Zuboff CDS - riassunto sul capitalismo della sorveglianza, tutto ciò che è necessario per PDF

Title Zuboff CDS - riassunto sul capitalismo della sorveglianza, tutto ciò che è necessario per
Author Giorgio Campisi
Course videogiochi e gamificaiton culturali
Institution Università degli Studi di Parma
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Summary

S. ZUBOFF- IL CAPITALISMO DELLA SORVEGLIANZAINTRODUZIONE: CAPITOLO 1Il CDP ha diverse accezioni e definizioni : un nuovo ordine economico alimentato dall’esperienza umana che ne è fonte di materia prima per pratiche commerciali segrete di estrazione, previsione, controllo e vendita una logica del pr...


Description

S. ZUBOFF- IL CAPITALISMO DELLA SORVEGLIANZA INTRODUZIONE: CAPITOLO 1 Il CDP ha diverse accezioni e definizioni: 1. un nuovo ordine economico alimentato dall’esperienza umana che ne è fonte di materia prima per pratiche commerciali segrete di estrazione, previsione, controllo e vendita 2. una logica del profitto parassitaria, la cui produzione di beni e servizi è subordinata a una nuova architettura globale per la modifica dei comportamenti 3. una mutazione pirata e autoreferenziale del capitalismo industriale, caratterizzata da concentrazioni di ricchezza, conoscenza e potere senza precedenti (digitalizzati) 4. il contesto alla base dell’economia della sorveglianza 5. La minaccia relativa alla natura umana del ventunesimo secolo, come lo è stato il capitalismo industriale nel diciannovesimo 6. L’origine di un nuovo potere strumentalizzante che impone il proprio dominio sulla società e sfida la democrazia dei mercati 7. Un movimento che impone un nuovo ordine collettivo basato sulla sicurezza assoluta 8. L’espropriazione dall’alto dei diritti umani fondamentali, ovvero la sovversione della sovranità democratica del popolo La nostra è civiltà è definita come c. dell’informazione digitale. Mettiamo a disposizione una mole intensa di dati attraverso l’uso incessante di smart devices connessi. Concetto di casa fornisce lo spunto per due gradi aziende della tecnologia digitale di supporto alla vita domestica e quotidiana: AWARE HOME/NEST. Attraverso un circuito chiuso automatizzato di collaborazione wireless, la prima propone un programma di simbiosi uomo-casa, in modo da averla sempre sotto controllo con una tecnologia portatile. Fornisce anche la garanzia di privacy, del pieno controllo dei dati personali in comunicazione con quelli ambientali rilevati da sensori esterni. La particolarità di AH era che solamente l’utente aveva l’esclusiva gestione delle informazioni che circolavano, e le nuove conoscenze fornite alle tecnologie avevano il solo scopo di migliorare l’esperienza domestica, semplificarla e renderla più comoda, usandole a proprio beneficio. Tutto l’opposto delle politiche attuate da NEST, azienda assimilata da google per la regolazione dei termostati, che presupponeva automaticamente la gestione di tutti i dati personali inviandoli ai server google (dotati di assistente digitale)quindi implicando la possibilità di essere prelevati e utilizzati da altri dispositivi esterni al circuito, per scopi diversificati o di ulteriore controllo, e senza assumersene la responsabilità. L’attività delle smart home in quegli anni incrementata di circa 36 miliardi di dollari e tutt’ora in ascesa predilesse la logica di sfruttamento di nest, dopo aver usurpato il mercato di AH, il cui valore di mercato fu distrutto e i presupposti volatilizzati. il successo di nest è garantito dal fatto che il rifiuto delle norme nei termini di servizio delle politiche di nest metterebbe a rischio la sicurezza e l’incolumità degli utenti, in caso di avarie o incidenti domestici, compromettendo l’aggiornamento dei dispositivi e intaccando la vulnerabilità del sistema. Nonostante ciò, le tecnologie con tali presupposti sono quelle predominanti nella società dell’informazione digitale. Il CDS è unna nuova forma di capitalismo basato su una logica di profitto senza precedenti si nutre dell’esperienza umana (che diventa fonte di raccolta) e non del suo lavoro, accumulando quanti più dati sensibili (dati personali, vocali, preferenze…) per poter ricavare, attraverso tecnologie dotate di intelligenza artificiale, prodotti predittivi che sviluppano il surplus comportamentale, necessario ad elaborare comportamenti sempre più vicini alle aspettative dei consumatori, in modo da manipolarli e indurli a produrre quantitativi sempre maggiori di dati, quindi di surplus. Questa nuova tipologia di economia trae la sua forza dalla logica della competizione, per cui è fondamentale arrivare sempre primi concentrando la produzione sul potere, non sulla conoscenza, che garantisce la possibilità di intervenire direttamente sulla modifica di aspetti sempre più personali della vita del singolo, in quanto è proprio da questi (emozioni) che si ricava più profitto. La nuova ideologia strumentalizzante perciò fa leva su dinamiche di automazione e

