Tasso Gerusalemme-liberata-canti-I-e-XII PDF

Title Tasso Gerusalemme-liberata-canti-I-e-XII
Course Letteratura italiana
Institution Università di Bologna
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Summary

introduzione tasso (itinerari della letteratura italiana da Dante al web) e canti I-XII...


Description

TARQUINIO TASSO • •

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Nasce a Sorrento nel 1544 In giovane età, durante il periodo a Venezia, inizia a scrivere la Gerusalemme liberata (prime 116 ottave) ma rendendosi conto di non essere adeguatamente preparato per comporre un opera di tale importanza la interrompe Scrisse il Rinaldo,romanzo cavalleresco, e lo pubblicò nel 1562 Scrisse anche I discorsi dell’arte poetica/Discorsi del poema eroico Riprese la scrittura della Gerusalemme liberata, poema sulla prima crociata Tasso comincia un travagliato percorso ricco di ossessioni,che lo portano ad essere imprigionato dal duca Alfonso II ben due volte (la prima nel 1576 nelle prigioni del palazzo ducale, la seconda nell’ospedale di Sant’ Anna dopo uno sfogo d’ira verso il duca nel 1579) Nel 1576 accusa se stesso e la corte di eresia = questo risulta un problema in quando Alfonso II è figlio di una donna pagana, le accusa di Tasso possono quindi essere usate da Roma per prendere il controllo sul ducato (se Alfonso II fosse morto senza eredi il ducato sarebbe passato al papato/Roma) Dopo anni di sofferenze Tasso viene liberato nel 1586 (durante il periodo a Sant’Anna ha scritto: l’epistolario,i dialoghi e altre opere) e inizia a scrivere “il re Torrismondo” Pubblica la Gerusalemme Conquistata e riprende le peregrinazioni che lo portano a Roma e a Napoli Nel 1594 ottiene una pensione dal papa e la promessa dell’incoronazione poetica in Campidoglio. Non riesce però ad ottenerla perché muore poco prima.

Aminta : “Favola boschereccia” che diventa subito il modello di un genere nuovo. Al suo interno troviamo : modelli classici latini e greci echi lirica di Ariosto e Boiardo temi e stilemi stilnovistici • Venne messa in scena presso la “delizia” di Belvedere a Ferrara nel 1573 • In un gioco di illusione si inscena il contrasto tra amore e onore • L’ambientazione pastorale funge da travestimento : una favola boschereccia della corte estense. Tasso rappresenta un luogo semplice e incorrotto,un sogno senza l’artificio cortigiano. Un luogo dove le emozioni vengono espresse nella loro completezza e non imprigionate dalle norme sociali della civiltà moderna TRAMA: Silvia e una ninfa che si discosta dalle lusinghe dell’ amore preferendo le gioie della caccia. Aminta è un pastore innamorato di lei. Un giorno la ninfa viene rapita da un satiro ma l’uomo la salva. Nonostante sia il suo salvatore Silvia invece di ringraziarlo decide di fuggire e rinnovare la propria devozione a Diana, ciò portò il pastore alla disperazione. • • 1. 2. 3.

Successivamente Aminta ritiene che la donna sia stata sbranata da una belva e vinto dall’angoscia decide di lanciarsi da una rupe. Quando Silvia sente la notizia del suicidio (non davvero avvenuto) scopre dei nuovi sentimenti di tenerezza e amore per l’uomo. Dopo varie peripezie i due giovani divengono finalmente amanti. L a poetica: la terza via dell’epos : Nel “discorsi dell’arte poetica e in particolare sopra il poema eroico” vediamo un trattato che mira a rifondare il poema epico, getta le basi teoriche per la formazione di un genere che si compone dalla mediazione tra epos aristotelico (unità) e avventure del romanzo cavalleresco (varietà di temi e situazioni) • L’unita non più come movimento narrativo unico e chiuso = intreccio narrativo aperto ad amori,cavallerie,avventure e incanti • Il poema diventa un piccolo universo e l’autore un demiurgo che attraverso l’unità di un disegno può riportare nella propria opera l’armonia multiforme della realtà. • Temi da trattare : una storia cristiana o ebrea, in una collocazione temporale ne troppo lontana ne troppo recente (poesia come assoluta imitazione della storia) In questa cornice storica troviamo il “perfetto cavaliero” che non rinnega i valori cortesi ma incarna le esigenze etiche e spirituali del tardo Rinascimento. Il Rinaldo : Una volta interrotta la stesura della Gerusalemme liberata, Tasso iniziò a scrivere il Rinaldo. È un romanzo in ottave composto da dodici canti. Mantiene il consolidato romanzo cavalleresco ma introducendovi le varianti della commedia d’amore e d’avventura (personaggi Rinaldo e Clarice). La conquistata : Dopo aver concluso la Gerusalemme liberata Tasso inizia una “correzione” profonda del testo. La Conquistata viene pubblicata a Roma nel 1593 ed è composta di 24 libri. Vengono eliminati alcuni episodi ritenuti inutili regressioni romanzesche, viene attenuato anche l’impatto del “meraviglioso” per accrescere la credibilità storica. Il cambiamento più significativo è la profonda risignificazione del testo e della sua funzione epica.(non più avventurosa e drammatica) La voce narrante è severa e solenne e il racconto dell’uomo e delle sue passioni diventa un cerimoniale privo di sentimenti e gesti canonici . = neoclassicismo cristiano nobilitato dalla poetica e dall’ethos del sublime.

