Che cos\'è una fanfiction - Riassunto PDF

Title Che cos\'è una fanfiction - Riassunto
Course Semiotica
Institution Libera Università di Lingue e Comunicazione IULM
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Riassunto libro...


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Che cos’è una fanfiction Capitolo 1. Lineamenti storici 1.1 La fanfiction: definizioni e caratteristiche La fanfiction (chiamata anche fanfic, fic o FF) è un genere letterario nel quale i fan di un’opera appartenente a qualsiasi mondo, dalla narrativa alla cinematografia per esempio, ma si possono usare anche personaggi reali (Harry Styles, diventato poi Christian Grey, era uno dei protagonisti in “Cinquanta sfumature di grigio”), creano storie atte a raccontare fatti preesistenti con una visione del tutto personale.! Si può quindi dire che questo genere esista grazie all’esistenza stessa dei fan.! ———————————————————————————————————————————! Chi è un fan?! Le due scuole di pensiero principali vedono la derivazione di fan da due termini diversi:! • To fancy = ammirare! • Fanatic derivazione latina di fanum (Tempio, luogo sacro) - questa definizione è strettamente legata al cult. La fanfiction sarebbe, metaforicamente, un culto profano che rappresenta la fascia “bassa” dei comportamenti religiosi.! ———————————————————————————————————————————! Che cos’è una fanfiction?! Negli ultimi anni, sono state fornite diverse definizioni a riguardo e, nonostante la scarsa esaustività e completezza, aiutano a comprendere meglio questo genere letterario.! La studiosa e fanwriter Francesca Coppa ha individuato sei tratti caratterizzanti:! • La fanfiction origina dalle fandom della science fiction, riferendosi ai lavori di fantascienza scritti e pubblicati in un contesto non professionale o semiprofessionale —> periodici a basso costo o una zine (rivista a basso costo). Nonostante non sia legata al mercato letterario editoriale, molti scrittori professionisti continuano a scriverle e pubblicarle per divertimento, senza ottenere alcuna retribuzione. In questo contesto, il termine fan non fa riferimento ad un’opera caratterizzata da originalità degli elementi o dalla qualità, ma ad un lavoro fatto per “amore” cioè amatoriale e dilettantistico - da un’attività professionale retribuita;! • Lev Grossman definisce le fanfiction come “storie e romanzi che utilizzano i personaggi e gli ambienti appartenenti al lavoro creativo professionale di altre persone”. Questa accezione evidenzia due fattori alla base dell’attività dei fan:! 1. Coinvolgimento emotivo nella storia originale e la resistenza o il desiderio di sovvertire e reinterpretare il materiale-sorgente. I fanwriters scelgono come protagonisti delle loro storie personaggi secondari nei lavori originali e si possono concentrare su temi che passano in secondo piano o che non sono accuratamente approfonditi nella storia originale. ! Un esempio è Draco Malfoy (Antagonista della saga di Harry Potter), della cui infanzia si conoscono soltanto quelle poche informazioni fatte trapelare dall’autrice stessa. Il fanwriter ha così l’occasione di immaginare una possibile infanzia di abusi, permettendo poi a Draco di redimersi, tramutando il suo status da antagonista a eroe;! 2. Aspetto di continuità tra le fanfiction e le opere della letteratura tradizionale: Rosencrantz and Guildenstern Are Dead (1966) di Tom Stoppard, dove i protagonisti principali sono due personaggi secondari dell’Amleto di William Shakespeare o Wide Sargasso Sea (1966) di Jean Rhys, che diventa un prequel di Jane Eyre di Charlotte Brönte.! • Le fanfiction riscrivono storie che appartengono legalmente ad altri, ossia si appropriano di materiale creativo protetto da copyright. Se si facesse riferimento solo alle opere attualmente

