Le signorie in Italia nel quattrocento, la divisione prima dell\'unità. PDF

Title Le signorie in Italia nel quattrocento, la divisione prima dell\'unità.
Author Vanessa Pingitore
Course Letteratura
Institution Istituto Alberghiero Massimo Alberini
Pages 1
File Size 32.7 KB
File Type PDF
Total Downloads 24
Total Views 131

Summary

Nel 1400 l’Italia era ancora divisa in stati regionali, chiamate signorie o principati riconosciuti dal papa o dall’imperatore, prevalevano i poteri locali.
Nelle signorie il potere era concentrato nelle mani di una sola persona.
La loro origine fu legata a fattori politici
ed econ...


Description

LE SIGNORIE IN ITALIA! Nel 1400 l’Italia era ancora divisa in stati regionali, chiamate signorie o principati riconosciuti dal papa o dall’imperatore, prevalevano i poteri locali.! Nelle signorie il potere era concentrato nelle mani di una sola persona.! La loro origine fu legata a fattori politici! ed economici: dai contrasti tra le fazioni cittadine emersero le famiglie più! ricche, che a poco a poco si impadronirono del governo.Cambiò l’organizzazione militare, con l’introduzione di eserciti! professionali, le compagnie di ventura, che si posero al servizio dei signori! consentendo loro una politica di espansione territoriale.! La prima signoria a nascere fu a Milano, con i Visconti, nel 1311 dopo la guerra contro i Della Torre. I ghibellini ViscontI si affermarono con il sostegno imperiale e con quello di importanti! forze economiche cittadine: il primo duca, Gian Galeazzo, attuò una politica di espansione territoriale nella regione padana. ! Gian Galeazzo Visconti ottenne dall’imperatore il titolo di duca di Milano e promosse una politica di espansione che portò i domini di Milano fino all’Italia centrale: Genova e Bologna, già sottomesse dall’avo Giovanni e poi perdute, furono riconquistate; Pisa , Lucca e Siena furono prese, la stessa Firenze fu minacciata, mentre le forze milanesi si spinsero fino a Perugia e ad Assisi.Poi fu Francesco sforza nel 1450 a prendere potere a Milano sposando Bianca Maria Visconti.il territorio di Milano si espandeva nella zona centro occidentale delle Alpi, occupando il territorio sia Nord che al sud.! Nel Piemonte c'erano i Savoia, il cui territorio faceva come da cerniera tra l'Italia del Nord e la Francia. A Venezia c'era l'oligarchia gestita da poche famiglie dominanti, era governata da un Doge ossia dal primo magistrato della Repubblica, il primo a riuscire ad avere questo titolo fu Simone Boccanegra nel 1339. Venezia era stata per lungo tempo scenario di vicende turbolenti, la quarta crociata, ma questa aveva favorito i commerci e l’economia. ! L'acquisizione di prestigio economico e commerciale portò ad un inasprimento dei rapporti con Genova che riponeva particolare fiducia nel mercato meridionale.la guerra tra Venezia e Genova terminò con la pace di Lodi del 1454 che cerco di riportare una sorte di equilibrio in Italia dando a Venezia i territori sull’Adda. Principali mediatori di questa operazione diplomatica, che! garantì all’Italia un lungo periodo di pace e di crescita culturale, furono Cosimo e Lorenzo de’ Medici. Ma questa politica di equilibrio mostrò presto la sua fragilità. A Firenze nel 1478 Giuliano de’ Medici, fratello di Lorenzo, fu ucciso nella congiura dei Pazzi. A Napoli nel 1485 scoppiò la! “congiura dei baroni”, sedata dal re dopo due anni. A Milano nel 1476 fu ucciso il duca Galeazzo Maria Sforza e suo zio Ludovico il Moro si impadronì del potere, chiamando in aiuto il re di Francia Carlo VIII contro le rivendicazioni del re di Napoli Ferrante. La morte di Lorenzo de’! Medici nel 1492 segnò la fine dell’equilibrio tra gli Stati italiani. Iniziò il periodo delle guerre d’Italia, combattute tra le maggiori potenze europee.! Invece in Toscana, a Firenze si erano verificate tensioni tra guelfi e ghibellini, guelfi neri e guelfi bianchi. La crisi fu ulteriormente accentuata dall'arrivo della peste e fortunatamente in questo momento di soqquadro emerse la figura dei De’ Medici.! In particolare grande promotore della ripresa di Firenze fu Lorenzo.! Scendendo verso il meridione, nello Stato pontificio la situazione sembrava essere instabile: il governo era ancora nello stile medievale e l’instabilità era dovuta alla sede pontificia ad Avignone.! Nel sud Italia, Campania Puglia e Calabria prevalevano ancora gli Angiolini e in Sicilia gli Aragonesi, che riuscirono a scacciare gli Angiolini dalla propria terra.! In questo momento di particolare turbolenza, il papa Alessandro VI affidò il progetto di rafforzare lo Stato pontificio al figlio Cesare Borgia, che costituì uno Stato tra Romagna e Marche destinato a crollare con la morte del papa (1503). Il nuovo pontefice, Giulio II della Rovere costrinse alla fuga Cesare Borgia e si impegnò a restaurare l’integrità dello Stato pontificio: promosse la Lega di Cambrai contro Venezia, che aveva occupato il litorale romagnolo, e una Lega Santa contro i francesi che, sconfitti, abbandonarono l’Italia.! A Milano tornarono gli Sforza, a Firenze i Medici. Ma nel 1515 il nuovo re di Francia Francesco I si impadronì di Milano. L’anno seguente, la pace di Noyon confermò l’attribuzione di Napoli alla Spagna e di Milano alla Francia....


Similar Free PDFs