Economia Aziendale - anno 5 AFM PDF

Title Economia Aziendale - anno 5 AFM
Course Economia Aziendale
Institution Liceo (Italia)
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RIASSUNTI di ECONOMIA AZIENDALE
Classe 5

Tratti dal libro di testo “Entriamo in azienda oggi 3” di Astolfi, Rascioni, Ricci, Barale – casa editrice Tramontana
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Description

RIASSUNTI di ECONOMIA AZIENDALE Classe 5 Tratti dal libro di testo “Entriamo in azienda oggi 3” di Astolfi, Rascioni, Ricci, Barale – casa editrice Tramontana

LA CONTABILITÀ GENERALE LA CONTABILITÀ GENERALE È tenuta secondo il sistema del patrimonio e del risultato economico (classificazione dei conti in finanziari ed economici). Oggetto: fatti esterni di gestione considerati secondo l’aspetto finanziario ed economico. Scopo: determinazione del risultato economico d’esercizio e del patrimonio di funzionamento. È consuntiva e si riferisce all’impresa considerata nella sua unitarietà. Fa da supporto alla redazione del bilancio d’esercizio. Scritture che si basano sul sistema della partita doppia  Libro giornale (ordine cronologico);  Conti di mastro (ordine sistematico). È necessaria la stesura di un piano dei conti che permette il passaggio automatico dalla contabilità generale alla situazione contabile e da questa al bilancio civilistico. Principi rafforzati dalla legge  Principio della prevalenza della sostanza economica dell’operazione o del contratto sulla forma (es. valutazione al costo ammortizzato);  Principio della rilevanza (chi redige il bilancio può discostarsi dalle regole imposte dalla legge solo se le differenze che ne derivano non sono significative. Ne sono esempi l’utilizzo del coefficiente di ammortamento dimezzato o l’applicazione del valore nominale nella valutazione dei crediti).

LE IMMOBILIZZAZIONI Elementi del patrimonio di funzionamento destinati ad essere usati durevolmente. Figurano nell’attivo dello Stato Patrimoniale. Si classificano in:  Materiali;  Immateriali;  Finanziarie.

LE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Costi di utilità pluriennale che non corrispondono a beni materiali. Mancano di tangibilità.

Si classificano in:  Oneri pluriennali (costi di impianto e ampliamento, costi di sviluppo);  Beni immateriali (diritto di brevetto industriale e diritto di utilizzazione di opere di ingegno, concessioni, licenze, marchi e diritti simili);  Avviamento. Possono essere rilevate:  Al ricevimento delle fatture dai fornitori;  Al momento in cui si riceve la titolarità per contratto. Se l’immobilizzazione viene realizzata internamente (costruzione in economia), l’importo da patrimonializzare (possibile solo nelle società con collegio sindacale) comprende:  Cost diretti:  Costo del personale;  Costo dei materiali;  Costo dei servizi usati (es. collaudo e installazione);  Costi di progettazione;  Costi per l’ottenimento della tutela giuridica;  Cost indiretti (materiali ausiliari, manodopera indiretta, costi per l’ammortamento….);  Oneri finanziari (derivanti dai finanziamenti ottenuti per la fabbricazione del bene) L’articolo 2426 stabilisce che non si possono distribuire gli utili se il valore contabile immobilizzazioni costruite in economia non è coperto dalle riserve disponibili.

LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Hanno il requisito della materialità. Sono investimenti di fattori produttivi a medio/lungo ciclo di utilizzo. Si classificano in:  Immobilizzazioni tecniche, che vengono usate nell’attività caratteristica dell’impresa;  Immobilizzazioni patrimoniali, che riguardano la gestione accessoria come i beni dati in locazione a terzi. Modalità di acquisizione  Acquisto presso altre imprese a ttolo oneroso Si riceve una fattura dal fornitore, il quale può essere scelto anche attraverso appalto. L’unica problematica è quella dell’acconto; 

Apporto dei soci quando fanno conferiment in natura

 Beni disgiunti;  Beni congiunti (azienda già funzionante) La problematica principale riguarda la loro valutazione perché, se non vengono valutati correttamente, si causa un annacquamento del patrimonio. La valutazione di stima viene fatta da un esperto nelle società di capitali, mentre è fatta dal Presidente del Tribunale nelle società di persone e nelle s.a.p.a;



Costruzione in economia sono necessarie competenza e convenienza la problematica riguarda la determinazione dei costi da imputare al bene e la rilevazione contabile.

