Test diritto tributario PDF

Title Test diritto tributario
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Course Diritto tributario
Institution Università Telematica Pegaso
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01. IL DIRITTO TRIBUTARIO 1. Per «diritto tributario» si intende: Quel complesso di norme e principi che presiedono all'istituzione e all'attuazione del tributo 2. Il termine tributo indica: Un genus che, secondo la classificazione tradizionale, comprende le imposte, le tasse, i contributi ed i monopoli fiscali 3. Le imposte dirette sono: Quelle che colpiscono una manifestazione diretta di capacità contributiva 4. Le imposte progressive: Colpiscono l'imponibile con un'aliquota crescente 5. Nella tassa il rapporto tra prestazione pecuniaria e attività pubblica ha natura:Di correlatività 6. Il contributo può essere definito: Quell'entrata pubblica di natura tributaria che l'ente pubblico impositore realizza sotto forma di prelievo coattivo di ricchezza a carico di determinati soggetti 7. La somma pagata per l'acquisto di un genere di monopolio è:Il corrispettivo dovuto per effetto di un normale contratto di compravendita 8. Si escludono dall'area tributaria: I contributi in conto capitale o in conto esercizio 9. Il pagamento dell'imposta risponde: Ad una funzione solidaristica 10. Le imposte reali: Considerano gli indici di ricchezza

02. LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO 1. Il contenuto minimo del tributo che la legge deve determinare è costituito da: Presupposto, misura del prelievo, soggetti passivi e criteri di determinazione della base imponibile 2. Con l'art. 53 della Costituzione: Si stabilisce che il principio della partecipazione dei privati alle spese pubbliche si pone con carattere di doverosità per tutti i soggetti 3. La riserva di legge sancita dall'art. 23 Cost. impone: Che la disciplina della materia tributaria si esplichi attraverso leggi ordinarie 4. Le istruzioni ministeriali, emanate successivamente all'emanazione di una legge dal Ministero dell'economia e delle finanze, hanno il compito di: Agevolare il lavoro degli uffici finanziari 5. L'ampiezza della riserva sancita dall'art. 23 Cost: Consente di demandare ad un regolamento la disciplina dei profili applicativi di quanto issato dalla legge 6. La fonte primaria del diritto tributario è: La Costituzione 7. La Corte Costituzionale reputa rispettato il precetto ex art. 23 Cost. se: La legge indica la misura massima dell'aliquota, o fissa criteri idonei a determinare la discrezionalità dell'ente impositore mediante la previsione di opportuni limiti e controlli 8. L' art. 4 dello Statuto dei Diritti del Contribuente prevede: Non si può disporre con decretolegge l'istituzione di nuovi tributi né prevedere l'applicazione di tributi esistenti ad altre categorie di soggetti 9. Il principio del "no taxation without representation": Esprime la richiesta di legare il peso della tassazione alla partecipazione dei cittadini al bene comune 10. L' art. 76 Cost. prevede: I decreti legislativi sono emanabili dal Governo su delega delle Camere

03. LE FONTI DI DIRITTO UE NEL SISTEMA TRIBUTARIO ITALIANO 1. Le fonti del diritto UE vanno distinte in: Fonti primarie e fonti derivate 2. I Regolamenti comunitari: Hanno portata generale e risultano immediatamente efficaci negli Stai membri 3. Le decisioni, in quanto fonte comunitaria derivata: Mancano di portata generale in quanto direte a destinatari specificamente individuai 1

4. L'art. 117 c. 1 della Costituzione statuisce: La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione 5. Per effetto del Trattato istitutivo della CEE: E' stata attuata una ripartizione di competenze tra Stai Membri ed UE per materie analiticamente indicate 6. Le fonti primarie di diritto UE sono costituite da: Disposizioni contenute nei Trattati e successive modificazioni ed integrazioni 7. Il Trattato istitutivo di Roma del 1957 è: Una fonte primaria del diritto UE 8. In forza di un principio di competenza ratione materiae: Leggi statali e regionali sono su un piano di piena equiordinazione 9. Con la sentenza n. 170 dell'8 giugno 1984: I rapporti tra l’ordinamento interno ed ordinamento UE vengono definiti con il riconoscimento, da parte dello Stato italiano di un’area di competenze comunitarie o di materie comunitarie 10. La teoria dei controlimiti sancisce: Le norme comunitarie non possono violare i principi fondamentali ed i diritti inviolabili sanciti dalle costituzioni nazionali