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protette da copyright, marchi o altri vincoli di proprietà intellettuale, tale definizione sottolinea come le storie possano essere “possedute”. Con il progressivo aumento di storie massmediatiche a livello nazionale e globale - definite da Henry Jenkins - si è davanti ad un nuovo fenomeno in termini di “proprietà” che non riguarda più solo il singolo, ma si espande ai livelli dei conglomerati aziendali (studi cinematografiche, reti televisive,…) e ai colossi online come Apple, Netflix, Amazon e Google. I fanwriters vanno oltre, mettendo in discussione le politiche sulla proprietà testuale: un’opera non è più di dominio esclusivo di chi la produce ma aperta alla riappropriazione da parte del lettore/consumatore;! • Viene scritta all’interno di una comunità fannish (appartenente ai fan) e in base agli standard di quest’ultima. Seppur creata all’esterno del mercato editoriale, la fanfiction non è da considerarsi come un genere letterario libero da vincoli di qualsiasi tipo. Al contrario, le storie vengono costruite in base alle convenzioni letterarie, alle aspettative e ai desideri dei lettori che formano una specifica comunità, ed inscritte in generi sviluppati da e in essa, accreditando la “logica del dono”, degli obblighi sociali, delle restrizioni, dei limiti etici e delle norme autoimposte sottesa alle pratiche collettive degli appassionati;! • È una fiction speculativa verso un personaggio piuttosto che un mondo finzionale - il concetto fu elaborato da Robert Heinlein nel 1941 e diffuso nel 1947 grazie al saggio On the Writing of Speculative Fiction - e descrive collettivamente lavori appartenenti ai generi della science fiction, del fantasy e dell’horror che si basano sul criterio del “Cosa accadrebbe se?” o del “E se…?” (What if?). Secondo Mary Ellen Curtin nelle science fiction la domanda è rivolta al mondo (What if the world were different?) mentre in quello delle fanfiction ci si concentra sul singolo (What if a person were different?) ossia la trasformazione identitaria (sociale, di classe, di specie) richiede un input immaginativo che innesca il processo creativo e, di conseguenza, l’elaborazione del mondo finzionale. Un altro aspetto caratteristico della fanfiction è che spesso cambia il mezzo di divulgazione della storia originale, passando da film o serie televisive a storie scritte, permettendo così al fanwriter di concentrarsi sull’interiorità, ossia sui pensieri dei protagonisti, sulle motivazioni che li hanno spinti a compiere una scelta piuttosto che un’altra e a fornire un riquadro psicologico completo al lettore. Avendo già a disposizione un filo conduttore per gli eventi, il fanwriter può così concentrarsi sull’introspettività dei personaggi. Più si passa dal testo source al testo derivato, più il mind reading si accresce e la narrazione diviene più complessa.! • La fanfiction è creata a costo zero, ma non “per niente”. Si evidenzia come la gift economy (economia del dono) su cui si basa la produzione delle fanfiction, si sta lentamente avvicinando all’economia editoriale tradizionalmente intesa. Inoltre, scrivere una storia gratuitamente ideologia alla base delle fics - non vuole sminuirne il valore e il significato. Grazie al web, le fandom sono riuscite ad attirare più lettori e anche aziende, come Wattpad e Kindle Words di Amazon le quali hanno creato modelli commerciali basati sulle fanfiction. Negli ultimi decenni gli agenti letterari e gli editori vogliono sempre più pubblicare fanwriters di successo, e i fan stessi si uniscono per creare diversi tipi di imprese: alcuni tramite Kickstarter - un sito web di crowdfunding - o altre piattaforme simili; altri, grazie a tip jars (vasetti per le “mance”) digitali, possono donare denaro ad un autore. È necessario tenere a mente che l’economia informale del dono comporta degli obblighi sociali e morali.! Le fanfiction, modificando costantemente i propri repertori tematici e il proprio corredo morfologico, faticano ad avere una definizione rigorosa. Grazie al continuo espandersi del potenziale diegetico, si differenziano dall’intertestualità formale, in quanto non hanno in comune la revisione e la lettura critica che le caratterizza.! Per tale ragione, spesso non sono considerate canoniche. Esistono, tuttavia, casi nei quali il processo di invenzione creativa è talmente influente sui fan da trasformarsi in fanon (canone adottato dai fan): nella saga di Harry Potter, è canonico che Sirius Black sia padrino di Harry, mentre nel fandom è fanonico che Piton sia il padrino di Draco.! Nei casi in cui le versioni fandom vengano contraddette da una puntata di una serie televisiva, cinematografica o romanzesca, la possibilità che la “nuova informazione” venga accettata dipende dalla forza della fede nella versione rielaborata e dal tipo di informazioni fanon prese in considerazione. Il canone definisce quindi il materiale-fonte (personaggi, ambienti e trame) che viene riconosciuto come autentico da una comunità e può essere chiuso (statico) o aperto (dinamico): nonostante il termine sia circolato per molti anni all’interno delle fandom, il “canone” fece la sua prima apparizione tra i fan delle avventure di Sherlock Holmes, al fine di distinguere le

