Storie di calendario - Analisi narrativa delle opere \"Tre desideri\" e \"Insperato ritrovamento\" PDF

Title Storie di calendario - Analisi narrativa delle opere \"Tre desideri\" e \"Insperato ritrovamento\"
Author Martina Cipriano
Course Lingua tedesca i
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Analisi narrativa delle opere "Tre desideri" e "Insperato ritrovamento"...


Description

Letteratura tedesca 1 (19/03/21) Storie di calendario Testi pubblicati intorno al 1810. Ci permettono di illustrare alcuni elementi chiari, semplici di narratologia. Nel testo tedesco è un tedesco antico: drey Wünsche (non drei)

- Tre desideri Ha 2 principali protagonisti: Hans e Lise, che hanno l’opportunità, che sprecano, di esprimere 3 desideri-> hanno l’abitudine di desiderare sempre qualcosa di ridicolo, che si avvera e sprecano così i loro desideri. Genere: fiaba. Narrazione: fittizia Ogni narrazione deve svolgersi nel tempo e nello spazio, in cui viene creata una realtà fittizia-> si basa su un patto tra autore/testo e lettore. Il lettore prende come realtà quello che è finzione, realtà che non si può ulteriormente verificare-> è vero non s può contestare, diverso è la narrazione di una biografia, una libro storico o un articolo di giornale. Qualsiasi cosa narrata si può verificare, in un contesto fittizio non si può contestare. Se non si può contestare che Anna Fritze-> ha a che fare con il genere letterario. Con la fiaba questo è possibile, così come può accadere che una principessa baci un rospo e questo si trasformi in un bellissimo principe, questo è accettato, non lo contestiamo. Abbiamo una serie di generi letterari che condizionano la concezione di realtà di cui abbiamo bisogno per creare realtà fittizia. Esistono diverse realtà fittizie a seconda del genere letterario. Del romanzo storico ci aspettiamo che resti vero. Dalla nostra esperienza di realtà vissuta prendiamo le categorie per verificare la sperimentazione della realtà fittizia. Con l nostro senso di realtà che viviamo quotidianamente giudichiamo la realtà fittizia, solo che lo sottoponiamo a criteri diversi, a seconda del genere letterario. Realtà costruita è fittizia, che noi percepiamo attraverso il nostro senso di realismo e di sperimentazione della realtà, che viene adattato al genere letterario. Ci sono diversi tipi di romanzi che si sono sviluppati anche storicamente. Un altro scritto religioso è la leggenda e il mito. Realtà fittizia è determinata dal genere letterario. Narrazione: usato solitamente il passato. Distinguiamo tra passato storico, che è quello che si usa nei libri di storia (storia passata-> ci tocca fino ad un certo punto) e präterito epico (si ha nella narrazione di una realtà fittizia-> perché per noi è presente). Noi nel seguire quello che viene narrato ci mettiamo a livello dei personaggi. Quello che per Hans e Lise è presente, noi ci immergiamo nella realtà fittizia e quindi siamo nella loro stessa dimensione di presente. Sullo stesso livello temporale. Così c’è un complesso gioco, noi ci proiettiamo, in parte identificandoci con i personaggi, potendo immaginare le stesse percezioni, parole-> è un processo di identificazione (complesso processo tra identificazione e distanza-> possiamo prendere sia le persone e la situazione). Prendendo più distanza si può prendere il tutto della narrazione.

