78361 p il grande libro dei gatti estratto PDF

Title 78361 p il grande libro dei gatti estratto
Author Beccio Duro
Course HÁBITOS DE ESTUDIO
Institution Ghazni University
Pages 16
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strh...


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IL GRAND E LIBRO DEI

GATTI

MILENA BAND BRUNETTI

IL GR ANDE LIBRO DEI

GATTI

L’autrice desidera ringraziare Francesca Balestreri. Il suo aiuto, prezioso e costante, ha reso possibile il progetto e la stesura di questo libro. Si ringrazia inoltre la FIAF (Federazione Italiana Associazioni Feline) per l’aiuto e le informazioni fornite. Fotografie di Bob Schwartz, Excalibur, Milano, ad eccezione delle seguenti, di © shutterstock: pp. 40, 41, 131. Disegni di Elena Ercole Avvertenza Il contenuto di questo libro ha valore informativo. La scelta e la prescrizione di una terapia spettano al veterinario curante, che solo può valutarne l’opportunità e gli eventuali rischi collaterali. I suggerimenti contenuti in questo volume hanno carattere informativo e non terapeutico. L’Editore declina ogni responsabilità per qualsiasi uso improprio del testo.

Per informazioni e segnalazioni: [email protected]

www.giunti.it © 2019 Giunti Editore S.p.A. Via Bolognese 165 – 50139 Firenze – Italia Piazza Virgilio 4 – 20123 Milano – Italia

Sommario Introduzione Le origini e la storia La morfologia Il carattere e il comportamento La riproduzione La scelta, l’acquisto e la vita con il gatto L’alimentazione La salute

7 9 12 23 25 29 34 36

LE RAZZE Gatti a pelo lungo Gatti a pelo semilungo Gatti a pelo corto Siamesi e orientali

42 48 74 148

Glossario Indice delle razze

158 159

SOMMARIO

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introduzion

d

efinire il gatto è quasi impossibile: quasi in ogni città si tengono periodicauna cassettina per risolvere il problema mente esposizioni dedicate ai gatti; dolcissimo con chi ama e feroce dei non suoi bisogni. a ciò si aggiunga che solo, ai gatti sempre di più sono dedicati con le sue prede; pigro e dormiglione il gatto mangia pasti frugali, sa far comlibri, riviste nin- a chi è in casa e, nello stesso tanto quanto scattante e ferino; tra- specializzate, gadget e pagnia noli vari. boccante d’amore e nello stesso tempo tempo, tollera le assenze del padrone. tempo surclassato dal cane tutto come questo non significa, ovviamente, individualista e gelosissimo dellaun sua animale indipendenza; ma proprio questa sua da compagnia, il gatto sta checonla decisione di accoglierlo in famiquistando un posto sempre più impornatura, misteriosa e duplice, contribuglia debba essere presa alla leggera, senza tante comisce da sempre a creare il suo fascino e nelle nostre case; è infatti un aver attentamente valutato se saprem pagno pulito, la sua leggenda. Già da molto tempo i ideale, è allegro, riservato,essere dei buoni padroni e se gli potremo indipendente e giocherellone. Ha poche Paesi anglosassoni riconoscono al gatto offrire le migliori condizioni di vita. esigenzefued è poco impegnativo: in Questo ogni una grande importanza; l’inghilterra libro vuole essere un aiuto per casa c’è spazio sufficiente per lui e basta la prima a organizzare le mostre feline, chi desidera avvicinarsi ai gatti, ofma ormai sono anni che negli altri Pafrendo nozioni basilari e suggerendo esi l’interesse per i gatti è diventato tutte le indicazioni necessarie per una sempre più forte. scelta nel mondo delle razze che, non Come conseguenza sono sorte dimentichiamolo, è in continua e rapida molte associazioni feline e evoluzione.

introduzione

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Le origini e la stor

i

PLEISTOCENE (600.000 ANNI FA)

PLIOCENE (10 MILIONI DI ANNI FA)

MIOCENE (23 MILIONI DI ANNI FA)

OLIGOCENE (34 MILIONI DI ANNI FA)

EOCENE (53 MILIONI DI ANNI FA)

