Chiaruzzi domande complete PDF

Title Chiaruzzi domande complete
Author Ludovic Joli
Course Relazioni internazionali
Institution Università di Bologna
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Summary

Domande d'esame...


Description

COSA INTENDE WIGHT PER TEORIA DELLE RI Con teoria internazionale Wight intende una tradizione di speculazione sulle relazioni fra gli stati, una tradizione immaginata come gemella della speculazione sullo stato alla quale è appropriato il nome di “teoria politica. ANARCHIA INTERNAZIONALE Per anarchia internazionale si intende l'assenza di un governo comune, un tertium super partes, dotato di capacità coercitive preponderanti e dell’autorità per impiegarle legittimamente. É la condizione di stato di natura I suoi membri perciò si affidano essenzialmente all'autotutela e non vi è un senso d'urgenza di cambiare questa situazione. solo il governo in qualche forma, riducendo i molteplici a uno, e trasformando la politica internazionale in nazionale, risolverebbe l'anarchia.

QUALI SONO PER BULL I MODELLI ALTERNATIVI ALL’ORDINE MONDIALE I modelli alternativi all’ordine mondiale sono: un mondo disarmato, un mondo fondato sulla solidarietà tra stati, un mondo con molte potenze nucleari, omogeneità ideologica, un sistema senza società, stati senza sistema, un governo mondiale, un nuovo medioevo oppure un’alternativa che non sia conforme a nessun modello precedente di organizzazione politica universale. PRINCIPI DELL’OBBLIGAZIONE INTERNAZIONALE DEL REALISMO E DEL RAZIONALISMO Per i razionalisti, il diritto ha carattere solenne d'inviolabilità, ed i trattati costituiscono un vincolo riconosciuto. Si basano quindi sul principio pacta sunt servanda (i patti vanno rispettati). Ma l'osservanza degli obblighi internazionali è condizionata dalla loro compatibilità con l'interesse nazionale. Di conseguenza i trattati sottostanno ad una clausola temporale, seguendo il principio del rebus sic stantibus. Per i realisti invece l'obbligazione è quell'impegno degli stati a privarsi di una parte di sovranità, ma questi impegni saranno poi probabilmente non mantenuti.

IMPERIALISMO DOTTRINALE la teoria rivoluzionita aspira alla costruzione di una singola repubblica dell'umanità. Delle tre possibilita di ottenimento di questo scopo, l'Imperialismo Dottrinale consiste nella volontà di una grande potenza di imporre l'uniformita ideologica. Scaturisce da due fonti che fondendosi ne costituiscono un modello originario: il popolo eletto dell'antico testamento e l'eneide. Questi pensieri sono espressi nel de monarchia di Dante.

INTERESSE NAZIONALI DI ALMENO UNA DELLE 3 TRADIZIONI DI PENSIERO DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI Per i razionalisti, vi è un equilibrio perseguibile e conseguibile fra gli interessi dei singoli stati e quelli della società internazionale. Quindi l'obiettivo è tutelare l'interesse nazionale nel rispetto e nella considerazione degli interessi degli altri stati, ovvero della società internazionale nel suo insieme.

DIRITTO INTERNAZIONALE SECONDO LA TRADIZIONE RIVOLUZIONISTA Il diritto internazionale è un'arma ideologica per la prosecuzione della guerra s.anta da parte di uno stato rivoluzionario. Inoltre per i rivoluzionisti vale il principio che con gli eretici non si deve tenere fede ai patti, esercitando quindi una discriminazione dottrinale fra i soggetti. PREGIUDIZIO NAZIONALE condizionamento esercitato sulle menti degli storici dal trionfo dello stato sovrano. Infatti questa istituzione che non riconosce nulla di superiore è prevalsa solo in un particolare periodo storico, di una specifica società, quella occidentale. Toynbee dice come la tirannia dello stato sovrano abbia esercitato un dominio intellettuale. Wight afferma come L'attuale sistema in europa è esistito solamente dalla riforma e ci ha dato l'illusione di essere normale, la regola.