Dramma: sul palcoscenico che viene rappresentato davanti a noi. Solitamente li leggiamo, non andiamo più tanto a teatro o all’opera, che è ancora più complessa. Prosa: diversi generi letterari di prosa. Abbiamo un narratore o una voce narrante. in questa fiaba-> vengono subito caratterizzati i personaggi, da questi due concreti giovani sposi andiamo in un livello più generale perché ogni cuore umano -> chi parla conosce tutto il cuore umano, è una voce onnisciente che conosce sia quello che pensano i due giovani sposi e conosce ogni cuore umano-< da questa situazione concreta i due giovani vivevano felici e contenti-> generalizza “questo vizio alberga in OGNI cuore umano”-> conoscenza generale del cuore umano. Da questo commento generalizzato torna ai due sposi. Giudizio di valore che viene espresso dal narratore. Sentenza generale-> racconto è illustrazione di questa sapienza/generalizzazione del giudizio morale espresso. Narratore ha intenzione didattica, vuole illustrare una morale generale ai suoi ascoltatori. Parla come se fosse parte della famiglia di Hans e Lise-> narratore autoriale (come se fosse il creatore della storia. È lui l’autore della storia/del racconto, crea questo mondo fittizio e ha un atteggiamento paternalistico). La coscienza, la sapienza del narratore è ad un livello superiore Hans e Lise è il suo creatore, sa molto di più di loro, sa vedere nella loro anima. Sa come la pensano, come sono i loro sentimenti-> perché è onnisciente. Continua con un’illustrazione di questo difetto di desiderare: “ora volevano…bavaresi”. (Tàlleri)-> illustra la loro abitudine di desiderare qualcosa di diverso. Prima si aveva un’immagine generale: sappiamo che sono due, conosciamo questo difetto del loro comportamento, non abbiamo una vera e propria scena rappresentata. Non sappiamo dove avviene la vicenda, probabilmente i Germania, o comunque in qualche zona dove si parla tedesco. Talleri bavaresi: forse 3-4 secoli fa (da verificare). Hans e Lise: nomi diffusi. Storia rimane sul generico. “una sera…”-> ora si entra in scena. Momento preciso. Introdotti nel genere della fiaba-> da qui in poi si entra nella dimensione fiabesca, che il lettore accetta come genere letterario “donnina bianca…” Descrive la situazione, della scena e quello che succede-> arriva la fata. Voce narrante fa un paragone in modo da farcelo immaginare meglio. “ammettiamo… essere”-> ammettiamo: chi? Hans e Lise-> no. È la voce narrante, il narratore autoriale. Prendono la prima persona plurale include anche noi lettori in questa sua prospettiva dall’alto ed anche in questa scena ed esprime un ragionamento generale, in cui include anche l’esperienza di noi lettori, che siamo sul suo stesso piano. Si tratta di un narratore autoriale perché fa sì che ci accorgiamo chiaramente della presenza della voce narrante. Siamo coscienti che viene narrato da una voce autoriale-> essa stessa non fa parte della storia narrata, lui non c’è dentro è eterodiegetico. Diegesi è il racconto, etero: diverso/sta al di fuori della storia narrata, non stiamo dentro. Anche chi narra la storia sta al di fuori-> sa tutto, sta sopra, non nella storia. Distinzione: il mondo di Hans e Lise non sa dell’esistenza di questo narratore. Di questo personaggio non abbiamo un’immagine (dell’autore), mentre di Hans e Lise sì. Dimensione al di sopra del mondo narratore-> eterodiegetico. Fa un ragionamento insieme a noi, anche se non si rivolge direttamente a noi-> la sua caratteristica è quella di rivolgersi direttamente ai lettori/ascoltatori, soprattutto con la morale finale.

Breve elemento di discorso diretto-> nel dramma originariamente è tutto espresso tramite la parola detta, mentre ne racconto la voce narrante è importante. Il discorso diretto prende più parte della narrazione. Descrizione scenica, ulteriormente chiarita attraverso un’interpretazione della scena-> “Hans diede di gomito..” Discorso interiore è riportato come discorso diretto, come se fosse pronunciato. Anche nella descrizione semplice delle scene vengono intessute dalla voce narrante elementi riflessivi “ardere come prima”: paragone. Contrasto-> fa parte, attraverso il paragone della descrizione in cui sentiamo l’occhio di una camera da ripresa, bensì è confrontato con altre scene-> sentiamo la presenza del narratore, che non prende mai le sembianze id una figura. Abbiamo idea del pensiero del narratore, ma non abbiamo una sua immagine, non sappiamo come sia. Spesso viene identificato come l’autore. Autore e narratore sono 2 categorie completamente diverse, hanno l’uno a che fare con l’altro-> narratore sta nel testo ed ha una sua funzione. L’autore sta al di fuori-> è possibile anche che esprima la sua opinione tramite il narratore. Il brano prodotto dall’artista è diverso dall’artista stesso. Il narratore fa parte del testo, l’autore è un personaggio storico. L’opera d’arte è nata in un certo periodo storico e la sua vita è indipendente dall’autore. Autore può dire la sua intenzione di creare la sua opera, anche se non è sempre il migliore interprete della sua opera. L’interpretazione tiene conto della percezione, ogni periodo storico ha una visione diversa su un testo letterario, lo fa vivere in modo diverso perché il testo vive attraverso la nostra ricezione e noi produciamo sempre nuove percezioni. Noi ci avviciniamo al testo con la nostra sensibilità. Insperato ritrovamento Categorie del tempo.

