Storia Moderna Carlo capra PDF PDF

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Course Storia moderna
Institution Università degli Studi di Napoli L'Orientale
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Carlo Capra STORIA MODERNA (1492-1848) GLI AVVENIMENTI E I PROBLEMI

1. Monarchie e imperi tra XV e XVI secolo

1.1 I regni FRANCIA →sotto CARLO VIII (1483-1498) e i suoi successori : LUIGI XII (1498-1515) e FRANCESCO I (1515-1547) continuò nella monarchia francese la tendenza all’ACCENTRAMENTO DEL POTERE nelle mani del re e dei collaboratori da lui scelti. crebbe l’autorità del CONSIGLIO DEL RE, mentre si riunirono con sempre minore frequenza gli STATI GENERALI; si affermarono in ambito giudiziario l’azione del GRAN CONSIGLIO e quella dei PARLAMENTI, tribunali d’appello formati da giuristi di origine borghese. Nel 1522 venne riconosciuto ufficialmente il meccanismo della VENDITA DELLE CARICHE PUBBLICHE > formazione di una nobiltà di toga rivale della più antica, ma più rozza, nobiltà di spada. 1516: Francesco I stipulò con PAPA LEONE X un CONCORDATO A BOLOGNA > veniva lasciata cadere l’affermazione della superiorità del concilio sul pontefice, ma in cambio il re di Francia si vedeva riconoscere il diritto di nomina a tutti i vescovati e gli arcivescovati, alle abbazie e ai priorati nel proprio territorio. Ma la monarchia francese non esercitava un’autorità assoluta e uniforme su tutto il territorio nazionale > i grandi FEUDATARI mantenevano un considerevole potere locale; le province di recente annessione (PAYS D’ÉTATS) avevano le loro assemblee di “stati”; la legislazione regia regolava solo alcune materie, mentre per il resto vigeva un diritto consuetudinario diverso da luogo a luogo. SPAGNA→ matrimonio di ISABELLA DI CASTIGLIA con FERNDINANDO D’ARAGONA (1469) preparò il regno congiunto dei due sovrani, che ebbe inizio nel 1479 dopo un periodo di difficoltà e di guerre civili. L’amministrazione delle città venne posta sotto tutela con la nomina di funzionari detti corregidores. le CORTES (clero, nobiltà, città) furono convocate di rado e spinte ad accettare tutte le richieste della corona. nobiltà sottomessa.>politica di concessioni e favori REGNO D’ARAGONA (Aragona, Catalogna, Valenza)≠CASTIGLIA (dove risiedeva Ferdinando) I principali elementi in comune tra i due regni erano: -la tradizione della Reconquista, guerra contro i mori, e l’intransigente difesa dell’ortodossia religiosa, -Inquisizione spagnola->per rafforzare la limpeza de sangre. =conquista del regno di Granada 1504: morte di Isabella (la figlia Giovanna era pazza) Ferdinando detiene il potere: conquiste italiane, annessione del regno pirenaico di Navarra INGHILTERRA→Enrico VII Tudor consolidò gradualmente il proprio potere stroncando varie congiure e ribellioni nobiliari, amministrando oculatamente le finanze e rafforzando gli organi centrali del governo regio.

indirizzo assolutistico proseguito dal figlio ENRICO VIII (aiuto di Thomas Wholsey)=rafforza governo, e riafferma il ruolo del parlamento REGNO GERMANICO→alla morte di FEDERICO III D’ASBURGO (1493) l’impero germanico rimase un ammasso di stati territoriali ingovernabili: forti contrasti tra le aree più urbanizzate e sviluppate e le zone rurali (modo di vita medievale). Il sovrano aveva una duplice qualità : -reggeva a titolo ereditario gli stati della Casa d’Asburgo ( Austria, Stiria, Carinzia, Carniola e Gorizia) ; -doveva la dignità imperiale alla proposta della Dieta. Durante il regno di MASSIMILIANO I (1493-1519) ci fu : la pace di Senlis con la Francia che riconosceva agli Asburgo il possesso dei Paesi Bassi, dell’Artois e della Francia Contea ; Dieta di Worms (1495) tentativo di compattare l’Impero germanico, compromesso: Venne creato un tribunale imperiale e un consiglio composto da 17 membri e inoltre il versamento all’imperatore di un “soldo comune” era subordinato all’approvazione annuale della Dieta.

