01 Finanza Aziendale - Appunti di lezione 1 - 2 PDF

Title 01 Finanza Aziendale - Appunti di lezione 1 - 2
Author Luca Da Ros
Course Finanza aziendale
Institution Università Cattolica del Sacro Cuore
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Appunti finanza aziendale integrati con slide...


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FINANZA AZIENDALE Dove partire e dove arrivare -Acquisire le conoscenze base delle grandezze che caratterizzano le dinamiche funzionali di un'impresa. -Quali sono queste grandezze?

Le grandezze in un’impresa sono 3 e sono interconnesse: quella reddituale, patrimoniale e quella finanziaria reddituale: riguarda la parte economica -> tutti i fatti che accadono in un determinato periodo di tempo -> quello che avviene nel CE (costi e ricavi): si registrano fenomeni positivi )(ricavi) e fenomeni negativi (costi). Questi elementi fanno parte dell’aggregato reddituale; è ciò che accade nell’esercizio. Lo stato patrimoniale è la fotografia di ciò che avviene in un determinato momento. Cosa c’è al 31/12? Comprende anche elementi immateriali e strutturali, valori che perdurano nel tempo e nell’esercizio. SI hanno immobilizzazioni, attivo circolante (rimanenze, crediti, cassa), ratei. Nella parte passiva: patrimonio netto: sciale, utile, fondi per oneri, tfr, debiti, ratei e risconti passivi Dati con più rilevanza formale che sostanziali. Nello stato patrimoniale abbiamo asset e passività (i debiti, o le rimanenze, hanno un significato all’interno dell’azienda). Terza grandezza finanziaria: nello stato patrimoniale fa evincere quelle che sono le capacità finanziarie (dispon liquida e debito finanziario che l’impresa ha) - debiti finanziari: verso le banche: debito che genera interessi passivi Le forme di finanziamento

Finanziamenti che nascono nell’impresa o sono esterni - disinvestimenti: fatto di avere immobilizzazioni immateriali che non servono più e vengono vendute e si ottiene della cassa - cash flow: capacità dell’impresa di generare ricchezza/liquidità/risorse finanziarie internamente che va ad aumentare la sua capacità finanziaria - capitale di rischio: patrimonio netto -> si aumentano risorse fin di un’impresa andando a sottoscrivere un aumento di capitale sociale, mettendo capitali freschi nell’azienda, o attraverso azioni straordinarie - quotazione in borsa Altra possibilità per finanziarsi: modalità ordinaria: accesso al debito bancario (mutui di lungo periodi, operazioni più limitate,..)

Emissione obbligazionaria Strumenti ibridi

LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO Riclassificazione Stato Patrimoniale Lo schema civilistico dello Stato Patrimoniale può essere rivisto e riclassificato secondo diversi criteri: - Liquidità (elemento discriminante: tempo) - Pertinenza Gestionale (elem. discriminante: natura) La riclassificazione permette di osservare alcune aspetti insiti nell'azienda non direttamente rilevabili dallo schema richiesto dal codice civile. SI guarda quello che c’è nello stato patrimoniale (attività e passività) Lo stato si riclassifica secondo due criteri Riclassificazione: partire da quello stato patr e andare a prendere le varie voci e strutturarle in modo diverso, riclassificare in modo dfferente Attivo deve essere uguale al passivo SI prendono queste due macrocomponenti e si rimescolano in base a dei punti di vista (criteri): - liquidità - pertinenza gestionale Ciò che identifica questi du criteri è l’elemento che prendiamo in considerazione Da una parte elemento temporale, dall’altra si mette in evidenza nla natura delle voci che coontraddisstinguono lo SP Logica temporale o natura delle voci La ricalssificazione permette di guardare alcuni aspetti non direttamente rilevabili Stato Patrimoniale riclassificato secondo il criterio della liquidità

