Manifestazioni cutanee nel diabete PDF

Title Manifestazioni cutanee nel diabete
Course Medicina sociale
Institution Università degli Studi di Trento
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Manifestazioni cutanee nel diabete...


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MANIFESTAZIONI CUTANEE IN CORSO DI DIABETE

Il diabete è una condizione dismetabolica in grado di determinate alcune fondamentali alterazioni morfostrutturali e/o funzionali nel tessuto cutaneo, responsabili di tutta una serie di patologie dermatologiche. Alterazioni morfostrutturali cutanee correlate a diabete: 1.

Il collagene è meno degradabile, quindi i fasci collageni sono più ispessiti, il che, insieme

alle alterazioni quantitative e qualitative delle fibre elastiche, determina l'aspetto sclerodermiforme della cute. 2.

La perdita di fibrille di ancoraggio della membrana basale dermoepidermica, insieme all'al-

terazione precedente, determina una particolare "vulnerabilità cutanea" con tendenza alla formazione di bolle da aspirazione post-traumatiche (bullosi diabetica). 3.

La microangiopatia diabetica provoca ridotta perfusione del tessuto cutaneo, con con-

seguente sofferenza del collagene dermico (necrobiosi) e infiltrati flogistici periferici a palizzata (granulomi anulari), riduzione dei poteri di difesa (minore resistenza agli agenti infettivi, batterici e micotici), ritardo dei fenomeni riparativi cicatriziali. 4.

La neuropatia diabetica determina turbe del trofismo cutaneo (provocate anche dalle alter-

azioni precedente) e turbe della sudorazione con conseguente secchezza cutanea (xerosi).

Classificazione:

 Dermatiti ascrivibili a diabete: •

Necrobiosi lipoidica:

Chiazza sclerodermiforme, singola o multipla, di forma rotondeggiante o ovalare, a bordi netti e regolari, di colorito bruno-giallastro (tipicamente color camoscio, meglio apprezzabile alla diascopia), di alcuni centimetri di diametro, localizzata elettivamente agli arti inferiori (regione pretibiale). •

Bullosi diabetica:

Colpisce soprattutto pazienti anziani con diabete scompensato. È contraddistinta dalla comparsa di bolle, in seguito a traumi anche modesti e non rilevati dal paziente, localizzate elettivamente agli arti, e ad evoluzione in chiazze discromiche. In genere il compenso metabolico è in grado di risolvere il quadro. •

Granuloma anulare generalizzato:

Come descritto in precedenza, è diretta conseguenza della microangiopatia diabetica e della sofferenza focale del collagene, attorno al quale si organizza una reazione flogistica, prevalentemente linfocitaria (disposizione ad anello o “a palizzata”). Le lesioni, generalmente multiple, tendono ad

interessare ampie superfici corporee (diagnosi differenziale con il granuloma anulare idiopatico, frequente nei bambini, non obbligatoriamente correlato a diabete, localizzato prevalentemente alle estremità degli arti superiori e inferiori). Clinicamente è facilmente riconoscibile per la presenza di chiazze eritemato-infiltrative con tendenza alla risoluzione centrale, il che conferisce la tipica forma anulare. •

Piede diabetico:

E’ la conseguenza della microangiopatia e della neuropatia sensitiva e motoria, che si osserva nel 70% dei pazienti diabetici. Con la perdita della sensibilità termica e dolorifica aumenta il rischio di subire inavvertitamente microtraumi ripetuti; i disturbi dell'innervazione provocano, inoltre, un errato carico a livello dell'arco plantare con formazione di calli e duroni; la neuropatia determina, inoltre, ipoidrosi con conseguente secchezza cutanea e tendenza alla formazione di ragadi. La microangiopatia è responsabile, infine, di scarsi poteri di riparazione e di fenomeni necrotici, che si localizzano soprattutto in corrispondenza dei punti di pressione (da errato carico posturale) e delle aree ipercheratosiche. La condizione dismetabolica diabetica favorisce la sovrapposizione batterica con formazione di ascessi.

Con-

seguenza terminale delle suddette alterazioni morfofunzionali è il male perforante plantare, contraddistinto dalla presenza, elettivamente nella parte anteriore dell'arco plantare, di ulcerazioni più o meno profonde, con bordi callosi e, tipicamente, non dolenti; sua complicanza è la gangrena diabetica che può portare all'amputazione dell’arto.  Dermatiti significativamente associate a diabete: •

Sindrome della gamba macchiata:

Presente in circa il 15% dei pazienti diabetici, in conseguenza della microangiopatia diabetica. E’ caratterizzata da chiazze di colore giallo-brunastro, modicamente atrofiche, asintomatiche. •

Acanthosis nigricans benigna: espressione di iperinsulinemia con insulinoresistenza.



Xantomi eruttivi.



Carotinodermia.



Quadri sclerodermici.

 Dermatiti correlabili a diabete: •

Dermatiti micotiche e/o batteriche ricorrenti:

Il riscontro di frequenti recidive di infezioni fungine (epidermofizia inguinale, intertrigini, vulvovaginiti, balaniti e glossiti da Candida, onicomicosi con perionissi, etc...) o batteriche (idrosadeniti, follicoliti, piodermiti, etc), o la scarsa risposta alle comuni terapie, soprattutto nel paziente anziano

e/o obeso devono orientare verso la possibilità di un diabete clinico o subclinico, talvolta misconosciuto allo stesso paziente (cute “organo spia”).  Dermatiti correlate alla terapia ipoglicemizzante o insulinica: •

Reazioni iatrogene da sulfaniluree ipoglicemizzanti (rush, eruzioni eczematoidi, orticaria,

eritema polimorfo, fotodermatiti, vasculiti). •

Lipodistrofia da insulina (conseguenti a precipitazione locale di immunocomplessi insulina

- anticorpi anti-insulina)....


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