Manutenzioni e riparazioni Interventi pianificati di manutenzioni: servono a mantenere costante nel tempo la funzionalità del bene. Sono sostenuti per conservare in efficienza i beni strumentali, per garantire la vita utile prevista e per preservarne le capacità e la produttività originale. I beni strumentali possono subire guasti quindi le riparazioni sono necessarie per riparare guasti e rotture dei beni strumentali. Le manutenzioni e le riparazioni possono essere eseguite in economia o ricorrendo ad imprese esterne. Per le manutenzioni regolari si istituisce un Fondo manutenzioni programmate. Quando si apportano modifiche sostanziali al bene, quindi ammodernamenti e ampliamenti, i costi sostenuti devono essere patrimonializzati (costi incrementativi). Costi di installazione Vengono patrimonializzati. Dismissione Estromissione di un bene dal processo produttivo. Nella maggior parte dei casi avviene quando i beni pluriennali cessano di dare utilità. Rientra in un processo di regolare sostituzione e rinnovamento dei beni che permette all’impresa di adeguarsi al processo di avanzamento tecnologico. I beni possono essere:  ceduti a terzi (dismissione per alienazione);  eliminati o distrutti (dismissione per eliminazione);  assegnati ai soci;  ceduti gratuitamente.

Prima di rilevare la dismissione bisogna contabilizzare la quota di ammortamento. La dismissione può generare componenti di reddito positivi e negativi, ordinari e straordinari. Gestone accessoria:  cessione a causa deperimento economico-tecnico;  eliminazioni volontarie al termine della vita utile del bene strumentale. Gestone straordinaria:  cessione a seguito di operazioni di ristrutturazione o riconversione;  cessione di beni non strumentali facenti parte del patrimonio accessorio;  eliminazioni estranee all’attività ordinaria o involontarie (es. a causa di incendi).

LA LOCAZIONE E IL LEASING FINANZIARIO LOCAZIONE = contratto che consente all’impresa di usare beni a utilità pluriennale contro pagamento di canoni periodici e versamento di una cauzione inziale. LEASING (contratto di natura finanziaria)= una società di leasing si obbliga ad acquistare o a far costruire un bene secondo le indicazioni dell’utilizzatore e lo fa mettere a disposizione per un periodo contro un determinato corrispettivo che tiene conto del prezzo di acquisto/costruzione e della durata del contratto. Alla scadenza l’utilizzatore ha il diritto di riscattare il bene. Sono oggetto di questo contratto sia i beni materiali che quelli immateriali. Le parti del contratto sono quindi:  produttore del bene;  società di leasing (locatore);  utilizzatore del bene (locatario). Esborsi per l’utilizzatore:  maxi canone fino al 25% del valore del bene (di solito 10%);  canoni periodici corrisposti anticipatamente (RISCONTI ATTIVI);  prezzo di riscatto (2-3% del valore storico). I beni in leasing non appaiono nello Stato Patrimoniale ad eccezione delle società quotate in borsa.

LE IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE Le immobilizzazioni finanziarie riguardano i crediti di origine finanziaria, gli investimenti durevoli effettuati in partecipazioni e in altri titoli e gli strumenti finanziari derivati attivi. Strumento finanziario = contratto che dà origine ad un’attività finanziaria per una controparte e ad una passività finanziaria per l’altra controparte. Strumento finanziario derivato = contratto il cui valore varia nel tempo e regolato ad una data futura (es. futures e options).

Dal 2016 sono state introdotte alcune nuove regole contabili, in particolare:  procedimento di attualizzazione;  criterio del costo ammortzzato.

