Tesi Master - le manifestazioni particolari nel disturbo borderline di personalità PDF

Title Tesi Master - le manifestazioni particolari nel disturbo borderline di personalità
Author Marialaura Marra
Course psicologia del lavoro
Institution Sapienza - Università di Roma
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Summary

Capitolo 2 psicodiagnostica UniRoma molto utile fatto per la mia tesi mASTER sulle manifestazioni particolari nel disturbo borderlina di personalità...


Description

FACOLTÀ DI MEDICINA E ODONTOIATRIA Dipartimento di Neuroscienze Umane

Master di II livello in Psicodiagnostica per la valutazione clinica e medico-legale, con elementi di base giuridici e forensi (interfacoltà con Giurisprudenza)

Le Manifestazioni Particolari nel disturbo borderline di personalità Candidata Dott.ssa Marialaura Marra 27694

Relatrice Dott.ssa Moira Tomei

Anno Accademico: 2020/2021

Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta. Così Proserpina lieve vede piovere sulle erbe, sui grossi frumenti gentili e piange sempre la sera. Forse è la sua preghiera. Merini A.

INDICE Le Manifestazioni Particolari nel disturbo borderline di personalità..................................4 Introduzione..................................................................................................................4 Capitolo I. La Tecnica Rorschach...................................................................................5 1.1 Il test proiettivo e le sue peculiarità......................................................................5 1.2 Le manifestazioni particolari nel test di Rorschach............................................10 Capitolo II. Il disturbo borderline di personalità....................................................23 2.1 Caratteristiche secondo il DSM-V e il PDM......................................................23 2.2 Una visione psicoanalitica..................................................................................27 Capitolo III. Le Manifestazioni Particolari nel disturbo borderline di personalità .....................................................................................................................................31 Conclusione.................................................................................................................37 Bibliografia..................................................................................................................38

Le Manifestazioni Particolari nel disturbo borderline di personalità

Introduzione Nel registro interpretativo qualitativo della psicodiagnostica Rorschach si collocano le Manifestazioni Particolari, indispensabili al fine di effettuare analisi e descrizioni della personalità profonde ed analitiche. Esse, insieme ad una verbalizzazione delle risposte, “costruiscono” la risposta stessa e rappresentano il modo in cui il paziente cerca di difendersi da una situazione ambigua che evoca un conflitto e/o una problematica (Fioravanti M, Pasca D., 2005). Tali commenti, descrizioni, rilievi, critiche e osservazioni vengono classificate secondo un continuum psicopatologico: all’estremo più evoluto le manifestazioni particolari mettono in evidenza particolari sfumature del carattere, l’altro estremo, invece, è indice di un primitivo funzionamento psichico e/o grave psicopatologia in atto. A tal proposito la prima parte dell’elaborato, che fa riferimento al Capitolo 1, tenta di attuare in prima istanza un’analisi descrittiva delle caratteristiche interpretative del Test di Rorschach per poi, nel secondo paragrafo, soffermarsi sul “ventaglio” delle manifestazioni particolari, attuando una relazione tra “area di funzionamento psichico” e manifestazione particolare. Il secondo Capitolo invece, si propone di presentare l’indagine, l’analisi e lo sviluppo delle caratteristiche del disturbo borderline di personalità secondo diverse prospettive: Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, il manuale diagnostico psicodinamico e secondo la prospettiva integrazionista di Otto Kernberg. Il terzo ed ultimo Capitolo tenta di realizzare un’analisi delle manifestazioni particolari nel disturbo borderline di personalità. Nello specifico, si propone di attuare una “classificazione” delle manifestazioni particolari messe in atto da un

funzionamento di tipo borderline durante la somministrazione del test psicodiagnostico. Capitolo I. La Tecnica Rorschach 1.1 Il test proiettivo e le sue peculiarità