GERUSALEMME LIBERATA,Tasso • • •

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poema epico composto da 20 canti in ottave si colloca alla fine della prima crociata ,durante la fase d’assedio a Gerusalemme (1099) Non vediamo solamente l’aspetto storico (accurato in maniera tale da confondersi con la realtà) ma anche gli affetti e i sentimenti dei personaggi. I personaggi manifestano una complessità psicologica che nel romanzo cavalleresco non è presente. È presente un’alternanza tra la visione globale di Dio e quella “soggettiva” dei personaggi. Evidente propensione per il modello epico rispetto a quello romanzesco Tasso in un primo momento lo fece giudicare da alcune persone scelte da lui e dopo questi giudizi critici e anche a causa di una crescente insoddisfazione personale decise di cambiare il nome dell’opera (precedentemente Gottifredo). Scrive un’ Allegoria dell’opera per rispondere al accusa di aver contaminato un’opera cristiana con amori e incanti (veicolo di alti significati morali) Tasso è un narratore che guarda il mondo come fosse un teatro: oltre ad una nuova lingua epica e di dispositivi retorici adeguati abbiamo una parola che riesce a unire elementi pittorici con le emozioni dei personaggi. Le ottave della Gerusalemme liberata cercano sempre di visualizzare gli eventi e i pensieri dei personaggi per creare una sorta di spettacolo. Tasso inventa una sorta di montaggio patetico,una struttura paratattica di frasi in sequenza (come inquadrature di un film). Questa disposizione in forma di chiasmo si riflette anche nell’organizzazione dello spazio (il paesaggio rimanda l’interiorità affettiva dei protagonisti e ne illumina il destino) La Gerusalemme liberata è un poema che si può vedere. Nelle prime ottave viene esposto : argomento,invocazione alle muse e dedicatario dell’opera (Alfonso II d’Este)

personaggi femminili : •





Clorinda : donna di cui è innamorato Tancredi (un amore non corrisposto anche perché lei è dedita solamente alla guerra), è pagana anche se di origini cristiane (in punto di morte verrà battezzata proprio da Tancredi) Erminia : donna innamorata di Tancredi. La passione che la dilania la rende un personaggio tenero e vibrante,estraneo alla guerra, ma ciò nonostante è pronta all’avventura notturna (indossando l’armatura di Clorinda) Armida : è l’incarnazione della femminilità narcisistica che incanta e incatena, la sua magia consiste più che altro sul suo fascino. Utilizza l’amore come arma e confonde i soldati ammaliandoli.