04. LA FATTISPECIE TRIBUTARIA 1. Il tributo assolve la funzione di: Assicurare il concorso alle spese pubbliche attraverso un prelievo di ricchezza gravante su ciascun soggetto che abbia manifestato attitudine a subire un prelievo di parte dei suoi averi 2. La fattispecie tributaria si connota attraverso due elementi: Il presupposto ed il soggetto passivo 3. La formulazione del presupposto del tributo: Consente al legislatore di identificare una particolare situazione di fato ritenuta espressiva della specifica condizione economica chiamata a giustificare il prelievo 4. Nel delineare il presupposto di un tributo il legislatore: Deve contemplare le caratteristiche necessarie che una determinata situazione di fatto, ovvero un atto, deve presentare perché possa assumere una giuridica rilevanza 5. La tecnica di esclusione consente al legislatore: Una più puntuale e nitida definizione del presupposto del tributo ancorché in negativo 6. Le esenzioni: Disciplinano situazioni, ai o fai rientranti nella fattispecie d'imposta, ma in relazione alle quali l'apprezzamento legislativo di ulteriori e diverse ragioni legate alle caratteristiche soggettive del beneficiario (esenzioni soggettive), ovvero alla specifica situazione (esenzioni oggettive) determina la totale o parziale sottrazione al prelievo altrimenti dovuto 7. Le imposte dirette: Consistono in quei tributi il cui presupposto richiama direttamente la manifestazione di ricchezza coinvolta dal prelievo 8. Per un'imposta istantanea: Il presupposto del tributo consiste in ai o fai singoli suscettibili di consumarsi in un unico istante temporale 9. Attraverso la ratio di un tributo: Viene ad estrinsecarsi la volontà che a suo tempo ha sospinto il legislatore nell'opera di regolamentazione dell'istituto giuridico 10. L'oggetto del tributo si sostanzia: Nella particolare manifestazione legislativamente prescelta in ordine alla sua peculiare idoneità a fornire un indice ragionevole di capacità contribuiva

05. I SOGGETTI DELL'OBBLIGAZIONE TRIBUTARIA 1. Con l'espressione soggettività tributaria possano indicarsi: Tutti i presupposi necessari ad ottenere la titolarità di situazioni giuridiche soggettive contemplate dalle norme tributarie

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2. La nozione di contribuente individua: Il soggetto che è tenuto ad adempiere alla obbligazione di imposta, stante il verificarsi di fai e situazioni previsi ed identificati dalla legge come presupposto tributario a lui ascrivibili 3. L'art.1292 c.c. ravvisa la solidarietà passiva: Quando più debitori sono tutti obbligati per la medesima prestazione in modo che ciascuno può essere costretto all'adempimento per la totalità e l'adempimento dell'uno libera gli altri 4. La solidarietà paritaria si manifesta: Nel momento in cui un unico presupposto d'imposta si realizza in capo a due o più soggetti passivi 5. Il sostituto di imposta si identifica: Con il soggetto obbligato al pagamento di un'imposta o di un acconto d'imposta in luogo di altri, per fai o situazioni a quelli riferibili 6. I condomini in qualità di sostituto d'imposta devono versare: Le ritenute operate sui corrispettivi corrisposi per prestazioni relative a contrai di appalto di opere o servizi nella misura del 4% 7. L'art. 64 Dpr 600/73 definisce il responsabile di imposta come: Obbligato al pagamento dell'imposta insieme con altri, per fatti o situazioni esclusivamente riferibili a questi 8. La distinzione tra la figura del coobbligato della solidarietà paritaria ed il responsabile di imposta risiede: Nella natura della fattispecie di presupposto di imposta 9. Le principali forme di solidarietà in materia tributaria sono: Solidarietà paritaria, solidarietà dipendente illimitata, solidarietà dipendente limitata (la più lunga) 10. Soggetto passivo del tributo può intendersi come: Quel soggetto in capo al quale si realizzerà un nesso di causalità tra la manifestazione di ricchezza assunta quale presupposto del tributo ed il dovere di concorrere alle spese pubbliche, ex art. 53, comma 1, della Costituzione

