Storia Romana Completo PDF

Title Storia Romana Completo
Author Elisa Dimauro
Course Storia romana I
Institution Università degli Studi di Trento
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Warning: TT: undefined function: 32LEZIONE 1, 13.Importanza studio della storia Romana:Riconosciamo nelle strutture amministrative un’ereditàLa quasi totalità delle città italiane è di origine RomanaL’epoca Romana non è molto distante da noi (poche decine di generazioni)Civiltà che ha condizionato l...


Description

LEZIONE 1, 13.02.2018 Importanza studio della storia Romana: Riconosciamo nelle strutture amministrative un’eredità La quasi totalità delle città italiane è di origine Romana L’epoca Romana non è molto distante da noi (poche decine di generazioni) Civiltà che ha condizionato l’intero mondo occidentale con innovazioni che ne hanno modificato le vicende successive e che ancora oggi le influenzano. Città che non hanno origine Romana non hanno la piazza con affacciato municipio, duomo, cattedrale (à specificità origine Romana)

Cosa ha portato questa civiltà a diventare la civiltà dominante fino al XV sec.? La vicenda di Roma è durata circa mille anni (noi dall’origine all’età repubblicana) Non ci occuperemo del perché è caduto, ma di come sia sopravvissuto. Solo l’Inghilterra nel XIX sec ha avuto un impero maggiore di quello Romano ma è durato molto meno. Qualunque esperimento di stato sovranazionale conosciuto dal mondo occidentale si confronta con il modello di Roma à no una cosa lontana dal nostro modo di pensare Impossibile studiare la storia antica senza avere un atlante storico Impero Romano nel momento della massima espansione à impero che si espande lungo i bordi del mediterraneo Completo controllo dell’arco alpino à bisognava renderlo attraversabile, altrimenti impossibile andare a nord à progetto messo in atto, preso il controllo delle alpi la prospettiva era quella dell’espansione nella grande Germania. Progetto che aveva preposto come punto di arrivo il fiume Elba à dare all’impero di Roma una dimensione continentale à progetto fallisce nel 9 d.C. si stabilisce allora che il confine sia segnato dal Reno (sud-nord) e il Danubio (Nord-sud) linea RenoDanubio cultura neo-latina. Fuori da questa linea Europa che non condivide una cultura Romana. Eccezione DACIA (attuale Romania) una punta arrivava al Mar Nero Area medio-oriente ài Romani la chiamavano asia (oggi parte della Turchia) à Armenia (punto caldo) Armenia à stato che nella storia di Roma era un problema poiché cuscinetto tra Romani e parti (attuale Iran) poi detti persiani. Iran in età preislamica aveva un impero che rivaleggiava con quello Romano. Mesopotamia (attuale Iraq) à giudea àimpero dei parti Egitto 1

Cirene à attuale Libia Mauritania à due province Romane (attuali Tunisia e Algeria) Mondo di Roma ha una proiezione verso l’Europa continentale e ha una base mediterranea. Cicerone chiamava il mediterraneo marae nostrum (atlante mostrato 150 d.C.) à era un organismo sovranazionale con aree molto condizionate da impero Romano. Quest’anno cercheremo di capire come ha avuto origine, come si è arrivati a questo punto. Foto del 1 gen. 49 a.C. (punto d’arrivo corso circa)

Studieremo anche le istituzioni politiche del mondo Romano à considerato una delle eredità più importanti del diritto Romano. È anche storia economica e sociale à anche problema agrario Storia militare poiché la storia di Roma non è comprensibile prescindendo dalla storia del suo esercito. Come la storia di Roma è stata usata ed interpretata dagli odierni à non è possibile studiare la storia antica senza essere immersi nella storia presente 1776 à Gibon àproblema del disgregamento dell’impero britannico à interesse sul disgregamento dell’impero Romano 1918 à crollo impero ottomano à grande crisi odierna secondo qualcuno è effetto di questo crollo Primo ‘900 à crollo degli zar Domanda à PERCHE’ CROLLANO GLI IMPERI? à si ripropone lo studio della storia Romana (più grande impero dell’occidente) Come faceva a stare in piedi un organismo multietnico? à domanda imposta dall’attualità Il regime repubblicano (fine nel 21 a.C. Ottaviano) è stato fonte di ispirazione di tutta la riflessione politica occidentale a partire dal XXIII sec Rivoluzione francese à 1789 Siamo soliti pensare che la base dei nostri diritti e libertà civili sia la Rivoluzione francese. I pensatori francesi che cercano un’alternativa all’assolutismo monarchico. (monarchia forma di governo più diffusa in Europa (tranne paesi bassi che erano repubblica)) Per trovare una forma di governo diverso à Roma (Atene forma di democrazia radicale che non riuscì a sopravvivere) che viene visto come modello vincente à repubblica imperiale. Il ‘700 francese allora riscopre la repubblica Romana e ne fa un modello. 2