PALEOCENE (65 MILIONI DI ANNI FA)

l gatto appartiene alla famiglia dei L’EVOLUZIONE DEI GATTI Felidi, animali carnivori che, pur variando per morfologia da specie a specie, mantengono una forte somiglianza nella forma del corpo. Gli antenati più remoti MIACIDI sono i miacidi, vissuti nel periodo del Paleocene (circa 65 milioni di anni fa) e dai quali si svilupparono tutti i carnivori; i miacidi erano di dimensioni ridotte ma possedevano una struttura che permetteva loro di essere formidabili predatori. i primissimi Felini (Felis) comparvero, DINICTIS dopo lenti e innumerevoli passaggi, nel Pleistocene (circa 600.000 anni fa); fu in quella era che si differenziarono dai Panthera, famiglia che comprende il leIl gatto, selvatico o casalingo e raffinato, porta dentro one, la tigre, il leopardo e il giaguaro, di sé l’impronta del predatore solitario e spietato, ed è e dagli Acynonix , che comprendonotalmente il a suo agio in questo ruolo da saperlo vivere PROAILURUS come un gioco ghepardo. da allora si diffusero inanche tutto il globo (eccetto l’australia, dove fu ingettiovunpreferiti. in compenso, presso molte trodotto dai coloni) e trovarono ACINONYX civiltà storiche il gatto ha impersonato que cibo e habitat adatto. (GHEPARDO) una divinità, mentre in altre è stato assonell’antico continente gli antenati più ciato al concetto di fertilità e di feconditàPSEUDAELURUS vicini del gatto furono il Felis silvestris oppure è diventato il simbolo, positivo o (Gatto selvatico comune), il Felis silvenegativo, della sensualità. Per questo, e stris Libyca (Gatto selvatico africano) e il Felis Margarita (Gatto delle sabbie). non solo per la sua eleganza e bellezza, FELIS PANTHERA la sua non è possibile stabilire con precisione il immagine è, ed è stata, uno dei momento in cui il gatto, o almenosoggetti uno di prediletti per amuleti e gioielli. questi felini, divenne domestico. Sicuramente, a causa della sua indole selvaggia L’antiCo eGitto e del suo bisogno di libertà, entrò tardi GATTI Le prime testimonianze scritte e icono- MODERNI nella casa dell’uomo; infatti nei graffiti grafiche sul gatto sono egiziane e risalpreistorici non lo si vede mai rappresengono tato, benché gli animali fossero tra i sog-all’incirca al 2130 a.C.

