16 Animali di Enzo Mari (Storia del design) PDF

Title 16 Animali di Enzo Mari (Storia del design)
Author Ajna Laville
Course Storia dell'arte moderna
Institution Università degli Studi di Bergamo
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Summary

Approfondimento su alcuni oggetti del design italiano. Puzzle 16 ANIMALI di Enzo Mari...


Description

Enzo Mari Puzzle 16 ANIMALI

Informazioni Tecniche: • • • • •

Autore: Enzo Mari Anno: 1957 Azienda: Danese Milano (in produzione dal 1965-1969) Materiali: Legno massello di rovere chiaro. Misure: Altezza 27 cm, spessore 5,5 cm, larghezza 38 cm.

Storia e Progetto: Negli anni '50 fu commissionato a Enzo Mari il compito di progettare un giocattolo per bambini. Lui cominciò con una ricerca sulla produzione europea di giocattoli in quegli anni e il risultato fù quello di concentrarsi sull’idea di puzzle. In particolare prese in esame i giochi in legno di produzione nordica. Da lì partì il suo studio per ricavare animali riconoscibili nella forma da un’unica lastra di legno mantenendo l’idea dell’incastro. Nacquero così i 16 animali, un giocattolo che ha in sé ben tre tipologie di gioco distinte: un divertentissimo e innovativo puzzle che sorprende anche gli adulti più scettici, un gioco di costruzioni a incastro, pesi ed equilibri che sfida i più temerari, e il bellissimo gioco di relazioni tra i vari animali che i bambini mettono in atto, l’altro punto di innovazione è la sua mancanza totale di obsolescenza, cosa rarissima per un giocattolo commerciale. Inizialmente il prodotto finito comportava costi troppo elevati siccome era fatto in legno vero, ma negli anni '60, Mari rivisita il gioco e ne ricrea un prototipo fatto in resina espansa che si presentava all'apparenza identico, ma con costi di produzione molto più economici. Ebbe subito l'effetto desiderato sul mercato e presto diventò uno dei giochi che segnò la generazione di quegli anni. Ciò che rende questo gioco tanto rivoluzionario è lo scopo pedagogico dietro al design di questo oggetto. Le forme dei 16 animali non furono disegnati per caso in questo modo, il contorno smussato non troppo realistico di ogni pezzo rivela la forma di un animale al bambino, il quale riesce ad immaginarsi storie diverse a suo piacimento permettondogli di imparare il mondo secondo le proprie capacità creative senza però costringerlo immediatamente nella visione adulta del mondo. Sono pezzi incastrabili che creano un'unità ma anche pezzi che singolarmente possono essere usati diversamente, a piacimento del bambino. L'intento di Mari stava nel permettere al bambino, attraverso il gioco, di crearsi un mondo suo e di scoprire la realtà secondo le proprie capacità delle fasi di crescita. Gli anni '50-'60 si distinguono come periodo nel quale si studiano gli effetti e i metodi educativi alternativi (d'avanguardia) al metodo fascista, che considerava il bambino come un piccolo adulto da addestrare. Alcune scuole di pensiero- metodo Montessori, metodo steineriano (scuola Waldorf), metodo danese Asilo e Scuola nel bosco (di Ella Flatau), metodo Don Milani, metodo homeschooling (scuola familiare)- si concentrano sull'importanza dell'apprendimento attraverso il gioco e la sperimentazione pratica che permettono al bambino di crescere libero e a comando delle proprie capacità decisionali. Questi metodi pedagogici erano stati sviluppati con l'intento di essere inseriti all'interno del sistema educativo pubblico con la speranza di formare bambini abbastanza preparati da affrontare le sfide del modernismo.

I 16 Animali di Enzo Mari riflette questi pensieri alternativi, tipici del mondo nordico, indirizzati allo sviluppo della creatività e dell'immaginazione. Di questo gioco vi è anche la versione 16 Pesci.