Babuf à si faceva chiamare cracco Republique à traduzione del latino res publica à slittamento di significato per cui res publica vuol dire repubblica invece di stato Res pubica non voleva dire regime repubblicano ma stato (lett. Regime di tutti)

Il regime repubblicano Romano a cui si ispira la republique francese ha una caratteristica fondamentale à potere legislativo è nelle mani del popolo à popolo fatto di CITTADINI. Le monarchie europee che per 20 anni si sono scontrare con napoleone avevano eserciti professionali con ampio ricorso a mercenari à no leva obbligatoria. Invece l’esercito Romano era di cittadini, cives Romani. Solo i cittadini prendono le armi per difendere lo stato e nello stesso tempo equazione cittadino-soldato totale. Nell’assemblea di Roma possono sedere solo coloro che o sono in grado di portare le armi o lo sono stati. I cittadini sono coloro che possono o hanno potuto combattere. Populus à popolo in armi. Populor à faccio un’incursione/saccheggio Nel senato Romano c’era la classe dirigente fatta da coloro che hanno guidato il popolo in armi. Esercito che conquistò il mondo del tempo era fatto di CITTADINI. Se la confederazione nata dalla rivoluzione delle colonie deve dotarsi di u esercito che si arruola all’occorrenza o di uno permanente à l’esercito di un regime non monarchico deve essere fatto da cittadini. (come quello di napoleone) esercito di straccioni di napoleone sconfigge quelli delle grandi potenze europee. Un regime repubblicano deve avere un esercito di cittadini, è attivo per tutto il XX sec. Nella costituzione italiana c’è scritto che l’Italia deve avere un esercito di leve à leva era obbligatoria Una repubblica non può che avere un esercito di cittadini. Si supera questa equazione quando si supera la paura dell’autoritarismo militare (golpe militare). Con le guerre di inizio anni ’90 ci si rende conto che la guerra diventa una sofisticata attività per professionisti. Un soldato di leva non può acquisire competenze che lo rendano utilizzabile in una guerra odierna. Supremo organo politico nei paesi occidentali à senato

Civiltà che si affermano in Italia nel 2 millennio a.C. Dall’età del ferro 8-9 sec. A.C differenziazioni etico-linguistiche in Italia Europa del secondo mil. Interessata da una grande migrazione di popoli i cui spostamenti sono ricostruibili dalle tracce linguistiche che hanno lasciato e che permettono i dire che questi popoli appartengono ad un ceppo comune che ha origine nell’Europa centro-orientale che si sono mossi in diverse direzioni (anche in india) à popolazioni indoeuropee 3

Sanscrito presenta somiglianze con le lingue europee à si pensa abbiano origine comunque Es. PADRE à parola che mostra somiglianza tra le lingue Popolazioni di origine europea si spostano ad ondate e si insediano in parti d’Europa abitate da altre popolazioni di origine precedenti. In Italia ci sono posti in cui erano insediate nell’età del ferro popolazioni non indoeuropee (es Sardegna società nuragica à preindoeuropea, Sardegna isola e quindi no grandi arrivi indoeuropei) Non tutta l’Europa viene indoeuropeizata à Paesi baschi à estremo nord ovest penisola iberica no grandi influssi Alpi à si parlavano lingue di origine celtico-germanica ma in alcune zone si parlava il retico à lingua non indoeuropea Il quadro linguistico era quindi variegato, le due famiglie principali erano le lingue indoeuropee e quelle non indoeuropee L’arrivo degli indoeuropei provoca in Grecia la fine della civiltà minoica, poi prende vita la civiltà micenea

In Italia nel 1 millennio a.C. c’erano più popolazioni à ci soffermeremo su Etruschi e colonie greche e veneti Veneto antico e latino portati dalla stessa ondata migratoria à veneti sembravano celti ma parlavano una lingua simile al latino infatti i latini capivano i veneti e i veneti capivano i latini.

