Appunti DI Filosofia naturalismo rinascimentale bernardino telesio PDF

Title Appunti DI Filosofia naturalismo rinascimentale bernardino telesio
Author Elisa Sirabella
Course Italiano
Institution Liceo delle Scienze Umane e Artistico Giovanni Pascoli
Pages 2
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Appunti DI Filosofia naturalismo rinascimentale bernardino telesio...


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APPUNTI DI FILOSOFIA: NATURALISMO RINASCIMENTALE- BERNARDINO TELESIO (pag 44-45)

Spazio rilevante- filosofi che riprendono i presocratici, concentrano i propri interessi sulla natura. Si vuole far rivivere una filosofia attenta alla natura. L’uomo è parte di questa natura- la natura è unica. Bernardino scrive “De rerum natura iuxta propria principia” (=sulla natura sui suoi propri principi), la natura a studiata facendo riferimento ai suoi principi naturali, senza scomodare i principi teologici. Cioè bisogna spiegare la natura con la natura. (Giordano Bruno- in contrasto con le sacre scritture, incarcerato, torturato e arso vivo.) Bernardino Telesio nasce nel 1509, muore nel 1588, l’idea di Telesio e Bruno è di cercare di valorizzare lo studio diretto della natura, si parla dell’importanza di utilizzare i nostri sensi per cercare di comprendere le leggi della natura. Sono contro la tradizione aristotelica, sostengono che i filosofi aristotelici hanno negato l’evidenza dei sensi, in realtà dovevano lasciarsi andare e osservare la natura, invece hanno interpretato come vere le idee di Aristotele, che non corrispondono alla natura che noi possiamo osservare veramente. Battaglia contro la filosofia aristotelica-troppo rigida. Anticipano la battaglia di Galileo Galilei, con le “lettere copernicane”, voleva garantire l’autonomia della scienza dalle dottrine rigide di aristotele e delle sacre scritture. Gli aristotelici hanno costruito un “mondo di carta” che non corrisponde alla realtà. Brano di Bernardino Telesio: “La struttura del mondo e la grandezza e natura dei corpi in esso contenuti non devono essere ricercate con la ragione come è stato fatto dagli antichi, ma devono essere percepite col senso e tratte dalle cose stesse” = Non deve essere cercato con la RAGIONE ma con i sensi, troppe ricerche razionali. Hanno impiegato molto tempo per elaborare i loro sistemi ma le loro ricerche sono inutili perchè troppo astratte. Le loro teorie sono teorie discordanti le

une con le altre e che non hanno nulla a che vedere con la percezione della natura. Questi filosofi hanno costruito un mondo che hanno immaginato loro, avendo troppa fiducia nelle loro riflessioni razionali, quasi gareggiando con Dio, attribuendo alla realtà elementi che non avevano visto. Hanno attribuito alla realtà caratteristiche diverse da quelle che si vedono. Questi filosofi non hanno avuto l’umiltà di osservare, pensavano di trarre tutto dai loro ragionamenti. Hanno tratto un mondo solo dalla loro mente. Ora fa riferimento ai filosofi naturali che invece non hanno avuto tanta fiducia nelle loro capacità razionali (hanno un ingegno più’ debole), quindi si sono messi ad osservare la natura. Nei loro scritti hanno seguito il senso e la natura e nient’altro, osservano una natura che ha leggi costanti e avendo pazienza di osservarla potremmo costruire dei sistemi stabili. Non dobbiamo far riferimento ai filosofi precedenti. Alla fine ribadisce che comunque se quello che hanno osservato dovesse essere in contrasto con le sacre scritture dobbiamo rigettarlo, perchè noi siamo subordinati all’autorità delle sacre scritture, anche se va contro l’evidenza....


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