 e il 1895 il partito socialista emerse come primo partito di massa e adottò una politica gradualista e riformatrice. Nelle campagne vennero istituite le leghe dei contadini che potevano essere di ispirazione socialista o cattolica (rerum novarum= opposizione allo sfruttamento).! A Giolitti si deve il merito di aver riconosciuto che questa evoluzione della società non poteva più essere arginata ma doveva essere controllata e guidata. Garantì quindi maggiori libertà di azione ai lavoratori e promosse una legislazione assistenziale e previdenziale adeguata.! Tra il 1901 e il 1902 ci fu un’ondata di scioperi, Giolitti impegnò il governo a garantire l’ordine ma rimase neutrale, favorì la trattativa tra salariati e padroni ma li lasciò risolvere in autonomia.! Le leggi favorevoli ai lavoratori di questi anni furono:! • Nacque il consiglio superiore del lavoro (sindacati) 1902! • Norme limitative per il notturno, il femminile, minorile e che garantivano un riposo settimanale.! • Assicurazione obbligatoria per infortuni.! • Leggi per il sud (sgravi fiscali per i ceti rurali).! • Aziende municipalizzate e nazionalizzazione servizio telefonico.! Giolitti invitò Turati a portare i socialisti nell’esecutivo ma esso dovette contrastare sia la destra che la sinistra (massimalista), infine acquistano la maggioranza e non danno l’appoggio a Giolitti.! In Sardegna ci furono delle manifestazioni dei minatori che vennero represse con la forza, morirono tre uomini e ci fu uno sciopero, Giolitti non intervenne e lo sciopero si esaurì.! Divenne per un breve periodo presidente del consiglio Alessandro Fortis ma poi tornò subito Giolitti.! Nacquero la CGL che è la maggiore organizzazione sindacale tutt’oggi; la federazione italiana lavoratori della terra (sindacato contadino) e Confindustria (rappresentanza degli industriali).! Vennero attuate delle riforme: ! • Nazionalizzazione delle ferrovie (1905).! • Conversione della rendita (19069: gli interessi pagati dallo stato sono più bassi per i titoli pubblici.! • Nascita del monopolio statale.! • Istruzione pubblica (1911): legge Daneo-Credaro.! Tra il 1907 e il 1908 ci fu una nuova crisi economica che coinvolse le banche e le industrie. I massimalisti proclamarono lo sciopero generale ma Giolitti non intervenne con la forza e questo si interruppe, la politica di conciliazione durò fino al 1912.! Nel 1914 Giolitti si dimise dopo aver avviato la democratizzazione tramite la risoluzione pacifica dei conflitti sociali e subentrò Antonio Salandra ma dopo la 1 G.M. Giolitti fu nominato nuovamente presidente del consiglio per circa un anno e mezzo.!

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QUESTIONE CATTOLICA! Nel 1861 ci fu la proclamazione del regno d’Italia ma Papa Pio IX si rifiutò di riconoscere il nuovo stato. Nel 1874 ci fu la promulgazione del NO EXPEDIT che proibiva ai cattolici di partecipare alla vita politica dello stato.! Durante le elezioni del 1904 Giolitti cercò un’intesa con i cattolici e Papa Pio X non si oppose, una volta vinte le elezioni ci furono i primi cattolici deputati che rappresentavano individualmente gli interessi della chiesa, per parlare di partito cattolico dobbiamo aspettare la fine della prima guerra mondiale.! Con le elezioni del 1909 venne introdotta la nuova legge elettorale (suffragio maschile), la chiesa aveva il timore dell’avanzata di sinistra.! Il patto Gentiloni fu un accordo informale che venne stipulato con il vaticano, stabiliva che i cattolici avrebbero votato per i liberali i quali non avrebbero proposto iniziative sgradite alla chiesa al contrario avrebbero difeso l’insegnamento religioso nelle scuole pubbliche, sarebbero rimasti contrari al divorzio e non avrebbero colpito le istituzioni ecclesiastiche. In questo modo il NO EXPEDIT fu sospeso e si assistette ad un recupero quasi integrale nella vita pubblica italiana dei cattolici e alla vittoria delle elezioni con 200 deputati cattolici. Il prezzo che i liberali dovettero pagare fu il grande condizionamento della libertà d’azione del presidente del consiglio.! LA QUESTIONE MERIDIONALE! Nel ventesimo secolo l’industria non aveva ancora messo radici al sud a causa della mancanza di infrastrutture adeguate. Nelle campagne vigevano ancora i latifondi e le coltivazioni estensive a causa dei proprietari terrieri che erano assenteisti e non investivano così si assistette ad un depauperamento dei terreni (sfruttamento senza adeguati interventi) e le esportazioni agro-agro-alimentate erano penalizzate dal protezionismo.! L’industrializzazione vide quindi un grande divario tra nord e sud inoltre vi erano piaghe molto diffuse quali la fame, la povertà, le malattie e l’analfabetismo che causarono ondate di emigrazione e la conseguente nascita delle rimesse (denaro mandato dagli emigrati alle famiglie rimaste in Italia).! I contadini non erano ne informati ne consapevoli, la borghesia era poco formata politicamente e voleva conservare i suoi privilegi mentre i notabili erano i grandi proprietari terrieri.! La situazione era gravissima ed allo stesso tempo era difficile trovare soluzioni.! I meridionalisti pensavano che il sud fosse tenuto apposta in condizioni inferiori per ottenere consensi elettorali e risorse fiscali e anche perché con lo sviluppo del nord il sud si presentava come un ottimo mercato di sbocco per vendere a prezzi alti e quindi chiedevano una riforma agricola.! Giolitti favorì lo sviluppo industriale del meridione mediante un intervento diretto dello stato per la creazione di grandi industrie e infrastrutture.! Vennero attuate delle leggi speciali che erano dei provvedimenti diversi destinati a specifici territori: il polo siderurgico a Napoli e l’acquedotto in Puglia.!