FUNZIONI DELL’EQUILIBRIO DI POTENZA Possiamo dire che la preservazione dell’equilibrio di potenza, all’interno del sistema degli Stati Moderni, ha svolto tre funzioni storiche:  ha operato per prevenire che il sistema internazionale venisse trasformato in un impero universale  Ha preservato l’indipendenza degli stati, difendendoli dal pericolo dell’assorbimento da parte di un potere localmente preponderante  Ha fornito le condizioni in cui le altre istituzioni, da cui l’ordine internazionale dipende (cioè diplomazia, guerra, diritto internazionale, primato delle grandi potenze), hanno potuto funzionare COSA SI INTENDE PER ORDINE MONDIALE Per ordine mondiale si intendono quei modelli o disposizioni dell’attività umana che sostengono gli scopi elementari o primari della vita sociale all’interno dell’umanità intesa come totalità. L’ordine mondiale è più importante e originario dell’ordine internazionale perché le unità ultime della società composta dall’intero genere umano non sono gli Stati ma i singoli uomini.

COS’E’ IL COSMOPOLITISMO la teoria rivoluzionita aspira alla costruzione di una singola repubblica dell'umanità. Delle tre possibilita di ottenimento di questo scopo, il cosmopolitismo è la versione più rivoluzionaria poiché implica la totale dissoluzione delle relazioni internazionali. Afferma infatti che l'unica vera società internazionale è quella composta dai singoli individui. Ed è questo il fine da perseguire facendo appello alla cosmopolis, in modo da scavalcare la società degli stati e puntare alla creazione di una qualche forma di stato mondiale.

ESSENZA DEL RIVOLUZIONISMO Per i rivoluzionisti, la società internazionale non è altro che l'umanità, che invece è soffocata dalla sua suddivisione in stati. Quindi l'organizzazione delle relazioni internazionali così com'è è illegittima, e va ricostruita in base a una dottrina specifica. Alla fine del processo la società internazionale dovrebbe sparire in quanto tale, diventando analoga ad uno stato o ad una associazione universale. Quella esistente non è una vera società, come mostrano le sue drammatiche imperfezioni, perché la vera società deve essere ancora realizzata.

COSA SI INTENDE PER NUOVO MEDIOEVO Si intende una situazione in cui risulta possibile che gli stati sovrani scompaiano e che siano sostituiti da una versione moderna e secolarizzata del tipo di organizzazione politica universale esistente nell’occidente cristiano durante il medioevo. Nessuno stato è sovrano nel senso moderno, ognuno condivide la propria autorità verso il basso e verso l’alto. Nonostante ciò è pur sempre possibile uno sviluppo secolare di quel modello. Si tratta di un sistema di autorità sovrapposte e lealtà multiple. Potrebbe unire i popoli in una società universale evitando la concentrazione di potere che deriverebbe da un governo mondiale. Non ci sono però garanzie che un nuovo medioevo possa rivelarsi più ordinato del sistema degli stati

GUERRA PER TEORIA RIVOLUZIONISTA subordinata rispetto alla pace, ma considerata un male necessario. Ma non è la necessità causale dei razionalisti. È necessità teologica. Un male che deve verificarsi come mezzo per raggiungere un fine desiderabile: ovvero la ricostruzione della società internazionale in base ad un criterio finale ed assoluto. Secondo il rivoluzionismo duro, inoltre,

è prevista la possibilità di Guerra Santa in cui solo i veri credenti sono nel giusto e gli infedeli vanno convertiti o sterminati.

CONDIZIONI CHE DEFINISCONO LE GRANDI POTENZE PER BULL Quando parliamo di grandi potenze intendiamo riferirci a tre realtà:  intendiamo due o più potenze paragonabili dal punto di vista dello status, implichiamo, si potrebbe dire, l’esistenza di un club con una regola di appartenenza. Dunque non ci può essere solo una grande potenza  Quando parliamo di grandi potenze implichiamo il fatto che che i 