interconnessione costanti con la tecnologia portatile degli smart devices operano un processo di renderizzazione del flusso di dati per trasformarli in aspetti comportamentali sottoponendo l’intera esperienza umana che ne diventa succube a sua insaputa. Il CDS opera su una tripartizione dell’economia: di scala/scopo/azione. La prima fase vede un accumulo sproporzionato di dati che costituisce il grande insieme dei dark data che solo se necessari, in un secondo momento verranno prelevati e renderizzati secondo l’economia di scopo per creare delle previsioni su base dati (es. advertisement tergetizzati); infine nel terzo imperativo dell’azione si arriva alla II fase della logica competitiva, in cui la seconda valenza della renderizzazione opera la modifica del comportamento condizionando l’utente/consumatore. È in questo modo che l’ideologia strumentalizzante del CDS va oltre la natura di semplice forma di produzione, è una logica del profitto guidata dagli imperativi economici permette un condizionamento insidioso dei comportamenti, che porta le aziende tecnologiche ad essere sempre più esigenti. Per questo motivo il CDS si discosta completamente dal vecchio capitalismo industriale della produzione, incentrato sulla produzione di beni per soddisfare la necessità di denaro e impiegato per il miglioramento degli aspetti della vita umana. Al contrario, la nuova logica contemporanea essendo parassitaria e autoreferenziale si avvantaggia dell’elemento della sorveglianza per controllare la vita umana, non migliorarla. Le aziende che adottano questo tipo di capitalismo sono principalmente google e amazon, facebook e apple, continuando verso una sorveglianza sempre più intensa grazie all’aggiramento delle politiche di privacy con ogni strategia possibile, oltre al vantaggio della contingenza storica con gli eventi terroristici dellì11 settembre. Questo elemento in particolare dimostra come il CDS delle aziende citate sia stato in grado di sfruttare le ansie collettive, camuffandosi da eroi opportunisti cogliendo al volo le occasioni di maggiore insicurezza e operando con la massima rapidità dei movimenti, utilizzando una retorica del web quasi indecifrabile grazie alla costante creazione di algoritmi. Queste sono protette dall’indecifrabilità dei processi, dall’ignoranza degli utenti e dalla sensazione di inevitabilità che presuppongono. Evolvendosi dalle piccole imprese, il CDS entra a far parte delle nostre vite dalle piccole transazioni o clausole ad esempio presenti nelle assicurazioni e nei prodotti sempre più targetizzati che propone, di cui non sappiamo mai di averne bisogno. Questi prodotti in realtà sono esche atte a persuadere gli utenti che rilasciano i propri dati liberamente e usufruibili da altre imprese, le vere clienti del cds. La nostra società subisce il cosiddetto patto di Faust per il quale internet ha una doppia faccia della medaglia, risultando indispensabile quanto distruttivo. La dipendenza prodotta e la simultanea consapevolezza di tale invadenza entrano in un conflitto duraturo, causa di intontimento psichico che rende assuefatti da questa realtà di “sfruttamento necessario” portandoci ad accettarla con cinismo e rassegnazione. Quasi paradossalmente, l’asimmetria della conoscenza è il principale veicolo di sopravvivenza del CDS nell’era dell’informazione in quanto è il mezzo di espropriazione del diritto e delle condizioni di esistenza della democrazia e della libertà stessa. Si presuppone che se i suoi mercati floridi non verranno contrastati, i mezzi di modifica comportamentale del CDS prevarranno su quelli di produzione del capitalismo industriale. Questo anche a causa dello stato confusionale e caotico deludente dei mercati, di cui il CI è responsabile: il cds interviene con l’illusione di superare questa condizione e compensare le difficoltà, agendo in modo invisibile per controllare senza scampo chi vi aderisce. È la missione di numerose startup, freelancers, nuovi settori dell’informazione, per giocarsi il futuro dell’umanità e le redini del potere. L’innovazione caratteristica del CDS che ne determina il successo nell’era digitale è di essere senza precedenti, in quanto tale non può essere controllato. Esattamente come il colonialismo durante la scoperta del nuovo mondo, i capitalisti della sorveglianza hanno potuto stabilirsi e imporre le loro norme in una comunità ignara di ciò che stava succedendo, semplicemente perché i meccanismi cognitivi operano attraverso analogie con le conoscenze più familiari possibili, trasformandole in un’estensione del passato, ovvero normalizzando l‘anormale, per essere immediatamente accettato e abbattere il muro della diffidenza. Allo stesso modo, le norme del capitalismo tradizionale non possono essere applicate per la comprensione del nuovo cds, identificato solitamente attraverso i concetti di privacy e monopolio. Come per debellare una malattia, un virus, è fondamentale conoscerlo e trovarne i punti deboli in modo da poter creare un vaccino, ricorrendo a nuovi termini, nuove analisi e scomponendolo nei minimi termini.