Questo le si ritorce contro quando si innamora di Rinaldo e lui l’abbandona,alla fine del poema però si ricongiungono. struttura Tasso mira a conciliare le problematicità della storia con l’angoscia per le sorti umane in una struttura certa e coerente = unità in un mondo di passioni e impulsi. Le vicende e i personaggi vengono ricondotti a due nuclei narrativi : un’azione (liberazione di Gerusalemme) e un protagonista (Goffredo). In questo modo possono coesistere unità e un complesso intreccio di digressioni → Nucleo centrale da cui partono gli episodi secondari legati ai vari personaggi meraviglioso cristiano La verosimiglianza voluta da Tasso deve però comprendere anche il meraviglioso della magia e del sopranaturale. Questo è possibile grazie al “meraviglioso cristiano” che da spazio alle apparizioni demoniache e ai riti notturni dell’immaginario collettivo. La magia non è più quella libera e ingenua del romanzo cavalleresco ma è uno strumento per conoscere la vita interna e gli impulsi più oscuri dell’uomo. Il meraviglioso cristiano permette a Tasso di giustificare la presenza di forze occulte anche all’interno di un ordine divino e provenzale. Lo scopo della poesia tassiana non è solamente quello di razionalizzare l’universo dell’occulto ma anche di insinuare una funzione nuova e più moderna dell’elemento demoniaco. riassunto : La prima crociata è iniziata da sei anni ma nessuno scontro è stato finora decisivo. La presa di Gerusalemme sembra imminente ma l’esercito cristiano viene ostacolato dagli inganni malefici ispirati da Satana (lotta tra Dio e Satana). Da un lato abbiamo Armida che grazie alla sua magia e seduzione disgrega l’esercito cristiano, dall’altra il mago Ismeno incanta la selva di Saron (impedendo ai cristiani di trovare il materiale per produrre le proprie armi) La vera e propria narrazione ha inizio con Dio che osserva i propri uomini prossimi a Gerusalemme,ritiene sia necessario eleggere un capitano generale per tutto l’esercito,in maniera tale da portare a termine la missione. Goffredo di Buglione è il prescelto (per la sua purezza d’animo e la sua virtù) e Dio gli manda come messaggero di questa decisione l’arcangelo Gabriele. Lui accetta, ma le forze demoniache sono all'erta. Il demonio infatti interviene inviando l’affascinante maga Armida: nella confusione derivata dalla sua presenza Rinaldo entra in contrasto con Goffredo e lascia l’esercito per poi seguirla nel giardino incantato. Grazie a Goffredo l’uomo ritrova però il senso di dovere e riesce a annullare la magia che protegge la selva. Gli scontri iniziano con un duello fra il saraceno Argante e Tancredi, che però viene sospeso durante la notte. Tancredi, nel frattempo, è protagonista e vittima di vicende amorose. È innamorata di lui la tenera Erminia, mentre egli ama la nemica guerriera Clorinda, vergine guerriera e musulmana. Erminia per raggiungerlo indossa le armi di Clorinda ma viene assalita e fugge, trovando pace tra i pastori.

Tancredi però nota la fuga della ragazza, che egli crede appunto essere Clorinda, e la segue venendo così fatto prigioniero da Armida, che tiene con sé molti combattenti cristiani, e solo in seguito verrà liberato da Rinaldo. Intanto all'accampamento cristiano regna il caos e l'esercito è in preda al panico anche perchè non c'è più traccia di Tancredi e Rinaldo. La guerra continua con vicende alterne, sempre con l'intervento divino e demoniaco. Un duro colpo per i cristiani arriva quando sulla scena compare Solimano con il suo esercito musulmano: i cristiani verranno salvati dall’arcangelo Michele e dall’arrivo degli eroi cristiani liberati da Rinaldo. Armida però sottrae ancora una volta Rinaldo al suo esercito: vedendolo si è innamorata di lui e lo ha attirato a sé. Intanto i crociati hanno costruito una grande torre di legno per superare le mura. Di notte Clorinda e Argante escono dalla città e bruciano la torre. Si separano, e Clorinda, irriconoscibile per aver perso la sua armatura argentata e le sue armi dalla foggia unica, viene sfidata e uccisa proprio da Tancredi, che la battezza in punto di morte. Rinaldo è in ozio tra le braccia di Armida, finché non viene richiamato al dovere per ordine di Goffredo. Inizia il duello finale il più duro è quello tra Argante e Tancredi. Tancredi uccide in duello Argante, ma viene ferito in modo grave e poi salvato da Erminia. Goffredo scioglie il voto inginocchiandosi davanti al Santo Sepolcro.