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soprattutto gli animali dotati di sività e di grossa mole, in quanto simb Una leggenda narra che Noè caricò sull’Arca un maschio e una femmina di potenza. inoltre i romani ritene di ciascuna specie di animali, tra i quali c’era anche una coppia di topi. il gatto un animale troppo indipend Durante il Diluvio si accorse che questi si riproducevano troppo e troppo in fretta, per occuparsene con attenzione, a mettendo in serio pericolo le scorte alimentari, per cui, preoccupato, si rivolse se, in seguito alle loro conquiste, no al Signore, che lo invitò ad accarezzare tre volte la testa del leone. Noè lo fece e mancarono di diffonderlo in tutt il re della foresta starnutì: dalle sue narici nacque la prima coppia di gatti, che si ropa: del resto, lo sviluppo dell’agric mise subito al lavoro eliminando i famelici roditori. tura rendeva necessaria la presen animali capaci di difendere le der alimentari e i granai dalla minacc in origine in egitto il gatto era un ani- venne anche rappresentato il gatto in soliti roditori. male selvatico che viveva ai bordimolti del e pregevoli affreschi, ma sopratdelta del nilo, cacciando uccelli, topi e in splendide, “modernissime” statutto serpenti. Ben presto gli egiziani si resero tue dalle linee essenziali e purissime. iL medioeVo conto che questo felino poteva divenCon l’affermarsi del primo cristia tare un valido alleato per la caccia e lo L’antiCa GreCia simo, intorno all’Viii secolo, si diffus sterminio dei topi che, in concomitanza di separare il bene dal male n Quando ancora era vietata l’uso l’esporallo straripamento del nilo, invadevano dei gatti dall’egitto, pare soloche nell’ambito etico-religioso rigu tutti gli anni i campi e i granai. Fu tazione prinriu- l’uomo, ma anche nel regno cipalmente per questo motivo chealcuni co- mercanti macedoni e fenicidante copmale. il gatto, insieme con altri ani minciò a essere addomesticato. in scissero egitto a contrabbandarne alcune pie ema a portarle in Grecia. inizialmente (rospo, topo, serpente ecc.) fu bolla non fu solo amato per la sua utilità, utili come manifestazione del diavolo a c fu anche adorato come emblema enon comevennero considerati animali ma solo da compagnia, perché i Greci del suo comportamento indipenden personificazione degli dei. in particolare erano soliti adoperare le donnole per la lascivo (basti pensare al trambusto impersonava il dio osiride che, quando caccia ai roditori; ben presto, tuttavia, fanno ii gatti in amore) e della sua non voleva essere riconosciuto, amava gatti le soppiantarono in questo tudine privile- di cacciare prevalentement trasformarsi in un gatto, e la dea Bastet, della difFu così che il gatto, fino al x benefattrice dal corpo di donna egio testa dicaccia domestica perché, anotte. secolo d.C., divenne uno degli anima gatta. non c’era uomo o donna ferenza che non delle donnole, non attaccavano animali da cortile. più chiacchierati e perseguitati. possedesse un amuleto della dea gli Bast uniche testimonianze che abbiamo La persecuzione si estese anche a co o Bastet, protettrice della casaLe e della gatto in Grecia sono alcuneloro cita-che per loro sfortuna avevano fertilità, guardiana della salute edel persocuore e si prendevano cura di lui. nificazione della luce e del calore, zioni che, negli scritti di erodoto, aristofane e Callimaco, la decorazione pittorica di erano donne, alle quali a v genere con tutto ciò, era ovviamente la divinità un vaso e un bassorilievo della battaveniva attribuito il ruolo di str più amata dal popolo. in egitto venne glia di dove perché possedevano severamente proibita l’esportazione deimaratona (V secolo a.C.) semplicemente si vede un gatto raffigurato nell’atto di nero! Per avere conferm un gatto gatti, reputati esseri divini, perciò questi affrontare un cane. ciò è sufficiente sfogliare le cronach animali non potevano in alcun modo e del tempo che raccontano dei proc per nessun motivo lasciare il Paese; poi le poverette, messe sotto tortur l’avvento della dinastia dei tolomei e, L’imPero romano tante altre cose confessavano “sp successivamente, l’abolizione dei culti roma anni anche di essersi congiun pagani voluta da teodosio fecero per- conobbe il gatto con moltineamente” rispetto alla Greciacarnalmente perché con un grosso gatto dere al gatto il ruolo “divino” e di la ritardo sua nell’impero erano apprezzati e ammirati incarnazione di Belzebù. posizione d’alto privilegio.