FUNZIONI DELLA DIPLOMAZIA L’attività diplomatica svolge 5 funzioni:  agevola le comunicazioni tra i leader politici degli stati e altre entità rilevanti  Aiuta la negoziazione di accordi  Raccoglie conoscenze e informazioni su paesi stranieri  Minimizza gli effetti delle frizioni che si verificano nella politica internazionale  Fornisce un simbolo tangibile dell’esistenza della società degli stati GIUSTIZIA INTERNAZIONALE Ha a che fare con le norme morali che attribuiscono diritti e doveri agli stati; si tratta dell’idea che tutti gli stati siano titolari dei diritti della sovranità. Ciascuno stato sostiene di essere titolare di diritti e doveri e richiede parità di trattamento nelle relazioni con altri stati. GUERRA PER I RAZIONALISTI i razionalisti riconoscono il carattere inevitabile e naturale della guerra. Ma riconoscono anche la capacità di cooperare degli esseri umani nel limitare la guerra nella società internazionale. La guerra non è illimitata e incontrollabile, anzi la guerra è il fallimento della politica, non una sua espressione. E quindi un male necessario, unico mezzo di giustizia in condizioni anarchiche, ma questa necessita è causale, non teologica. Avviene perche effetto di una causa, non è un mezzo in sé per raggiungere uno scopo desiderabile.

DIRITTO INTERNAZIONALE PER TRADIZIONE RAZIONALISTA Il diritto internazionale è concepito come le pratiche ed i trattati esistenti tra gli stati, costantemente ridefiniti in riferimento a certe norme e criteri dei quali sono imperfetta espressione. il diritto ha carattere solenne d'inviolabilità, ed i trattati costituiscono un vincolo riconosciuto. Questo ci riporta al principio pacta sunt servanda. Ma l'osservanza degli obblighi internazionali è condizionata dalla loro compatibilità con l'interesse nazionale. I trattati quindi sottostanno ad una clausola temporale, per il principio rebus sic stantibus.

DILEMMA DELLA SICUREZZA É la logica dei comportamenti che mirando ad un accrescimento della sicurezza particolare in condizione d'anarchia, producono un accrescimento dell'insicurezza collettiva. Per esempio se una potenza vicina si riarma, quelle vicine temendola si riarmeranno di conseguenza.

QUESTIONE SUL METODO SECONDO PANEBIANCO Negli anni ’60 vi fu una polemica interna al dibattito culturale negli Stati Uniti, ma con ripercussioni anche su quello europeo: da una parte i tradizionalisti, dall’altra i fautori del metodo scientifico. Accadde che, sull’onda della rivoluzione comportamentista, una nuova generazione di studiosi, per lo più addestrati all’uso di tecniche quantitative di indagine, contesto la

vecchia generazione (quasi tutti realisti). La polemica riguardava due modi diversi di intendere il metodo scientifico PRINCIPI DELL’IDEALISMO Gli idealisti hanno dato vita alla tradizione accademica delle RI con l’intento di porre lo studio scientifico della politica internazionale al servizio di un’utopia di pace. Essi sono portatori di una visione della politica internazionale che traeva legittimità dalla dottrina liberale. Credevano:  nella naturale armonia fra interessi delle nazioni  Che i conflitti di potenza non fossero inevitabili ma dipendessero, quando si presentavano, dall’esistenza di governi irresponsabili nei confronti dei governanti.  Che la democrazia e lo sviluppo di istituzioni internazionali per la composizione pacifica dei conflitti fossero strumenti principe per assicurare pace e prosperità al mondo. Gli idealisti contribuirono a fondare lo studio scientifico della politica internazionale e articolarono e diedero dignità intellettuale ad aspirazioni alla pace. PESSIMISMO ANTROPOLOGICO idea di una natura umana guidata dagli istinti della paura e dalla ricerca del potere

RIVOLUZIONISMO ROVESCIATO Per rivoluzionismo rovesciato wight intende il filone residuale che non rientra nei 3 idealtipi. Rivoluzionismo perchè promuove un'idea di validità assoluta da affermare. Rovesciato o invertito, perchè ripudia in assoluto il potere che da esso è postulato. Questo filone corrispone al pacifismo degli anni 60, rappresentato dalla figura del mathma(o come cazzo se scrive) Gandhi. Come il realismo, il rivoluzione rovesciata considera l'uomo negativamente, ma d'altra parte, lo considera capace anche di comportamento non violento e di essere positivamente influenzato da questo atteggiamento. La non violenza nella pratica è ritenuta l'unica risposta efficace alla violenza, ed è la soluzione al problema della guerra. Dal punto di vista etico pensano che ciò che sia sbagliato per gli uomini, sia moralmente sbagliato analogamente per uno stato tra gli stati.