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opere originali da quelle apocrife. Grazie al web, la fiction sta diventando una forma d’arte mainstream e, allo stesso tempo, le fandom stanno passando dal dominio della subcultura a quello della cultura.! Nel 2007 la rivista “Time" ha riferito che il popolare sito fanfiction.net ospitava oltre 1 milione di storie ed era stato il più visitato tra oltre 700 siti presenti nella categoria “intrattenimento/libri e scrittura”. Lo sviluppo esponenziale di tale fenomeno è supportato da una propria letteratura critica identificata dai fan con il termine "meta", che appare in saggi pubblicati in zines o in siti come The Fanfic Symposium, Metafandom, Fanhackers o Fanlore, e che va di pari passo con la nascita di specifici studi critici in ambito accademico. I fan studies sono ormai un campo di ricerca rivolta alla cultura e all'attività di fan in quanto singoli individui o di appassionati, con marcata differenza a seconda che i fan studies precedano o seguano la rivoluzione digitale della fine degli anni 90.! ———————————————————————————————————————————! Le tre waves dello studio della fanfiction Piotr Siuda individua tre diverse “ondate” (waves) di indagini critiche, che forniscono un’idea più chiara di come sia cambiato l'atteggiamento del mondo accademico verso la screditata suburra dei fan:! • La deviation wave si riferisce agli studi condotti tra la fine degli anni 30 e l’inizio degli anni 90. L’interesse dei ricercatori nei confronti dei fan è minimo in quanto questi ultimi sono poco visibili. Nei pochi testi dedicati all’argomento i fan sono descritti con una visione stereotipata: immaturi, disadattati, incapaci di socializzare, inclini al fanatismo. Vengono considerati individui alienati che l’industria dell’entertainment di massa manipola allo scopo di fidelizzarli. In “I’ll Be Here With You”: Fans, Fantasy and the Figure of Elvis (1992), Stephen Hinerman tratta la forma più radicale di fanatismo maniacale manifestata dalle fan verso l'icona del rock’n’roll Elvis Presley, mentre alcuni studiosi come Robert Jewett, John S. Lawrence e Harvey Greenberg si limitano a rafforzare l'immagine patologica dei fan di science fiction. Il titolo dell'articolo di Joli Jensen, Fandom as Pathology (1992) dimostra come il movimento fannish costituisse un evidente segno del decadimento morale, culturale e sociale delle società contemporanee. John Tulloch e Henry Jenkins, due studiosi che hanno a lungo indagato sul discredito dei fan da parte della società, non hanno mancato di ricordare come persino il termine Trekkies (fan di Star Trek) si riferisse a quello che c'era di negativo nella cultura di massa, compreso il cieco consumismo, l'interesse ossessivo per aspetti banali e routinari della vita quotidiana, la mancanza di impegno intellettuale e la volontà di sfuggire alla realtà per volteggiare nel cosmo asfittico dell’inesistente e del controfattuale (gli appassionati fanfictioners opposero poi al termine negativo Trekkies il lessema del tutto positivo Trekker);! • La resistance wave si manifesta negli anni 90 e più precisamente nel 1992, con la pubblicazione di tre testi considerati fondativi per la ricerca sui fan in generale e sulle fanfiction: Textual Poachers di Henry Jenkins; Enterprising Women di Camille Bacon-Smith e Feminism, Psychoanalysis, and the Study of Popular Culture di Constance Penley. Questi studiosi si opposero strenuamente a quelli della prima "ondata", evidenziando le qualità e la creatività dei testi dei fan, in grado di resistere, combattere o se non altro avviare un negoziato con la cultura pop. I rappresentanti del “Centre for Contemporary Cultural Studies” dell’Università di Birmingham hanno mostrato disaccordo con l'immagine dei fan quali consumatori passivi della subcultura di massa, evidenziandone la capacità di costituire un cluster comunitario, scrivere fanfiction, pubblicare zines, organizzare convention ecc. Michel de Certeau, il grande sociologo della quotidianità prima dell'esplosione del web, definì i fanfictioners come ribelli della testualità mainstream, facendo di essi dei poachers (“bracconieri"), che si appropriano di un testo e lo rielaborano in base alle proprie esigenze. Molti ricercatori della resistance wave sono stati e sono tuttora dei fan attivi e membri di varie fandom. A Jenkins si deve inoltre la formalizzazione definitiva del concetto di aca-fan (inizialmente coniato da Matt Hills nel 2002 nel suo libro Fan Cultures), contrazione del sintagma academic fan, ossia studiosi che sono al tempo stesso dei “feticisti” frequentatori di ciò che studiano;! • La mainstream wave inizia nel 2006, anno di pubblicazione di Convergence Culture di Jenkins e di Fan Fiction and Fan Communities in the Age of the Internet di Karen Hellekson e Kristina