1.2 La prima fase delle guerre d’Italia (1494-1516)  In Italia l’equilibrio sancito dalla pace di Lodi (1454) durò fino all’ultimo decennio del secolo. Nel 1492 scomparvero due dei protagonisti di quella fase politica: PAPA INNOCENZO VIII e LORENZO DE’ MEDICI. La stabilità della penisola era minacciata dalle mire espansionistiche di Venezia e dalle ambizioni del signore di Milano, LUDOVICO (Sforza detto ) IL MORO.  Il re di Francia CARLO VIII voleva fare valere sul regno di Napoli i diritti della discendenza angioina cosi : firma nel 1493 la pace di Senlis con l’Impero germanico ; cede alla Spagna alcune regioni di confine con aiuti da Venezia e da Milano. 1494: Carlo passò le Alpi con un forte esercito e l’anno successivo entrò a Napoli accolto come un liberatore dai nobili. A Venezia venne stipulata una Lega antifrancese contro il pericolo comune, comprendeva: Venezia, Milano, Firenze, lo Stato pontificio, la Spagna e l’Impero germanico. maggio 1495: CARLO VIII fece ritorno in Francia ma l’esercito della Lega cercò di chiudergli invano il passaggio con un scontro a Fornovo.

Toscana=PIERO DÈ MEDICI, successore di LORENZO IL MAGNIFICO, era stato cacciato dai fiorentini a causa della sua condiscendenza alle richieste di Carlo VIII. In questa situazione ebbe grande successo la predicazione di un domenicano GEROLAMO SAVONAROLA che era contro la corruzione della Chiesa e invocava una riforma costituzionale e morale. I suoi seguaci di Savonarola detti piagnoni, imposero l’adozione di un sistema di governo popolare basato su un Consiglio composto da 3000 cittadini, ma il papa scomunicò il frate.

Venezia 1498= concluse con LUIGI XII di Francia un trattato di alleanza che le garantiva Cremona e la Ghiara d’Adda in cambio del suo appoggio alla conquista francese dello stato di Milano (occupata con successo) CESARE BORGIA detto il Valentino ( figlio del pontefice ALESSANDRO VI) prese il dominio nella Romagna e nelle Marche ma la morte del papa fece abolire l’impresa. nuovo PAPA GIULIO II voleva restaurare dominio temporale della Chiesa : organizzò spedizioni militari contro Perugia, Bologna e intimò Venezia di ritirarsi da Rimini e Faenza. Il pontefice si fece promotore di un’alleanza antiveneziana firmata a Cambrai (lega di Cambrai) nel 1508 dall’imperatore germanico, re di Francia e re di Spagna= Esercito veneziano sconfitto dall’esercito francese ad Agnadello. Il pontefice soddisfatto delle sue pretese di carattere temporale e spirituale tolse la scomunica contro la Repubblica, si ritirò dalla Lega e promosse la Lega santa contro la Francia (che ora temeva)=Spagna, Inghilterra, Svizzera> ritorno dei Medici a Firenze (grazie agli spagnoli) ; occupazione di Milano dalle truppe svizzere. la Francia allora si riappacifica con Venezia, promettendo aiuti contro gli svizzeri. nuovo re di Francia FRANCESCO I=nuova spedizione in Italia=conquista di Milano. Pace di Noyon 1516: tra Francia e Spagna consolidava l’equilibrio raggiunto nella penisola italiana : -agli spagnoli rimaneva il Regno di Napoli ; -alla Francia il Ducato di Milano. 1.3 Carlo V: il sogno di una monarchia universale Alla morte di Ferdinando il Cattolico, il nipote Carlo d’Asburgo ereditò la corona di Spagna. Carlo scontentò la nobiltà locale distribuendo molte cariche ecclesiastiche e laiche ai gentiluomini fiamminghi e borgognoni del suo seguito e aveva irritato le città della Castriglia con la richiesta di nuove tasse per pagare le spese dell’incoronazione imperiale: scoppiò una rivolta, che assunse un carattere popolare e antifeudale. Alla morte di FERDINANDO IL CATTOLICO (1516) il nipote CARLO D’ASBURGO ereditò la corona di Spagna, ma alla sua candidatura si contrappose il re di Francia FRANCESCO I. Carlo fu eletto all’unanimità della Dieta a Francoforte nel 1519. Carlo ereditò un orgoglioso denso dinastico, la cultura aristocratica e cavalleresca franco-borgognona, una religiosità sincera e profonda e l’idea imperiale intesa come dovere di guidare la cristianità, di mantenerla unita nella giustizia e nella fede. Nel suo soggiorno in Spagna egli aveva scontentato la nobiltà locale distribuendo molte cariche ecclesiastiche e laiche ai fiamminghi e borgognoni e chiese nuove tasse per pagare le spese dell’incoronazione imperiale. Nel 1520 scoppiò una rivolta, nata come una coalizione di città che rivendicavano le proprie autonomie -> rivolta dei comuneros = dei cittadini sconfitti da un esercito nobiliare.