Il Test di Rorschach, presentato nel 1921 da Hermann Rorschach, rientra a far parte della grande famiglia delle tecniche proiettive. L’eziologia del Test parte dal presupposto che vi sia un interscambio tra personalità e percezione. Il modo nel quale ogni individuo struttura le macchie di inchiostro nel processo percettivo riflette gli aspetti fondamentali della sua dinamica psicologica. Le sue percezioni si selezionano e si organizzano in base alla proiezione dei suoi bisogni, del suo modo di rispondere abituale, oltre che sulle caratteristiche fisiche delle macchie stesse. (Klopfer & Davidson, 2005). La sua principale funzione è quella di fornire una descrizione della personalità dell’individuo. L’interpretazione del protocollo Rorschach permette di conoscere innumerevoli sfaccettature della personalità del soggetto tra cui: 1. Aspetti cognitivi o intellettuali 

Capacità ed efficienza intellettuale. Fa riferimento al suo livello e al suo rendimento intellettivo e la sua efficienza intellettuale è intralciata da interferenze emotive



Tipo di comprensione. Il modo in cui il soggetto affronta i suoi problemi (in modo logico, disordinato, metodico, confuso), se il suo pensiero è di tipo induttivo o deduttivo, come organizza il materiale.



Potere di osservazione. Capacità del soggetto di osservare le cose evidenti, se trascura l’osservazione delle cose evidenti per dedicarsi alle minuzie, se è capace di vedere un insieme di cose di una certa complessità questioni o gira attorno a questioni marginali



Originalità di pensiero. Capacità del soggetto di attuare concezioni originali, se ha creatività, se le sue creazioni sono basate sulla realtà o sono assurde.



Produttività. Se la sua produttività di idee è nella media o meno, di che tipo sia, se risponde con facilità e dà risposte ricche o acute.



Ampiezza di interessi. Presenza o meno di interessi variati, limitati e scialbi o ricchi e diversificati, se questi si concentrano in profondità in uno stesso settore, se il soggetto ha interessi particolari, in che modo questi ultimi riflettono le sue tendenze emozionali.

2. Aspetti affettivi o emotivi 

Tonalità emotiva generale. Il tono emotivo generale del soggetto (spontaneo, depresso, coartato, ansioso in generale, passivo e chiuso in sé o aggressivo ed autoassertivo), se ha degli obiettivi a cui tende, come risponde a brusche situazioni emozionali, come risponde a situazioni emozionali a cui è preparato, se è realistico, se ha un atteggiamento di richiesta eccessivo o non sufficiente.



Sentimenti di sé. Qual è la risposta del soggetto alle sollecitazioni interiori, se si trova a suo agio con se stesso, se si accetta e accetta i suoi impulsi, se mostra con evidenza di sentirsi inferiore.



Rapporti con gli altri. Se il soggetto ha facilità o meno nel rapporto con gli altri.



Modo di reagire agli stress emotivi. Come risponde alle situazioni di stress.



Controllo degli impulsi emotivi. Se il soggetto riesce a controllare bene i suoi impulsi istintivi, in che modo (adeguato o rigido) se è capace di spontaneità, se ha tatto, se è prudente.

3. Aspetti di funzionamento dell’Ego 

Forza dell’Ego. Se il soggetto dimostra di vivere una realtà sana, come si giudica e se ha fiducia in se stesso.



Zone conflittuali. È possibile comprendere se il soggetto ha un buon equilibrio sessuale, se c’ è qualche confusione nell’identificazione e

nel ruolo sessuale, se vi è presenza di conflitti nell’atteggiamento verso l’autorità, nel bisogno di dipendenza e nella passività. 

Difese. Se le difese di cui si serve il soggetto sono poche o molte, rigide o articolate nell’autoaffermazione.

Il Test di Rorschach è composto da 10 tavole che recano, ognuna, una macchia di inchiostro diversa dalle altre. Le tavole Rorschach si dividono rispettivamente in: 

5 tavole monocromatiche;



tavole bicolori;



tavole colorate.