Si tiene in considerazione la componente temporale, il tempo Si distingue tra le attività di breve periodo e le p di breve periodo e le attività di lungo e le passività di lungo. Le voci si riclassificano secondo un’altra logica Attività e passività evidentemente rimangono uguali, ma si classificano nello schema in modo diverso. Tempo importante nello SP Immobilizzazioni: voci, asset di lungo periodo, con natura pluriennale. Nel passivo c’erano voci che identificavano debiti di lungo periodo (debiti entro 12 mesi e debiti oltre) C’è già una suddivisione Si separano voci di breve periodo da quelle di lungo Il ragionamento è legato a un aspetto finanziario: un debito di breve periodo si contrappone a un debito di lungo periodo perché è esigibile dalla controparte nel primo caso in un tempo ristretto, nel secondo in tempi più lunghi. Quel tempo si trasforma in un’uscita finanziaria nel primo caso in un breve periodo. è importante sapere se bisogna pagare il fornitore domani o fra un anno. Identifica una programmazione finanziaria

Se ho un attivo di lungo periodo ho risorse che saranno in grado di generare ricchezza in una logica di medio/lungo periodo Se ho un impianto, grazie ad esso ho la capacità di fabbricare un prodotto Se ho rimanenze, le materie prime in magazzino è in grado di generare ricchezza già nell’immediato. Arco di tempo ridotto Il tempo è più dilatato in un’immobilizzazione. Liquidità immediata: è già cassa; è un asset che per natura è già liquido, è già disponibile. Titoli senza grande variazione di valore L. differite: crediti e effetti che vedono la trasformazione in liquidità nel breve periodo. Ho registrato un ricavo e col cliente ci si mette d’accordo per il pagamento tra 60 giorni. Disponibilità: rimanenze: atei e risconti passivi: asset a disposizione dell’impresa che qui non sono liquiditi. È una liquidità impegnata. Un prodotto finito in magazzino non è venduto e quindi non posso incassare il suo valore. Non si è ancora trasformato in liquidità in cassa La riclassificazione col criterio della liquidità ci permette di vedere quanto le attività e le passività si trasformano in asset (in una liquidità) Immobilizzazioni materiali (beni tangibili) e immateriali (untangible, valori, asset come brevetti e licenze), partecipate (imm finanziarie: che un’impresa ha del capitale sociale di altre imprese). passività di breve termine: scadenza immediata: debiti vs fornitori/banche di breve termine, contributi, tasse -> scade entro i 12 mesi -> uscita finanziaria programmabile nel breve periodo. Passivilità lungo termine: debiti oltre l’esercizio, oltre i 12 mesi, di impegno finanziario di luno termine; non toglie il respiro oggi Obbligazioni: strumenti di credito erogati dalle imprese a quelli che vogliono partecipare a finanziare l’impresa. tfr debito a lungo periodo Patrimonio netto: debito dell’azienda nei confronti dei soci. È un misto: dall’altra parte è il capitale socio dell’azienda, la sua componente patrimoniale, rappresenta la solidità patrimoniale proprio dell’azienda, che vieene poi arricchito con riserve e utili. Differenza formale In una logica di operatività il magazzino ha un tot di valore. In caso di chiusura la valorizzazione del magazzinocala, si liquida il magazzino, si trasformano in liquidità gli asset per liquidare i soci. Il valore col saldo non ha criterio funzionale, si svenderà, si creerà un attivo più basso di quello scritto in bilancio. Possono verificarsi minusvalenze e plusvalenze. Stato patrimoniale con la logica temporale Patrimonio netto: differenza tra attivo e passivo 4. Stato Patrimoniale riclassificato secondo il criterio della pertinenza gestionale -- Attività correnti -- Passività correnti - Crediti commerciali - Debiti commerciali (acconti, fornitori, tributi, verso partecipate,..) - Rimanenze - Ratei e risconti passivi - Ratei e risconti attivi - La differenza tra queste due sezioni genera il Capitale Circolante Netto Commerciale (CCNC): Att corr-Pass corr= CCNC (Operating working capital) - L'Operating working capital indica l’attivo corrente (cioè operativo) al netto del passivo corrente. Il suo significato economico può essere esprimibile come l’investimento, se il saldo è positivo, o il finanziamento, se negativo, determinato dalla gestione corrente. Nello sp ci sono voci con natura finanziaria; si distinguono voci che hanno natura finanziaria (liquidità immediate, obbligazioni (hanno natura onerosa), mutui, Debiti vs fornitori non lo sono. Gestione corrente: si individua tutto ciò che rappresenta l’acquisizione di materie prime, la trasformazione e la vendita dei prodotti Attività correnti (attivo corrente): composto da crediti commerciali, rimanenze e ratei e risconti attivi Passivo corrente: debiti commerciali (es debiti vs fornitore) e ratei e risconti passivi -> dc: approvvigionamenti dovuti per aver acquistato materie prime… tributi, debiti vs fornitori crediti commerciali: crediti che non hanno natura finanziaria Nell’attivo coreente e nel passivo corrente non troviamo voci finazniarie (debiti obbl, vs banche)

