Appunti - lezione 16 - normativa regionale in materia sismica - ing. sismica -prof.l.vincenzi- a.a.2012/2013 PDF

Title Appunti - lezione 16 - normativa regionale in materia sismica - ing. sismica -prof.l.vincenzi- a.a.2012/2013
Course Ingegneria Sismica
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Appunti - lezione 16 - normativa regionale in materia sismica - ing. sismica -prof.l.vincenzi- a.a.2012/2013...


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2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 L’obiettivo della legge è quello di attuare una riduzione del rischio sismico su tutto il territorio regionale. Il RISCHIO SISMICO è la misura dei danni che, che in base al tipo di sismicità, sismicità di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti), ci si può attendere in un dato intervallo di tempo. Il RISCHIO SISMICO è determinato dalla combinazione della pericolosità sismica, della vulnerabilità del sistema urbano e dell'esposizione.

RISCHIO SISMICO = F (PERICOLOSITA’ SISMICA, SISMICA VULNERABILITA’, VULNERABILITA’ ESPOSIZIONE) Pericolosità sismica: definisce l’entità massima dei terremoti ipotizzabili per una determinata area in un intervallo di tempo e le amplificazioni che si possono avere localmente per effetti stratigrafici e topografici;

Vulnerabilità del sistema urbano: e’ la capacità strutturale del sistema urbano di resistere agli effetti del terremoto. coinvolte. Esposizione: il numero di persone potenzialmente coinvolte

La norma impone controlli su tutte le opere per le quali si ha un rischio sismico elevato; dunque, sia per opere che sono costruite in luoghi ad alta sismicità (alta pericolosità sismica), sia per opere costruite in zone a bassa sismicità (pericolosità sismica ridotta) ma che presentano alta esposizione.

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 La riduzione del rischio sismico viene attuato dalla legge attraverso: - Pianificazione territoriale (titolo III della Legge 19): attraverso studi di microzonizzazione sismica e analisi di pericolosità si definiscono le zone del territorio in cui è preferibile attuare future espansioni urbanistiche (sviluppo urbanistico in zone a pericolosità sismica minore)

- Definizione di procedure e controlli sui singoli progetti (titolo IV della Legge 19) in modo da migliorare la risposta sismica delle opere progettate e dunque ridurre il parametro di vulnerabilità.

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 La riduzione del parametro di vulnerabilità viene attuato anche cercando di rendere più centrale la figura del progettista strutturale delle opere. Solitamente il progettista architettonico sviluppa la progettazione interfacciandosi con le altre figure che partecipano alla fase progettuale solo quando l’opera è già stata completamente definita. Questo OBBLIGA IL PROGETTISTA STRUTTURALE A PLASMARE LE STRUTTURE AL PROGETTO ARCHITETTONICO perdendo di vista l’ottimizzazione della disposizione strutturale ai fini sismici.

La COMPARTECIPAZIONE ALLE SCELTE PROGETTUALI del progettista architettonico, strutturale e impiantista può rallentare l’evoluzione del progetto nelle fasi iniziali, ma garantisce una riduzione dei problemi in corso d’opera (esempio eliminazione problemi di compenetrazione tra strutture e impianti…) che porterebbero a forti rallentamenti e incremento dei costi costi.

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19

Art. 10 Per assicurare che nella redazione del progetto architettonico si sia tenuto debitamente conto delle esigenze di riduzione del rischio sismico, la domanda per il rilascio del permesso di costruire e la denuncia di inizio attività sono corredate, a scelta del committente, da una delle seguenti documentazioni: a) l'istanza dell'autorizzazione preventiva o la denuncia di deposito del progetto esecutivo riguardante le strutture strutture, di cui agli articoli 11 e 13 e la relativa documentazione; b) l'indicazione del progettista abilitato che cura la progettazione strutturale dell'intero intervento e una dichiarazione di quest'ultimo che asseveri il rispetto delle norme tecniche per le costruzioni e delle prescrizioni sismiche contenute negli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica. Alla dichiarazione deve essere allegata una relazione tecnica che illustra le scelte progettuali operate per assicurare l'integrazione della struttura nel progetto architettonico, corredata dagli elaborati grafici relativi agli schemi e alle tipologie della stessa struttura. I contenuti di tale documentazione sono definiti dalla Giunta regionale con apposito atto di indirizzo (DGR 1373-2011_Allegato A).