UNA LEGGENDA

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inoltre monasteri e conventi ebbero che, finalmente, abbandonò gli ultimi È solo verso la fine di questo periodo l’obbligo di tenerne almeno una coppia pregiudizi. del gatto furono apprezzate, “oscuro” che cominciarono a compaeliminare i topi. oltre alle qualità di cacciatore, la belrire, anche nelle arti figurative eper negli nell’arte venne sempre più spesso raflezza e l’eleganza, e lo furono così tanto affreschi, immagini di gatti in ambiente figurato in quadri di soggetto familiare, da far organizzare nel 1871, al Cristal familiare. Passerà invece ancora molto Palace di Londra, la prima mostra felina tempo prima che i gatti venganointimo, rap- insieme agli altri membri della casa e con le donne. negli anni successivi le mostre si sussepresentati anche nei dipinti a carattere guirono in tutta europa e in america, e religioso. nacquero le prime associazioni feline; da daLL’iLLuminiSmo allora l’interesse verso il gatto è aumenaL Giorno d’oGGi iL rinaSCimento tato di giorno in giorno. La Prima guerra mondiale causò un arLe persecuzioni medievali resero sicuratra la fine del xvii e l’inizio del xviii resto delle attività nel campo delle momente difficile la vita dei gatti, aiutando secolo il gatto la popolazione felina stre era feline e le stesse razze riconosciute invece i ratti a proliferare in modo crebbe ab-in tutta europa, dove ormai scomparvero quasi del tutto. dal 1920 norme, snaturando così l’equilibrio accettato ecocon simpatia e benevolenza, al fa1938 si ebbe una ripresa, che però logico e favorendo la trasmissione tanto delle che si iniziò a inserirlo nelle venne malattie all’uomo e, in particolare, vole elenei racconti dove è descritto il nuovamente interrotta dalla S conda epidemie di peste. Questi eventi disasuo carattere furbo e indipendente, sim-guerra mondiale; nel dopoguerr si ricominciò a occuparsi dei nostri strosi però contribuirono a rivalutare patico e accattivante. amici con un lungo e vasto lavoro di i felini domestici che, se non vennero nel Settecento l’avvento dell’illuminidelle razze. considerati con la stessa benevolenza smo permise il superamento d’ogniricostruzione tipo riservata agli altri animali domestici, di superstizione: fu il “secolo dei lumi”, La storia del gatto è alquanto singolar furono perlomeno apprezzati perilla trionfo loro della ragione. La diffusione di adorato e divinizzato dagli egizi, quasi abilità nella caccia. questo movimento filosofico/ideologico nel primo rinascimento il gatto venne in quasi tutti gli ambienti culturali d’euignorato nell’antica Grecia e nell’imscarsamente raffigurato nei dipinti roparepermise all’uomo di liberarsi dalromano, bollato come animale pero ligiosi perché risentiva ancora della fanatismo religioso e, di riflesso, permise maligno e perseguitato durante tutto pessima fama medievale che lo voleva al gatto a di riacquistare dignità emedioevo, libertà. è stato gradatamente riva stretto contatto con il maligno ma e un’arte il “secolo del gatto” fu l’ottocento: lutato, seguendo di pari passo la storia essenzialmente simbolica non poteva gli scrittori romantici fecero del gatto il dell’uomo, fino a ottenere un pieno sucche rifuggire da tutto questo; troviamo loro emblema e divennero i suoi più ap- e comunque un’ampia fama per le cesso allora il gatto solo marginalmente, passionati in al- estimatori, influenzando così e qualità, solo in epoca recente, sue doti cuni dipinti in cui venne rappresentato anche i sentimenti della gente comune moderna o addirittura contemporan in atteggiamenti propri della sua specie, senza mai essere vicino o a contatto con IL GATTO E LE DONNE l’uomo. La donna e il gatto sono legati nella storia da un vincolo inscindibile. Nelle varie Verso la fine del rinascimento si assiepoche il gatto ha avuto nella donna la sua più preziosa alleata: lo ha difeso stette a una rivalutazione generale degli a rischio della sua stessa vita durante il Medioevo, ha condiviso con lui il focolare animali che ne favorì lo studio “scientidi casa e lo ha accettato e amato, senza riserve, per la sua forte personalità e voglia fico” e permise di aumentare, rispetto al di libertà. Inoltre è sempre esistito un parallelo tra la condizione femminile e il gatto; passato, le conoscenze circa il loro ruolo uniti nella buona e nella cattiva sorte, gatto e donna non si sono mai separati: alla e comportamento. il gatto entròpersecuzione a far dei gatti è corrisposta la persecuzione delle streghe, e l’ascesa parte della vita familiare non soloecome rivalutazione del ruolo della donna ha coinciso con la rivalutazione del gatto. animale utile ma anche da compagnia;

Le oriGini e La Storia

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La morfologia SCHEDA INFORMATIVA denominazione scientifica della specie

Felis domesticus

peso

dai 2 ai 5 kg (con punte fino ai 10 o 12 kg)

classificazione scientifica

classe: Mammiferi ordine: Carnivori sottordine: Fissipedi famiglia: Felidi genere: Felis

dati fisiologici

temperatura corporea: 38.5-39 °C battiti cardiaci: 110-140 al minuto

durata della gravidanza

da 55 a 69 giorni

durata dell’allattamento

2 mesi

maturità sessuale

intorno ai 6 mesi

longevità

15 anni di media (con punte dagli 8 ai 20 anni)

origini

discende dai gatti africani, incrociati con altre specie selvatiche e dell’Asia

dimensioni

lunghezza media adulti: 50 cm più 30 cm di coda altezza media adulti: 30 cm circa

