THE CORE Domande Complete PDF

Title THE CORE Domande Complete
Course Economia dello sviluppo
Institution Università degli Studi di Firenze
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DOMANDE THE CORE ECONOMY Capitolo 1 1. Il bastone da hockey nella storia. 2. La distribuzione del reddito mondiale nel 1980, 1990 e 2014. 3. Reddito disponibile medio e benessere medio: definiscili e confrontali. 4. Illustra e commenta il discorso di Robert Kennedy, 1968. 5. Confrontare il reddito in momenti diversi. Come si calcola? 6. Confrontare il reddito tra paesi diversi. Come si calcola? 7. Due millenni di reddito pro-capite nel mondo 8. Adam Smith: chi era costui? 9. La rivoluzione tecnologica permanente 10. La curva ambientale di Kuznets 11. L’economia e l’ambiente. 12. Definisci il capitalismo. 13. Definisci i mercati. 14. In che modo il capitalismo porta ad una crescita del tenore di vita? 15. I vantaggi della specializzazione . 16. Vantaggio assoluto e vantaggio comparato. 17. Come stabilire un nesso di causalità tra capitalismo e crescita? 18. Varietà di capitalismi. 19. Quando un capitalismo è dinamico? 20. L’economia come campo di studi.

RISPOSTE THE CORE ECONOMY 1-Il bastone da hockey è la rappresentazione grafica che otteniamo se analizziamo la crescita del pil pro capite nella storia fino ai giorni nostri. Ci accorgiamo infatti che fino al XVII secolo il tenore di vita è pressoché costante, non mutando in modo significativo. In questa epoca iniziamo ad apprezzare la curva del bastone, che si traduce in un aumento sistematico e persistente del tenore di vita per molti paesi. La Gran Bretagna vive una crescita importante dal 1650 circa; per il Giappone il punto di svolta è intorno al 1850; la svolta in Cina e in India è accaduta nella seconda metà del XX secolo. Questa crescita del tenore di vita è associata all’avvento di un nuovo sistema economico: il capitalismo, in cui proprietà privata, mercati ed imprese svolgono un ruolo centrale. 2-Intorno al 1980 le differenze di ricchezza fra il 10% più ricco e il 10% più povero di ciascun paese non è molto marcata. I Paesi più poveri erano il Lesotho e la Cina. I più ricchi erano la Svizzera, la Finlandia e gli Stati Uniti. Nel 1990 molti paesi hanno cambiato la propria condizione, arricchendosi. Questo vale per la Cina e per l’Uganda per esempio. Negli anni Ottanta la disuguaglianza cresce in molti paesi. Nel 2014 molti paesi cambiano la propria posizione del livello di ricchezza mondiale: la Cina cresce molto rapidamente, ma quelli he erano i paesi più ricchi nel 1980 lo sono anche nel 2014, con la differenza che la distribuzione del reddito è diventata più disuguale. Il reddito del 10% più ricco è aumentato rispetto a quello del resto della popolazione. Oggi le differenze di reddito fra paesi sono minori rispetto al 1980, tuttavia è aumentata la disuguaglianza fra persone dello stesso paese (situazione simile a quella descritta da K. Marx).