Credit Crediti finanziario = quando si concede un prestito, a prescindere dalla sua durata. Credito commerciale = credito che emerge da una vendita. I crediti sono rilevati secondo il criterio del costo ammortzzato tenendo conto del fattore temporale. Per tenere conto del fattore temporale si applica il procedimento dell’attualizzazione (applicazione di un tasso di sconto per determinare il valore alla data di inizio dell’operazione). Il valore di rilevazione iniziale del credito è quindi il suo valore attuale e non il valore nominale. Onere finanziario = valore nominale – valore attuale. In base al criterio del costo ammortizzato i costi di transazione devono essere sommati al valore originario del credito, mentre il criterio del valore nominale considera i costi di transazione come pluriennali. I crediti vengono inizialmente rilevati e successivamente iscritti in bilancio al costo ammortizzato (valore rilevato inizialmente – eventuali rimborsi di capitale +/- ammortamenti). Il calcolo è complesso e richiede l’applicazione di formule della matematica finanziaria. Il criterio di attualizzazione si utilizza quando tasso nominale contrattuale differisce significativamente da quello di mercato. Il criterio del costo ammortizzato viene utilizzato solo quando ha effetti rilevanti sulla rappresentazione veritiera e corretta della situazione aziendale. È obbligatorio solo per le società che redigono il bilancio in forma ordinaria quando sono presenti quando sono presenti costi di transazione rilevanti e crediti con durata superiore a 12 mesi. Quando non si applicano i criteri del costo ammortizzato e dell’attualizzazione:  la rilevazione del credito in P.D. è effettuata al valore nominale;  i costi di transazione sono considerati risconti attivi;  alla chiusura di ciascun esercizio bisogna fare le dovute svalutazioni. Partecipazioni Investimenti nel capitale di altre imprese. Società controllata = società in cui si dispone della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria o su cui si può esercitare un’influenza dominante.

Società collegata = società su cui si esercita un’influenza notevole. Immobilizzazioni = destinate ad una permanenza durevole nel portafoglio della società, quindi quando sono detenute con finalità strategiche. Attivo circolante = acquisto di titoli a fine speculativo.

IL PERSONALE DIPENDENTE L’amministrazione aziendale deve occuparsi di:  liquidazione delle retribuzioni;  rapporti con gli enti previdenziali;  rapporti con l’Amministrazione finanziaria;  tenuta di libri e registri obbligatori;  elaborazione di dichiarazioni o scritture del personale dipendente;  tenuta del fondo pensione;  gestione di rapporti che garantiscono il welfare aziendale. Rilevazioni contabili  costi per le retribuzioni, oneri sociali e previdenziali, credito fiscale (in base al reddito) premio INAIL;  liquidazione e pagamento del TFR al termine del rapporto di lavoro. Il datore di lavoro è un sostituto d’imposta perché trattiene dalla busta paga l’importo da versare allo Stato. Documenti obbligatori  libro unico del lavoro;  registro degli infortuni. TFR Spetta al termine del rapporto lavorativo a chi ha lasciato all’impresa le sue quote annue di TFR. È un credito privilegiato in caso di fallimento aziendale. Azienda con meno di 50 dipendenti: il dipendente può chiedere un fondo pensionistico o il TFR può rimanere in azienda, diventando un autofinanziamento aziendale. Azienda con più di 50 dipendenti: il dipendente può scegliere tra fondo pensione, fondo di tesoreria dell’INPS e fondo di categoria (o di settore). L’imposizione fiscale sul TFR è separata per non accumularsi all’IRPEF.

L’OUTSOURCING E LA SUBFORNITURA OUTSOURCING = processo attraverso il quale le imprese attribuiscono stabilmente a fornitori esterni la gestione di una o più funzioni aziendali, attività o servizi di supporto prima svolti internamente.

A volte si dà vita ad una nuova società il cui oggetto è lo svolgimento dell’attività esternalizzata. Il fornitore mette a disposizione del committente la sua struttura produttiva garantendo gli standard, i tempi e la qualità del risultato.

SUBFORNITURA (forma di outsourcing) = contratto attraverso il quale il committente fornisce materie prime, semilavorati, progetti, modelli o prototipi all’impresa fornitrice, la quale effettua lavorazioni su beni di proprietà di terzi o fornisce servizi destinati ad essere incorporati in un bene complesso o utilizzati nell’ambito dell’attività del committente. Committenti = aziende di grandi dimensioni Subfornitori = piccole imprese Si cerca sempre di trovare un equilibrio contrattuale.