Innanzitutto, è bene tenere a mente che il CDS non è una tecnologia ma una logica commerciale dell’accumulo, che risponde a imperativi economici e trasforma la tecnologia in azione. Anche se permea il digitale agisce al di fuori di esso, assumendo varie forme insite nella tecnologia che sfrutta. Ad esempio, non sono i motori di ricerca a trattenere i dati una volta accumulati, ma vengono immediatamente venduti ad aziende e agenzie governative. Questa logica fa apparire inevitabili le attività del cds, che sono in realtà calcolate e targetizzate appositamente, come cattura perfettamente il motto “la scienza trova, l’industria applica, l’uomo si adatta” questo neutralizza ogni opposizione da parte degli utenti, che accettano in un atto obbligatorio di fiducia le condizioni di sorveglianza. Questo aspetto nefasto della logica della s. può essere abbattuto se pensiamo che la tecnologia dipende necessariamente da economia e società, e non può esistere da sola: per questo l’inevitabilità tecnologica non esiste, le tecnologie sono mezzi sempre in funzione dell’economia e operano subordinate a quello che Weber definisce orientamento economico di conseguenza, il CDS non può definirsi come tecnologia ma piuttosto espressione innovativa e moderna degli imperativi economici, che ne impiega diverse ma non può mai esserne equiparato. Chi gestisce questa forma di controllo sono gli imperativi economici, responsabili della produzione del capitale della sorveglianza, in un meccanismo regolato da leggi di sorveglianza. Come detto in precedenza, il CDS è un capitalismo pirata che, alla stregua delle altre forme capitalistiche, sfrutta le condizioni storiche del suo tempo (economia+ contesto sociale) per funzionare in modo efficace. Questo è il punto di partenza per individuare una sorta di pattern, uno schema ripetitivo che riveli le modalità di funzionamento della nuova logica della sorveglianza, attraverso dinamiche aziendali e elementi tecnologici. Struttura del libro cap. 1) basi del cds, forma originaria; PRIMA PARTE:2)scenario di comparsa e affermazione=contestualizzazione economico-storico-sociale(nasce nella Silicon Valley tra le filiere USA della google), collisione tra individualismo e regimi economici neoliberali; analisi dell’invenzione del cds, prima elaborazione dovuta a Google, meccanismi imperativi economici, approccio radicale alla società disprezzando i limiti del privato e dell’individuale (sfruttamento diritto di invadere la privacy in favore di una sorveglianza unilaterale attraverso strategie istituzionalizzanti), e sfruttando l’esperienza umana a scopo di lucro, sostenuto dall’assenza di leggi e di governanceprivatizzazione di google e competitor della divisione dell’apprendimento nella società; SECONDA PARTE: creazione di un business della realtà trasferendo la sorveglianza da online a vita reale, creando prodotti predittivi sotto logiche competitive, per produrre sempre più dati comportamentali e influenzare/manipolare comportamenti personalizzandoli; l’insaziabile competizione degli imperativi economici porta a creare surplus comportamentale basato su esperienze sempre più intime per raggiungere rapidamente i propri obiettivi, legittimati da nuovi protocolli, messi in atto su piattaforme quali facebook/ pokemon go: questo permette di abbattere ogni resistenza e abusare dell’autonomia individuale; pratiche illegali e nocive accusate dalle istituzioni solo recentemente e nemmeno messe in discussione dove sono più intense; rischio di compromissione del libero arbitrio; TERZA PARTE: analisi ascesa potere strumentalizzante espresso concretamente in un’infrastruttura onnipresente, computerizzata e interconnessa (il grande altro), con una visione profondamente antidemocratica della società: PS organizza, irreggimenta la società che intende come insieme di individui-macchine in grado di apprendere e operare in concorso con le altre per questo IS=totalitarismo; tuttavia imprescindibile dal mondo digitale ma necessario nella società dell’informazione. Fasi evolutive CDS: 1. migrazione mondo virtuale- mondo reale; 2. spostamento focus sulla dimensione sociale, fonte di risorse da sfruttare e di strumentalizzazione; 3. divisione dell’apprendimento pensata come simulazione di macchine che apprendono, subordinate allo stesso sistema 4. la logica di sorveglianza porta a una confluenza sociale in grado di sostituire la democrazia con la pressione di gruppo e certezza computazionale, annullando la percezione della realtà e la funzione sociale individuale