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Lezione 2, 14.02.2018 Popolamento Italia in età preromana

Età del Bronzo (1200-900 a.C.) – Prima età del Ferro (sec. IX-VIII a.C.) à da piccoli gruppi a complesse istituzioni dall’organizzazione protostatale. ETA’ DEL BRONZO à uniformità, cultura appenninica, incremento demografico, sfruttamento intensivo delle risorse, cultura terramaricola a sud del Po tra XVIII e XII sec., grande circolazione di prodotti e persone. PRIMA ETA’ DEL FERRO à diverse culture locali, due gruppi di popolazione con riti diversi (cremazione in settentrione e costa Tirrenica o inumazione nel resto d’Italia) L’Italia è stata interessata da una serie di ondate immigratorie di diverse provenienze. Grazie agli studi di linguistica si è sicuri dell’arrivo in età piuttosto alta di un gruppo formato da vari rami riconducibili ad un ceppo indoeuropeo. Alcuni di essi si fermano sul golfo adriatico (veneti) ed altri scendono, affini quindi come lingua e come età di insediamento: i latini, cioè la popolazione dalla quale prenderà il nome la regione Lazio. Ci sono altri arrivi posteriori di sicuro indoeuropei ma non appartenenti linguisticamente al primo gruppo. I piceni sono suddivisi in diversi sottogruppi fra cui, al confine con il mondo dei latini, i sabini (Rieti). Arrivati ai piedi del Gran Sasso che fa da spartiacque con i vestini, teatini e altri. Scendendo verso sud i dauni vivono sul versante adriatico con gli iapigi: la Puglia è sempre stata influenzata dalle popolazioni provenienti dall’altro versante adriatico. Tra i latini e i dauni c’è il cuore di una regione storica dell’Italia antica importante dove vivono i vari gruppi dei sanniti. Parlano un’altra variante di lingua indoeuropea e queste popolazioni vengono chiamate osche. Al gruppo osco appartengono tutte le tribù dei sanniti. Salendo l’Italia centrale, questa parte è abitata da popolazioni di tipo osco-umbro. Le popolazioni di tipo piceno 5

sono quelle che guardano l’adriatico sull’altro versante. Gli apuli che abitano la Puglia hanno ricevuto una serie di apporti migratori dall’adriatico. Sicilia: impressione dalle antiche fonti che il primo dei due gruppi, i siculi, sia stato lì prima dell’altro, i sicani. Calabria è stata chiamata Italia per la prima volta da Antioco (Antioco di Calabria) che poi si è esteso a tutta a penisola. Sardegna: la civiltà nuragica non è indoeuropea.

GLI ETRUSCHI Sono la più importante popolazione dell’età preromana ERODOTO à sosteneva che si trattasse di una popolazione proveniente dall’Asia Minore. DIONIGI DI ALICARNASSO à lo riteneva un popolo autoctono della penisola italica ELLANICO DI LESBO à li reputava un antico e misterioso popolo che precedette i Greci sul Mediterraneo orientale e che poi emigrò in Italia La ricerca archeologica moderna è propensa a spiegare l’origine degli Etruschi come il punto di incontro dell’evoluzione interna delle società ed economie locali e le influenze esterne delle colonie greche (VIII a.C.) Gli etruschi non diedero mai vita ad uno stato unitario, si trattava di città indipendenti governata da sovrani detti lucumoni che furono poi sostituiti da magistrati detti zilath. DODECAPOLI ETRUSCA: lega delle 12 città principalià Veio, Cere, Tarquinia, Vulci, Roselle, Vetulonia, Volterra, Chiusi, Cortona, Perugia, Arezzo, Fiesole. Carattere del governo profondamente aristocratico RELIGIONE E CULTURA ETRUSCHE: Concezione aldilà à defunto continua la sua esistenza nella tomba dove sono posti cibi e bevande. In un secondo momento si cambia concezione e si vede l’oltretomba come una destinazione. Divinità sono in gran parte assimilabili a quelle greche, alcune con evidente nome di origine Ellenica; altri hanno origine indigena Importanza degli ARUSPICINA à esame delle viscere degli animali sacrificati a scopo religioso à idea per cui nelle viscere si riproduce l’ordine dell’universo. Glie Etruschi hanno una storiografia che si perde, uno degli ultimi che sapeva leggere etrusco fu l’imperatore Claudio. Gli storici Etruschi raccontavano la storia in modo diverso dagli storici Romani. I Romani fecero finta di essere greci quindi la tradizione storica dell’influsso degli Etruschi sui Romani viene cancellata, perché si privilegia il filone greco. Volevano essere simili al mono greco abbandonando quello etrusco pur sapendo che un filone etrusco c’era nella storia di Roma arcaica ma era necessaria la grecità presunta per avvicinarsi ai greci sena essere troppo dissimili. 6