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Busse, raccolta di studi interessati alle motivazioni individuali dei fan e alle loro risonanze emozionali, ma che si concentrano anche sulle eterogenee attività delle fandom.!

1.2 Preistoria delle fanfiction In Fic: Why Fanfiction Is Taking Over The World (2013), Anne Jamison insiste sulla continuità della letteratura fannish con il passato, nonostante le innovazioni dovuto allo sviluppo tecnologico e mediatico.! ESEMPI:! • Lancelot ou le Chevalier à la carrette - Chrétien de Troyes (1770-80 ca.). chiesto dalla sua protettrice Maria di Champagne - figlia di Eleonora d’Aquitania e del re di Francia Luigi VII -, la quale indicò le fonti e un principio di trama su cui basarsi.! • Roman de Troie Benoît de Saint-Maure (1160-70) rivisitazione della storia d'amore tra i due personaggi della mitologia greca Criseide e Troilo, e successivamente riscritta da Giovanni Boccaccio nel Filostrato (1335-38 ca.), a propria volta fonte del poema Troilus and Criseyde (1383-85) di Geoffrey Chaucer, di cui The Testament of Cresseid (1493) del poeta scozzese Robert Henryson costituirà di fatto il sequel, cui si ispirerà infine William Shakespeare in The Tragedy of Troilus and Cressida (1601). !

Criseide e Troilo

Roman de Troie

Filostrato

Troilus and Criseyde

The Testament of Cresseid

The Tragedy of Troilus and Cressida

Benoît de Saint-Maure

Giovanni Boccaccio

Geoffrey Chaucer

Robert Henryson

William! Shakespeare!