BULL E L’EQUILIBRIO DI POTENZA Per equilibrio di potenza si intende una disposizione delle cose mediante la quale nessuna potenza si trova in posizione di dominare assolutamente ed imporre la propria legge ad altri. In genere si fa riferimento alla potenza militare, ma il potere può essere dato anche da altri fattori.

ORDINE INTERNAZIONALE Per ordine internazionale si intende un modello di organizzazione dell’attività internazionale che sostiene gli scopi elementari, primari o universali della società degli stati. Questi scopi sono 4:  obiettivo della preservazione stessa del sistema e della società internazionale  Mantenimento dell’indipendenza o sovranità esterna dei singoli stati  Mantenimento della pace nel senso dell’assenza di guerra tra gli stati membri della società internazionale come condizione normale delle loro relazioni, da rompersi solo in circostanze particolari e secondo principi generalmente accettati  Limitazione della violenza

COME ANALIZZA WALTZ LA POLITICA INTERNAZIONALE DAL PUNTO DI VISTA STRUTTURALE il tentativo di Waltz consiste nel coniugare la dottrina realista con un approccio struttural- sistemico. Da un lato egli accetta praticamente tutti gli assiomi tradizionali della dottrina realista, dall’altro traduce gli assunti tradizionali del realismo politico in una teoria sistemica rigorosa. Ispirandosi ai modelli di mercato della teoria microeconomica egli costruisce una teoria pura del sistema internazionale. Waltz riprende la distinzione fra teoria dell’impresa e teoria del mercato: assume cioè che le teorie “riduzioniste” possano essere utili al massimo per interpretare la politica estera degli stati ma che era politica internazionale debba essere spiegata nei suoi propri termini, ovvero in termini sistemici. La struttura di un sistema internazionale è un insieme di elementi che condizionano i comportamenti degli stati. La struttura del sistema internazionale è definita da un principio ordinatore e dalla distribuzione della potenza fra le unità del sistema. Conosciuta la struttura di un sistema internazionale non abbiamo bisogno di ulteriori informazioni per spiegarne il funzionamento. Waltz si serve di questa teoria per sottoporre ad esame critico tutti i principali aspetti della politica internazionale contemporanea. PERCHE’ LA TEORIA DELL’INTERDIPENDENZA E’ UN’ALTERNATIVA AL REALISMO Se per i realisti il potere che conta nell’arena internazionale è quello politico- militare e il potere economico ha sempre un ruolo subordinato, gli interdipendentisti ribaltano il rapporto tra sfera politico militare e sfera economica, poiché negano il postulato su cui fonda il pensiero realista: la condizione di anarchia politica internazionale. Secondo gli interdipendentisti il sistema internazionale è un insieme saturo di connessioni che legano fra loro individui e gruppi appartenenti a diversi Stati. I teorici dell’interdipendenza provengo, sul versante economico, dall’economia neo classica, keynesiana e post-keynesiana, su quello politologico, dalla teoria dei gruppi. L’interdipedenza economica ha creato, secondo loro, una condizione nuova il cui effetto principale è l’erosione della sovranità statale. Da un lato gli stati sono sempre più avviluppati in reti istituzionalizzate di scambio che ne limitano l’autonomia in politica estera; dall’altro, la crescente compenetrazione fra economie nazionali finisce per rendere sempre più sfumata la linea che separa l’ambito interno da quello esterno, le politiche pubbliche interne acquistano dunque valenza esterna. Fra le conseguenze politiche vi è invece il declino dell’importanza della forza militare nell’arena internazionale e il venir meno della tradizionale distinzione tra high policy e low policy. I teorici di questa teoria non sono però riusciti a dimostrare la validità dei loro assunti di fondo; soprattutto la tesi dell’interdipendenza mostra di essere perfettamente compatibile con l’interpretazione realista. Per i realisti infatti, l’interdipendenza altro non è che l’effetto dell’esistenza di poteri egemonici e sarebbe destinata a declinare con il declino di questi poteri. In conclusione, lungi dal proporre un nuovo paradigma, gli interdipendentisti si sarebbero limitati a registrare fenomeni che il realismo è in grado di spiegare. GOVERNO MONDIALE Sarebbe una forma di governo senza stati sovrani. Potrebbe realizzarsi per mezzo della conquista (forma imperiale) oppure per mezzo di un contratto sociale tra gli stati, e sarebbe quindi una repubblica universale fondata sul consenso. In quest’ultimo caso potrebbe essere sia un successo rapido che graduale. L’argomento classico in favore del governo mondiale è basato sull’analogia domestica, quello contrario sostiene invece che sebbene riesca ad ottenere un ordine più stabile, si dimostra nocivo nei confronti delle libertà e dell’autonomia di stati e individui. In pratica attribuisce la priorità allo scopo dell’ordine rispetto alla giustizia umana o internazionale.