Commentato [MC1]: Prima i siculi o i sicani?

Colonizzazione greca Diverse città dell’Italia Meridionale e della Sicilia sono state fondate dai greci che si sono mossi verso ovest a partire dall’VIII secolo a.C. (800-700 a.C.) e riusciamo a datare alla metà dell’ VIII sec il primo approdo greco sull’isola di Ischia. Rotte: da Focea e Calcide. Le varie città greche parlavano e scrivevano il greco con varianti diverse ed è importante perché questi colonizzatori portarono la loro lingua nelle colonie italiane. Le popolazioni dell’Italia impareranno quindi a scrivere dai greci utilizzando il loro alfabeto che è già di per sé una variante grafica dell’alfabeto dei fenici. I greci chiamavano le colonie ἀποικία, “andare lontano da casa”. La causa principale delle colonizzazioni è dovuta al fatto che le risorse economiche della madrepatria non consentono di reggere il peso demografico delle popolazioni. Queste spedizioni sono organizzate dalle città madri, si cercano aree con un territorio che consenta il sostentamento della comunità, ma possono avere anche un’importante funzione commerciale. Distinguiamo per tanto le colonie che hanno una vocazione agraria da quella commerciale: una non esclude l’altra. Alcune città fondate dai greci diventano delle capitali, alcune delle città più importanti del Mediterraneo antico, tant’è che ciò che i greci fondano è tutto più grande, più ricco e più prosperoso rispetto alla madrepatria, ecco perché viene chiamata Magna Grecia. Queste città cambiano la storia d’Italia, perché i greci entrando in contatto con le popolazioni locali provocano dei fenomeni acculturativi che portano queste a fare proprie alcune delle caratteristiche greche. Questa civiltà è una civiltà greca sui generis perché si innesta sulle culture locali, una civiltà greca con delle forti connotazioni italiche. Sta di fatto che la città viene portata dai greci nell’Italia meridionale. Dopo Ischia venne fondata Partenopee, poi Neapolis, ed altre città vengono sullo Ionio come Crotone e Sibari, e in Puglia Metaponto, l’odierna Reggio. In Sicilia Messina e Siracusa che diventerà una delle città più splendide del mondo antico. Qui i greci subiranno la concorrenza dei cartaginesi, che avevano come area di origine il Libano, da dove provenivano i fenici che fondarono Cartagine, che controllava l’uscita ovest del Mediterraneo, importante perché consentiva loro il controllo del traffico dei metalli che scende o sale dalle isole britanniche o dalle coste subsahariane. Dalla punta della Tunisia è facilissimo raggiungere la Sicilia nordoccidentale, ed infatti è contesa per secoli tra cartaginesi e greci, con però l’area nord occidentale controllata dai cartaginesi, con Sis (Palermo). Tutta la storia della Sicilia arcaica è una storia di scontro tra i due popoli fino all’arrivo dei Romani. La grecità di Sicilia conoscerà la fase cosiddetti dei tiranni. “Tiranno” in greco non ha la connotazione negativa moderna, ma vuol dire “monarca”, i tiranni di Sicilia sono stati dei gran sovrani. Sono stati dei piccoli re con corti dove passava la miglior intellighenzia del secolo. Ospite fu Eschilo, Platone, ma anche scienziati come Archimede che morì durante l’invasione Romana.

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Le polis della Magna Grecia sono la porta attraverso la quale la cultura greca arriva nel centro meridione d’Italia. La storia di queste città greche può essere sintetizzata come storia di scontro con le popolazioni native che cercano di impadronirsi di queste ricche città. Questo conflitto sarà risolto dai Romani, chiamati in aiuto per gli attacchi delle popolazioni osche.