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19

Art. 9 Le disposizioni presenti in legge legge si si applicano: - ai lavori di nuova costruzione; - ai lavori di recupero del patrimonio edilizio esistente e di sopraelevazione - alle varianti sostanziali ai progetti presentati relativi a edifici privati, ad opere pubbliche o di pubblica utilità ed altre costruzioni.

Art. 10 I lavori previsti dal titolo abilitativo edilizio non possono essere iniziati fino a quando: -non sia stata rilasciata l'autorizzazione sismica dalla Struttura Tecnica competente in materia sismica; oppure -non sia stato effettuato il deposito del progetto esecutivo riguardante le strutture presso lo Sportello Unico per ll’Edilizia Edilizia.

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 INTERVENTI SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE SISMICA PREVENTIVA - in zona a media sismicità (ZONA 2): tutti gli interventi ad esclusione di: - opere per l’eliminazione delle barriere architettoniche - interventi privi di rilevanza ai fini della pubblica incolumità e Varianti non sostanziali (DGR 687/2011) - in zone a bassa sismicità (ZONA 3 e 4): - interventi relativi a costruzioni di interesse strategico o rilevante in relazione alle conseguenze di un loro eventual e coll asso (DGR n. 1661/2009) - interventi edilizi in abitati dichiarati da consolidare (all’art.61 del DPR n.380/2001) - progetti presentati a seguito accertamento delle violazioni alle norme antisismiche - sopraelevazioni (art (art. 90 DPR n. n 380/2001)

INTERVENTI SOGGETTI A DEPOSITO - in zona a media sismicità (ZONA 2): - opere per l’eliminazione delle barriere architettoniche - in zone a bassa sismicità (ZONA 3 e 4): tutti gli interventi ad esclusione di quelli soggetti ad autorizzazione sismica

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19

CONTROLLI DELLE PRATICHE INTERVENTI SOGGETTI AD AUTORIZZAZIONE SISMICA PREVENTIVA Tutte le pratiche sono soggette a: - controllo t ll di regolarità l ità formale f l e completezza l t - controllo di merito: conformità alla Normativa Tecnica sulle Costruzioni (NTC) Tali controlli sono svolti dalla Struttura Tecnica competente in materia sismica

INTERVENTI SOGGETTI A DEPOSITO Tutte le pratiche sono soggette a: - controllo di regolarità formale e completezza

svolto dal SUE

Una percentuale delle pratiche presentate (non meno del 30% DIA e 20% PdC) sono soggette a: - controllo di merito: conformità alla Normativa Tecnica sulle Costruzioni (NTC) svolto dalla Struttura Tecnica competente in materia sismica

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 Ma Ma….chi Ma chi chi èè la la Struttura Struttura Tecnica Tecnica competente competente in inmateria materia materia sismica ? Può essere: - il Comune presso cui si presenta la pratica - l’Unione di Comuni entro cui si trova il comune presso cui si presenta la pratica - la l C Comunità ità mon ttana entro t cuii sii ttrova trova il comune presso cuii si presenta la pratica - la Regione – Servizi Tecnici di Bacino (STB)

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19

Strutture Tecniche competenti in materia sismica nella Provincia di Modena - Comune di Modena - Comunità montana del Frignano Fanano Fiumalbo Lama Mocogno Montecreto Montese Pavullo nel Frignano Pievepelago Polinago Riolunato Serramazzoni Sestola

- Unione delle Terre d’Argine d Argine Carpi Campogalliano Novi di Modena Soliera

- Unione Terre di Castelli Castelnuovo Rangone Castelvetro di Modena Guiglia Marano sul Panaro Savignano sul Panaro Spilamberto Vignola Zocca