Il CDS è una minaccia alla democrazia perchè in grado di rovesciare la sovranità agendo dal basso e dall’interno, in maniera implicita, creando un mondo senza uscita. I modi con cui si individua sono distaccati dal capitalismo tradizionale: visione collettivista e totalizzante/ libertà senza ostacoli e illusoria per l’individuo. Solo noi come individui possiamo fermare questo regime prima che sia troppo tardi, attraverso nuove forme di cooperazione e determinazione del problema, e rimettendo il perseguimento del bene dell’umanità al centro della civiltà dell’informazione. Come prima cosa è vitale distinguere il CDS dal CP, i quali si differenziano negli scopi primari: il CDS raccoglie i dati utilizzando qualsiasi strategia di estorsione implicita, come l’advertising, mentre il CP chiede sempre il consenso con l’obiettivo di migliorarne il prodotto o il servizio. In questo periodo l’unica azienda che ha riconosciuto i propri limiti ponendosi come obiettivo una riorganizzazione della struttura cds è APPLE, mentre amazon ha recentemente impostato tutta la sua organizzazione produttiva sulla sorveglianza. Questo però non da nessuna garanzia per il futuro, in quanto tutto è in continua dinamicità.

II PARTE Cap 7) Il business della realtà 2015: Eric Schmidt (ex CEO di Google), afferma che internet scomparirà perché arriverà a far parte integrante di noi aveva dichiarato la fine di internet parafrasando il fondamentale articolo del 1991 dell’informatico Mark Weiser, “The Computer for the 21st Century”, p. di riferimento per gli obiettivi della tecnologia della Silicon Valley. Weiser aveva presentato la computazione ubiqua, per la quale se la realtà virtuale “simula” il mondo anziché aumentarlo, si sarebbe infuso nel mondo reale un apparato universalmente interconnesso costituito da una computazione silenziosa, “calma” e vorace definito nuovo “ambiente computazionale” per le sue possibilità di conoscenza illimitata, come sapere “quale abito hai rimirato a lungo la settimana scorsa, perché conosce entrambe le tue posizioni, e può risalire retroattivamente a chi l’ha creatopossedere macchine che si adattano al contesto umano invece di costringere gli umani a entrare nel loro mondo renderanno l’uso di un computer stimolante come una passeggiata nei boschi. Quale forma di surplus consente la fabbricazione di prodotti predittivi in grado di predire il futuro nel modo più affidabile è un punto di svolta cruciale nell’elaborazione pratica del capitalismo della sorveglianza, ed è condotto dal secondo imperativo economico della previsione, e rivela il ruolo decisivo che ha nel determinare i guadagni dei capitalisti della sorveglianza. La prima ondata di prodotti predittivi consentiva la pubblicità targettizzata online, in cui questi dipendevano dal surplus ricavato in quantità di scala su internet (I imperativo dell’estrazione). La competizione per i profitti della sorveglianza reso il surplus una condizione necessaria, ma insufficiente per il successo. La soglia successiva è stata fissata dalla qualità dei prodotti predittivi, per cui si instaura il III imperativo della previsione cioè l’espressione della competizione tra queste forze (resa)1) Costretti a migliorare le previsioni, i capitalisti della sorveglianza come Google hanno ampliato e diversificato le proprie architetture dell’estrazione per arrivare a nuove fonti di surplus e a nuove operazioni di rifornimento, intensificate per contenere economie di scopo ed economie d’azione. 