10 Vilfredo Pareto - Riassunto Sociologia generale PDF

Title 10 Vilfredo Pareto - Riassunto Sociologia generale
Author Valerio Maio
Course Sociologia generale
Institution Università Telematica Pegaso
Pages 2
File Size 64.4 KB
File Type PDF
Total Downloads 111
Total Views 148

Summary

L'OBIETTIVO DELLA LEZIONE E' QUELLO DI DESCRIVERE IL PENSIERO DI VILFREDO PARETO (1848-1923) CHE FU PRIMA INGEGNERE, POI ECONOMISTA, INFINE SOCIOLOGO. LA LEZIONE EVIDENZIERÀ COME EGLI NON OPERA IL DISTACCO DALLA TEORIA ECONOMICA, MA NE INTEGRA LE ASTRAZIONI PER ARRIVARE, ATTRAVERSO LO STRUMENTO SOCI...


Description

Vilfredo Pareto. Pareto e la teoria dell’azione Vilfredo Pareto fu prima ingegnere, poi economista, infine sociologo. Rispetto agli studiosi italiani dell’epoca, egli appare teso a distruggere preconcetti, sentimentalismi, pulsioni missionarie, utopie, demagogie. La sua posizione è rigorosamente scientifica. Egli vede il sistema sociale come un sistema fisicochimico, nel quale le molecole sono rappresentate dai singoli umani con le loro particolarità che interagiscono al momento della miscelazione sociale. Egli non opera il distacco dalla teoria economica, ma ne integra le astrazioni per arrivare, alla spiegazione di quelle manifestazioni del comportamento umano che l’analisi economica non è riuscita a penetrare. Pareto quindi vuole separare in modo concettuale le componenti razionali dell’azione, dalle componenti non razionali. Esso individua: • Nucleo costante: costituito da manifestazioni di istinti, sentimenti, interessi, che definisce residuo. • Nucleo variabile: costituito da tentativi di giustificare razionalmente l’irrazionale detto derivazione. Su questa distinzione, si fonda la sociologia di Pareto, che arriva alla formulazione della teoria dell’equilibrio sociale che, a somiglianza di quella dell’equilibrio economico, appoggia sui fattori individuali già citati e sui fenomeni d’insieme, di gruppo, ai quali i fattori individuali danno vita. Quando Pareto passa al settore politico, conclude che la società ha una struttura elitaria, che le masse sono incapaci di governarsi, che le élite sono destinate ad ascendere e a decadere (teoria della circolazione delle élite). Per Pareto i popoli, ad eccezione di brevi periodi di tempo, sono sempre guidati da un’aristocrazia, intendendo questo termine come indicativo dei più forti, dei più energici, dei più capaci sia nel positivo sia nel negativo. Ma per legge fisiologica le aristocrazie non reggono all’onda lunga e perciò la storia umana procede per alternanze di aristocrazie varie alla guida dei popoli. Pareto sostiene che la sociologia è il seguito logico dell’economia, poiché serve a ritrovare le condizioni che garantiscono l’equilibrio della comunità. In particolare, la Sociologia è una sintesi di discipline speciali: il diritto, l’economia, la storia politica, la storia delle religioni. La società è composta da elementi che interagiscono fra di loro e tendono a compiere imprese prevalentemente negative, che egli definisce azioni non logiche. Ciò può accadere quando le persone si comportano seguendo l’istinto, oppure tengono conto solo dei parametri soggettivi invece di considerare anche quelli oggettivi, basando le azioni su fattori culturali e non logico-sperimentali. Pareto basa lo studio sociologico sulle teorie, dividendole in: • Teorie logico/sperimentali: che riflettono le azioni logiche. • Teorie non logico/sperimentali: che nonostante la loro falsità scientifica, svolgono un ruolo centrale sulla società facendo leva sulla loro illusorietà. Queste teorie negative sono composte da elementi quasi logici, tramite cui le persone razionalizzano a posteriori i loro istinti e sentimenti, che prendono la definizione di derivazioni. L’altra faccia delle teorie non logico/sperimentali sono i residui positivi dell’autentica teoria logica. L’applicazione più famosa di questa concezione sociologica è la teoria della circolazione delle élites. Secondo questa teoria i residui sono distribuiti incongruamente nella società, che a causa di questa iniquità si divide in una classe dominante ed in una classe dominata, composta dalle persone meno dotate. 31

La classe dominante è responsabile della forma politica della società e delle sue condizioni di equilibrio. Nella società ideale, si verifica un costante equilibrio dinamico tramite il ricambio continuo e regolare dell’élite; quando ciò non è possibile, si può verificare un equilibrio statico o una situazione sovversiva, che conduce ad un nuovo sistema politico e sociale (rivoluzione). Quest’ultimo mutamento, secondo le considerazioni di Pareto, non potrebbe mai essere positive, in quanto la rivoluzione è sinonimo di regresso. Queste considerazioni si distanziano notevolmente dalle teorie del materialismo storico e del darwinismo sociale, che invece vedono nel progresso una forma di evoluzione. L'uomo non è quell’essere razionale che credono gli economisti. Le azioni umane possono essere contemporaneamente assurde e positive. Pareto non crede che la scienza possa comprendere la totalità del reale e dei fatti osservati, anche se ciò potrebbe sembrare. Il confronto con i fatti è l’unica rigidità del suo metodo. La distinzione tra azioni logiche e non, non ha senso e non è possibile senza un criterio logico. Nel giudicare logica un’azione, questa deve rispettare 2 condizioni: • Sia intenzionata in modo logico • Predisponga adeguatamente i mezzi per raggiungere un fine. L’azione non logica è un’azione che non rispetta entrambi i criteri richiesti dal metodo sperimentale. Per Pareto le azioni logiche sono poche, si hanno presso i popoli “civili” (dov’è sviluppata la scienza) e riguardano in gran parte economia e scienza. Non esclude che, a seconda del contesto, un’azione non logica possa rivelarsi logica. Un’azione non logica non è irrazionale. Il sociologo non deve indagare sul dove hanno origine le azioni non logiche o cosa sono, ma su quali fatti le danno luogo; deve partire dai fatti senza considerare l’origine. Gli esseri umani agiscono in base a impulsi, e sentono insopprimibile il dare una veste logica alle loro azioni, quasi sempre illogiche. Un’azione si compone di 2 parti: • La prima corrisponde a impulsi che rinviano istinti e sentimenti. • La seconda consiste nelle razionalizzazioni, nelle giustificazioni che gli uomini danno alle loro azioni. Il primo elemento è costante l’altro varia. In sintesi l’azione è composta da una parte costante il residuo, e da una variabile, la derivazione.

32...


Similar Free PDFs