Se prendiamo attivo corrente e sottraiamo il passivo corrente otteniamo il’opeating working capitale: capitale circolante netto commerciale. Questo margine permette di individuare una grandezza aziendale importante. Due casi: se AC è maggiore del passivo corrente -> OPWC >0 (VALORE POSITIVO) -> l’azienda sta investendo, Se AC minore del passivo corrente -> OWC l’azienda si sta finanziando Fantozzi e pane, tradimento Pane: rimanenze -> nell’attivo corrente Fantozzi ha disponibilità ridotte Rimanenze: spreco, assorbimento di casso Rimanenza: cassa utilizzata con un determinato scopo Attivo corrente: ciò che assorbe cassa -> acquisizioni necessarie funzionali (comprare materie prime) se il magazzino è sproporzionato si sprecano risorse, si assorbe la cassa. L’attivo corrente ha una capacità di assorbire cassa; il pc genera la cassa: debito che non pago subito ma tra 6 mesi: ma con i capitali dei suoi fornitori lui costruiva nuovi punti vendita: s finanziava grazie ai fornitori -> debito non oneroso -> il fornitore si fidelizzava il cliente e lo era per più punti vendita. Il passivo corrente genera cassa: se non pago il fornitore, quel capitale è disponibile a me, quinid mi finanzio non con il sistema bancario (in cui c’è un costo) ma a titolo gratuito Avere PWC minore di zero genero cassa a titolo gratuito è meglio il finanziament, il secondo caso Se pago subito il fornitore su qualcosa che andrò a incassa tra 120 giorni il circolante si ingigantisce molto. A > P situazione di investimento Se il saldo è negativo l’azienda si sta finanziando attraverso passività non onerose, non finanziarie. Se un’azienda ha un ciclo di produzione lungo, a differenza di supermercati, ha un grande attivo circolante Poniamo che uno vuole aprire un bar-> caffe me lo pagate quando volete-> a livello di marketing molto successo, bar popolato, fatturati altissimi, consumi di caffè elevati. Dopo il primo mese il fornitore bussa la porta e dice di pagare il caffè e deve pagare il ragazzo assunto. Ma la logica del barista era crediti vs clienti enormi. Questi assorbiscono cassa. Non ha soldi per pagare il caffè e lo stipendio. Quindi va in banca perché non ha disponibilità finanziarie. Ativo corrente più basso possibile o comunque piu piccolo del passivo corrente Se i capitali sono investiti in una rimanenza non possono esssere utilizzti per altro, per esempio per il pagamento di alcuni debiti. Quindi è meglio una siyuazione differente, in cui l’attivo corrente sia il più basso possibile, o comunque inferiore al PC I dati contabili dello sp possono essere estratti in qualsiasi momento, dati monitorati day by day.

Stato Patrimoniale riclassificato secondo il criterio della pertinenza gestionale

Passività e att corenti: ciò che si evince dalla gestione corrente -> voci che hanno valore commerciale; non sono presenti voci finanziarie (es: deb vs clienti) OWC: tutto ciò che ha valore strutturale nell’attivo e nel passivo

All’operating working capital sommiamo la parte dell’attivo che ha valore strutturale (investimenti strutturali..), sottraiamo gli elementi del passivo che hanno caratteristiche strutturali -> otteniamo il net asset Attivo corrente – passivo corrente = OWC OWC + investimenti strutturali – passività strutturali = Net asset (CION) I net asset rappresentano un margine estremamente importante

Cosa manca da prendere in considerazione -Le immobili ciò che ha valore commerciale, non abbiamo trattato ciò che ha valore finanziario- cassa e banca non ancora trattati Passivo: patrimonio netto, fondi, oneri e tfr .. debiti (vs fornitori e vs banche) (prestiti obbligazionari, debiti vs soci per finanziamenti -> hanno carattere finanziario) (debiti vs istituti di previdenza sociale Abbiamo preso in considerazione debiti che hanno un carattere non finanziario (debiti vs fornitori, debiti tributari, vs isriruti di previdenza sociale) Quanto capitale l’impresa necessita per poter funzionare; se l’imoresa non ha a disposizione tali risorse l’impresa deve chiedere prestiti (solitamente in banca, anche se il prestito bancario costa, ha titolo oneroso). Debiti e crediti finanziari?