ORECCHIE

PUNTA DELLE ORECCHIE DORSO

BASE DELLA CODA

FRONTE ESTREMITÀ DELLA CODA SPINA DORSALE SOPRACCIGLIA

CODA LOBO DELL’ORECCHIO COLLO, NUCA, COLLARE

OCCHI STOP NASO

FIANCO

CUSCINETTI DEI BAFFI MENTO ZIGOM

COSCIA

GUANCE

SCAPOLA

VENTRE ZAMPE ANTERIORI PIEDI ANTERIORI

(5 DITA)

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LA MORFOLOGIA

CUSCINETTI ZAMPE POSTERIORI PIEDI POSTERIORI (4 DITA)

Lo SCHeLetro e i muSCoLi Lo scheletro del gatto è composto da quasi 300 ossa. Le caratteristiche dell’apparato locomotore sono tutt agilità, flessibilità e dinamismo. La spina dorsale è flessibile, la coda si può muovere in tutte le direzioni, le scapole sono libere e le clavicole sono molto piccole. CAVITÀ ORBITALE SCATOLA CRANICA

7 VERTEBRE CERVICALI

7 VERTEBRE LOMBARI 20-24 VERTEBRE COCCIGEE RTEBRE TORACICHE

MANDIBOLA SACRO

SCAPOLA

BACINO

CLAVICOLA

FEMORE OMERO FIBULA TARSO ULNA

PATELLA

RADIO TIBIA

METATARSO

COSTOLE FALANGI

STERNO

nella testa si evidenziano senz’altro le forti mascelle con i potentissimi muscoli e i denti molto sviluppati, anche se il gatto non mastica e non tritura il cibo ma lo inghiotte in piccoli pezzi. MOLARI i denti sono 30, suddivisi in 16 nella mascella superiore e 14 in quella inferiore. Per la caccia e il combattimento i più importanti sono i quattro canini, molto aguzzi e inclinati all’interno così da rendere impossibile la fuga alle prede una volta azzannate. i dentini da latte spuntano a un paio di settimane dalla nascita e sono sostituiti da quelli permanenti verso il settimo o l’ottavo mese. MANDIBOLA

CANINI

PREMOLARI

MASCELLA

INCISIVI

PREMOLARI

La morFoLoGia

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FACCIALI

CAUDALI MASCELLARE

DORSALE DELTOIDE

TRAPEZIO

ORBITALE GLUTEI

SARTORIO

BICIPITE FEMORALE TRICIPITI

GASTROCNEMIO

ESTENSORI DIGITALI PETTORALI ADDOMINALI OBLIQUI

tore, èi la minore presenza dei tradizion Gli arti sono anch’essi agili e potenti; il gatto cammina appoggiando a terra più potenti quelli posteriori in grado soffici di ed elastici cuscinetti, che gli con-tendini e legamenti che lo collegano allo scheletro. Questi sono sostituiti da fasci imprimere spinte forti e velocissime, più sentono l’andatura morbida e silenziosisdi piccoli muscoli in grado di stirarsi elastici quelli anteriori adatti a svolgere sima che tutti conoscono. allungarsi molto più un ruolo di timone e di ammortizzaLa caratteristica principale dell’apparato di un comune tentore nelle rapide accelerazioni verso muscolare, la nell’insieme molto potente dine. preda. Gli arti anteriori, dotati di cinque e sviluppato, cosa normale in un predadita di cui uno alto come uno sperone, hanno unghie molto affilate e retrattili, dovendo svolgere anche l’importantissimo compito di piombare per primi sulla preda, bloccandola nella morsa delle unghie. L’arto posteriore, fornito di quattro dita, è anch’esso dotato di unghie fortissime, che però hanno soprattutto il compito di aumentare la presa quando il gatto si muove su terreni ripidi (il tronco di un albero, per esempio) in salita. La mobilità dell’arto posteriore è molto più limitata rispetto a quella dell’arto anteriore, proprio perché ha un compito prevalentemente propulsivo. normalmente

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La morFoLoGia

sforescenza degli occhi del gatto. L’iride inoltre può dilatare o contrarre la puil senso più importante del gatto è la pilla vi- a seconda dell’intensità della luce. sta: i suoi occhi sono in grado di vedere a si protegge così dalla luce del il gatto grandissima distanza, riuscendo a cogliere sole restringendo la pupilla fino a farla movimenti anche minimi e rapidissimi. diventare una fessura verticale appena La vista del gatto, inoltre, è perfettavisibile. di giorno e...


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