Gli antichi si davano varie versioni sugli Etruschi per la loro alterità evidente. Ci sono due linee: Erodoto pensava provenissero dalla Lydia (Asia Minore), un'altra versione di uno storico greco, Dionigi sostiene che siano autoctoni, perché quello che gli importa è dimostrare che l’Itala nella quale lui vive ha sviluppato essa stessa le popolazioni che la abitano e sono tutti di origine greca. Non disponeva di studi genetici o linguistici, Erodoto invece scrive nel V sec. La cosa interessante è che recenti sviluppi sembrano dare ragione ad entrambi: è provato che la civiltà etrusca fiorisce negli stessi centri della civiltà villanoviana, c’è continuità tra questi insediamenti e le civiltà etrusche che si sviluppano. Si sviluppano nelle aree di origine villanoviana con apporti orientali. Ci sono degli apporti di Oriente, ma la base si è sviluppata a Bologna dalla civiltà villanoviana. Gli antichi danno degli Etruschi al massimo del loro potere una connotazione tirrenica e marinara, e infatti noi sappiamo che l’Isola d’Elba diventa un dominio etrusco. Gli Etruschi hanno un altro versante importantissimo, il versante padano. Il mondo etrusco infatti nella sua massima espansione superano l’appennino fino ad arrivare in territorio tosco emiliano, arrivando alla foce del Po e sono i primi a irreggimentarlo. La città emporio misto utilizzato da greci, Etruschi e veneti era la città di Spina, uno dei posti più importanti perché arrivano qui le merci dal cuore dell’Europa, il terminale della Via dell’Ambra. Finché Spina vive è un centro di scambi importantissimo. Gli Etruschi arrivano fino a qui. E fondano nella pianura padana molte città. Il mondo etrusco si articola in 12 città secondo gli antichi e c’erano 12 (numero indicativo) città etrusche anche nella parte padana dell’area d’influenza degli Etruschi. Una di queste era Felsina, già centro villanoviano; la più grande sorgeva nei pressi dell’odierna Marzabotto che non sappiamo come si chiamasse in etrusco; poi anche Mantova, città di Virgilio: arriva al Mincio. È importantissimo questo posto nel nord perché i vicini imparano a scrivere dagli Etruschi. Le due città più importanti del mondo veneto erano este e Padova. Sappiamo che i veneti scrivevano la loro lingua che assomigliavano al latino, ma mentre i latini la scrivono con l’alfabeto importato dai greci, loro scrivono il loro latino con l’alfabeto imparato dagli Etruschi. Non solo i veneti imparano a scrivere dagli Etruschi di Mantova, ma anche i Reti, che scrivono una lingua non indoeuropea, ma con lettere apprese dagli Etruschi, ecco perché per gli antichi i Reti erano Etruschi che i erano rifugiati in montagna, mentre non ha niente a che fare questo mondo con quello etrusco. Possiamo dire che il nord-est imparano a scrivere dagli Etruschi, mentre tutto il centro sud imparano a scrivere con alfabeti che arrivano dal mondo greco. Il mondo etrusco ci è noto da quello che viene dalle necropoli, da dove abbiamo un’idea precisa di come fosse. Qui troviamo il meglio dell’oggettistica del mondo etrusco. Era una società prospera, ma non arriva mai ad un’unità di tipo territoriale o politico. Il modello era quello delle città stato che potevano dare vita ad una confederazione con un esercito unico, ma il non avere unità politica sarà fatale per il declino della civiltà. Dalle fonti sappiamo che il mondo etrusco subisce i primi colpi dal quale non si riprenderà più tra la metà del 5 sec a.C. e il 390 a.C. Primi decenni del quarto decennio Nel 5 sec. l’Etruria padana è 8

attaccata da invasioni di Galli che occupano una dopo l’altra le città etrusche del mondo etrusco padano. Una tribù gallica in particolare, i boi (da Boemia), dilagano nel nord est occupando Felsina che si chiamerà Bononia (Bologna). La perdita della pianura padana è un colpo durissimo per gli Etruschi che nella loro fase di massima espansione erano arrivati alle spalle del mondo greco con Capua. Cuma, Poseidonia, saranno prese dalle popolazioni interne perché nel momento in cui la Padania cede abbiamo degli attacchi all’Etruschità meridionale in queste cit...


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