3- Il reddito disponibile medio è la somma degli stipendi o salari, dei profitti, delle rendite finanziarie e dei trasferimenti dal governo (pensione, sussidio di disoccupazione o di invalidità), o da altri, ricevuti in un certo lasso di tempo, tipicamente un anno, al netto di trasferimenti effettuati dall’individuo, incluso le imposte pagate al governo. Il benessere medio è la possibilità di soddisfare i bisogni di un individuo (sociali, economici). Il reddito ha un impatto rilevante sul nostro benessere, tuttavia molti aspetti del nostro benessere non dipendono da ciò che possiamo acquistare, ma: dalla qualità dell’ambiente naturale in cui viviamo, dal tempo libero che abbiamo a disposizione, dai beni e servizi forniti dallo Stato e da quelli prodotti all’interno delle famiglie. 4- leggere il discorso di Kennedy 5-Quando confrontiamo il reddito in momenti diversi è necessario tener conto del cambiamento dei prezzi. Quando stimiamo il valore di mercato della produzione di un’economia nel suo insieme moltiplicando la quantità di un bene per il suo relativo prezzo e sommando tutti i differenti beni, andiamo a calcolare il PIL nominale. Per tenere conto delle variazioni di reddito abbiamo bisogno e quindi della crescita o decrescita dell’economia è necessario calcolare il PIL nominale in un anno che prendiamo come base, per esempio il 2010. Per calcolare il PIL reale del 2011 dovremmo moltiplicare gli output del 2011 con i prezzi dell’anno base 2010. Se usando i prezzi dell’anno base il PIL è cresciuto allora appuriamo che il PIL reale è aumentato. 6- Per confrontare il reddito fra Paesi diversi dobbiamo scegliere di utilizzare uno stesso insieme di prezzi da applicare alla produzione di entrambi. Per fare questo non è sufficiente esprimere tutti i prezzi in una valuta comune. Per questo utilizziamo un insieme di prezzi noti come prezzi a parità di potere di acquisto (PPA). Essendo i prezzi tipicamente più alti nei paesi a sviluppo avanzato , se confrontiamo il PIL a PPP di due paesi di cui uno più ricco dell’altro, otteniamo una differenza minore nei risultati. 7-vedi risposta bastone da hockey 8- Adam Smith viene considerato il padre della scienza economica. Studiò all’Università di Glasgow e più tardi ad Oxford. Il libro che lo ha reso celebre è “The Wealth of Nations”, un’indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni, pubblicato nel 1776. Egli principalmente si chiedeva come la società potesse coordinare un numero così grande di attori economici (produttori, trasportatori, venditori, consumatori) che spesso non si conoscevano. La sua idea era che questo avvenisse in modo spontaneo, come il risultato della ricerca dell’interesse individuale di ciascuno. Egli è anche celebre per l’immagine della mano invisibile, che dovrebbe portare l’uomo d’affari verso un fine che non crede di stare perseguendo: l’interesse collettivo. Era convinto che la prosperità fosse collegata alla divisione del lavoro o specializzazione, e che questa sia limitata dall’espansione dei mercati. Pertanto la specializzazione viene promossa dall’apertura di canali navigabili e dall’espansione del commercio estero. E la conseguente prosperità portava a sua volta un’espansione del mercato. Condivideva con i suoi contemporanei che il ruolo del governo fosse quello di proteggere la nazione dai nemici esterni, di amministrare la giustizia, di investire nell’istruzione e nelle infrastrutture.

9-Più o meno dal XVIII secolo in Inghilterra si ha un punto di svolta, con il verificarsi di grandi progressi tecnologici e scientifici. Vengono introdotte nuove tecniche produttive in campo tessile e successivamente anche in altri settori, generando quella che è passata alla storia come Rivoluzione industriale. Da quel periodo l’uomo svilupperà sempre più tecnologie che gli permetteranno di combinare gli inputs in modi via via più produttivi per ottenere migliori e più numerosi output. L’ammontare di tempo impiegato per produrre la maggior parte dei prodotti si è notevolmente ridotto di generazione in generazione. 10- La curva ambientale di Kuznets