- Unione di Comuni Montefiorino Frassinoro Palagano Sassuolo

- Servizio Tecnico di Bacino degli Affluenti del Po – sede di Modena Svolge la funzione di Struttura tecnica competente per tutti gli altri comuni della provincia

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 RICEZIONE ISTANZA da p arte del SUE

PROCEDURA DI AUTORIZZAZIONE SISMICA PREVENTIVA (ART 12 LR n.19/2008) (ART.12 19/2008)

completa di: - progetto esecutivo - ricevuta versamento del rimborso forfettario (in originale) - istanza di autorizzazione preventiva ( con marca da bollo) - asseverazione rispetto NTC e prescrizioni contenute negli strumenti di pianificazione, congruità (con progetto architettonico) - nomina del collaudatore e dichiarazione di accettazione dell’incarico (ove previsto)

ISTRUTTORIA TECNICA del progetto svolta dal team di lavoro (da svolgere entro 60 gg dalla data di presentazione della richiesta al SUE)

Trasmissione della documentazione alla struttura tecnica competente si

Richiesta di chiarimenti e/o integrazioni d documentali t li (con interruzione dei termini previ sti)

no

Pratica conforme

Ricezione documenti (controllo entro 60 gg dal ricevimento)

Invio Pre-avviso di diniego con indicati i motivi che h ostano t all’accoglimento ll’ li t d de lllla d domanda d di autorizzazione

non conformi

Ricezione Osservazioni formulate dal progettista (devono pervenire entro 10 gg dalla data di ricevimento della comunicazione) non conformi

entro 60 gg

Richiesta respinta comunicata al richiedente e trasmessa al SUE

conformi

conformi entro 60 gg

Rilascio autorizzazione comunicata al richiedente e trasmessa al SUE insieme alla pratica.

2. LEGGE REGIONALE 30 ottobre 2008, n. 19 RICEZIONE PRATICA da parte del SUE

PROCEDURA DI DEPOSITO (ART.13 LR n.19/2008)

completa di: - progetto esecutivo - ricevuta versamento del rimborso forfettario (in originale) - denuncia di deposito (con marca da bollo) - asseverazione rispetto NTC e prescrizioni contenute negli strumenti di pianificazione, congruità (con progetto architettonico) - nomina del collaudatore e dichiarazione di accettazione dell’incarico (ove previsto) Controllo di regolarità formale e completezza da parte del SUE

no

Pratica conforme

si

Richiesta di chiarimenti e/o integrazioni Ricezione documenti

confomi

Sorteggio pratiche presentate (non meno del 30% delle DIA e del 20% dei PdC) e loro invio presso la Struttura tecnica competente in materia sismica per il

controllo di merito

Rilascio ricevuta di deposito Possibilità di inizio lavori

Si attiva la stessa procedura indicata nel caso di autorizzazione sismica

3. Delibere e Atti di Indirizzo della L.R. 19 Deliberazione della Giunta regionale n n. 1661-2009 “Approvazione Approvazione elenco categorie di edifici di interesse strategico e opere infrastrutturali la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile ed elenco categorie di edifici e opere infrastrutturali che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso”. Esempio: -Strutture della protezione civile -Strutture sanitarie -Ponti, aereoporti, importanti vie di comunicazione,… -Strutture con affollamenti significativi (scuole, cinema, teatri, stadi, chiese…..); -Strutture con attività pericolose per l’ambiente

Deliberazione della Giunta regionale n. 1126-2011 ”Definizione del rimborso forfettario per le spese istruttorie relative alle autorizz t i azioni i i sismiche i i h e aii depositi d iti dei d i progetti strutturali, ai sensi dell’art. 20 della L.R. n. 19 del 2008 “Norme per la riduzione del “rischio sismico”.