Il processo di somministrazione e valutazione si compone di 6 fasi principali: 1. Somministrazione (fase Vangelo) 2. Inchiesta 3. Siglatura 4. Computo generale dei dati 5. Interpretazione La somministrazione del Rorscharch ha lo scopo di ottenere il maggior numero di risposte possibili individualizzate non condizionate. Il setting deve essere relativamente standardizzato (atmosfera distesa ma controllata). L’inchiesta invece, ha lo scopo di scaturire dal soggetto informazioni sul modo nel quale egli vede ogni singolo concetto. Inoltre, durante tale fase il soggetto ha la possibilità di ampliare ed arricchire le risposte date nella prova vera e propria. L’inchiesta si dirigerà in primo luogo sulla localizzazione, ovvero quale parte dell’area della macchia è stata coinvolta nel processo di riposta. Verrà effettuata una domanda generica tipo: “Dove ha visto..?” I simboli sono rispettivamente: W, D, d , dd , dr, de, di, Dd , S La localizzazione rappresenta lo stile cognitivo/conoscitivo che il soggetto utilizza per esplorare e conoscere una situazione. Dà informazioni su come si approccia

alla realtà, come la esplora, a quali aspetti di essa dal punto di vista conoscitivo dà prevalenza, che stile percettivo ha. In secondo luogo, l’inchiesta si dirigerà prendendo in considerazione le determinanti, ovvero caratteristiche della macchia che hanno orientato l’articolazione del campo stimolo. Verrà effettuata una domanda generica tipo: “Cosa le ha dato l’idea?”. Le qualità di maggior interesse sono: forma, movimento,

colore

e

chiaroscuro,

contenuti,

popolarità-originalità

e

manifestazioni particolari. I simboli sono rispettivamente: 1. Pura forma: F 2. Movimento: M, FM, m 3. Chiaroscuro: c (Fc , cF , c), K (FK, KF, K), k Fk , kF 4. Colore cromatico: FC, CF, C, C, C n, C des, C sym C/F, C↔F 5. Colore acromatico: FC’, C’F, C’ 6. Contenuti 7. Popolarità- Originalità 8. Livello formale La forma viene utilizzata per siglare quelle risposte in cui in concetto è stato determinato dalla forma o dal contorno della macchia e in cui non è presente alcuna altra determinate primaria (movimento, chiaroscuro, colore). La forma rappresenta le funzioni dell’Io legate all’esame di realtà, l’aderenza alla realtà e alle capacità di controllo. Si riferisce al grado di autocontrollo del soggetto, alla sua capacità di padroneggiare situazioni senza esserne emozionalmente implicato. Il movimento viene attuata nel momento in cui tutte le risposte che riguardano la parte principale della figura umana o animale che il soggetto ha visto e le loro posizioni forniscono delle indicazioni sul modo in cui è stato percepito il movimento. Sono comprese tutte quelle risposte in cui il soggetto ha visto, nel materiale statico delle macchie, qualche tipo di azione o di espressione, o di