L’aumento della popolazione, la prosperità della manifatture di lana, di drappi serici di Granada indicano che sotto Carlo V l’onore della politica imperiale non era ancora sproporzionato alle risorse del paese come avverrà con Filippo II.

1.4 Asburgo contro Valois : la ripresa della guerra in Italia 

In Germania, CARLO V si trovò subito a fare i conti con il problema luterano, ma dopo il 1520 la sua attenzione fu assorbita soprattutto dalle questioni italiane: La Francia doveva cercare di rompere l’accerchiamento dei domini asburgici, mentre da parte imperiale si riteneva giunto il momento di strappare all’avversario (la Francia) il Milanese e la Borgogna. Milano occupata nel 1521. Situazione più difficile per la Francia da quando: ADRIANO VI come pontefice (ex precettore di Carlo V+passaggio al campo imperiale di ENRICO VIII e della Venezia.



FRANCESCO I riuscì a mettere insieme nel 1524 un esercito di 30.000 uomini, rientrare a Milano e a cingere d’assedio Pavia; ma qui gli imperiali sconfissero nuovamente i francesi, facendo prigioniero lo stesso Francesco I, che fu costretto a firmare l’oneroso trattato di Madrid (1526) con cui si impegnava a rinunciare per sempre al Milanese, ma anche a consegnare all’imperatore la Borgogna ma queste promesse non furono mantenute.



1526 Lega di Cognac=tra Francia, nuovo papa CLEMENTE VII (Medici), intanto i turchi (alleati di Francesco I avanzano in Ungheria). l’esercito di Carlo V passò indisturbato e raggiunse Roma, saccheggiarono l’intera città=il sacco di Roma I fiorentini approfittano della disgrazia del pontefice, si sollevano contro la signoria dei Medici. La lega ebbe problemi l’anno seguente: esercito francese occupa Genova e qui ANDREA DORIA fino ad allora alleato dei francesi, passa dalla parte dell’imperatore, e impone un’oligarchia. L’esercito francese dovette ritirarsi dal mezzogiorno.



maturarono le condizioni per una tregua. CARLO V firma nel 1529: -pace di Barcellona con il papa CLEMENTE VII= a Milano fu insediato FRANCESCO II SFORZA (figlio di Ludovico Sforza), e CARLO V fu nominato imperatore, e Clemente VII riportò i medici a Firenze; -pace di Cambrai con FRANCESCO I che rinuncia ai domini italiani ma mantenendo la Borgogna. 1.5 L’espansione della potenza ottomana



Nella penisola balcanica e nel Mediterraneo l’espansione ottomana parve non incontrare ostacoli, invece a oriente essa venne contrastata fin dagli inizi del XVI secolo dalla ricostruzione dell’impero persiano il sultano di Costantinopoli diventa il capo riconosciuto di tutto l’Islam sunnita. 

L’avanzata dei turchi nei Balcani riprese nel 1526> quando un potente esercito agli ordini di SOLIMANO IL MAGNIFICO risalì il corso del danubio, penetrando in profondità nel territorio ungherese. Il re d’Ungheria fu ucciso, ma il territorio venne rivendicato dall’arciduca FERDINANDO I D’ASBURGO, cognato del defunto sovrano, che nel 1521 aveva ottenuto dal fratello CARLO V il governo dei domini ereditari asburgici. Dopo alcuni scontri Solimano accettò la pcae con Ferdinando (che ottenne il dominio dei territori del nord dell’Ungheria.



Non meno garve appariva la minaccia ottomana nel Mediterraneo, teatro delle audaci scorrerie dei pirati barbareschi.



Solimano il Magnifico estese i propri domini a sud fino allo Yemen e ad Aden, L’impero ottomano contava intorno al 1530 oltre trenta milioni di abitanti, gran parte dei quali esano cristiani o ebrei. La pacifica convivenza di razze e religioni diverse era infatti una caratteristica della civiltà islamica. Nell’impero ottomano tutta la terra. Tranne quella dibita al servizio religioso, era in linea di principio di proprietà del sultano, che esercitava un’autorità assoluta e dispotica sugli uomini e sulle cose.