LO SMOBILIZZO DEI CREDITI COMMERCIALI È un’operazione utile per finanziare il processo produttivo. Gli interessi passivi generati dalle operazioni di smobilizzo vengono conteggiati al 31/12 e sono esigibili a partire dal 1° marzo. Sconto sulle cambiali Gli interessi sono anticipati quindi vengono pagati al momento dello sconto. Esiste solo la clausola pro solvendo. Portafoglio Ri.Ba. s.b.f. Ricevute bancarie elettroniche. Clausole:  dopo incasso, quando la banca riscuote semplicemente il credito;  salvo buon fine, quando la banca accredita in c/c il valore nominale delle Ri.Ba. e addebita costi di incasso e interessi. Anticipo su fatture Apertura di un credito in c/c concesso dalla banca all’impresa contro cessione s.b.f. di crediti di fornitura verso altre imprese di sicura solvibilità. Cessione di un credito = istituto giuridico mediante il quale il creditore originario viene sostituito da un altro soggetto che prende il posto nei confronti del debitore. Generalmente viene anticipato l’80% dell’importo per far fronte ad eventuali resi. Gli interessi passivi vengono calcolati sull’anticipo.

Gli importi riscossi dalla banca al momento della scadenza coprono l’anticipo e, per la differenza, vengono accreditati in c/c. Clausole:  pro solvendo (banca con diritto di rivalsa);  pro soluto (la banca si assume il rischio in caso di insolvenza del debitore). Factoring È una forma di outsourcing. Rapporto contrattuale con cui un’impresa trasferisce la globalità o parte dei suoi crediti ad un factor ottenendo una prestazione in denaro o servizi. Tutte le operazioni transitano da un c/c tenuto dal factor. Il factor può essere una banca universale o una società di factoring. Factor in funzione finanziaria = il factor anticipa il denaro prima della scadenza (di solito l’80% del totale). Clausole:  pro solvendo (banca con diritto di rivalsa, quindi diritto al rimborso dell’anticipo in caso di insolvenza);  pro soluto (senza diritto di rivalsa, quindi quando il factor garantisce il buon fine del credito). Crediti cedibili Devono derivare direttamente dall’attività specifica dell’impresa cedente. Servizi offerti dal factor  servizio gestonale (amministrazione dei crediti ceduti);  servizio finanziario (anticipo di una parte dei crediti);  servizio di garanzia (solo con clausola pro soluto). Aspetto finanziario  factoring con accredito a scadenza (il factor versa l’importo dei crediti solo dopo la scadenza degli stessi);  factoring con accredito antcipato. Spese  commissioni di factoring (si pagano alla riscossione e vanno dallo 0,5% al 3% del valore nominale dei crediti);  spese di handling (proporzionali al numero di fatture cedute);  interessi (calcolati sugli anticipi concessi).

IL SOSTEGNO PUBBLICO ALLE IMPRESE

Può essere effettuato solo nei limiti previsti dall’UE e consiste nell’intervento della Regione o dello Stato. LEVA FINANZIARIA (contributi in c/esercizio e in c/impianti):  contributi a fondo perduto;  finanziamenti a tasso agevolato; LEVA FISCALE:  esenzioni fiscali;  detrazioni;  riduzioni di aliquote;  crediti d’imposta. La domanda di ammissione al sostegno pubblico deve essere accompagnata da uno studio di fattibilità (business plan). Contributi c/esercizio Somme erogate per favorire l’equilibrio economico delle imprese a cui sono destinati. Sono componenti positivi di reddito. Costi in eccesso: ritenuta fiscale 4% Copertura di mancati ricavi: IVA del bene Corsi di formazione: no tasse. Contributi in c/interessi Sono contributi in c/esercizio per ridurre l’onere degli interessi passivi su alcuni finanziamenti. Nel Conto Economico vengono decurtati dagli oneri finanziari. Contributi in c/impianti Somme erogate a sostegno dell’acquisizione, dell’ampliamento, della riattivazione delle immobilizzazioni materiali e della realizzazione di iniziative e progetti relativi ad immobilizzazioni immateriali. Due metodi per la contabilizzazione:  considerarli come ricavi pluriennali e quindi rilevare i risconti passivi (più corretto);  portarli in riduzione del costo storico del bene. Credito di imposta Può essere fatto valere per pagare le imposte dirette o l’IVA o in compensazione del debito tributario. Può essere un’esenzione totale o una riduzione dell’aliquota.