Canto I •funge anche da proemio (1-5) 1. Viene precisato l’argomento del racconto: - “canto l’arme pietose“ = evidente riferimento al Eneide di Virgilio (arma virunque cano) le armi sono definite pietose perché strumento di un azione devota e religiosa. - “e ‘l capitano” = Goffredo di Buglione duca della bassa Lorena (fu alleato di Enrico IV contro una guerra con il papa, possibilmente per questo motivo fu uno dei protagonisti nella crociata del 1096) - “molto egli oprò co ‘l senno e con la mano” = riferimento a Dante (canto XVI) e a Ariosto. La crociata richiede una sapienza strategica e morale unita alla forza militare - “molto soffrì nel glorioso acquisto” = patì a causa dei nemici pagani e dell’irisolutezza di alcuni personaggi cristiani che dovette richiamare in battaglia - “e in van ... popol misto” = le opposizioni sono state inutili. Viene definito popol misto l’esercito pagano formato da truppe provenienti da territori asiatici e africani. - “il ciel … erranti” = “le forze del cielo lo favorirono e ricompose sotto le insegne cristiane i suoi compagni erranti” erranti : senso spaziale (che vagano) e morale (che si discostano dalla virtù). Il doppio valore e tipico della tradizione cavalleresca ma in Tasso acquista uno spessore etico e drammatico inedito.

2. Invocazione alla musa: - “O musa … aurea corona” = “O musa tu che non ti metti sulla fronte gli allori caduchi come quelli che attribuiscono in Elicona” Elicona : monte in cui tradizionalmente risiedono Apollo e le muse pagane La musa a cui si rivolge Tasso è quindi forza celeste e quindi cristiana (l’unica fonte d’ispirazione che permette a Tasso di scrivere un opera sacra è in contrasto con la poesia pagana) - “tu spira al petto mio celesti ardori” = richiesta di un’ispirazione divina indispensabile per la produzione del poema sacro - “tu rischiara il mio canto” = richiesta di un potenziamento della propria voce poetica - “e tu perdona … le carte” = Tasso chiede perdono per intrecciare alla verità elementi inventati e se “abbellisce” il suo poema con altri piaceri rispetto a quelli attribuiti alla musa. 3. Continua l’invocazione alla musa , parla della poesia e delle opere 4. Ad Alfonso II d’Este viene dedicata l’opera, Tasso è entrato nella sua corte ma successivamente i rapporti si complicarono e l’autore venne imprigionato a Sant’Anna. Tasso lo vede come una guida che lo salva dallo stato in cui si trova (sbandato e perso nel fortunale della vita). Gli chiede di accettare in maniera positiva l’opera che gli sta donando. 5. Tasso afferma che se mai dovesse esserci una seconda crociata sarebbe giusto che al comando vi fosse proprio Alfonso,che sia per mare o in terra. Il rapporto parallelo tra Alfonso e Goffredo 8guida che salva) viene esplicitato in questa ottava “emulo di Goffredo”

Ottave 6-18 = Ha inizio la narrazione vera e propria. Dio osserva i propri uomini giungere nei pressi di Gerusalemme e decide che per ottenere un buon risultato nell’impresa è necessario un comandante. Per ricoprire questo ruolo sceglie Goffredo (per la sua purezza d’animo e salda virtù). Manda sulla terra l’arcangelo Gabriele che gli appare in sogno e gli espone l’ordine di Dio. ottava 9 “ma” = i personaggi descritti da Dio da questo momento sono, per i motivi più disparati, imperfetti e forviati da interessi personali. Si parla per la prima volta di Tancredi (principe di stirpe normanna, divenne il signore di Antiochia, mori a soli 35 anni nel 1112) “tanto un suo vano amor l’arge e martira” = un amore non corrisposto e impossibile lo tormenta e affligge (arge: latinismo di marca petrarchesca). ottava 10 Si parla di Rinaldo (personaggio inventato da Tasso, uno dei campioni indispensabili per l’impresa. Da Rinaldo nasce la stirpe estense dando così forma al tema encomiastico del poema) Non è dominato dalla brama di potere o ricchezze ma dal desiderio d’onore.

