TEST per esame finale CLIL in Ordine Numerico PDF

Title TEST per esame finale CLIL in Ordine Numerico
Author Marco
Course Corso CLIL PEGASO
Institution Università Telematica Pegaso
Pages 10
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Summary

La sociolinguistica è una branca: Della linguistica generale La sociolinguistica è nata: Negli Stati Uniti negli anni 60 Per Berruto, la sociolinguistia è: Un settore delle scienze del linguaggio che studia le dimensioni sociali della lingua e del comportamento linguistico La capacità comunicativa: ...


Description

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1. La sociolinguistica è una branca:

Della linguistica generale 2. La sociolinguistica è nata:

Negli Stati Uniti negli anni 60 3. Per Berruto, la sociolinguistia è: Un settore delle scienze del linguaggio che studia le dimensioni sociali della lingua e del comportamento linguistico 4. La capacità comunicativa: E' la capacità di utilizzare la lingua a seconda dei contesti comunicativi 5. La sociolinguistica è affine a molte discipline. Indicare la risposta falsa: Con la biologia 6. Per covarianza, Berruto intende: Il variare di fattori linguistici ed extralinguistici contemporaneamente 7. Le basi della sociolinguistica sono: La sociologia e la linguistica 8. Quale affermazione non è esatta: La linguistica generale si occupa della diversità linguistica, laddove la sociolinguistica ricerca i tratti universali del linguaggio sociale 9. "La sociolinguistica può essere definita lo studio della lingua in rapporto con la società" secondo: Hudson 10. Compito del sociolinguista è: Studiare la variazione linguistica 11. Quale dei seguenti non è un concetto derivato dalla linguistica: Situazione comunicativa 12. La definizione di comunità linguistica secondo cui "ogni aggregato umano caratterizzato da un'interazione regolare e frequente per mezzo di un'insieme condiviso di segni verbali e distinto da altri aggregati simili a causa di differenze significative nell'uso del linguaggio" è di: Berruto (in realtà è Gumperz) 13. Per Berruto, una comunità linguistica è un insieme di persone che condividono: Un insieme di varietà di lingua 14. "L'insieme delle risorse linguistiche possedute dai vari membri di una comunità linguistica" costituisce: Il repertorio linguistico 15. In una varietà di lingua: Fattori linguistici e fattori extralinguistici co-occorrono secondo regole specifiche 16. Si individui l'affermazione giusta: La competenza comunicativa: Indica la capacità di utilizzare la lingua in maniera appropriata rispetto al contesto 17. Quale dei seguenti non è un concetto derivato dalla sociologia: Competenza comunicativa 18. La rete sociale è: Un gruppo effettivamente interagente di parlanti legati tra di loro da vincoli di diversa qualità: amicizia, parentela, vicinato 19. Per Labov, la comunità linguistica condivide: Atteggiamenti sociali riguardo alla lingua 20. E' una generalizzazione diffusa che le donne: Tendono ad usare maggiormente varietà di prestigio 21. L'oggetto principale di studio della sociolinguistica è: La variazione del repertorio 22. La variazione diacronica è correlata: al tempo 23. La variazione diatopica è correlata: All'area geografica dei parlanti

2 24. La variazione diastratica è correlata a:

A fattori sociali 25. I parametri della variazione sono definiti tecnicamente:

