2. La periodizzazione storica - appunti integrati con le slide del prof. Repetti PDF

Title 2. La periodizzazione storica - appunti integrati con le slide del prof. Repetti
Course Storia moderna
Institution Università degli Studi di Genova
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Summary

Appunti presi a lezione del prof. Repetti ed integrati con le slide.
In particolare:
- la periodizzazione storica
- periodizzazione e ricerca storica
- fonti e ricerca
- auto-periodizzazione dell'età moderna...


Description

La periodizzazione storica La Storia, la scienza del passato La storia è la scienza del passato perché permette la conoscenza del passato. Il passato è dal punto di vista cronologico-temporale un continuum (successione ininterrotta di tempi) che può essere raffigurato su una linea. Il continuum però non è sempre inteso in senso progressivo: la storia conosce battute d’arresto, ritorni indietro, regressioni, accelerazioni. Come tale, e in senso proprio, il continuum è difficilmente sezionabile. Il sezionamento della linea temporale è la "periodizzazione" cioè la suddivisione del passato in periodi. La periodizzazione è pertanto, rispetto alla natura intrinseca del passato, artificiale, arbitraria e spesso falsificante. Il sezionamento e, quindi, la periodizzazione non sono mai assoluti: persistenze e tracce di un’epoca agevolmente si trovano nella precedente o nella successiva. Perché la periodizzazione? Rispetto alla interpretazione storica, cioè rispetto alla storia vera e propria e non alla cronologia, la periodizzazione diventa tuttavia possibile, legittima e si presenta anche come un utile strumento di indagine in assenza del quale forse diventerebbe molto più difficile la conoscenza storica. Una ricostruzione del passato che escluda periodizzazioni appartiene all’ambito della cronologia (elencazione e successione ininterrotta di avvenimenti) e non della storia (ricostruzione degli avvenimenti e inquadramento e contestualizzazione). La storia prevede i periodi, la cronologia no. (esempio: ultimamente si parla di storia del '900 e non più di storia contemporanea). La cronologia supporta l'attività dello storico, ma quest'ultimo interpreta la storia perchè la storia è soggettiva, la cronologia è oggettiva. (esempi di storia soggettiva → crisi del '600 che non parte esattamente dal 1600 e finisce esattamente il 1 gennaio 1700). Rappresentazioni grafiche Cronologia:

Storia:

Storia e periodizzazione La periodizzazione è un elemento estrinseco del passato ma è anche un elemento intrinseco della storia. La periodizzazione appartiene probabilmente per natura a qualsiasi attività storica, cioè di analisi del passato. Anche dal punto di vista individuale, ciascuno di noi, pensando alla propria storia, attua periodizzazioni al fine di “sistemare” e “configurare” gli avvenimenti; ne privilegia alcuni e ne tralascia altri; tale operazione consente di leggere la propria storia e interpretarla, mentre rimane – pure individualmente – impossibile la ricostruzione e l’analisi totale del passato (cioè di tutti gli istanti che compongono la nostra linea temporale): un’ipotetica ripresa filmata della nostra vita non ne sarebbe la storia. (es. I mormoni rifiutano la tecnologia e pensano che la storia sia già scritta nella Bibbia, mentre i creazionisti credono che l'uomo derivi da Adamo ed Eva). Periodizzazione e ricerca storica La periodizzazione è anche frutto della periodizzazione stessa, cioè, fuor d’iperbole, è frutto delle modalità secondo cui si strutturano i sistemi accademici predisposti alla ricerca e alla trasmissione della conoscenza storica (il rapporto tra contenuto della disciplina e struttura della stessa vale per tutte le discipline scientifiche). In tal senso la suddivisione accademica tende a riprodurre necessariamente le suddivisioni di ambiti di interesse scientifico. Tale divisione è altresì legittimata dalle diverse tecniche e metodologie che la ricerca storica utilizza a seconda dei diversi periodi di riferimento. La storia moderna oggi esiste perché esistono gli storici moderni, se quest'ultimi non esistessero, molto probabilmente non esisterebbe nemmeno la storia moderna. Fonti e ricerca A mero titolo esemplificativo, se pensiamo alla classica ripartizione della storia (europea) successiva all’antichità (storia medievale, moderna e contemporanea), facilmente pensiamo alla diversità delle fonti che i rispettivi storici hanno disposizione e utilizzano: • la storia medievale propone tanti monumenti e pochi documenti, • la storia moderna altrettanti monumenti e tantissimi documenti, • la storia contemporanea molto di più e di diverso di tutto (compresi foto, film, televisione, fonti orali ecc.) Diverse fonti sfociano in necessariamente diverse metodologie di ricerca. E' corretto periodizzare? E' una risposta complessa: • Affermare di sì implica l’accettazione di un’azione soggettiva dello storico che sceglie, secondo la sua weltanschauung (visione del mondo), le cesure. Lo storico in questo caso sceglie le cesure, ovvero sceglie cosa far diventare fatto saliente e cosa no, e lo sceglie secondo la sua visione del mondo (weltanschauung). • Affermare di no implica rifiutare l’idea di storia e trasformarla in un’idea di un passato indistinto e come tale inconoscibile. La auto-periodizzazione dell'età moderna La ripartizione “classica” della storia viene però ulteriormente legittimata da un altro aspetto. Gli uomini della prima età moderna definirono "età moderna" la loro epoca, usando il termine moderno nel significato derivante dal latino di recente (modo). Essi contrapponevano la loro età a quella immediatamente passata, la media aetas, il medioevo, l’età di mezzo: di mezzo tra l’età moderna, appunto, e l’età antica, la antiqua aetas. I termini moderno e antico assumevano così carica valorizzante (positiva) rispetto a una indefinita e non meglio definita età di mezzo iniziata con la barbarica corruzione dello splendore romano e terminata con la ripresa e riscoperta della classicità attuate dall’umanesimo....


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