Tesina Italia nel dopoguerra PDF

Title Tesina Italia nel dopoguerra
Author Nicole Pisoni
Course Storia Romana
Institution Università degli Studi di Parma
Pages 2
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Summary

tesina Maturità...


Description

L'Italia nel dopoguerra Gli anni del dopoguerra il difficile ritorno alla vita civile La prima guerra mondiale ebbe un costo spaventoso in termini di vite umane. In totale le operazioni militari avevano provocato quasi nove milioni di feriti, molti dei quali erano rimasti mutilati. Nel marzo del 1918 ci fu la febbre detta spagnola, che fece più di 27 milioni di vittime. Questa malattia colpiva in particolare bambini e persone debilitate, e preoccupò moltissimo le persone di tutto il mondo. L'economia europea era in ginocchio: tutti gli stati avevano fatti molti debiti per sostenere le spese di guerra, avevano prelevato molto denaro ai suoi cittadini e avevano chiesto prestiti agli Stati Uniti che era la nazione che di più si era arricchita durante la guerra. Per pagare armi ed equipaggiamenti era stato necessario aumentare le tasse o fabbricare nuova moneta, questo aveva fatto diminuire il valore del denaro. Quindi divenne sempre più evidente il fenomeno della svalutazione . Anche il sistema industriale era in crisi, molte fabbriche erano state danneggiate o distrutte, molte officine avevano abbandonato la loro produzione e dovettero impegnarsi nella fornitura di materiale bellico. Con la fine della guerra la produzione bellica diminuì e molti operai vennero licenziati. Le aziende dovettero affrontare il compito della riconversione , cioè fabbricare prodotti civili, questa operazione era difficile e portò al fallimento. Come conseguenza ci fu una grande disoccupazione. Molti operai rimasero senza lavoro, e poi c'erano tutti i giovani che erano tornati a casa dalla guerra. Questi giovani videro che il sacrificio fatto in guerra era ripagato solo dal dramma della povertà , in guerra era fanti eroici, a casa erano reduci costretti a mendicare un pezzo di pane. Anche per chi aveva mantenuto un mestiere la vita era difficile , con la svalutazione della moneta ci fu un aumento di prezzi , senza un adeguato incremento di salari. Popola guerra gli europei erano più poveri, i loro soldi valevano di meno, mentre il costo della vita cresceva in ritmo incalzante. Furono danneggiati per prima coloro che dipendevano da un reddito fisso, cioè gli impiegati e gli operai. Meno colpiti erano gli agricoltori che potevano vivere del lavoro dei campi, gli imprenditori e i commercianti che alzavano i prezzi. Ci furono poi anche coloro che si arricchirono per mezzo di speculazioni, facendo mercato nero. La disoccupazione dilagante e il carovita fecero un forte malessere all'interno della società, si moltiplicarono gli scioperi, le manifestazioni, le rivolte. Chi alimentava le lotte erano i ceti più umili, gli operai e i contadini, che chiedevano posti di lavoro, salari più elevati, garanzie per quanto riguarda la sanità e le pensioni. I proletariati erano consapevoli della propria forza e della propria capacità organizzativa, e quello che era accaduto in Russia li aveva convinti che il socialismo poteva essere realizzato con l'arma della rivoluzione. I proletari erano decisi a non tollerare più i soprusi di una società fondata sullo sfruttamento, e diedero vita a vasti movimenti collettivi, a fianco di loro c'erano i ceti medi, impiegati e piccoli

professionisti, che popolavano le città e erano i grandi sconfitti della guerra mondiale, e subivano le conseguenze di una crisi economica devastante. I proletari però traevano dalla loro condizione un forte stimolo a superare il sistema ingiusto del capitalismo, i ceti medi invece divennero i più tenaci sostenitori dei valori della patria, e della nazione. Per questo i ceti medi, contrastarono i movimenti socialisti appoggiandosi a quelle forze che facevano della lotta al comunismo un pezzo forte del proprio programma politico. I ceti medi furono necessari per formare nuovi partiti e nuove ideologie che appoggiassero il loro desiderio di ordine sociale. Nel 1919 in Ungheria socialdemocratici e comunisti diedero vita alla Repubblica sovietica ungherese guidata da Bela Kun, ma in agosto i rumeni interessati ad espandersi in Ungheria rovesciarono la repubblica e instaurarono una dittatura militare. In Germania i movimenti socialisti divennero sempre più forti e organizzati, a volere una rivoluzione fu la Lega di Spartaco e nel gennaio 1919 gli spartachisti tentarono di attuare una rivoluzione armata a Berlino, il loro tentativo fallì e il movimento venne duramente represso . UN NUOVO EQUILIBRIO INTERNAZIONALE Il paese più danneggiato dalla crisi economica fu la Germania, alla quale le potenze vincitrici avevano imposto durissime condizioni di pace. La Germania doveva pagare 269 miliardi di marchi-oro come riparazione di guerra, Ridotta a 132 miliardi l'imposta era comunque sostenibile e il governo dovette far fronte alle proteste di un'opinione pubblica che non era disposta a sostenere anche il costo della ricostruzione negli stati vincitori. Nel 1922 il governo tedesco cominciò a battere moneta, in questo modo subentrò una forte inflazione. Nel 1923 ci fu l'occupazione della Ruhr, la più importante industria tedesca , da parte della Francia che intendeva così garantire i propri crediti di guerra, privata delle industrie più ricche, la Germania fu investita da una vera e propria catastrofe economica, e come conseguenza la completa distruzione del risparmio e dei salari. A partire dal 1924 la Germania fece un accordo con i Paesi alleati, la Germania potè lentamente riemergere dalla crisi economica in cui era precipitato. Comunque i tedeschi non erano in grado di pagare i debiti di guerra. Gli Stati Uniti che erano i maggior loro debitori, si offrirono di prestare loro il denaro dietro interesse., cioè le banche americane prestavano denaro ai tedeschi , che da parte loro ricostruivano le industrie , producevano ricchezza e poi la restituivano. Tutto questo fu possibile perché gli USA attraversavano un periodo di grande prosperità economica. Sia la società che l'economia non erano state danneggiate dal conflitto mondiale , durante la guerra gli Stati Uniti avevano aumentato le esportazioni di merci e di prodotti agricoli, e avevano sostenuto i governi europei con massicci finanziamenti. Per gli americani la guerra era stata una fonte di arricchimento : Con la prima guerra mondiale il primato economico era passato dall'Europa agli Stati uniti. LA CRISI DEL DOPOGUERRA IN ITALIA In Italia la crisi del dopoguerra fu molto intensa...


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