11- Gli esseri umani fanno da sempre affidamento sull’ambiente per procurarsi le risorse necessarie alla produzione dei beni e per il proprio sostentamento, fruendo della terra, dell’aria, dell’acqua, del vento e delle materie prime presenti in natura. Possiamo quindi pensare l’economia come parte di un sistema sociale più ampio, il quale a sua volta è parte della biosfera. L’uomo ha per molto tempo creduto di poter sfruttare la natura a suo piacimento senza dover pagare il conto delle sue azioni, e ha devastato il pianeta con la deforestazione, l’emissione di gas serra che causano il riscaldamento globale, il quale innesca il cambiamento climatico, con conseguenze spaventose sul livello dei mari per lo scioglimento dei ghiacciai. La relazione fra economia e ambiente può essere interpretata in due sensi: usiamo le risorse naturali per la produzione, che a sua volta, può influenzare l’ambiente in cui viviamo e la sua capacità di garantire la produzione futura. Gli avanzamenti tecnologici ci permettono però anche di ottenere più luce (ad esempio) con meno calore e consentirci di utilizzare le risorse come il vento, l’acqua, l’energia solare per produrre energia. 12- Il capitalismo è un sistema economico caratterizzato da una particolare combinazione di istituzioni: la proprietà privata (il fatto che i beni appartengano a qualcuno); i mercati e l’impresa. Più precisamente il termine capitalismo si riferisce ad una classe di sistemi che condividono queste caratteristiche, le quali in tempi e paesi diversi hanno assunto conformazioni peculiari. Cambia il modo secondo il quale si combinano con i governi e le famiglie, per esempio. La proprietà privata dei beni capitali è la caratteristica distintiva del capitalismo. 13- I mercati sono un mezzo che permette alle persone di trarre dei benefici scambiando dei beni attraverso un processo di acquisto-vendita. A differenza dei doni e del furto in uno scambio di mercato il trasferimento di un bene e servizio da parte di una persona a un’altra è ricambiato da un trasferimento nella direzione opposta (di un altro bene, baratto, o di denaro) ; il trasferimento è volontario; poichè lo scambio è proprietà privata deve essere considerato vantaggioso per entrambe le parti. In questo lo scambio differisce da un furto, e anche dal trasferimento di beni e servizi in un’economia pianificata; nei mercati c’è concorrenza, cosicché un imprenditori non può applicare un prezzo troppo elevato per i suoi prodotti, altrimenti i suoi acquirenti si rivolgerebbero ai concorrenti 14- Il capitalismo combina decentramento e centralizzazione, concentrando il potere nelle mani dei manager e dirigenti permette loro di coordinare un numero elevato di dipendenti,

limitando il potere del governo e dei vari attori nella misura in cui essi per vendere o comprare devono affrontare la concorrenza. Attraverso lo sviluppo delle tecnologie favorito dalla libera concorrenza fra imprese il capitalismo ha incentivato lo sviluppo di sempre più moderne tecnologie per migliorare le performance produttive, indispensabili per massimizzare i profitti. La specializzazione senza precedenti che si ha per quanto riguarda i compiti dei lavoratori e nei prodotti, come causa dell’aumento della produttività. Ciò è descritto ad esempio da Adam Smith nel celeberrimo esempio della fabbrica di spilli, in cui grazie alla specializzazione nel lavoro si massimizzava il numero di spilli prodotti, grazie a 1) il learning by doing; 2) la disposizione individuale a produrre una cosa o l’altra; 3) all’aumentare della quantità prodotta il costo di un’unità aggiuntiva risulta inferiore (parliamo di economie di scala). La specializzazione tuttavia ha luogo solo se c’è la possibilità di acquistare tutti gli altri beni di cui si ha bisogno. 15- 1) il learning by doing; 2) la disposizione individuale a produrre una cosa o l’altra; 3) all’aumentare della quantità prodotta il costo di un’unità aggiuntiva risulta inferiore (parliamo di economie di scala). La specializzazione tuttavia ha luogo solo se c’è la possibilità di acquistare tutti gli altri beni di cui si ha bisogno. Attraverso i mercati gli individui hanno la possibilità di scambiarsi ciò di cui necessitano. Adam Smith esempio fabbrica di spilli. 16- Una persona o uno Stato hanno un vantaggio assoluto nella produzione di un bene se gli input che impiega per la produzione di quel bene sono minori di quelli usati da un’altra persona o Stato Una persona o uno Stato hanno un vantaggio comparato nella produzione di un bene se il costo di produrre un’unità aggiuntiva di quel bene relativamente al costo di produrre un altro bene è più basso del costo di un’altra che dovrebbe sostenere per produrre gli stessi due beni. Definizione alternativa di vantaggio comparato: un individuo gode di un vantaggio comparato nei confronti di un altro individuo nello svolgimento di un compito se il suo costo opportunità (ovvero ciò a cui deve rinunciare per ottenere un determinato bene) per svolgere quel compito è inferiore a quello accusato dall’altro. Esso è quindi la relazione fra costi opportunità di due produttori. 17- Stabilire un nesso di causalità fra capitalismo e crescita non è semplice, poichè sono molti i fattori da tenere in considerazione. Infatti il capitalismo si è affermato nello stesso periodo della Rivoluzione Industriale e della svolta del bastone da hockey. Questo sarebbe coerente con il fatto che le istituzioni capitaliste furono fra le cause della nuova era di crescita continua della produttività. Ma il periodo dell’affermarsi del libero pensiero, l’Illuminismo, coincide anch’esso con l’inizio dello sviluppo economico persistente. Possiamo ricorrere ad un esperimento naturale per tentare di chiarire la situazione. Se osserviamo la Germania Ovest e la Germania Est alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la prima capitalista, la seconda con un’economia pianificata, vediamo uno stesso popolo, con stessa lingua, cultura e tradizioni. Prima della divisione le condizioni economiche dei due territori erano identiche; nel 1958 il Partito Comunista della Germania Est affermò che entro il 1961 il