Dimensioni 26. La terminologia relativa alla variazione linguistica si deve a: Coseriu 27. La distinzione tra "registri" e "sottocodici" operata da Berruto attiene alla variazione: Diafasica 28. Ciascuna dimensione di variazione è: Si intreccia sempre con le altre 29. Un elemento della lingua che si può manifestare in due o più forme è definito: Una variabile 30. L'asse di variazione formale-informale rappresenta: Un continuum 31. I linguaggi specialistici costituiscono: Una varietà diafasica della lingua 32. Le lingue speciali costituiscono "una varietà funzionale di una lingua naturale, dipendente da un settore di conoscenze o da una sfera di attività specialistici". E' una definizione di: Cortelazzo 33. La nozione che può consentire l'individuazione di un linguaggio settoriale è quella di: Scopo 34. I linguaggi specialistici Condividono parte del lessico e delle strutture con la lingua comune 35. Per il principio di economicità, nei testi specialistici si ha: Nominalizzazione del verbo e depotenziamento del verbo 36. Il lessico dei linguaggi specialistici è caratterizzato da: Monosemia, precisione denotativa e neutarlità emotiva 37. I prestiti sono: dei modi principali di formazione del lessico dei linguaggi specialistici 38. I linguaggi specialistici sono caratterizzati da: Un alto grado di specificità dei contenuti 39. Il docente di linguaggi specialistici dovrebbe avere: Una competenza disciplinare e una competenza linguistica 40. E' importante: Proporre agli studenti tutte le tipologie testuali 41. La glottodidattica è: La branca della linguistica che studia i processi di insegnamento e apprendimento linguistico 42. La glottodidattica può essere definita una scienza: Sia pratica che teorica, a carattere interdisciplinare 43. La lingua materna si definisce Una lingua naturale che viene appresa dall'individuo spontaneamente in età infantile 44. Per un individuo che ha il tedesco come L1 e si trasferisce a lavorare in Italia, la lingua italiana è: Una lingua seconda, che può acquisire per esigenze d'uso nel quotidiano 45. L'acquisizione linguistica, in contesto naturale avviene: Nel caso della L1 e L2 46. Il caso di un docente francese di chimica che va ad insegnare in Polonia e frequenta un corso serale di lingua polacca è un esempio di: Apprendimento misto di una L2 47. Gli obiettivi di apprendimento linguistico sono: Specifici dell'istruzione linguistica, circoscritti e direttamente verificabili, e costituisco lo scopo di un preciso atto di istruzione, quali una lezione, o un'unità didattica 48. Saper riassumere un testo è: Una abilità integrata, trasversale alla scrittura e alla lettura

3 49. La competenza comunicativa è:

La capacità d'uso, ovvero di comprendere e produrre testi adeguati alla situazione, all'ambiente e agli interlocutori. 50. La competenza interculturale è: La capacità di riflettere sulla propria cultura, proiettarsi in culture diverse e comprendere e rispettare le diversità 51. La glottodidassi è La componente pratica della glottodidattica finalizzata alla definizione di metodi, tecniche e tecnologie 52. Con il termine approccio s'intende: La filosofia di fondo di ogni proposta glottodidattica, che traduce in pratica didattica una teoria esterna alla glottodidattica 53. Un metodo si definisce come: Un insieme chiuso di criteri, procedimenti e attività pedagogiche secondo cui si realizza il processo di insegnamento di una lingua 54. La differenza tra metodo e approccio risiede nel fatto che: Un metodo applica nell'insegnamento i principi dell'approccio e ogni approccio può generare uno o più metodi 55. Una tecnica glottodidattica è: Un'attività o un esercizio che realizza in classe le indicazioni del metodo e le finalità dell'approccio 56. Un approccio o un metodosi definisce neo-comportamentista in base alla: Teoria psicologica su cui si fonda 57. In relazione alla teoria linguistica sulla quale si basano, distinguiamo approcci: Formali, strutturali, generativo-trasformazionali, funzionali 58. Un metodo in cui ci si accosta alla lingua nella sua globalità, nel suo uso reale, per poi arrivare alla scoperta delle norme strutturali viene detto: Induttivo 59. Oggigiorno, la glottodidattica tende a: Integrare nozioni, tecniche e strategie mutuate da vari approcci 60. Il ruolo dell'apprendente, anche in base al QCER, è cambiato da quello di Soggetto passivo che interiorizza schemi e strutture al ruolo di attore protagonista 61. Il modello a 5 approcci proposto da Balboni contempla: Approccio formalistico, diretto, strutturale, comunicativo, umanistico-affettivo 62. Nell'approccio formalistico, l'obiettivo è: La competenza linguistica, soprattutto scritta 63. Le tecniche impiegate nel medoto grammaticale-traduttivo sono: Esercizi di memorizzazione e comprensione delle regole, dettato e traduzione scritta 64. Le tecniche impiegate nel metodo Berlitzs sono: Conversazioni con il docente madrelingua, drammatizzazioni, uso di immagini e gesti 65. Nell'approccio strutturale, l'obiettivo è: La competenza linguistica orale che risulta dall'interiorizzazione di abitudini verbali attraverso pattern drills 66. Il neo-compartamentismo di Skinner, alla base dell'approccio strutturale, si basa sul processo La sequenza Stimolo > Risposta > Rinforzo 67. Nell'approccio comunicativo, il modello di apprendimento è legato a: Bisogni dell'apprendente, competenza comunicativa, approccio euristico alle strutture linguistiche, comunicazione in contesti reali d'uso 68. Le tecniche impiegate nell'approccio comunicativo sono: Attività significative (ad esempio, i dialoghi)e apprendimento collaborativo 69. La cosiddetta 'ipotesi del filtro affettivo' di Krashen riguarda il fatto che Lo stato emotivo del discente può agire come un filtro che impedisce o blocca l'ingresso di input necessari per l'acquisizione 70. Il termine 'lexical chunks', alla base dell'approccio lessicale, designa: Una qualsiasi coppia o gruppo di parole che si trovano frequentemente una accanto all'altra o che