Net Asset - Rappresentano le risorse necessarie per il funzionamento dell'impresa, senza le quali non ne risulta possibile il funzionamento. - Le risorse necessarie possono essere finanziate da: - Capitale proprio (Equity) - Posizione finanziaria netta (PFN) Net asset: capitale che si necessità senza il quale non può funzionare l’impresa. Questa disponbulità la trovo nel capitale proprio e dalla posizione finanziaria netta (somma algebrica di tutte le voci che hanno natura finanziaria all’interno dello sp. Es: net asset = 500.000 euro ; se l’impresa non ha a disposizione come risorse finanziarie per 500.000 euro l’imoresa deve chiedere prestiti (in banca -> è a titolo oneroso) Mancano da considerare debiti e crediti finanziari Net asset = C proprio + PFN L’impresa deve avere una disponibilità pari ai net asset per far funzionare l’impresa Attivo – passivo – patrimonio netto = zero Lo stato patrimoniale è una scatola Attivo

Patrimonio Netto Passivo

A = PN + P NA (net asset) = E (equity) (PN) + PFN (componente debitoria netta) Concetto uguale a zero Poniamo A = 100 PN = 20 P =? -> 80 Alla fine la somma algebrica deve dare zero I net asset rappresentano la sintesi di cio che occorre dal pnto di vista fiannzairio per far funzionare l’impresa Poniamo NA = 100 -> può essere composto in varie maniere, può essere coperto dal patrimonio netto (senza indebitarsi col sistema bancario) Se i net asset sono molto alti non cono coperti dal patrimonio netto e dai debiti-> nevessitano il contributo di un istituto di credito, di una banca, un prestito Esempio: mala gestione corrente e mala interpretazione di un investimento Imprenditore dell Franciacorta Capacità commerciale di 200.000 bottiglie, dopo aver acquistato un macchinario che ne produceva 1.000.000 di bottiglie l’anno ed erano in crisi Ma all’anno vendono 200.00 bottiglie

RiMANENZE CHE NON SI SA QUANDO DIVENTERanno liquidità Le rimanenze assorbono cassa Smettere di produrre nuove bottigie, femrare la produzione e svendere Tutto ciò che è componente dell’attivo ha capacità di assorbire cassa, mentre le passività generano cassa Tanto sono piiù bassi i margini tanto l’impresa è più efficiente e funzionale La PFN - La posizione finanziaria netta è data dalla somma algebrica tra le attività e le passività finanziarie ed esprime l'indebitamento netto dell'impresa

Pfn: insieme di debiti e crediti finanziari; la somma dei crediti finanziari a breve e differneza dei debiti finanziari a breve; a cui poi si aggiunge…….. Quanta disponibilità ha la nostra impresa Uno sguardo di sintesi L'attività di impresa deve essere finanziata. In che modo? Si possono distinguere: - Finanziamenti a titolo oneroso (debiti vs banche, capitale proprio, obbligazioni) - Finanziamenti a titolo gratuito (debiti vs fornitori) Vi sono poi delle voci che assorbono liquidità e altre che si muovono in senso contrario. Tra le prime rientrano i crediti, le giacenze di magazzino, etc. Fra le seconde i debiti vs. fornitori. Perché? Uno sguardo di sintesi... un esempio

Crediti vs clienti Stesso attivo delle due aziende Passivo diverso: debiti vs banche e d vs fornitori Mezzi porpri L?aziendaa a ricorre di più al debito verso fornitori per finanziarsi