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L’agricoltura però non migliorò, gli interventi del governo si rivelarono inefficaci e il divario si accentuò.! Il clientelismo e la corruzione elettorale non furono combattute anzi furono utilizzate dallo stesso Giolitti.! LA GUERRA IN LIBIA! Nel 1903 Giolitti per quanto riguarda la politica esterna decide di seguire due percorsi:! • Instaurò un solido legame con la Germania e l’Austria-Ungheria tramite la TRIPLICE ALLEANZA (patto difensivo) al fine di uscire dall’isolamento.! • Decide di partecipare alla spartizione delle colonie tramite accordi con Francia e Inghilterra. Attraverso un cammino incerto e in seguito alla sconfitta di Adua (1896) si comprese l’incapacità militare, organizzativa e finanziaria del colonialismo italiano.! L’associzione nazionalista italiana nacque nel 1910 e chiedeva l’espansione coloniale per motivi ideologici e socio-economici (missione civilizzatrice e nazione proletaria necessitava di maggiori terre per i contadini del sud).! Questa politica era appoggiata dagli imprenditori in quanto gli avrebbe portato nuove risorse e dalla corona perche le avrebbe conferito prestigio.! L’italia ottenne il via libera per la Libia.! Nel 1911 l’Italia dichiarò guerra ai Turchi, si giunse alla PACE DI LOSANNA che sanciva la sovranità italiana sulla Libia ma si registrarono costi finanziari enormi, una grande resistenza delle popolazioni berbere e si rivelò solo un immenso scatolone di sabbia.! DA GIOLITTI A SALANDRA ! Nel 1909 finì il mandato di Giolitti a seguito della proposta dell’imposta progressiva ma nel 1911 fu rieletto. Nel 1912 ci fu una riforma elettorale che concedeva il diritto di voto ai maschi con almeno 30 anni (anche nullatenenti e analfabeti) o ai maschi di almeno 21 anni con servizio militare o alfabetizzati.! La maggioranza liberale non era in grado di varare nuove riforme e così Giolitti si dimise.! Nel marzo del 1914 subentrò Antonio Salandra (destra), a giugno si verificarono delle manifestazioni e degli scioperi che vennero repressi con la forza, iniziò la settimana rossa in cui si verificò una forte repressione.!