Rappresenta la forza necessaria all’esercito cristiano che però deve essere trattenuta nei limiti da Goffredo. Vediamo un parallelismo tra Rinaldo e Goffredo = se Goffredo rappresenta la compiuta virtù del cavaliere perfetto, Rinaldo rappresenta il percorso di maturazione verso questa virtù ottava 12 Dio comunica al arcangelo Gabriele il messaggio da comunicare a Goffredo. (perché tarda? Perché non inizia a liberare Gerusalemme? Il proprio piano di far riunire in assemblea per l’elezione del capitano affermando che sarebbe stato eletto proprio Goffredo, in quanto uomo dall’animo puro eletto da lui stesso) ottave 16-17 L’arcangelo Gabriele raggiunge Goffredo,che sta pregando (richiamo all’annunciazione alla vergine), per riferirgli le parole di Dio. Vediamo come sembri una vera e propria ripresa della 12 ottava Goffredo rimane abbagliato dalla luce folgorante e meravigliato dalle parole. Ottave 19-34 = Una volta che si è ripreso Goffredo indice un’assemblea in cui espone la necessita di un capitano per organizzare meglio le forze, proprio come richiesto da Dio. È Pietro l’ Eremita a proporre che sia Goffredo a ricoprire il ruolo, a questa proposta c’è un consenso unanime e generale per cui viene eletto Goffredo. Per ufficializzare la nuova organizzazione delle forze armate (non più tutti pari ma sotto la guida di Goffredo) il neocapitano ordina che l’esercito sfili in rassegna Ottave 35-64 = Tasso utilizza uno dei luoghi topici della tradizione epica e cavalleresca moderna : fa una descrizione di tutti gli schieramenti che fanno parte dell’esercito crociato basandosi soprattutto su fonti storiche. Vengono evidenziati due personaggi Tancredi e Rinaldo (già menzionati precedentemente) ottava 45 in questo momento vengono evidenziate le qualità positive di Tancredi :coraggio,magnanimità,eleganza,capacità militari e raffinatezza dell’aspetto. Si parla anche delle sue debolezze : il suo folle amore, quel errore che lo distrarrà dal proprio compito militare

ottave 46-49 Inizia il racconto retrospettivo dell’incontro tra Tancredi e Clorinda, viene definito “breve vista” possiamo quindi definirlo una sorta di colpo di fulmine. Avviene in occasione della battaglia nella quale i Franchi sconfissero i Persiani, Tancredi cerca conforto alla sete e arriva in un luogo ricalcato sui tratti del locus amenus di impronta petrarchesca.

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Ci troviamo in un luogo verdeggiante e ombreggiato in cui vi è una fontana rigogliosa = sembra quasi un’isola in mezzo alla battaglia. La presenza di una donna guerriera completamente armata che scopre la sua bellezza togliendosi l’elmo è un altro topos narrativo della tradizione cavalleresca. Tancredi osserva la sua bellezza e se ne innamora. “O meraviglia ! … armato” = commento personale del narratore che evidenzia l’immediato effetto dell’amore. “vinto suo” = benchè Clorinda non lo abbia attaccato,ha preferito invece allontanarsi prima dell’arrivo degli altri cavalieri cristiani, Tancredi è stato sconfitto da lei in quanto preda dell’amore. Dopo che Clorinda si allontana Tancredi continua ad avvertire la sua presenza come marchiata a fuoco. Sul suo volto un buon osservatore può notare chiaramente che egli sia innamorato e che quest’amore è impossibile. (provare un forte amore ma doverlo nascondere è un tema presente particolarmente nelle opere di Petrarca) “gli ottocento a cavallo” = ricomincia il racconto della rassegna

ottave 58-60 Viene preso nuovamente in esame Rinaldo. • Tutti (i cavalieri di ventura e tutto il rimanente esercito presente alla rassegna) rivolgono lo sguardo solamente verso di lui. • Anticipo l’età e la speranza che erano riposte in lui. Quando lo si guardava nel campo di battaglia (“fulminar ne l’arme avolto” = colpire rapidamente indossando le armi) sembrava Marte il dio della guerra, mentre nel suo giovane aspetto pareva il dio Amore. • Viene fatto cenno alla gioventù di Rinaldo (parte aggiunta da Tasso successivamente,per chiarire il motivo per cui si era aggiunto alla crociata in giovane età) = Rinaldo aveva appena 15 anni quando senti parlare della crociata e decise di compiere un lungo viaggio per raggiungere l’accampamento dei crociati e unirsi a loro (un impresa talmente valorosa che dovrebbe essere imitata da qualche suo successore, ipotesi più probabile: esortazione agli estensi a compiere una nuova crociata) • Rinaldo ha un carattere precoce : viene affermato quando paragonato alla barba che inizia a crescergli a 18 anni

Ottav...


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