Appunti di estetica John Ruskin e William Morris PDF

Title Appunti di estetica John Ruskin e William Morris
Course Estetica e semiotica
Institution Università degli Studi di Firenze
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JOHN RUSKIN e WILLIAM MORRIS Condannano l'oggetto industrile con il loro pessimismo. Il loro scopo era quello di rconciliare il mondo dell'arte con quello del lavoro, appoggiati alla fine del secolo dalle idee di Van de Velde, Behrens e Olbrich. Ciò su cui si concentrano i due intellettuali Ruskin e Morris è il rapporto tra arte e società, tra estetica e nuove modalità di produzione. Che senso ha l'arte se non ha una ricaduta sociale? Le loro riflessioni testimoniano un'inquitudine di un'epoca dovuta alla presenza di valori estetici inattuali e ad esigenze sociali e culturali nuove. Il loro è stato definito da Charles Robert Ashbee un luddismo intellettuale, cioè un'ideologia in cui sia alleano utopia sociale e conservatorismo estetico. JOHN RUSKIN Probabilmente il più grande intellettuale dell'epoca vittoriana. OGNI OGGETTO DEVE ESSERE BELLO • il bello è necessario all'uomo, costituisce l'umanità. Questo ruolo centrale non costituisce solo un valore estetico ma anche un valore morale poichè riguarda il bene, se la bellezza esprime dei valori morali allora è una verità estetica. Cosa accade quando la bellezza incontra la rivoluzione industriale? Può esistere la bellezza nella civiltà industriale? Essa è in grado di produrre bellezza? L'industria non può produrre il bello, poichè se la bellezza è un elemento fondamentale del mio esistere e mi rende libero, non posso trovarla nella società industriale. Ma nel mondo pre-indutriale (anacronismo di Ruskin). UTOPIA • opera "Le pietre di Venezia" • medioevo gotico: il mondo gotico è il simbolo della purezza cristiana e antirinascimentale e qui si affermava il valore dell'ornamento. Recuperare wuindi la produzione artigianale. Ciò migliorerebbe la condizione dell'operaio. Individua 3 modi di essere un operaio: ◦ ornamento servile ◦ ornamento costitutivo ◦ ornamento rivoluzionario • in quest'ultimo punto notiamo che l'operaio non è più uno schiavo ma un soggetto a cui si riconosce il valore del singolo. • Ruskin riconosce nell'operaio liberato l'opposizione tra uomo e mecchina: gli uomini non sono nati per essere perfetti, non sono strumenti, sono diversi dalle macchine per la loro imperfezione. • (opposizone tra perfezione meccanicistica e imperfezione umana) L'uomo produce oggetti imperfetti e questa imperfezione è specchio della normalità: nell'operaio liberato si manifesta lo spirito cristiano del gotico, e in lui è insita l'imperfezione, se questa fosse bandita allora si distruggerebbe l'espressività, la vita sarebbe paralizzata. Non si deve produrre meccanicamente ma lasciare spazio alla novità che alimenta se stessa attraverso i suoi errori. • Nell'Inghilterra ottocentesca l'architettura gotica simboleggia il rifiuto del nuovo universo delle macchine. • 1857 a Manchester (centro dell'inghilterra industriale) partecipa a due conferenze: fa una critica alle conseguenze dell'industrializzazione inglese e del capitalismo a livello sociale. L'operaio doveva essere il risultato di un nuovo disegno antropologico che vedeva per lui un lavoro vario, agevole e duraturo. • Ruskin critica l'obsolescenza che è vista come una strategia del mercato • Condanna i beni di lusso che per Ruskin sono un male sociale: questa opinione è opposta a quella del feticismo di Baudelaire. Questi beni di lusso sottraggono lavoro alle cose utili, e nessun paese può permetterlo finchè le fasce piu disagiate non abbiano quel che è loro necessario. • Ruskin appoggia l'idea di Semper di creare delle scuole per l'educazione popolare all'oggetto.