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LA PRIMA GUERRA MONDIALE! L’Europa nel periodo che precedette la grande guerra presentava le seguenti tensioni:! • La Francia aveva un grande sentimento di rivalsa sulla germania.! • l’Austria-Ungheria e la Russia si fronteggiavano nell’area balcanica.! • La WELTPOLITIK di Germania creò tensioni con il Regno Unito (navalismo).! • Tutte le potenze europee erano in competizione per le colonie e la conquista dei mercati economici internazionali.! Le alleanze presenti erano:! • LA TRIPLICE ALLEANZA (1882): GERMANIA, AUSTRIA-UNGHERIA, ITALIA.! • LA TRIPLICE INTESA (1907): REGNO UNITO, FRANCIA, RUSSIA.! Si verificò una corsa agli armamenti che non fu possibile bloccare, nel 1905 Francia e Germania si trovarono quasi allo scontro per il Marocco ma una conferenza internazionale garantì gli interessi economici a tutte le potenze anche se la Francia fu la favorita.! Nel 1911 la Francia conquistò Fez e Guglielmo ii minacciò di intervenire ma decise di recedere per la grande determinazione avversaria.! LE GUERRE BALCANICHE si svilupparono tra il 1912 e il 1913. Nel 1908 l’AustriaUngheria iniziò ad avere interessi contrastanti con la Serbia che era sostenuta dalla Russia che voleva limitare l’Austria per proteggere i propri interessi commerciali.! La prima guerra vide l’impero ottomano essere sconfitto e la nascita dello stato di Albania, la seconda scoppiò a causa di disaccordi tra Serbia e Bulgaria per la Macedonia. Si trattò di guerre locali ma la triplice alleanza ne uscì indebolita.! L’ATTENTATO DI SARAJEVO il 28 giugno 1914 Francesco Ferdinando (arciduca d’Austria) fu ucciso da Gavrilo Principi. l’Austrio-Ungheria incolpò la Serbia, sostenuta dalla Germania e inviò a Belgrado un ULTIMATUM formulato in modo da essere inaccettabile.! IL 28 LUGLIO L’AUSTRIA DICHIARA GUERRA E SCATTANO I SISTEMI DELLE ALLEANZE.! Il 4 agosto la Germania invase il Belgio e il 23 agosto il Giappone dichiarò guerra alla Germania.! Ci fu una distruzione degli equilibri del continente ma vi furono manifestazioni di piazza entusiasmanti soprattutto da parte dei nazionalisti che pensavano che la guerra incrementasse la potenza e il prestigio servisse a combattere le istituzioni liberali, i socialisti riformisti non riuscirono a contrastare questo pensiero.! In Germania ci fu un’unione sacra in quanto la destra e la sinistra si schierarono in governi di coalizione nazionale a difesa della patria. Questa guerra si verificò essere totalmente nuova e provocò il fatto che l’Europa non fosse più al centro del mondo.!

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Il 2 agosto 1914 l’Italia si dichiarò neutrale in quanto la triplice alleanza era un patto difensivo. Ma tra il 1914 e il 1915 aumentò la pressione che provocò un dibattito interno tra:! 1. NEUTRALISTI:! • Cattolici: insegnamenti della chiesa; peggioramento condizioni delle masse rurali.! • Socialisti riformisti: guerra voluta dai governi.! • Liberali giolittiani: Italia non era pronta.! 2. INTERVENTISTI:! • Liberali conservatori (Salandra): politica di potenza.! • Nazionalisti: futuristi.! • Irredentisti: volevano le terre irridente.! • Sinistra: sindacalisti rivoluzionari e socialisti rivoluzionari (Mussolini).! Il 26 aprile 1915 Roma firma il patto di Londra che rimase un accordo segreto fino al 1917 quando fu reso pubblico dai russi. Questo patto sanciva l’entrata in guerra dell’Italia a favore dell’intesa entro un mese dalla firma, in cambio avremmo avuto il Trentino, Trieste, l’Istria e la Dalmazia.! Caratteristiche di questo periodo furono le RADIOSE GIORNATE DI MAGGIO che consistettero in manifestazioni a favore della guerra.! Il 24 maggio 1915 Vittorio Emanuele III annunciò l’entrata in guerra a fianco della triplice intesa.! Il kaiser Guglielmo II elaborò un piano per evitare alla Germania la guerra su due fronti: il PIANO SCHLIEFFEN che consisteva in un attacco rapidissimo e di sorpresa alla Francia attraverso il Belgio neutrale, i Russi avrebbero impiegato molto tempo a mobilitare l’esercito. Pensavano di vincere velocemente grazie ad una manovra strategica ma il Belgio oppose resistenza: tra il 5 e il 9 settembre i Tedeschi vengono fermati sulle sponde del fiume Marna e contemporaneamente i Russi attaccarono la Prussia e la Galizia.! I tedeschi si ritrovarono di fronte ad uno scontro su due fronti in meno di due settimane, provarono a occupare Calais per spezzare il fronte anglo-francese ma si rivelò un fallimento. Fino a novembre furono impegnati nelle battaglie in Belgio.! Nell’autunno 1914 la guerra di movimento era già finita e prese la forma di guerra di posizione o di trincea.! Il fronte correva sulla linea della costa delle Fiandre fino alla frontiera Svizzera, era lungo 800km. Nel primo mese ci furono mezzo milione di morti.! Questo era un nuovo tipo di guerra che provocò un tributo altissimo di uomini e materiali.! Sul fronte ovest si verificò una guerra di assalti alle trincee, vi era un segnale di attacco che dava inizio ad una marmaglia di soldati che si lanciava contro la trincea nemica ma che diveniva carne da macello in quanto si trovava in un fuoco incrociato di mitragliatrici e quant’altro.! Nel 1915 i Belgio fu introdotta una nuova arma, il gas tossico IPRITE che veniva lanciato dagli aerei. !