Uno sguardo di sintesi.... procediamo con la riclassificazione

Gestione corrente (OWC) restituisce un valore diverso tra le due aziende Crediti vs clienti + rimanence – deb vs fornitori = 20 (A) = 40 (B) Togliamo tutte le attività e le passività strutturali (tra parentesi meno) quindi abbiamo i net asset Net asseta dell’azienda A = 50 -> quei net asset sono finanziati in parte (20) per mezzi propri, e dall’altra parte si è dovuto chiedere il contributo agli istituti di credio Ma peggio l’azienda B: rapporto più fragile con i fornitori, sistema bancario più pesante Uno sguardo di sintesi... cosa si evince? L'azienda A e B hanno il medesimo livello di capitalizzazione (MP, equity) , ma l'azienda A riesce meglio a gestire la propria attività d'impresa perché utilizza meno risorse onerose, infatti è meno impegnata con il sistema bancario, che come abbiamo visto, incide sui costi. L'attivo di un'azienda assorbe la cassa e deve essere ottimizzato, mentre per le passività il processo è contrario: vanno massimizzate. non bisogna avere tante rimanenze, tanti crediti vs clienti, gli investimenti non devono essere sproporzionati La capacità di gestire un’impresa non è solamente economica, ma anche gestionale e delle risorse finanziarie. Esiste un’altra modalità per ottenere capitale oltre che andare in banca a chiedere un prestito: chiedere ai soci (aumento di capitale) -> intervento sulle disponilità

Il conto economico riclassificato - Anche il conto economico può essere riclassificato per dare informazioni aggiuntive a riguardo della gestione di un'impresa. - Nella riclassificazioni vengono poste in evidenza le 5 gestioni che formano il risultato di esercizio. – Gestione caratteristica -> gestione propria dell’azienda, che caratterizza il core business dell’impresa – Gestione finanziaria -> il peso dei debiti , interessi attivi, voci ricavate da poste che hanno natura finanziaria RIGUARDA costi e ricavi generati da debiti o crediti di natura finanziaria – Gestione accessoria -> poniamo che un’impresa ha un centinaio di anni; le unità produttive di 100 anni fa sono ben diverse da quelle di oggi -> ogni cosa non utilizzata o non genera alcun reddito ppure può anche costituire un cpìosto; quel metro quadrato non mi restituisce un valore -> si affitta il capannone (120.000 euro di costi in meno e 180.000 di affitto -> 300.000 di ricavi -> non appartentgono alla gestione caratteristica – Gestione straordinaria (Più evidente nella precedente versione) del bilacio -> ciò che non è ordinario -> es: rummo -> un’alluvionegli fece mariretutti i magazzini -> svalutazione -> minusvalenza con valore straordinario – Gestione fiscale -> riguarda il socio di maggioranza dell’impresa, imposta (assurda) L’IRAP L’Ires - La riclassificazione del CE può seguire il: – Criterio a valore aggiunto – Criterio costo del venduto (o funzionale) Rimaneggiare in conto economico Due tipi di riclassificazione Gesytioni che emergono in un conto economico

Conto economico a valore aggiunto + Ricavi della gestione caratteristica - Costi per materiale di trasformazione = Valore Aggiunto - Costo del lavoro = Margine Operativo Lordo (EBITDA) - Ammortamenti e svalutazioni - Accantonamenti = Risultato operativo (EBIT) Ebitda: margine lordo Conto economico a valore aggiunto EBIT +/Proventi e oneri finanziari = Risultato della gestione ordinaria +/Proventi/oneri gestione straordinaria = Risultato prima delle imposte (RAI) Imposte = Utile/Perdita d'esercizio Valore aggiunto: margine che dice quano valore la manodopera è stata in grado di generare col suo operato. In base al materiale acquisito, la manodopera, il costo del lavoro, quanto valore aggiunto ha dato? Differnza tra ricavi della gestione caratterstica e i costi di trasformazione -> dato dal costo del lavoro Automobile auto smontata e auto con pezzi smontati Si tohlie quanto costa il lavoro (con contributi..) SI trova l’Ebitda -> earining before interests -> margine operativo lordo -> primo indicator di redditività Ebit: earning before interests and taxis Conto economico a valore aggiunto (tre margini) - Il Valore Aggiunto mette in luce quanto valore l'azienda è stata in grado di aggiungere alla materia prima e a tutte le condizioni acquisite all'esterno tramite il processo di trasformazione. - L'Ebitda (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Ammortizzation) è il margine operativo lordo...


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