2) Il passaggio alle economie di scopo pone una nuova serie di obiettivi: il surplus comportamentale dev’essere tantissimo e anche vario, e tali variazioni vanno sviluppate in due dimensioni. La prima è l’estensione delle operazioni di estrazione dal mondo virtuale al mondo “reale” dove effettivamente viviamo le nostre vite. I capitalisti della sorveglianza hanno capito che i loro guadagni futuri sarebbero dipesi dalle nuove vie di approvvigionamento che riguardano anche la vita vera quotidiana, per cui procedono anche lungo la dimensione della profondità, la cui ricerca da parte delle economie di scopo è ancor più sfacciata, perché si basa sull’idea che il surplus comportamentale più predittivo, e pertanto più remunerativo, possa essere scandagliato nelle dinamiche più intime del sé. Queste operazioni di rifornimento mirano alla nostra personalità, ai nostri stati d’animo, alle nostre emozioni, e ai nostri punti deboli. Ogni livello d’intimità deve essere automaticamente catturato e appiattito in una marea di dati (renderizzazione) a uso e consumo delle catene di montaggio di una fabbrica che come obiettivo si pone la certezza assoluta. Le economie di scopo sarebbero state necessarie ma non sufficienti per creare prodotti predittivi in grado di garantire un vantaggio permanente nei nuovi mercati dei comportamenti futuri. 3)Il modo più sicuro per predire un comportamento è tuttavia intervenire alla fonte e determinarlo attraverso

le economie d’azione, ottenute tramite processi presenti nelle macchine configurati per intervenire sullo scenario del mondo reale, tra persone e cose reali. Questi interventi sono pensati per aumentare la certezza che le cose vengano fatte= suggeriscono, indirizzano i comportamenti e le propensioni verso direzioni specifiche, per mezzo di azioni impercettibili come inserire una determinata frase nel nostro feed di Facebook, o programmare il momento in cui il pulsante acquista comparirà sul nostro telefono nuovo livello di competizione caratterizzato dal binomio scopo-azione, che incrementa l’invadenza delle operazioni di approvvigionamento e dà il via a una nuova era per il commercio della sorveglianza=business della realtà. Se le economie di scala agivano limitate al mondo digitale, il business della realtà impiega macchine che operano nel mondo reale compimento della visione di Weiser: processi computazionali automatizzati e onnipresenti, indistinguibili dagli utenti, con una piccola differenza: operano nell’interesse dei capitalisti della sorveglianza. Termini per dissimulare questa situazione= “computazione ambientale”, o “internet delle cose”, costruita attraverso meccanismi di datazione, strumentazione, connessione, comunicazione e computazione costante e onnipresente di ogni cosa animata o inanimata, e di tutti i tipi di processi. L’attività che si svolge nel mondo reale è costantemente ricavata e monitorata e restituita al mondo virtuale, sottoforma di dati pronti a essere trasformati in previsioni. Grazie all’estrazione l’imperativo della previsio...


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