LE SCRITTURE DI ASSESTAMENTO

Al termine del periodo amministrativo ogni azienda deve quantificare il risultato economico e il patrimonio di funzionamento. Per fare ciò è necessario valutare tutti gli elementi rispettando i principi contabili. SCRITTURE DI ASSESTAMENTO: Completano, integrano e rettificano i valori contabili al fine di determinare il risultato economico d’esercizio e il patrimonio di funzionamento. Recano data 31/12 anche se vengono fatte all’inizio dell’esercizio successivo.

LE SCRITTURE DI COMPLETAMENTO Rilevano costi e ricavi che economicamente e temporalmente sono di competenza dell’esercizio ma la cui manifestazione finanziaria avviene solo al termine di esso. Interessi maturati sui c/c + spese di tenuta conto  interessi creditori (contabilizzati al lordo della ritenuta fiscale del 26%);  interessi debitori (divengono esigibili dalla banca il 1° marzo);  spese di tenuta conto e chiusura trimestrale (per la gestione del c/c). Per estinguere debiti relativi agli interessi passivi si può autorizzare la banca a prelevare la somma o non autorizzarla e rimborsare il debito mediante rimesse in entrata. Le banche comunicano l’ammontare degli interessi trimestralmente ma le imprese possono:  rilevare l’importo trimestre per trimestre;  rilevare al 31/12 l’importo complessivo dell’anno. Crediti e debiti da liquidare  provvigioni passive (ad agenti e rappresentanti);  premi su acquisti (da fornitori);  premi su vendite (a clienti);  fatture da emettere (per prodotti già consegnati ai clienti. Si considera sempre l’IVA);  fatture da ricevere (per prodotti già consegnatici dai fornitori. Entro il 16/1: no IVA; dopo il 16/1: IVA). TFR maturato nell’esercizio Il TFR può avere diverse destinazioni a seconda della scelta effettuata dal dipendente. Crediti e debiti per IVA  credit per IVA (IVA a credito – IVA a debito > 0);  debit per IVA (IVA a credito – IVA a debito < 0).

LE SCRITTURE DI INTEGRAZIONE Tengono conto di costi e ricavi generati da operazioni di gestione che si sviluppano in due o più esercizi e avranno manifestazione posticipata. Ratei attivi e passivi Quote di entrate e uscite future che misurano quote di ricavi e di costi già maturati ma non ancora liquidati perché la manifestazione finanziaria si avrà negli esercizi successivi.

Rateo attivo: ricavo Rateo passivo: costo Vengono calcolati in proporzione al tempo.

Accantonamenti a fondi rischi e oneri FONDI ONERI Sono passività che avranno manifestazione finanziaria in esercizi successivi per le quali, alla data del bilancio, sono ancora incerti l’importo e/o la data di pagamento. Tengono conto di oneri derivanti da operazioni in corso ma che avranno manifestazione finanziaria futura. Esempi: Fondo manutenzioni programmate, Fondo garanzie prodotti, Fondo operazioni e concorsi a premio, Fondo recupero ambientale, Fondo imposte differite. Ogni fondo può essere usato solo per far fronte ai costi per i quali era stato costituito. FONDI RISCHI Sono passività potenziali destinate a fronteggiare perdite probabili connesse ad operazioni già compiute delle quali è incerto se, quando e per quale importo si manifesteranno. Tengono conto dei rischi derivanti da operazioni in corso ma che avranno manifestazione finanziaria futura. Sono una forma di assicurazione interna. Esempi: Fondo responsabilità civile, Fondo per imposte, Fondo per rischi per cause legali in corso, Fondo rischi per garanzie prestate. Ogni fondo può essere usato solo per far fronte ai rischi per i quali era stato costituito. Valutazione dei credi...


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