WILLIAM MORRIS Artista e ideologo delle arti applicate. Considerato uno dei fondatori del disegno industriale. • Analizza l'idae di integrazione sociale dell'individuo non piu alienato con la società. Ciò avviene attraverso il lavoro che è una questione sia estetica che etica. • 1881 scritto in cui ci da una sua definizione di architettura innovativa: l'architettura non comprende solo gli edifici, ma abbraccia l'intero ambiente della vita umana. Tutto è architettura, è lo spazio della vita comune e solo qui si può dare la bellezza. Non possiamo sottrarci all'architettura finchè facciamo parte della società. È l'ambiente condiviso, ambiente e contesto. Questa concezione è stata vista da molti come l'inizio dell'architettura contemporanea. L'architettura è la realizzazione anche dei prodotti più comuni d'uso quotidiano, come opere d'arte. • A quest'ultimo fatto di oppone l'industria. Ostacola l'idea che anche oggetti più insignificanti abbiano il diritto ad essere opere d'arte. • (L'ARTIGIANATO COME DIMENSIONE DI BELLEZZA E PIACERE) Come potremo dare al popolo che non ha tradizioni artistiche, occhi per apprezzare i valori dell'arte? La soluzione è eliminare il lavoro alienante. Eliminare il lavoro delle industrie che è pesante e triviale e farlo diventare paicevole e umano. Quindi all'industria risponde il lavoro immaginativo, cioè l'artigianato. L'artiginato è quel luogo in cui l'uomo ritrova il piacere di produrre. UTOPIA MEDIEVALE. • Avere diritto al bello, significa avere diritto ad una società piacevole e giusta. • Una bellezza condivisa si da nel quotidiano, negli oggetti d'uso e nei manufatti che rappresentano una cultura. • 1883 Arte, Benessere e Ricchezza. Mette in discussione il fatto che il capitalismo sia l'unico orizzonte della modernità. L'industria adotta criteri quantitativi: esistono due tipi di oggetti: ◦ oggetti brutti, per la povera gente ignorante ◦ oggetti che vorrebbero essere belli per un'elite, ma non c'è collaborazione tra disegnatore e artigiano. • Il capitalismo ha creato il brutto. • Il brutto industriale uccide l'arte. • L'industria costituisce in noi una sorta di analfabetismo formale, ci abitua al brutto che diventa una nostra esperienza estetica quotidiana. • RENDERE ARTISTICI GLI OGGETTI D'USO è la base dell' Arts and Crafts. Nel medioevo avveniva ciò, e il lavoro artigianale conferiva agli oggetti 3 caratteristiche: ◦ VARIETA' (opposta alla routine industriale) ◦ ASPIRAZIONE A CREARE (opposta all'atomizzazione e alla divisione del lavoro) ◦ SENSO DI UTILITA' SOCIALE (opposta all'alienazione) • Furono rievocate le corporazioni medievali, le gilde, e l'idea che l'oggetto d'uso deve deve essere espressione di bellezza e piacere, oltre che utilità. • Perchè applicare l'arte a oggetti di uso comune? ◦ Per aggiungere bellezza al risultato del lavoro umano ◦ per dare gioia al lavoro stesso, rendendolo piacevole • 1887 intervento di Morris presso la Trades Guild of Learning di Londradal titolo Le arti minori: l'errore contemporaneo è la separazione delle arti belle dalle arti applicate. Questo ha rotto il legame tra produzione e tradizione. • L'artigianato non è solo produzione di oggetti ma anche di valori culturali. È chiamato da Morris "Industria Storica", è un vetro atraverso il quale si può vedere un'intera civiltà. • Forse qui Morris da una prima definizione di disegno industriale: "L'arte del progettare" è dare alle persone (contesto sociale) il piacere (esperienza estetica) delle cose che devono necessariamente usare....


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