3. Delibere e Atti di Indirizzo della L.R. 19 Determinazione del Direttore generale Ambiente e Difesa del suolo e della costa n. 2380-2010 “Approvazione della MODULISTICA relativa ai procedimenti in materia sismica” Titolo edilizio

Presentazione contestuale Progetto strutturale

Richiesta Autorizzazione Modulo B + Asseveraz. Modulo D - sez B1+ ES allegato 1

Opre non strutturali (ONS) Interventi Privi di Rilevanza(IPRiPI) Asseveraz. Modulo D - sez A + elaborati progettuali Allegato C DGR 121/2010

Deposito Modulo C + Asseveraz. M odulo D - sez B1+ ES allegato 1

Presentazione differita Progetto strutturale

Asseveraz. Modulo D - sez B2+ elaborati allegato D - DGR 121/2010

Presentazione Progetto strutturale (sempre prima dell'inizio lavori)

Richiesta Autorizzazione Modulo B B+ Asseveraz. Modulo E + ES allegato 1

Deposito Modulo C C+ Asseveraz. Modulo E + ES allegato 1

3. Delibere e Atti di Indirizzo della L.R. 19 Deliberazione della Giunta regionale n. 687-2011 “Atto di indirizzo recante l'individuazione degli interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumita' ai fini sismici e delle varianti in corso d'opera, riguardanti parti strutturali, che non rivestono carattere sostanziale, ai sensi dell' articolo 9, comma 4 della l.r. n. 19 del 2008” Gli interventi privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici sono esclusi dalle procedure di autorizzazione autorizzazione e di deposito. deposito Si intendono “privi di rilevanza per la pubblica incolumità ai fini sismici”, gli interventi ritenuti strutturalmente non rilevanti agli effetti della valutazione del rischio sismico. ESEMPI tettoie, pensiline di dimensioni limitate opere di sostegno terra di altezza ridotta strutture temporanee antenne e impianti gravanti sulla costruzione di peso limitato trasformazione di finestra in porta-finestra demolizioni di tramezze interne che non hanno funzione strutturale rifacimento di intonaci, isolamenti ……….

Il progettista abilitato dovrà predisporre un’opportuna documentazione (indicata nella delibera) che dovrà essere allegata alla domanda per il rilascio del titolo edilizio.

3. Delibere e Atti di Indirizzo della L.R. 19 Deliberazione della Giunta regionale n. n 1373 1373-2011 2011 ”atto atto di indirizzo recante l'individuazione della documentazione attinente alla riduzione del rischio sismico necessaria per il rilascio del permesso di costruire e per gli altri titoli edilizi, alla individuazione degli elaborati costitutivi e

dei contenuti del progetto esecutivo riguardante le strutture e alla definizione delle modalita' di controllo degli stessi, ai sensi dell'art. 12, comma 1, e dell'art. 4, comma 1, della l.r. n. 19 del 2008.

I progetti strutturali devono risultare composti dai seguenti elaborati: 1 PROGETTO ARCHITETTONICO 1. 2. RELAZIONE DI CALCOLO STRUTTURALE comprensiva, in apertura, della “Illustrazione sintetica degli elementi essenziali del progetto strutturale”

3. 4. 5. 6.

RELAZIONE SUI MATERIALI; ELABORATI GRAFICI ESECUTIVI E PARTICOLARI COSTRUTTIVI; PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL’OPERA; RELAZIONI SPECIALISTICHE SUI RISULTATI SPERIMENTALI: 6.1. Relazione geologica 6.2. Relazione geotecnica 6.3. Relazione sulla modellazione sismica concernente la “pericolosità sismica di base”del sito di costruzione; ed inoltre, per le costruzioni esistenti: 7. ELABORATI GRAFICI DEL RILIEVO GEOMETRICO-STRUTTURALE; 8. VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA; 9. DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA.