4 comunque sono molto vicine 71. Una tecnica glottodidattica è: Un insieme di mezzi, materiali, e procedure, per la presentazione ed elaborazione dell'input in coerenza con il metodo o l'approccio 72. Rispetto a un esercizio, un'attività, si caratterizza: Per il fatto che ha uno scopo comunicativo e risulta motivante per gli apprendenti 73. I parametri di valutazione delle tecniche glottodidattiche si misurano secondo le opposizioni: Coerente/non coerente con l'approccio e efficace/inefficace rispetto agli obiettivi 74. La cosiddetta "expectancy grammar" è: La capacità di fare previsioni o anticipare ciò che sta per essere detto o che ci si accinge a leggere 75. Le tecniche per la guida alla comprensione includono: Incastro tra paragrafi, uso della griglia, abbinamento testo-immagine 76. Il cloze può definirsi: Una tecnica che consiste nell'inserire le parole mancanti in un testo, in cui si lasciano integre le righe iniziali per una prima contestualizzazione, e poi si elimina una parola in ordine statistico o casuale 77. Le fasi in cui si articola la produzione orale e scritta sono, nell'ordine: Concettualizzazione - progettazione - realizzazione 78. Nel modello del LAD, la seconda fase di apprendimento delle regole della lingua si ha: La creazione di ipotesi sul funzionamento di quel dato meccanismo attraverso tecniche di natura induttiva 79. L'attività detta di "classificazione" è: Una tecnica di inclusione che può essere impiegata per l'acquisizione delle regole 80. Le tecniche per lo sviluppo della competenza extra-linguistica sono volte: Alla identificazione, riflessione e catalogazione dei segni non verbali nell'atto comunicativo 81. L'apprendimento linguistico Integrato è Un approccio educativo con il quale l'insegnamento di una materia avviene in lingua straniera 82. L'acronimo CLIL significa: Content and Language Integrated Learning 83. Attraverso il metodo CLIL: La lingua non è al centro dell'apprendimento 84. Secondo le indicazioni del Curricolo 2012 , l'apprendimento di una seconda lingua permette di: Sviluppare competenze plurilingue e pluriculturali 85. Quale delle seguenti affermazioni non si riferisce al CLIL: E' un aproccio poco innovativo e tradizionale 86. The dual focused aim of CLIL is: Learning of content and the simultaneous learning of a foreign language 87. The equilibrium between content and language learning is: Non-language content is developed through the L2 and the L2 is developed through the non-language content 88. Among the advantages of using CLIL are: More exposure to L2 and more communicative language teaching 89. Choose the communication strategies that should be used to help students during a CLIL lesson: Reformulation, simplification and exemplification 90. Plurilinguism in Europe aims at : Integration among citizens, consolidating democracy and social cohesion 91. In adopting the CLIL approach there will be both Elements of subject teaching and language teaching 92. In order to carry out cross curricular projects Coordination amongst subject teacher and language teacher is required 93. The 4 Cs are: Content, communication, cognition and culture 94. In the 4Cs framework Communication entails Interaction, using language to learn 95. Cognition means:

5 Challenging the learners to think in a higher thinking order 96. The suggested strategies to resort to are a total of: 6 97. According to the Higher thinking order theory, classwork needs to be designed to : Trigger both higher thinking skills and lead to authentic communication 98. Higher order thinking skills are Analysing, evaluating and creating 99. Creating means: Putting informtion together in an innovative way 100. Analysing means: Breaking the concepts into parts and understanding how each part is related to another 101. Con il termine Education ci riferiamo: Al Processo di Insegnamento 102. Nel metodo di insegnamento “tradizionale”: Vige una netta separazione dei ruoli tra docente e discente 103. Nel nuovo Modello di Insegnamento: l docente progetta il percorso di apprendimento degli studenti, che vi hanno parte attiva e costruttiva 104. Il Manifesto è un: Media Impersonale 105. I media intervengono nella didattica a vantaggio: Dell’insegnamento, dell’apprendimento e della valutazione 106. Con il termine e-learning si fa riferimento: All’apprendimento attraverso una lezione a distanza 107. La formazione in presenza: È caratterizzata dalla dipendenza spazio-temporale 108. I media sono definiti impersonali quando: Sono indirizzati a più persone 109. LIM è l'acronimo di: Lavagna Interattiva Multimediale 110. La LIM: uno strumento multicanale e multimediale 111. La LIM in aula è: uno strumento tecnologico che permette di adoperare contenuti e software didattici in modo condiviso 112. Una lezione è interattiva quando: il dialogo tra docente ed allievo si sviluppa in maniera bidirezionale 113. Nelle LIM "retroilluminate" l'immagine proviene: dalla parte posteriore dello schermo 114. L'accesso degli allievi alla LIM può essere: diretto, indiretto e mediato 115. Co-costruire una lezione significa che: la lezione può essere costruita in termini collaborativi tra docenti e allievi 116. Con l'utilizzo della LIM il docente assomiglia ad un regista che dirige l'azione attraverso opportune sceneggiature didattiche 117. La LIM può essere usata per co-costruire la lezione 118. Nella LIM, l'insenante e l'allievo possono rintracciare: diversi "oggetti" 119. LIM è l'acronimo di: Lavagna Interattiva Multimediale 120. Nell'accezione più comune la LIM è: Un dispositivo elettronico che comprende una superficie interattiva, un proiettore ed un computer 121. Le superfici interattive per quanto concerne la tecnica di visualizzazione si distinguono in: 3 categorie

6 122. Le tipologie di superfici interattive per quanto concerne la tecnica di visualizzazione sono:

Superfici retroproiettate, a proiezione frontale, a schermi interattivi 123. Le LIM a schermi interattivi sono 124. 125. 126. 127. 128. 129.

130. 131. 132. 133.

134.

135. 136. 137. 138. 139. 140. 141. 142. 143. 144. 145. 146.

Dei display 'touch screen' con computer incorporato. Nelle lavagne con “retroproiezione” l'immagine proviene: Dalla parte posteriore dello schermo Gli strumenti che permettono di scrivere o utilizzare i comandi sullo schermo della LIM sono: Pennarello, telecomando, tocco della mano e mini schermi wireless La collocazione ottimale della LIM in classe è: Al muro I learning object sono Percorsi di apprendimento chiusi, definiti da una sezione di spiegazione ed una di verifica La LIM può essere utilizzata: Tramite connessione internet o off-line Gli utenti di una libreria digitale: Non hanno bisogno di spostarsi per accedere alle informazioni, è sufficiente che abbiano una connessione a disposizione Nel Web Semantico si parla di: Risorse e relazioni Il primo uso del termine 'libreria digitale' risale al: 1998 in RDF le informazioni sono esprimibili con asserzioni costituite da: Soggetto, predicato e oggetto Un contenitore di tipo bag è una lista: Non ordinata di risorse utilizzata per dichiarare che una proprieta' ha valori multipli e che l'ordine con cui questi valori sono inseriti non e' rilevante Un contenitore di tipo sequence e' una lista: Ordinata di risorse usata per dichiarare che una proprieta' ha valori multipli e che l'ordine dei valori e' rilevante Con il termine Top-level ontologies ci riferiamo a: Concetti molto generali, indipendenti dal dominio Indicare quante versioni esistono dell’ Ontology Web Language (OWL): tre Indicare quale versione dell’ontology Web Language (OWL) e' sintatticamente la piu' semplice: OWL-Lite Indicare su quali componenti si basa un'ontologia OWL: Su quella degli individui, quella delle proprietà e quella delle classi La comunicazione E' un processo che prevede la trasmissione di un messaggio a uno o più soggetti riceventi I periodi di riferimento della comunicazione sono, in ordine cronologico Comunicazione orale, scritta, tipografica, elettrica Il Web nasce nel: 1991 Il Web fu usato sin da subito Come spazio digitale di Internet per la pubblicazione di contenuti multimediali Le informazioni pubblicate inizialmente sul Web erano: Statiche Il Web 2.0 è: L'evoluzione del World Wild Web Quali di queste caratteristiche del web 2.0 è esatta: Interazione Chi è O'Reilly L'editore americano che introdusse il termine del Web 2.0