benessere materiale della Germania Est avrebbe superato quella Ovest. Tuttavia non accadde, e anche per questo nel 1961 venne edificato il muro di Berlino. La Germania Est non riuscì a crescere come fecero il Giappone (che aveva subito ingenti danni dalla Guerra) e la Germania Ovest. Comunque ciò che possiamo desumere è più limitato: che nella seconda parte del XX secolo le istituzioni economiche sono state fondamentali per il benessere materiale della popolazione tedesca. 18- Non esiste un unico tipo di capitalismo, bensì un sistema in cui fanno parte diverse forme nelle quali si esprime. Il fattore che più influenza le differenze fra le diverse forme di capitalismo è il ruolo che assume lo Stato nell’economia. Per quanto riguarda paesi come la Corea del Sud e il Giappone parliamo di developement state (stato orientato allo sviluppo) in cui lo Stato diventa attori importante nello sviluppo economico, promuovendo direttamente la crescita di alcune industrie, fornendo un istruzione di livello alto alla popolazione, spingendo le imprese a competere sul mercato estero. E’ il caso anche della Cina, che sta seguendo un grande percorso di crescita economica differente da quello che ha sperimentato il Regno Unito nel XVIII e XIX secolo. In alcuni paesi comunque il capitalismo non ha portato ad ottimi risultati: ricordiamo la Nigeria o i paesi dell’ex Unione Sovietica dopo il 1990 19- Il capitalismo risulta dinamico contribuiscono sia istituzioni economiche sia istituzione politiche. Condizioni economiche: -la proprietà privata è sicura, lo Stato è in grado di garantire il rispetto dei contratti; non c’è rischio di espropriazione da parte di criminali o dallo Stato stesso; -i mercati sono concorrenziali e offrono incentivi necessari a rendere il sistema dinamico; -la gestione delle imprese è attribuita per meriti e non per privilegio di nascita o per relazioni politiche. Nella storia umana, il capitalismo è il primo sistema economico che garantisce l’appartenenza ad un’elite come conseguenza del successo economico. Condizioni politiche: -Lo stato deve garantire un sistema di leggi ben funzionante, che ne permetta soprattutto l’applicazione, anche quando il suo ruolo non è marcato come in Giappone o Corea del Sud; -deve impedire la creazione di monopoli, come sosteneva fermamente Adam Smitch, in quanto limitano la forza della concorrenza. Lo stesso vale quando le banche o alcune imprese oggi vengono considerate troppo grandi per fallire (too big to fail). -inoltre lo stato garantisce le infrastrutture, la difesa nazionale, l’istruzione e altri beni e servizi essenziali. 20- L’economia come campo di studi si occupa di come le persone interagiscono fra di loro, con l’ambiente naturale che le circonda per produrre ciò di cui necessitano e come tale interazione cambi nel tempo. Riguarda: -come acquistiamo le cose; -come interagiamo fra noi; -come interagiamo con il nostro ambiente naturale.