2. I nuovi orizzonti geografici U1J3G2NJUJ13 2.1 Le conoscenze geografiche alla fine del Medioevo : l’Africa Nera  Alla fine del Medioevo, i rapporti diretti degli europei con gli altri continenti erano sotanzialmente limitato agli scambi economici e culturali tra le varie sponde del Mediterraneo. I viaggi verso il favoloso oriente si erano fatti molto più difficili dopo l’avvento della dinastia Ming in Cina e con l’espansione della potenza ottomana nel Mediterraneo orientale e nei Balcani.  Le nozioni geografiche del primo Rinascimento erano, per quanto riguardava gli altri continenti, assai vaghe e imprecise. Si era ormai imposta, grazie all’autorità di Tolomeo, la concezione sferica della Terra; ma il continente africano era creduto molto più corto di quanto non sia in realtà. Il blocco formato dai tre continenti noti era collocato tutto nell’emisfero settentrionale e dell’esistenza delle Americhe o dell’Oceania non si aveva nessuna idea furono proprio questi errori a incoraggiare i viaggi di esplorazione dei portoghesi e di Colombo. Un effetto analogo ebbero le idee fantastiose ed esagerate circa le ricchezze delle Indie o l’esistenza in un luogo imprecisato dell’Africa o dell’Asia di un regno cristiano.

 AFRICA NERA=Alla fine del XV secolo la popolazione africana si aggirava sui 40-50 milioni, irregolarmente distribuiti tra zone a notevole densità e i territori disabitati dei deserti del Sahara, del Sudafrica e della foresta equatoriale.  La penetrazione araba aveva portato con sé l’espansione dei traffici, tanto all’ interno del continente quanto con i Paesi dell’Europa e dell’Asia. 2.2 Le civiltà precolombiane in America Nel continente americano le civiltà più evolute si avilupparono, nel millennio precedente l’arrivo degli spagnoli, negli altopiani dell’America centrale e lungo la catena delle Ande(America meridionale): 

In queste zone era praticata un’agricoltura sedentaria, basata su mais, manioca, patate, batate, pomodori, fagioli, peperoni e cacao.



Minore importanza aveva l’allevamento, limitato al lama, all’alpaca, alla vigogna e al tacchino.

Quando gli spagnoli giunsero in America, era ormai da tempo in declino la grande civiltà dei maya, ma la sua eredità spirituale era stata raccolta da nuove popolazioni guerriere provenienti dal nord e stanziatesi del territorio del Messico centrale: prima i toltechi, poi gli aztechi. Al tempo dell’invasione spagnola (1519), l’impero azteco contava 25 milioni di abitanti, ed era ancora in espansione. La religione permeava in tutti i suoi aspetti la vita degli aztechi e giustificava un ordine sociale caratterizzato da rigide divisioni di ceto, dove i sacrifici religiosi erano all’ordine del giorno. Anche l’impero degli incas, che si estendeva per una lunghezza di circa 4000 km nell’America meridionale lungo la cordigliera delle Ande e la costa del Pacifico, si era costituito nel secolo precedente l’invasione spagnola. Anche la società inca era rigidamente stratificata, ma qui i sacrifici umani erano meno importanti. 2.3 I viaggi di esplorazione e di scoperta Il primo Paese a intraprendere, nel secolo XV, l’esplorazione dei nuovi mondi fu il Portogallo, che si interessò all’esplorazione delle coste occidentali dell’Africa. o

L’espansione marittima portoghese ebbe inizio con la presa di Ceuta (Nord Africa) 1415, proseguì con l’occupazione dell’isola di Madera e delle Azzorre, la scoperta delle isole di Capo Verde e del golfo di Guinea. Non era solo la curiosità scientifica a spingerre i navigatori portoghesi sempre più a sud, perchè iniziarono a portare in patria centinaia di schiavi, ottenuti con le varie razzie e tanto oro (tratto costiero dell’attuale Ghana detto Costa d’oro), per agevolare i traffici di schiavi neri e di oro vennero costruite le prime fortezze portoghesi lungo le coste africane.

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il re del Portogallo, GIOVANNI II, si pose l’obiettivo di circumnavigare l’Africa: BARTOLOMEO DÍAZ nel 1487 doppiò l’estremità meridionale del continente nero, da lui battezzata Capo di Buona Speranza.