Letteratura tedesca 1 (24/3/21) Tre desideri Si può dividere in 3-4 parti: 1. Introduzione generale delle abitudini di vita. Introduzione dei personaggi principali Hans e Lise e una fata montana. 2. Di questa coppia viene poi raccontata l’offerta che gli viene presentata (esprimere 3 desideri che poi verranno magicamente soddisfatti). 3. 3 desideri che vengono sbagliati dalla coppia perché sono abituati a desiderare sempre di più di quello che hanno. 4. Ammonimento ai lettori. Caratteristiche del narratore autoriale: -

Narratore di cui si sente la presenza, perché si rivolge direttamente al lettore (o uditore, perché ha molti elementi che ricordano la narrazione orale)-> nel “nota bene” il narratore si rivolge direttamente al lettore. In un’altra occasione vi si rivolge indirettamente, ovvero quando fa dei commenti che coinvolgono anche il lettore (es: “ammettiamo che…” il narratore, con questo plurale, coinvolge anche il lettore e ci si rivolge indirettamente). Oppure lo fa anche con sentenze generale per una narrazione di una forte impronta didattica.

Insperato ritrovamento Soggetto: il ritrovamento di un cadavere nella miniera tutto imperniato di vetriolo di ferro-> si trova qualcosa del passato che non ci si aspettava (senso della storia in modo generico); in modo specifico diventa storia perché narra una vicenda accaduto in un certo luogo, intorno al primo decennio del 1800-> storia raccontata sui giornali dell’epoca, da cui Hebel trae un racconto/una narrazione. Inventa la coppia, senza dar loro un nome, e la storia del ritrovamento dopo 50 anni precisi-> lui inserisce una serie di indicazioni, di simboli… Trasformazione di una storia in un’opera d’arte (gli dà una dimensione estetica). -

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Prima parte: i due promettono di sposarsi, ma lui muore (resta sotto terra nella miniera a causa di un incidente) e non si sposeranno mai-> 21 righe. Non sappiamo di preciso quanto tempo sia passato tra la decisione di volersi sposare e il reale sposalizio-> un mese, due o un anno… Si parla poi della domenica prima del matrimonio, perché quest’ultimo nella tradizione della Chiesa viene annunciato dal pulpito in modo che qualcun altro possa opporsi. Seconda parte: 15,5 vengono usate per riassumere circa 50 anni. Terza parte: 43,5 righe per raccontare 2 giorni: ritrovamento e seppellimento. Prende più della metà della narrazione.

Le proporzioni creano la composizione di un’opera. Contrasto tra tempo narrato e tempo della narrazione mettono in evidenza gli elementi più importanti-> il ritrovamento è sicuramente la più importante. -

Prima parte

Abbiamo un luogo storico (Falun in Svezia)-> mentre in “3 desideri” non è citato un luogo storico, potrebbe essere una qualsiasi città tedesca perché si fa riferimento alla fata del Reno e i personaggi parlano tedesco ed è ambientato nella cucina della coppia. Mentre in “insperato ritrovamento” si fa riferimento ad un luogo storico. 1810/1811: pubblicazione dei racconti di Hebel-> quindi la vicenda che sta narrando in questo brano è a lui contemporanea. Discorso diretto: “il giorno di Santa Lucia…nido”-> promessa di sposarsi. Discorso ristretto all’essenziale. La data del matrimonio è il giorno di Santa Lucia. Poi abbiamo la volontà di costruirsi una casa. Lei: “e amore e pace…luogo”-> il motivo della tomba ritorna nell’opera-> prima nella miniera e poi nella sepoltura effettiva. L’assoluto dell’amore e la morte-> temi. Non passano più di due settimane prima del matrimonio (ci troviamo a circa 1-2 settimane dal matrimonio). Narratore anticipa quello che succede: “venne avanti la Morte (personificazione)”. “Il minatore ha sempre addosso il suo abito da morto”-> commento del narratore. Altro motivo che ritorna: sciarpa nera con bordo rosso per il giorno delle nozze da lei orlata-> gliela mette addosso quando lo seppellisce.

