La Dilalia e i Dialetti in Italia PDF

Title La Dilalia e i Dialetti in Italia
Course Sociolinguistica italiana
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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Il concetto di Dilalia e la storia dei Dialetti in Italia...


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15/04/2021 La dilalia è una conseguenza di un atteggiamento esplicito e ideologico di stigmatizzazione dei dialetti. Con il risorgimento, l’ideologia nazionalista, la conquista dell’unità, avviene un cambiamento: i dialetti sono criticati come elementi di divisione, una “mala pianta”, un’erbaccia da estirpare perché ostacola la diffusione dell’italiano. Già all’epoca di Manzoni ci furono dibattiti sulla questione, egli stesso fu protagonista di una polemica con Isaia Ascoli, un importante glottologo, che affermava che sì, l’italiano doveva essere diffuso per garantire l’inserimento delle persone, ma non era a tal fine necessario eliminare i dialetti, essi potevano coesistere, anzi, la scuola avrebbe potuto utilizzare il dialetto per fare dei confronti con l’italiano, per incrementarne la comprensione. Quest’ultima invece, prese le parti di Manzoni, perpetuando i preconcetti nei confronti del dialetto. Lo stigma contro i dialetti, si è diffuso penetrando nelle famiglie, spingendo alcuni genitori dialettofoni ad insegnare ai figli esclusivamente l’italiano. Successivamente però sono state riprese le tesi di Ascoli, anche se ben presto con il fascismo c’è stata una ripresa dell’italianizzazione, corrispondente ad una nuova fase di esclusione dei dialetti, a tal punto si iniziò a credere che essi sarebbero scomparsi. Fortunatamente, non fu questo il caso: a partire dagli anni 80/90, abbiamo una certa svolta culturale riguardo al modo in cui i dialetti venivano (e vengono ancora oggi) visti dalla società. Forse, proprio il fatto che stavano ormai declinando, ha fatto scoccare nella società un allarme, infatti, almeno in alcuni ambienti culturali, si è cominciato a diffondere l’idea che fossero una ricchezza in estinzione. Nelle scuole, si assiste ad un atteggiamento molto contraddittorio, da un lato ci sono ancora forti atteggiamenti di stigmatizzazione del dialetto, in zone dove esso è molto presente, gli insegnanti continuano ad avere un atteggiamento negativo verso gli alunni che usano il dialetto, in altre zone invece, dove i ragazzi parlano italiano anche a scuola, non sapendo più il dialetto, gli insegnanti promuovono spesso corsi sul teatro, la cultura napoletana. L’italiano gode di prestigio, i dialetti sono stati a lungo considerati in negativo, ma ora possiamo affermare che godono di prestigio anch’essi, ci sono circostanze in cui anche nel commercio viene utilizzato il dialetto per valorizzare il prodotto. A partire dagli anni ‘90 i dialetti sono diventati parti integrante della musica giovanile più ascoltata, in questi testi accade qualcosa che è comune nella conversazione, dialetti e italiano o anche lingue straniere coesistono. Ciò succede anche nel parlato (tipico della dilalia) utilizziamo l’italiano per una certa frase e il dialetto per quella successiva, cambiamo codice, facciamo quello che in inglese si definisce code-switching. Un altro fenomeno invece, il code-mixing, prevede di mescolare parole italiane e dialettali, queste due modalità vanno distinte e si presentano quando le persone parlano due o più lingue. Questo fenomeno viene studiato maggiormente negli Stati Uniti, in cui utilizzano sia l’inglese che lo spagnolo a causa della fetta di popolazione che parla spagnolo, ma che vive in un ambiente in cui la lingua principale è l’inglese, il mix in questione, è chiamato spanglish....


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