posizione o di vita. Sono comprese anche tutte quelle risposte che proiettano nella macchia forze o movimenti astratti, forse naturali o meccaniche. Il movimento è la determinante proiettiva per eccellenza, poiché le tavole sono bidimensionali e statiche. Tale determinante rappresenta atteggiamenti e modi di sentire della realtà interiore e della propria esperienza: il concetto che un individuo ha di se stesso; i conflitti e le tensioni che si accompagnano all’auto accettazione, fantasie e pulsioni istintive. Il chiaroscuro comprende tutte quelle risposte in cui l’ombreggiatura più chiara e più scura delle zone acromatiche e cromatiche possono scaturire al soggetto un effetto tridimensionale o di profondità, un effetto di superficie o un effetto attribuito al colore acromatico in cui vengono utilizzati i come colore alcuni elementi delle macchie non colorati (bianchi, grigi, neri). Le risposte chiaroscurali rappresentano la reazione agli stress emotivi e la gestione dell’ansia. Il livello e la modalità di controllo di essa e l’interferenza di quest’ultima sulle funzioni dell’io. Tali risposte fanno inoltre riferimento all’espressione dei bisogni affettivi, di appartenenza e di contatto. Le risposte di colore comprendono tutti quei concetti nei quali il soggetto utilizza il colore nelle macchie. Esse possono essere cromatiche (nelle quali vengono utilizzati i colori) e acromatiche (nelle quali vengono utilizzati come colore degli elementi delle macchie non colorati come i grigi i bianchi o i neri). Tali risposte fanno riferimento alla reattività ambientale ed alla costrizione emotiva. Esse rappresentano il tipo di reazione emotiva che il soggetto manifesta in un ambiente sociale, a come reagisce alle sollecitazioni emozionali del suo mondo legate alle relazioni interpersonali. I contenuti invece, forniscono indicazioni importanti riguardo gli interessi, i conflitti, le preoccupazioni e i vissuti del soggetto rispetto al mondo esterno, offrendo informazioni sull’orientamento emotivo-affettivo in base alla presenza o prevalenza di specifiche categorie di contenuto.

Altro parametro che viene preso in considerazione è la popolarità e/o l’originalità delle risposte. Le risposte popolari sono le risposte che coincidono con la lista delle dieci risposte che, secondo l’esperienza, vengono date più frequentemente. Si classificano come originali quelle risposte fornite raramente, con una frequenza dell’1%, secondo la personale esperienza dell’esaminatore. Molte risposte rispetto a questa definizione, non sono né popolari né originali Il livello formale, invece, fa riferimento al grado di corrispondenza del concetto espresso dal soggetto che viene riferito al materiale della macchia; sino a che punto coincide con l’area della macchia utilizzata; sino a che punto di elaborazione arriva questo concetto. Infine, vengono poi presi in considerazione, ai fini qualitativi dell’interpretazione delle “peculiarità” che non possono essere siglate mediante la siglatura convenzionale e che il soggetto esprime durante il Vangelo: Le Manifestazioni Particolari. 1.2 Le manifestazioni particolari nel test di Rorschach

Con il termine “Manifestazioni particolari” intendiamo tutti quei fenomeni che l’individuo presenta durante la prova sotto forma di commenti, descrizioni, rilievi, critiche, osservazioni. Sono tutte quelle peculiarità delle risposte vere e proprie non definibili per mezzo della siglatura convenzionale, ovvero che non attengono alle Localizzazioni, Determinanti, Contenuti e Frequenze. Si tratta di fattori qualitativamente piuttosto eterogenei e quantitativamente poco ponderabili ma considerati indispensabili ai fini di una più sicura diagnosi differenziale (Cantale, 2009) La prima manifestazione particolare per eccellenza è lo choch. Quando è presente uno choc vuol dire che il soggetto rifiuta la tavola non arrivando all’interpretazione; il soggetto cioè non è in grado di produrre interpretazioni. Lo choc a livello puro significa che il soggetto ha subito una grossa interferenza emozionale che ha inibito la produzione ideativa nei processi interpretativi. l fatto che il soggetto abbia delle reazioni che in qualche modo lo turbano ha uno

specifico valore perché dimostra che gli ha un rapporto col mondo esterno e tale rapporto è differenziato a seconda della suggestione esterna e a seconda delle caratteristiche psicologiche In tal senso Rorschach intendeva attribuire la presenza di choch un valore diagnostico discriminante tra nevrosi e psicosi.