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Il nero è identificato come colore della morte-> sciarpa nera/divisa nera. Rosso colore dell’amore.

Quindi la prima parte si può suddividere in altre 3 parti: la promessa, l’annuncio e la morte Nella prima parte si passa dalle prime due scenette (quella della promessa e dell’annuncio) ad una terza scena (riassume la giornata/evento della morte del minatore), a cui dedica più righe. -

Seconda parte

Vengono riassunti 50 anni attraverso degli elementi principali della storia europea dell’epoca:      

Terremoto in Portogallo (1755) Guerra dei 7 anni (1756-1763) Morte di Francesco I (1765) Polonia (1772) Gesuiti (1773) Maria Teresa (1780)….

Grandi eventi storici. Attraverso questi eventi vediamo come è stato compresso il tempo (nella prima parte veniva compresso da un dialogo, da una situazione scenica privata, la promessa e l’annuncio, ad un’altra situazione scenica privata, ancora più privata, ovvero la morte). Abbiamo il riassunto con degli elementi noti a tutti, soprattutto all’epoca (infatti le date non sono riportate proprio perché all’epoca erano note). L’organizzazione di questi eventi non è casuale: abbiamo un terremo (in Portogallo), poi la guerra dei 7 anni; poi la morte di Francesco I (morte di un personaggio importante), poi la soppressione dei Gesuiti e la spartizione della Polonia e la morte dell’imperatrice Maria Teresa (morte di un grande personaggio), poi la morte dello Struensee (morte di un personaggio noto-> assassino seriale)… Quindi abbiamo: -

evento generico della storia (A) morte di un grande personaggio (B) attività persone comuni (C)

AAB+AAB+BAA(inversione, il ritmo viene cambiato)+BA+AAB+AAC (la piccola gente continua il suo lavoro. Abbiamo un altro modo per comprimere il tempo: ovvero la continuità di un’attività della piccola gente che si contrappone ai grandi della storia, che muoiono, mentre l’attività della piccola gente, come se fosse la base della vita, continua).

Letteratura tedesca 1 (25/03/21) Insperato ritrovamento Soggetto: ritrovamento per caso di una persona deceduta molto tempo prima che ha mantenuto le stesse sembianze corporee (non si è putrefatto), come se fosse ancora vivo. La storia si rifà ad una storia vera-> a Falun in Svezia, dove in una miniera si è ritrovato un cadavere di un minatore, che era stato conservato del tutto per via del vetriolo di ferro che aveva conservato il corpo

perfettamente. Storia raccontata su molti giornali, di cui Hebel fa una narrazione/elaborazione estetica, suddivisa in 3 parti: 1. Prima parte: due giovani (di cui non si dice il nome) si vogliono sposare. Poco prima del matrimonio il minatore non torna più dalla miniera. 2. Seconda parte: Passano 50 anni e lui viene ritrovato. 3. Terza parte: Ex-fidanzata è l’unica che lo riconosce e lo seppellisce. Prime due parti sono meno della terza parte: -

I parte (21 righe)-> pochi mesi. II parte (15,5 righe)-> più di 50 anni III parte (43,5 righe)-> 2 giorni

Le tre parti sono organizzate in modo diverso, la terza, quella del ritrovamento è la più importante. -

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Prima parte: tempo-> poche settimane, forse un anno(21 righe), caratterizzata da due discorsi diretti-> nel dialogo il tempo della narrazione e il tempo narrato coincidono (nella realtà una frase dura quanto nella finzione). Abbiamo un primo brevissimo dialogo, che ci dice che i due si sono promessi di sposarsi. Questo matrimonio viene annunciato dal parroco in chiesa (secondo dialogo). Narrazione della morte-> la mattina va in miniera il giovane minatore e la sera non torna più. Chiusura che ricorda le fiabe (vissero per sempre felici e contenti-> “pianse per lui e mai lo dimenticò”) e aperta verso un futuro che non viene più descritto. Fine provvisoria Seconda parte: 15,5 righe-> vengono riassunti più di 50 anni. Terza parte: ritrovamento. Suddiviso in 2 giorni, che vengono raccontati in modo più esteso, prendono quasi il triplo di spazio di narrazione rispetto ai 50 anni. Si vede come il tempo viene compresso in modo del tutto diverso. Solo quando il discorso diretto non viene compresso. Il ritrovamento è la prima parte, la sepoltura è la seconda parte alla fine.