3. Delibere e Atti di Indirizzo della L.R. 19 - DGR 1373/2011 La relazione di calcolo strutturale deve contenere una apposita parte denominata “Illustrazione sintetica degli elementi essenziali del progetto strutturale” diretta a specificare le modalità con cui il Progettista delle strutture ha elaborato il progetto esecutivo riguardante le strutture. T l parte Tale t della d ll relazione l i di calcolo l l deve d illustrare ill t i seguentiti elementi l ti essenziali: i li a)

descrizione del contesto edilizio e delle caratteristiche geologiche, …..

b)

descrizione generale della struttura, sia in elevazione che in fondazione, e della tipologia di intervento, con indicazione delle destinazioni destinazioni d ’uso uso previste per la costruzione, costruzione dettagliate per ogni livello entro e fuori terra, e dei vincoli imposti dal progetto architettonico; normativa tecnica e riferimenti tecnici utilizzati;

c) d)

e) f)

definizione dei parametri di progetto che concorrono alla definizione dell’azione sismica di base del sito ( it nominale (vita i l - VN, VN classe l d’ d’uso, periodo i d di riferiment if i t o - VR, VR categoria t i del d l sottosuolo, tt l categoria t i topografica, amplificazione topografica, zona sismica del sito, coordinate geografiche del sito), delle azioni considerate sulla costruzione e degli eventuali scenari di azioni eccezionali; descrizione dei materiali e dei prodotti per uso strutturale; illustrazione dei criteri di progettazione e di modellazione: - classe di duttilità - CD, - regolarità in pianta ed in elevazione, - tipologia strutturale, - fattore di struttura (q) e relativa giustificazione, valutazione ragionata e attenzione ai programmi di calcolo - stati limite indagati, - giunti di separazione fra strutture contigue, - criteri per la valutazione degli elementi non strutturali e degli impianti - requisiti delle fondazioni e collegamenti tra fondazioni, - vincolamenti interni e/o esterni, - schemi statici adottati;

3. Delibere e Atti di Indirizzo della L.R. 19 - DGR 1373/2011 g) h)

indicazione delle principali combinazioni delle azioni in relazione agli SLU e SLE indagati; indicazione motivata del metodo di analisi seguito per l’esecuzione della stessa: analisi lineare o non lineare (precisazione del fattore θ = P*d/ V*h), analisi statica o dinamica. Nel dettaglio deve essere esplicitato se trattasi di: - analisi lineare statica, - analisi lineare dinamica (numero di modi considerati, masse partecipanti, periodi dei modi di vibrare, visualizzazione delle forme modali principali); - analisi non lineare statica (distribuzioni di carico adottate e rapporti di sovraresistenza αu/α1), - analisi non lineare dinamica (accelerogrammi adottati), riportando la sintesi dei principali risultati;

i)

criteri di verifica agli stati limite indagati, in presenza di azione sismica:

j)

rappresentazione delle configurazioni deformate e delle caratteristiche di sollecitazione (diagrammi M,N,T per condizioni di carico elementari significative e inviluppi principali) delle strutture più significative, così come emergenti dai risultati dell’analisi, sintesi delle verifiche di sicurezza, e giudizio motivato di accettabilità dei risultati (verifiche semplificate per convalidare i risultati ottenuti tramite il software di calcolo – es: confronto tra il taglio sismico alla base calcolato dal software con quello derivante da calcoli manualili semplificati); lifi ti)

k)

caratteristiche e affidabilità del codice di calcolo;

l)

con riferimento alle strutture geotecniche o di fondazione: fasi di realizzazione dell’opera (se pertinenti), sintesi delle massime pressioni attese, cedimenti e spostamenti assoluti/differenziali, verifiche di stabilità terreno-fondazione eseguite, ed altri aspetti …….;

3. Delibere e Atti di Indirizzo della L.R. 19 - DGR 1373/2011 ed inoltre inoltre, per le costruzioni esistenti : m) indicazione della categoria di intervento previsto (adeguamento, miglioramento o intervento locale) e motivazione della scelta adottata; n)

descrizione della struttura esistente nel suo insieme, delle eventuali interazioni con altre unità strutturali e delle modalità con cui di ciò si è tenuto conto, dei principali interventi realizzati nel tempo, nonché sintesi delle vulnerabilità riscontrate, derivanti dal rilievo strutturale;

o)

definizione delle proprietà meccaniche dei materiali costituenti le strutture interessate dall’intervento, in relazione ad eventuali indagini specialistiche condotte o ad altro materiale disponibile, e conseguente determinazione dei livelli di conoscenza e d...


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