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Ora l’obiettivo era organizzare una spedizione navale in Asia: CRISTOFORO COLOMBO (navigatore genovese) voleva raggiungere l’oriente circumnavigando la Terra verso occidente. Poichè la corte portoghese si era mostrata scettica, Colombo concentrò le proprie speranze nella monarchia spagnola, che proprio in quegli anni si accingeva a concludere la Reconquista con la presa di Granada. La regina ISABELLA concesse a Colombo il titolo di “ammiraglio del mare Oceano”:

Il 3 agosto 1492 tre velieri (2 velieri, una nave più grande, la Santa Maria) con 120 uomini abordo presero il largo dal piccolo porto atlantico di Palos. La piccola flotta puntò dritta verso ponente: ancora 36 giorni di navigazione, e finalmente la mattina del 12 ottobre una terra si delineò all’orizzonte. L’ammiraglio era convinto di essere giunto alle propaggini dell’Asia e di avere così dimostrato la validità della propria teoria. L’ammiraglio fece un trionfale ritorno a Palos portando alcuni “indiani”, alcuni pappagalli e un po’ d’oro ottenuto dagli indigeni: abbastanza per convincere la regina Isabella del valore della scoperta e per indurla a finanziare una seconda e più consistente spedizione. Il secondo viaggio di Colombo produsse solo un carico di schiavi e con grandisima difficoltà Colombo otterrà i mezzi per altre due spedizioni. L’eco della scoperta di Colombo aveva stimolato altre iniziative: o

Due spedizioni del veneziano GIOVANNI CABOTO a Terranova e Labrador (attuale Canada) per conto della corona inglese;

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La ricognizione di quasi tutta la costa atlantica dell’America meridionale compiuta da AMERIGO VESPUCCI. Proprio Vespucci fu il primo a coprendere che non di Asia si trattava, ma di un nuovo continente, che fu chiamato “America” in suo onore.

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un’altra coneguenza della scoperta di Colombo fu la disputa insorta tra Spagna e Portogallo sull’appartenenza dei territori scoperti. GIOVANNI II stipulò il trattato di Tordesillas che accordava che la linea divisoria tra l’area portoghese e quella spagnola era fissata a 370 leghe a ovest delle isole di Capo verde, il che renderà possibile al Portogallo rivendicare la proprietà del Brasile. La rivalità tra Spagna e Portogallo portò immediatamente: -i portoghesi prepararono subito una spedizione verso le Indie orientali, il cui comando venne affidato a VASCO DA GAMA, che doppiato il Capo di Buona Speranza, risalì la costa orientale dell’Africa fino a Malindi, quindi gettò le ancore nei pressi di Calicut, dove caricò le sue navi di spezie e pietre preziose e ripartì. -Ne seguì una flotta comandata da PEDRO ÁLVARES CABRAL che prese possesso del Brasile in nome del re del Portogallo.

Nei primi anni del nuovo secolo l’obiettivo principale perseguito dai navigatori fu quello di trovare un passaggio che permettesse di andare oltre l’America e di trovare finalmente una rotta marittima per l’Asia: o

Il primo a vedere l’immenso oceano che si estendeva al di là del continente americano fu lo spagnolo NÚÑEZ DE BALBOA, attraversando l’istmo di Darien (Panama).

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FERDINANDO MAGELLANO trovò, in fondo alla Patagonia, lo stretto destinato a prendere il suo nome. Attraversò il Pacifico per sbarcare nelle Filippine e ne prese possesso in nome del re di Spagna. Questa flotta riuscì a raggiungere le coste spagnole dopo aver circumnavigato l’Africa, nel settembre 1522. Con la prima circumnavigazione del globo si avverava il sogno di Colombo e si ampliavano in misura incalcolabile le conoscenze geografiche, ma si dimostrava anche quanto fosse lunga e pericolosa questa via per raggiungere l’Oriente.

2.4 Spezie e cannoni: l’impero marittimo dei portoghesi Tra le conquiste portoghesi, quella del Brasile rimase in un primo tempo priva di risultati economici, perché tutti gli sforzi del Brasile venivano concentrati nello sfruttamento a fini commerciali della via marittima verso le Indie orientali. Nei decenni successivi alla conquista del Brasile, alle basi territoriali controllate dal Portogallo si aggiunsero le nuove conqu...


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