-come queste interazioni cambiano nel tempo L’economia è infatti parte della società, e la società è parte della biosfera. Le imprese producono beni e servizi utilizzando impianti e macchinari, che sono utilizzati da famiglie ed altre imprese. Le famiglie “producono” persone: la prossima generazione di lavoratori. Le famiglie e le imprese, come facenti parte della società e della biosfera, utilizzano le risorse naturali, trasformando la natura e i suoi input. DOMANDE CAPITOLO 2 21. Cosa è stata la Rivoluzione industriale? 22. Cos’è una tecnologia general purpose? 23. Andamento dei salari reali lungo sette secoli. 24. Cosa significa Indice dei salari reali? 25. Le tesi di Allen, Mokyr, Landes, Clark e Pomeranz sulla Rivoluzione industriale. 26. Cos’è un modello economico e come lo si usa? 27. L’utilizzo dell’ ipotesi ceteris paribus. 28. Rendita economica e rendita da innovazione. 29. Cos’è una tecnica e come l’imprenditore sceglie tra più tecniche? 30. Un’economia dinamica: innovazione e profitto. 31. Joseph Schumpeter:chi era costui? 32. L’incentivo a introdurre nuove tecniche. 33. Rapporto tra salari e costo dei beni capitali dal XVI al XIX secolo. 34. Il modello malthusiano. 35. La tesi della produttività media decrescente del lavoro. 36. La tesi che maggior tenore di vita implica maggiore popolazione. 37. L’effetto del progresso tecnico sul modello malthusiano. 38. La trappola malthusiana :esponi e commenta. 39. Definisci il progresso tecnico. 40. La fuga dalla trappola malthusiana. RISPOSTE CAPITOLO 2 21-La Rivoluzione industriale è stata un evento unico nella storia, una vera e propria discontinuità, una straordinaria fioritura di invenzioni e di innovazioni radicali che consentirono di ottenere la stessa produzione con l’impiego di una quantità inferiore di lavoro. Parliamo di una combinazione complessa di cambiamenti intellettuali, tecnologici, sociali, economici e morali interdipendenti. Sulle cause dello scoppio della Rivoluzione industriale proprio in Inghilterra nel XVIII secolo molti studiosi discutono in modo animato da tempo. 22- Le general purpose technology (GPT) sono un insieme di tecnologie che possono influenzare un'intera economia (di solito a livello nazionale o globale).[2][3][4] Esse hanno il potenziale di alterare drasticamente le società attraverso il loro impatto sulle strutture economiche e sociali preesistenti. Gli esempi includono il motore a vapore, la ferrovia, le parti intercambiabili, l'elettricità, l'elettronica, la movimentazione dei materiali, la meccanizzazione, la teoria del controllo o automazione, l'automobile, il computer, internet, la medicina e la blockchain. (Definizione presa da Wikipedia).

23- Lungo i sette secoli (dal 1200 al 2000) i salari reali hanno conosciuto due periodi principali: quello fino al 1700 in cui a causa della trappola malthusiana sono rimasti mediamente stabili ad un basso livello; e quello post Rivoluzione industriale nel quale sono cresciuti molto rapidamente. 24- Col termine “indice” consideriamo una quantità rapportata al suo valore in un altro periodo (il periodo di riferimento), che viene solitamente normalizzato a 100. Il termine reale indica che il salario monetario (ad esempio sei scellini ad ora) è stato corretto per tenere conto dei cambiamenti dei prezzi nel corso del tempo. Il risultato rappresenta il reale potere d’acquisto della remunerazione percepita dai lavoratori. La curva avrebbe assunto la stessa forma anche se l’anno base fosse stato un anno diverso dal 1850. 25- Allen (storico dell’economia): fattori chiave: il costo relativamente alto del lavoro e il basso costo delle fonti energetiche locali. La Rivoluzione industriale è stata molto più della rottura del ciclo malthusiano, bensì una combinazioen complessa di fattori culturali, militari, intellettuali, tecnologici, sociali, economici e morali interdipendenti. Mokyr (studioso della storia della tecnologia): le fonti del progresso tecnico risiedono nella rivoluzione scientifica europea e nell’Illuminismo. In questo periodo si sviluppano dei nuovi modi di trasformazione delle conoscenze in strumenti pratici e gli artigiaini e ingegneri dispongono così di tecniche per realizzare nuove macchine. David Landes: L’Europa ha sorpassato la Cina per ragioni culturali e istituzionali: lo Stato cinese era troppo forte, al punto di soffocare l’innovazione e la cultura cinese favoriva la stabilità rispetto al cambiamento. Georgy Clark: decollo britannico da attrib...


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