Come viene compresso il tempo? Attraverso dei salti nel tempo. Narratore autoriale conosce tutta la storia, (va 50 anni indietro infatti) ma ha un atteggiamento come un cronista, non interpreta pensieri, bensì la scena viene vista dall’esterno. Annuncio nella Chiesa e promessa tra i due fidanzati tempo non precisato. Abbiamo poi il discorso diretto del parroco. “a quel punto si fece avanti la morte”-> anticipa una PROLESSI, la morte del minatore che poi spiegherà successivamente, e personificazione della Morte. “il minatore…da morto”-> voce del narratore autoriale generalizza immagine del minatore e lo mette sul piano dei significato/interpretazione dei colori e su questo ci dà un’indicazione di lettura. “diede il buongiorno”-> riassunto il dialogo diretto “non fece più ritorno dalla miniera…dimenticò”-> riassunto il tempo verso un futuro mai più descritto. Ricordare va verso un futuro indefinito. -

Seconda parte: riassume 50 anni con salti temporali, tra grandi avvenimenti:  terremoto di Lisbona (1755)  guerra dei 7 anni (1756-1763)  morte dell’imperatore Francesco I  Mitregent (1765)

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Polonia (1772) Gesuiti (1773) Maria Teresa (1780) Struensee (1772)-> medico di corte del re Cristiano VII di Danimarca e ministro nel governo danese, reggente della Danimarca dal 1771 al 1772 (come medico reale, a causa della malttia del sovrano, assunse un enorme potere a corte). Grande assedio di Gibilterra (1779-1783)-> tentativo da parte della Spagna, in alleanza con la Francia, di sottrarre Gibilterra al controllo della Gran Bretagna, durante la guerra anglospagnola. È stato il più lungo assedio subito dalle forze britanniche, oltre ad essere uno dei più lunghi in assoluto della storia. L’assedio durò 3 anni. Veterani-Höhle (1788) Joseph III (1790) Gustavo III (1790) aber keine Erob Rivoluzione francese (1789) e Koalitionskriege Laopold II (1792) Napoleon Preullen (1806) Bombardamento di Copenaghen (1807)

Per i lettori/ascoltatori del 1810 questi avvenimenti sono noti, probabilmente perché vi presero parte e perché sono molto vicini a loro, così come a noi sono noti avvenimenti come la II guerra mondiale, riunificazione della Germania, la vincita delle elezioni di Trump, la grande ondata di immigrazioni (2014)... Questi salti temporali da un grande evento all’altro hanno un certo ordine: vedono la morte di un personaggio di fama mondiale (imperatore Francesco, imperatrice Maria Teresa)-> quindi abbiamo: -

Evento A: evento generale Evento B: morte Evento C: lavoratori

“Nel frattempo la città di Lisbona in Portogallo fu distrutta da un terremoto(A), e la guerra dei sette anni passò(A), e l’imperatore Francesco I morì (B)/, e l’ordine dei Gesuiti fu soppresso (A)e la polonia spartita(A), e morì l’imperatrice Maria Teresa(B)/, e lo Struensee salì al patibolo(B), l’America si fece libera, e la potenza congiunta di spagnoli e francesi non valse a far cadere Gibilterra(A)/. I Turchi costrinsero il generale Stein nella grotta di Veterani in Ungheria(A), e l’imperatore Giuseppe venne a more anche lui (B)/. Re Gustavo di Svezia conquistò la Finlandia russa(A), e la Rivoluzione francese e la lunga guerra ebbero inizio (A), e l’imperatore Leopoldo Secondo scese anch’egli nella tomba (B)/. Napoleone conquistò la Prussia, e gli Inglesi bombardarono Copenaghen (A), e la gente dei campi seminò e raccolse. Il mugnaio macinò, e i fabbri picchiarono il ferro, e i minatori scavarono(C) le vene di metallo nella loro sotterranea officina”. Quindi abbiamo: -

AAB, AAB Poi si ha un’inversione BAA e invece del grande Re si ha un criminale, conosciuto da tutti in quel periodo (lo Struensee). Poi AB AAB

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AAC-> alla fine invece de...


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