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Non vi era un sostegno pubblico, le truppe esaurivano le proprie risorse fisiche e psicologiche e per questo iniziò a verificarsi un’opposizione alla guerra (diserzione e autolesionismo).! Le battaglie significative furono:! • Per VERDUN (1916): tentativo di sfondamento tedesco fallito.! • Della SOMME (1916): da perte di francesi e inglesi verso i tedeschi, non ci furono avanzamenti.! • Di PASSCHENDAELE (1917): attacco da parte dei tedeschi.! Iniziò la guerra in trincea che sancì il fallimento della guerra lampo tedesca; vennero introdotte nuove armi come il gas e la mitragliatrice; l’entusiasmo si trasformò in rassegnazione e iniziarono a svilupparsi il fenomeno della diserzione e dell’autolesionismo.! La guerra sui mari si sviluppò tra Germania e Inghilterra, il primo scontro fu a maggio 2016 nello Jutland ma nessuna prevalse.! Venne istituito un blocco navale che portò a pesanti effetti sulle popolazioni che furono costrette al razionamento alimentare.! Berlino iniziò la guerra sottomarina ma fu controproducente, nel 1915 venne affondato il LUSITANIA, una nave americana.! Sul fronte orientale la guerra venne interrotta per un inverno e quando fu ripresa nel 1915 l’esercito dello zar si dimostrò inadeguato e così i tedeschi e gli austriaci penetrarono in Russia.! Nel 1916 ci fu un attacco della Russia che riuscì ad arrivare fino alla Galizia, la Romania intervenì a fianco dell’intesa ma fu sconfitta e occupata dai tedeschi.! Nel 1917 ci fu la rivoluzione in Russia e cadde lo zar Nicola II con il quale finì la dinastia Romanov, la rivoluzione fu di tipo popolare e le truppe si rifiutarono di combattere. Presero così il potere i BOLSCEVICHI DI LENIN, il quale tornò in patria e firmò l’armistizio il 25 dicembre 1917 e la pace il successivo 3 marzo 1918, pace che prevedeva perdite gravissime quali la Finlandia, i Paesi Baltici, la Polonia…).! Tra il 1915 e il 1916 ci fu nell’impero ottomano una pulizia etnica delle minoranze armene che vennero accusate di essere il nemico interno, passò alla storia come cosiddetto GENOCIDIO DEGLI ARMENI (MARCE DELLA MORTE).! Il fronte italiano correva lungo il Friuli e il Trentino (Austria-Italia), sull’altopiano del Carso vennero attaccati gli Austriaci al fine di conquistare l’obiettivo strategico che era Trieste. Nel 1916 gli austriaci risposero con la STRAFEXPEDITION (missione punitiva) per il tradimento dell’Italia, questa missione venne fermata sull’altopiano di ASIAGO.! Questa missione fu devastante per l’esercito italiano, il generale LUIGI CADORNA si rivelò impreparato ad affrontare i problemi della guerra di posizione, instituì un comando

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autoritario e successivamente accusò di DISFATTISMO il governo e di tradimento coloro che attuavano propaganda pacifista e naturalista. ! Nel 1917 ci fu la DISFATTA DI CAPORETTO in seguito alla quale Cadorna accusò i soldati di essersi ritirati quando in realtà avevano combattuti ma si rivelarono troppo deboli per gli austriaci.! Nel 1917 le proteste si dilagarono in Francia, Germania e Italia sia sui fronti sia tra il popolo. Nello stesso anno, il primo agosto PAPA BENEDETTO XV pubblicò un documento intitolato “INUTILE STRAGE”.! La Germania e l’Austria attuarono un’offensiva contro l’Italia sulla linea dell’ISONZO, la quale venne colta alla sprovvista e così gli austriaci e i tedeschi avanzarono in suolo italiano per 140 km. La r...


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