06. LA SOLIDARIETÀ TRIBUTARIA 1. Il regime di supersolidarietà: Attribuiva agli atti concernenti la gestione e l'attuazione dell'obbligazione tributaria, efficacia nei confronti di tutti i coobbligati, ancorché questi fossero stati posti in essere da o nei riguardi di uno solo di detti coobbligati 2. Si definisce responsabile d'imposta: Colui che in forza di disposizioni di legge è obbligato al pagamento dell'imposta insieme con altri, per fai o situazioni esclusivamente riferibili a questi 3. Si definisce sostituto d'imposta: Colui il quale «in forza di disposizioni di legge è obbligato al pagamento di imposte in luogo di altri, per fai o situazioni a questi riferibili ed anche a titolo di acconto, deve esercitare la rivalsa se non è diversamente stabilito in modo espresso 4. La sostituzione a titolo d'imposta consiste: Nell'assoggettare ad un'aliquota fissa un determinato provento il quale sconterà esclusivamente l'imposta sostituiva che è data appunto dall'entità della ritenuta 5. La sostituzione a titolo di acconto: Non rappresenta un prelievo operato a titolo definitivo, bensì solo un'anticipazione d'imposta fata dal sostituto per conto del sostituito (reddituario), il quale al momento della dichiarazione dei redditi scomputerà tale acconto dall'imposta complessivamente dovuta 6. Con la rivalsa obbligatoria: L'onere tributario viene trasferito su un soggetto differente da colui che ha realizzato il presupposto d'imposta 7. L'art.65 del D.P.R. n. 600/1973: Ha previsto la solidarietà tra i coeredi 8. La traslazione d'imposta prevede: Il trasferimento - imposto dalla legge - dell'onere tributario dal cosiddetto contribuente di diritto, ossia il soggetto passivo, ad altro soggetto, definito contribuente di fato, del tutto estraneo al presupposto del tributo 3

9. L'obbligo di rivalsa viene esercitata: Decurtando direttamente dall'importo da corrispondere al sostituito la somma da versare all'Erario 10. Presupposto della sostituzione di imposta è: L'esistenza di un rapporto di «debito – credito» tra il sostituto e il sostituito

07. LA DICHIARAZIONE D'IMPOSTA 1. Quali sono i tributi che hanno carattere istantaneo: Imposte di registro, successioni e donazioni 2. Quali sono le dichiarazioni che hanno periodicità annuale: Dichiarazione dei redditi, dichiarazione dell'iva e dichiarazione dell'Irap 3. Il rapporto fisco contribuente è caratterizzato: Dal fatto che a questo ultimo sono richiesi una serie di obblighi affinché l'applicazione dei tributi avvenga a prescindere dall'amministrazione finanziaria 4. La dichiarazione dei redditi deve essere presentata: Da chiunque abbia posseduto dei redditi in un determinato periodo di imposta 5. Vi sono delle ipotesi in cui un soggetto, pur essendo titolare di redditi è esonerato dalla presentazione della dichiarazione: Sono esonerati i soggetti: titolari di soli redditi di lavoro dipendente o pensione con abitazione principale o altri fabbricai non locai purché non situai nello stesso comune dell'abitazione principale 6. L'articolo 1, comma 2, Dpr 600/73 recita che la dichiarazione, sia Irpef che Ires: Deve contenere l'indicazione degli elementi aivi e passivi necessari per la determinazione degli imponibili secondo le norme che disciplinano le imposte stesse 7. La dichiarazione è lo strumento per la liquidazione delle imposte e pertanto: Una volta determinato il reddito complessivo, si dovranno indicare gli oneri deducibili, l'imposta lorda, le detrazioni per carichi di famiglia e lavoro, l'imposta netta, i crediti d'imposta, le ritenute e gli acconti versati che concorrono a ridimensionare l'importo dell'imposta dovuta a saldo 8. Le persone fisiche, nella propria dichiarazione, devono indicare: Le loro disponibilità all'estero ed i trasferimenti di denaro da e verso l'estero 9. Il contribuente, attraverso la dichiarazione dei redditi può esercitare delle opzioni che vanno ad incidere direttamente sulla base imponibile, le opzioni relative alla determinazione del reddito di impresa: Rateizzazione delle plusvalenze realizzate - Rateizzazione delle sopravvenienze di cui all'art.88 comma3, let. B) - Spese per studi e ricerche e per pubblicità 10. Il contribuente in dichiarazione può scegliere anche il regime di contabilità, se ne esistono i presupposti: Ordinario o forfetario

08. LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI SEMPLIFICATA 1. La dichiarazione dei redditi semplificata può essere presenta: Dai lavoratori dipendenti e i pensionai, titolari di soli redditi di lavoro o pensione, redditi di terreni e fabbricai e redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al capitale di società ed enti soggetti all'Ires 2. Che cos'è il Mod. 730: Una dichiarazione dei redditi semplificata 3. La dichiarazione ai fini IRES: Deve essere presentata in via telematica entro l'ultimo giorno del nono mese successivo a quello di chiusura del periodo di imposta 4. L'obbligo della dichiarazione conseguente a fatti straordinari: La legge prevede particolari disposizioni per la presentazione della dichiarazione in talune ipotesi conseguenti a fai straordinari 5. In ipotesi di liquidazione di società di capitali, di enti commerciali, di società di persone e di imprese individuali, il liquidatore: Presenta in via telematica, entro nove mesi dalla data in cui ha 4

effetto la deliberazione di messa in liquidazione, la dichiarazione relativa al periodo compreso tra l'inizio del periodo di imposta e la data stessa 6. In caso di fallimento o di liquidazione coatta amministrativa, le dichiarazioni sono presentate: Dal curatore o dal commissario liquidatore, rispettivamente entro nove mesi dalla nomina ed entro nove mesi dalla chiusura del fallimento o della liquidazione 7. In caso di trasformazione di società soggetta ad IRES in un soggetto non IRES, o viceversa, (trasformazione omogenea) deliberata nel corso del periodo di imposta: Deve essere presentata, entro nove mesi dalla data in cui ha effetto la trasformazione, la dichiarazione relativa alla frazione di esercizio compresa tra l'inizio del periodo di imposta e la data di trasformazione stessa 8. In ipotesi di fusione di più società, la dichiarazione relativa alla frazione di esercizio delle società fuse o incorporate, compresa tra l'inizio del periodo d'imposta e la data della fusione o incorporazione: Deve essere presentata entro nove mesi dalla data in cui ha effetto la fusione, dalla società risultante dalla fusione o dalla incorporante 9. Nell'ipotesi in cui il soggetto obbligato alla presentazione della dichiarazione dei redditi è deceduto: Questa deve essere presentata da un erede, il quale dovrà indicare nel frontespizio della dichiarazione i dai anagrafici del de cuius e i propri nella sezione apposita, riservata a chi presenta la dichiarazione per altri 10. Nel caso di impresa familiare, l'imprenditore indicherà nella propria dichiarazione dei redditi: Ente svolto nell'impresa, in un dato periodo di imposta, in modo continuativo e prevalente 09.DICHIARAZIONE DEI REDDITI: NATURA GIURIDICA ED EFFETTI 1. Natura giuridica della dichiarazione: La dichiarazione è un atto giuridico che può contenere delle opzioni, cioè delle dichiarazioni di volontà, per cui si presenta come un atto a contenuto misto 2. Effetti della dichiarazione dei redditi: Rilevanza procedimentale; nascita dell'obbligazione tributaria; riscossione dell'imposta; credito di imposta 3. Scaduto il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi, qualora il contribuente dovesse rendersi conto che la stessa presenta degli errori o delle omissioni, a suo favore o a suo danno: Può sanare le suddette situazioni, presentando una nuova dichiarazione 4. La dichiarazione integrativa (ravvedimento operoso): La dichiarazione integrativa può essere presentata entro lo stesso termine entro cui l'ufficio può rettificare la dichiarazione originaria, ossia entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la prima dichiarazione 5. Il ravvedimento operoso è ammesso a condizione che: La violazione non sia stata già constatata e comunque non siano iniziai accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento delle quali l'autore o i soggetti solidalmente obbligai, abbiano avuto formale conoscenza 6. Se il contribuente per un errore dichiarativo dovesse effettuare un versamento in eccesso, può: Essere presentata un'istanza di rimborso nel termine di 48 mesi dal versamento dell'indebito 7. Se l'Amministrazione Finanziaria dovesse iscrivere a ruolo somme non dovute, ma scaturenti da errori posti in essere in dichiarazione: Il contribuente in sede contenziosa, può far valere gli errori commessi a suo danno in sede dichiarativa 8. La validità dell'opzione e della relativa revoca è subordinata: Unicamente alla sua concreta attuazione sin dall'inizio dell'anno o dell'attività. Pertanto l'opzione e la revoca di regimi di determinazione dell'imposta o di regimi contabili si desumono da comportamenti concludenti del contribuente o dalle modalità di tenuta delle scritture contabili 5