Enzo Mari- biografia e contributo al design italiano: Enzo Mari nasce a Cerano, si formerà in letteratura e arte presso l'Accademia di Brera dal 1952 al 1956, e approfondisce i temi della psicologia della percezione visuale. Finiti gli studi, si dedicò subito al nascente mondo del disegno industriale, presentando il suo primo progetto al produttore di arredi milanese Danese nel 1957. Mari applicò alla sua produzione i suoi studi personali sui temi della percezione e dell'aspetto sociale del design, alla sua funzione nella vita quotidiana e al ruolo del designer nel processo industriale. Il designer, secondo Mari, non si sarebbe dovuto limitare alla creazione di oggetti belli e forme piacevoli: l'aspetto funzionale era imprescindibile, così come lo era l'efficienza delle scelte progettuali in campo di materiali e lavorazioni, non può esservi poesia senza metodo. Egli trova nel design e la produzione seriale l'opportunità di democratizzare la creatività, creando così degli oggeti sul mercato che fossero di buona qualità e accessibili a tutti senza discriminazione di ordine finanziario o di classe sociale. Rende il design una pratica creativa quotidiana attraverso la quale esprime profonde motivazioni etiche, ideologiche e sociali. Intollerante verso il predominio del gusto "kitsch" in voga in quegli anni, tenta di andare controcorrente e realizza oggetti dalle forme tangibili che incarnano la sua utopia egalitaria e la critica radicale verso la tendenza all'utilizzo sfrenato dei beni di consumo. Ecco dunque che crea degli oggetti fuori tendenza- il gioco 16 animali/16 pesci, il vaso Pago-Pago, le sedie Box e Tonietta, ecc.- che incarnano la totalità della sua ricerca verso materiali e progetti progettati da un individuo per gli individui. Sin dagli anni cinquanta partecipa ai movimenti di avanguardia legati al design, entrando nel gruppo dell'Arte Cinetica: lì ha modo di conoscere Bruno Munari, che influenzerà parte dei suoi lavori futuri, quali 16 animali e 16 pesci. Nel 1963 diventa coordinatore del Gruppo Nuova Tendenza e organizza l'esposizione del gruppo alla Biennale di Zagabria del 1965. Dal 1963 al 1966 insegna presso la Scuola Umanitaria di Milano: fu la prima delle sue esperienze da docente, che continuate sino agli anni 2000 in numerose scuole prestigiose tra cui il Politecnico di Milano, dove tenne diversi corsi nelle facoltà di Disegno Industriale e Architettura, o a Parma dove fu docente di Storia dell'Arte. Durante quegli anni elaborò una propria teoria sul design e la mise in pratica nei progetti su cui lavorò nei settori del prodotto, della grafica e degli allestimenti. Per quest'opera continua di approfondimento, è stato premiato nel 1967 con un Compasso d'Oro per le sue "ricerche individuali sul design". Nell'arco della sua carriera, Mari riceve ben 5 Compasso d'Oro di cui uno alla carriera (nel 2011), una Laurea Honoris Causa in design conferitagli dal Politecnico di Milano, è stato onorato dalla Royal Society of Arts con il premio Royal Designers for Industry. Mari è universalmente considerato uno dei maggiori teorici del design italiano e mondiale.

Bibliografia: • • •

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"Produzione 1957-1971", Danese Milano. "Maestri. Design Italiano. Collezione Permanente Triennale di Milano", a cura di Silvana Annicchiarico, Europalia, 2003. "Il Modo Italiano- Design e avanguardie artistiche in Italia nel XX secolo", SKIRA editore e Musée des Beaux-Arts de Montréal. "Il Design Italiano degli Anni '50- A cura del Centrokappa", rdE editori, 1985. "100 Oggetti del Design Italiano- Collezione Permanente del Design Italiano, Triennale di Milano", a cura di Silvana Annicchiarico, Gangemi Editore, 2007. "Danese Milano", Danese Milano editore.

Sitografia: • • •

Danese Milano (sito ufficiale): https://www.danesemilano.com/it/productDetails? idProduct=60 Casa Facile (sito ufficiale): https://www.casafacile.it/arredare/idee-e-tendenze/iconedel-design-16-animali-di-enzo-mari/ Informagiovani Italia (sez. metodi educativi): https://www.informagiovaniitalia.com/bambini.htm#EDUCAZIONE

Videografia: • •

Codi (utente youtube)- intervista ad Enzo Mari: https://www.youtube.com/watch? v=1nuBJaI2p_s Basile arteco (utente youtube)- Intervista ad Enzo Mari in Triennale Milano: https://www.youtube.com/watch?v=4t3jBPxhE3Q...


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