7 147. Il termine web 2.0 fu introdotto nel:

2004 148. Quali di queste caratteristiche di base appartengono al concetto di Web 3.0: 149.

150. 151. 152. 153. 154. 155. 156.

157. 158. 159.

160. 161. 162. 163. 164. 165. 166.

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168. 169.

Web semantico I decreti di attuazione della riforma della scuola secondaria di secondo grado (DPR 87/2010, 88/2010 e 89/2010) prevedono l'insegnamento di una disciplina non linguistica in una lingua straniera: Nell'ultimo anno dei Licei, nell'ultimo anno degli Istituti Tecnici e negli ultimi tre anni dei Licei Linguistici CLIL è l'acronimo di: Content and Language Integrated Learning Il CLIL è un approccio didattico: Con doppia focalizzazione: sui contenuti e sulla lingua A differenza delle metodologie didattiche tradizionali, nel CLIL lo studente: Utilizza la lingua mentre impara, e impara la lingua mentre la utilizza Krashen fa una distinzione tra: Acquisizione e apprendimento Secondo la teoria dell'input comprensibile di Krashen, il ruolo del docente consiste nel: Limitarsi a fornire una gran quantità di input comprensibili Cummins definisce le abilità CALP come: Le abilità linguistiche richieste per lo svolgimento di compiti accademici In base al criterio del carico cognitivo individuato da Cummins, le abilità BICS richiedono uno sforzo: basso Vygotskij definisce la Zona di Sviluppo Prossimale come: La distanza tra la zona di sviluppo attuale e la zona di sviluppo potenziale Il supporto fornito dal docente attraverso lo scaffolding è: Temporaneo Le competenze richieste al docente CLIL comprendono: La competenza nei contenuti disciplinari, nella lingua straniera, e la conoscenza delle basi teoriche del CLIL La competenza linguistica del docente CLIL deve essere pari almeno al livello: C1 del QCER La natura topic-focused del CLIL implica che: Ogni unità deve essere incentrata su un singolo argomento Le attività individuate dal docente devono essere finalizzate all'apprendimento: Dei contenuti, della lingua, di abilità e di competenze Le quattro C del CLIL sono: Contenuto, capacità cognitiva, comunicazione e cultura Nella Tassonomia di Bloom (versione di Anderson), la capacità di creare è compresa: HOTS Il trittico linguistico del CLIL comprende: La lingua di apprendimento, la lingua per l'apprendimento e la lingua attraverso l'apprendimento Nel CLIL la partecipazione attiva degli studenti alla comunicazione può essere promossa riducendo: l teacher talking time (TTT) Il docente deve assicurarsi che la maggior parte dei problemi linguistici che emergono durante la lezione vengano risolti: Al momento Nel CLIL il contenuto e la lingua devono essere valutati: Sia Separatamente che congiuntamente Il dibattito scientifico sulla valutazione in Italia si è originato: In seguito alla scolarizzazione di massa

8 170. Il volume 'Lettera a una professoressa' di don Lorenzo Milani ha inteso:

Evidenziare il carattere selettivo dell'istituzione scolastica 171. L'opinione pubblica ha iniziato a interessarsi del prodotto scolastico: 172. 173. 174. 175. 176. 177. 178. 179. 180. 181. 18...


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