In casi di autismo (grave

patologia) la mancanza di choch conferma la mancanza di reazione agli stimoli esterni. Quando la reazione è presente è distinguibile da quella dei soggetti più evoluti perché si manifesta con modalità estremamente intense (reattività poco congrua rispetto allo stimolo) Le manifestazioni particolari possono essere classificate lungo un continuum psicopatologico: da un polo più evoluto che mette in rilievo particolari sfumature del carattere a un altro meno evoluto indice di un primitivo funzionamento psichico e/o grave psicopatologia in atto Area Narcisistica 

Asimmetria

Il soggetto attribuisce caratteristiche differenti alle figure speculari della stessa macchia. È un meccanismo confabulatorio che ha come obiettivo quello di adattare la macchia ai propri bisogni, motivo per cui si ritrova nei funzionamenti narcisistici. Può, in taluni casi evidenziare tratti ossessivi. Può accadere che questo fenomeno si presenti insieme allo Splitting, evidenziando meccanismi scissori di natura borderline. 

Autoriferimento

Riferimenti a sé inseriti nella risposta. Può proiettare se stesso o riferirsi a esperienze e circostanze vissute personalmente, o raccontare qualcosa di sé senza che questo abbia alcuna attinenza con ciò che sta interpretando. Presenta 3 livelli di gravità sulla base di due parametri: - Qualità formale della risposta

- Severità del meccanismo proiettivo alla base dell’interpretazione: più il materiale proiettivo invade la produzione senza rispettare gli ancoraggi percettivi della tavola, più il livello dell’autoriferimento sarà grave. Nell’autoriferimento è implicato il meccanismo della proiezione: - Quando il riferimento a sé è ancorato ad aspetti percettivo-associativi, ciò rileva tendenze narcisistiche. - Quando l’autoriferimento si connota di una forte proiezione disancorata da alcun riferimento gestaltico-formale, il soggetto tende a mostrare meccanismi di identificazione proiettiva, aspetti persecutori e maggiore compromissione dell’esame di realtà 

Colore arbitrario

Attribuisce all’engramma un colore inadeguato e arbitrario, che non si può riscontrare nella realtà. Il fenomeno indica passività affettiva e dipendenza, poiché l’affetto si lega a un oggetto in maniera non autentica e impossibile. Alla base vi è, dunque, una scissione affettiva tipica di organizzazioni di personalità borderline, narcisistiche, istrioniche, antisociali e schizoidi. 

Mancanza di simmetria

Interpretazione di uno solo degli elementi di una coppia di dettagli simmetrici. Insieme al Rispecchio, all’Asimmetria e alle Risposte di Doppio, indica una strutturazione narcisistica, un’incapacità di instaurare e mantenere rapporti interpersonali autentici e profondi, deficit di mentalizzazione, scarso interesse per l’altro. In altre situazioni, la mancanza di simmetria può essere assimilata a un diniego primario di natura psicotica. 

Rispecchiamento

Nell’interpretare la macchia, anziché vedere due immagini distinte ne vede solo una riflessa.

Si attribuisce il Rispecchio anche quando il soggetto, pur rifiutando la tavola, dice “C’è un rispecchio”. Si può spesso trovare in concomitanza con il Rilievo di Simmetria e l’Attrazione per l’Asse Centrale. Quando sono presenti numerose manifestazioni particolari di rispecchiamento sono da considerarsi indicatori di egocentrismo e, dunque, insieme alla Mancanza di Simmetria, Risposte di Doppio e Asimmetria, fanno parte dei fenomeni associati al narcisismo. 

Risposta al doppio

Si interpretano le figure speculari come membri uguali di una coppia. Sono spesso gemelli, e risposte di figure umane o animali identiche viste in coppia. Si presenta spesso assieme ai fenomeni di Simmetria, denota forti dimensioni narcisistiche, egocentrismo e difficoltà di accesso psichico a una relazione oggettuale matura. Si ritrova facilmente nei funzionamenti borderline di personalità con elevata quota narcisistica. 

Attrazione all’Asse Centrale

Il soggetto fa esplicito riferimento alla linea mediana delle macchie o per descrivere semplicemente la tavola o per fornire l’interpretazione. Ciò che deve risaltare è che tutta la macchia sia strutturata attorno a un asse centrale oppure che nell’elaborazione della risposta ci si riferisca in maniera palese ad esso. Non viene considerata Attrazione il privilegiar...


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