9. La dichiarazione si considera omessa: Quando è presentata oltre i 90 giorni dalla scadenza o non è stata proprio presentata 10. La dichiarazione si considera nulla: Quando è stata redata su stampai non conformi agli originali o non sottoscritta 10. IL SISTEMA DELL'IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO 1. L'Imposta sul Valore Aggiunto: Costituisce l'imposta sui consumi comunitaria per eccellenza, che affonda le sue radici nel trattato istitutivo della Comunità europea 2. L'imposta sul valore aggiunto (IVA): È un'imposta generale sul consumo, che si applica alle attività commerciali che comportano la produzione e la distribuzione di beni e la prestazione di servizi 3. L'adozione a livello comunitario dell'IVA: Si presentava come una vera novità nel panorama del sistema di tassazione utilizzato da ciascuno Stato membro 4. L'Imposta sul Valore Aggiunto (IVA): È un'imposta generale sui consumi, che colpisce solo l'incremento di valore che un bene o un servizio acquista ad ogni passaggio economico 5. La disciplina dell'IVA è contenuta principalmente in due atti legislativi: Il DPR 26 ottobre 1972, n. 633 - il DL. 30 agosto 1993, n. 331, convertito dalla legge 29 ottobre 1993 6. L'articolo 1 del DPR n. 633 del 1972: Individua il campo di applicazione dell'IVA distinguendo le operazioni interne dagli acquisti intracomunitari e le operazioni di importazione 7. L'articolo 2 del DPR n. 633 del 1972: Identifica le cessioni di beni e le operazioni ad esse assimilate, escludendone alcune che pur avendone i requisii non vengono considerate cessioni per espressa disposizione legislativa 8. Le cessioni di beni per essere imponibili ai fini IVA: Devono essere onerose, ossia comportare il pagamento di un corrispettivo ovvero devono avere come controprestazione la cessione di un altro bene o un obbligo di fare, non fare o permettere 9. Perchè una cessione di beni o una prestazione di servizi rientri nel campo di applicazione dell’IVA: Occorre che sia posta in essere nell'esercizio di imprese, ari o professioni 10. Deve considerarsi esercizio di impresa, ai sensi dell'articolo 4 del DPR 633 del 1972: L’esercizio per professione abituale, ancorché non elusiva delle attività commerciali o agricole di cui ali articoli 2195 e 2135 del codice civile, anche se non organizzate in forma di impresa, nonché l’esercizio di attività, organizzate in forma di impresa, direte alla prestazione di servizi che non rientrano nell’articolo 2195 del codice civile

11. LA TERRITORIALITA' DELL'IVA, LA CESSIONE DEI BENI E LA PRESTAZIONE DEI SERVIZI 1. L'Imposta sul Valore Aggiunto costituisce: L'imposta sui consumi comunitaria per eccellenza, che affonda le sue radici nel trattato istituivo della Comunità Europea 2. Pertanto se sussiste il requisito della territorialità, unitamente agli altri, l’operazione è rilevante agli effetti dell’IVA e: Va fatturata, registrata e segue tutti gli altri adempimenti richiesi dalla disciplina del tributo 3. Il nuovo articolo 7 nel definire i concetti di terr...


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