• Sequel del Don Quixote di Miguel de Cervantes - Alfonso Fernández de Avellaneda (1614): non è chiaro se si trattasse di un omaggio, di una prova agonistica o semplicemente del desiderio di scrivere una variante della storia cervantina. Già nel 600 era una pratica comune la riscrittura, talvolta a fini di pirateria editoriale, specie sul mercato librario di Napoli e Venezia, di mondi funzionali e personaggi già esistenti.! • Samuel Richardson fu noto per la corrispondenza epistolare che intrattenne con i lettori, interessati a fornirgli indicazioni circa il continuo delle sue storie - principalmente della Pamela (1740) e della Clarissa (1748) - e a intervenire in un processo di autentica pre-pubblication. I corrispondenti di Richardson erano consapevoli di venire usati come miniera di informazioni, di suggerimenti aneddotici e persino di enunciazioni stilisticamente sagaci per le lettere che il romanziere includeva nei testi funzionali. Una catena di montaggio di tayloristica perfezione, in cui tutti guadagnavano: Richardson ne traeva un reddito in termini di invenzione, i lettori in termini di immersività e identificazione empatica. La corrispondenza che Lady Dorothy Bradshaigh, dietro lo pseudonimo di Belfour, ebbe con Richardson è particolarmente nota: dopo aver letto i primi quattro volumi di Clarissa, ella rimase sconvolta dalle notizie che circolavano sulla scelta dell'autore di far morire l'eroina, e così prese la decisione di scrivergli per intervenire nel processo di delineazione del plot. Gli mandò una prima lettera il 10 ottobre 1748, chiedendo allo scrittore se la notizia fosse vera o falsa, attraverso qualche riga sotto forma di annuncio nel "Whitehall Evening Post”. Inizio così la più intensa delle corrispondenza intrattenuta da Richardson con i suoi lettori, non senza violare spesso i confini che dividevano la realtà dalla finzione. Fedele, appassionata e tiranna, Lady Bradshaigh divenne il lettore ideale teorizzato da Umberto Eco nel Lector in fabula. La cooperazione interpretativa nei testi narrativi (1979), cioè la principale protagonista del processo di costruzione del plot, introiettata dall'autore all’interno del testo, affinché sia garantito un destino fausto a Clarissa. Da un lato un destinatario scrive all'emittente di una storia, dall'altro Clarissa è una lettrice che scrive a Lovelace come se fosse l'autore del suo destino. Un'ambiguità di sicuro impatto emotivo sul pubblico dell'opera di Richardson. ! Il • coinvolgimento viscerale da parte dei lettori segnò altre tappe fondamentali della letteratura inglese, soprattutto in relazione ai romanzi storici di Walter Scott, che scossero l'opinione pubblica e funsero da modello anche per i Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Si possono

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ricordare Mary Ann Evans, che assunse anni dopo il nom de plume di George Eliot, una fangirl e autrice di fanfiction sulla falsariga delle narrazioni Scottiane, e soprattutto William Makepeace Thackeray, insoddisfatto dall’esito romantico di Ivanhoe (Walter Scott, 1819), e autore di un suo parodico sequel, Rebecca and Rowena (1850): in questa riscrittura d'autore, Ivanhoe è sposato con la nevrotica Rowena ma, stanco della sua vita monotona, parte per la Francia dove incontra Riccardo Cuor di Leone, intento a cingere d'assedio il castello di Châlus. Durante la battaglia finale il re muore e lo stesso Ivanhoe viene dato per morto, ma qualche tempo dopo, guarito delle gravi ferite, torna in Inghilterra travestito da monaco e scopre che la moglie si è risposata. Ora la storia pubblica implode nella vita privata, che si intreccia e prevarica sulla prima come poi la storia di Renzo e Lucia prevarrà su quella della dominazione Spagnola in Italia nel 600: in pieno conflitto contro il successore di Riccardo I, Rowena viene incarcerata e muore durante la prigionia, in modo tale che Ivanhoe possa partire per la Spagna alla ricerca del suo primo amore, Rebecca. Sbarcato a Barcellona partecipa alla Reconquista combattendo i mori e trascorre il resto dei suoi giorni con l’amata —> Happy end, happy love. In modo simile alle fanfiction attuali, anche queste prime ricodificazioni nascevano dalla volontà di cambiare, ampliare o approfondire il materiale-sorgente, ma oggi siamo in presenza di un interventismo di scala maggiore: non si tratta più soltanto di ri-scrivere storie su personaggi e mondi funzionali inventati altri autori, ma di ideare narrazioni per una comunità di lettori già, per così dire, intenzionati a leggerle, avvezzi alla storia e desiderosi di contribuire attivamente al processo creativo. È l'emittente a regnare sovrano, il destinatario è tale soltanto pro tempore, in attesa di autodichiararsi amministratore plenipotenziario della storia. ! Qual è l'autentica novità delle fanfiction attuali? La fandom. La costituzione comunitaria dei destinatari o addirittura la collettivizzazione forzata della lettura, per cui l’evoluzione delle fanfiction odierne va di pari passo con l'ascesa delle fandom entro le quali, come sostiene Abigail Derecho, tutto procede secondo un "principio arcontico" che genera universi finzionali alternativi rispetto all’opera originale, senza tuttavia violarne i confini generali.!

1.3 Le fandom La parola fandom unisce al termine fan il suffisso locativo astratto o concreto “dom” (luogo dedicato a; popolato da - kingdom, per esempio, fa riferimento ad un luogo ...


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