INTERESSE NAZIONALE a fondamento e a tutela dell'interesse nazionale per i realisti vi è la LIBERTÀ ASSOLUTA DI AZIONE. Predilezione per accordi bilaterali e non vincolarsi con altre potenze se non alle proprie condizioni. Conflitto di interessi tra gli stati.

Per i razionalisti vi è un equilibrio perseguibile e conseguibile fra gli interessi dei singoli stati e quelli della società internazionale. Quindi l'obiettivo è tutelare l'interesse nazionale nel rispetto e nella considerazione degli interessi degli altri stati, ovvero della società internazionale nel suo insieme.

Per i rivoluzionisti vi è nella società internazionale una solidarietà di interessi immanente portati a convergenza dal divenire storico progressivo. Ma solo con una potenza predestinata che si fa portatrice di questo interesse generale, è realizzabile questo interesse.

CONDOTTA DELLA GUERRA RAZIONALISTA la Guerra può e deve essere sottoposta alla valutazione del giusto e dell'ingiusto. Dottrina della guerra giusta, secondo cui la guerra può essere mossa solamente in ragione di quattro criteri intellegibili: in ragione di una giusta causa, dichiarata da un'autorità idonea, scelta come extrema ratio, condotta con proporzionalità. Inoltre i razionalisti rifiutano i concetti di guerra illimitata dei realisti. Un male giustificabile quindi che quando in atto deve essere posta sotto ogni restrizione possibile.

FUNZIONI DELLA GUERRA PER BULL Le funzioni della guerra nel sistema storico degli stati moderni possono essere considerate da tre differenti prospettive: quella dei singoli stati, quella del sistema degli stati, quella della società degli stati. Dal punto di vista del singolo stato: è uno strumento di politica estera grazie al quale può raggiungere i propri obiettivi; Dal punto di vista del sistema internazionale: è una determinante fondamentale della forma che il sistema assume in ogni momento specifico. La guerra e la relativa minaccia, permette di distinguere quali stati sopravvivono e quali no, se crescono o declinano e cosi via.. ma non è l’unica determinante della forma del sistema internazionale; Dal punto di vista della società degli stati: da una parte è una manifestazione del disordine interno alla società internazionale e minaccia di ridurla ad uno stato di inimicizia, dall’altra parte è un mezzo attraverso il quale la società internazionale può raggiungere i propri obiettivi, con cui può attuare il diritto internazionale, preservare l’equilibrio di potenza e promuovere il cambiamento. DIRITTO INTERNAZIONALE PER BULL Può essere considerato come un corpo di norme che vincolano gli stati e gli altri attori della politica mondiale nelle loro relazioni reciproche, e al quale viene generalmente attribuito uno status giuridico. La definizione di diritto internazionale avanzata lo descrive come un corpo di norme che governano la mutua interazione non solo tra gli Stati ma anche tra altri attori della politica internazionale FUNZIONE DELLA GUERRA IN RELAZIONE ALL’ORDINE MOTIVO DELLA GUERRA PER WIGHT ATTENZIONE SE INTENDE LE MOTIVAZIONI DELLE GUERRE ALLORA Tre motivazioni delle ...


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