Appunti lezione Layla e Majnun, tashbib e ghazal PDF

Title Appunti lezione Layla e Majnun, tashbib e ghazal
Course Letteratura araba i
Institution Università degli Studi di Palermo
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Appunti precisi e puntuali, parola per parola, della lezione di Letteratura Araba I riguardante la canzone Majnun wa Layla (rielaborazione del patrimonio riguardante questo personaggio) e successiva digressione sul tashbib (disaffiliazione all'interno di una tribù araba in seguito a un rapporto tra ...


Description

Layla e Majnun – FILE 7.1 Questa è una rielaborazione di versi che sono presi dal patrimonio classico. Majnun = posseduto dai jinn (creature malvagie), quindi pazzo, folle L’associazione di Layla e Majnun vuole indicare che “Layla è pazzo”, ma pazzo di cosa? Qual è il tema del brano? La lontananza e la perdita della donna amata, il senso di mancanza e di struggimento. All’interno della letteratura araba classica si fa riferimento a questo particolare personaggio, divenuto noto al pubblico nella società del tempo come Majnun. Ci troviamo davanti alla giustapposizione del nome Majnun e del nome Layla, amante e amata. In realtà Majnun ha un nome proprio, il nome di un poeta presumibilmente di età preislamica, Qays ibn al-mulawa > Questo è il nome reale di un personaggio che fa parte all’interno del patrimonio arabo della classicità. In particolare ci riferiamo all’epoca abbaside in cui cominciano a formarsi sorta di romanzi popolari, d’amore o di avventura che hanno per protagonisti personaggi che sono anche vissuti in un passato molto più lontani, come in questo caos: un cavaliere o un poeta quale Qays ibn al-Mulawa, divenuto famoso perché talmente bruciava di passione secondo questi romanzi popolari o leggende per una donna, il cui amore era in realtà corrisposto, che però in realtà non incontrerà mai e quindi la passione non si consumerà mai fisicamente e rimarrà tutto vissuto nel distacco e questo quindi porterà il poeta alla più completa demenza, follia (da qui il termine Majnun che lo contraddistingue). Si tratta quindi della rielaborazione di un patrimonio classico avvenuta in età abbaside. Questi stessi romanzi popolari che ci parlano di questo poeta ci rivelano al contempo fa parte di un particolare clan (penisola araba, all’interno di un ambiente nomadico) conosciuto come Banu ‘Udhra, poeti udhriti. Questi sono una serie di poeti che sviluppano un tipo di componimenti amorosi o erotici particolari, nel senso che all’interno di questi componimenti l’amore viene in un certo modo sublimato, pur essendo cioè corrisposto è un tipo di sentimento che viene votato verso una sola donna (quindi non amore galante), un amore viscerale, che si nutre non solo di passione ma di dolore. Questa cosa può sembrare strana. In epoca preislamica il fatto solo di menzionare la donna (parliamo di amore clandestino, non legittimato da un matrimonio o unione coniugale), vuoi all’interno di un componimento attraverso declamazione, non è assolutamente una cosa onorevole, né per il poeta né per la donna, vale a dire che la menzione del nome della donna anche nella declamazione orale corrisponde fondamentalmente a una offesa. Ciò vuol dire che entrambi i personaggi pagano delle conseguenze anche abbastanza pesanti: il poeta, l’uomo paga il prezzo della disaffiliazione, viene condannato dalla sua tribù per avere osato pronunciare il nome della donna verso la quale prova dei sentimenti, il poeta viene declassato dalla tribù, disaffiliato, scompare quella che è la nisba, vale a dire il nome con cui abitualmente un personaggio viene conosciuto (nome degli antenati) e viene legato accanto al nome di questo personaggio, di questo poeta, il nome della donna amata anch’essa macchiata di disonore proprio in virtù dei componimenti del poeta. Questa particolare infrazione, trasgressione che opera il poeta in funzione della donna amata pur essendo entrambi animati da un amore sincero e appassionato è conosciuta con il nome di tashbib (infrazione di un particolare tabù che vietava di inserire il nome di una donna reale all’interno dei propri componimenti). L’onore della donna è legato specificatamente all’onore della tribù: offendere una donna significava offendere l’intera tribù dei suoi membri. Quindi c’è un discorso non solo legato alla protezione della donna ma legato alla difesa dell’onore dell’intera tribù.

Qays ibn al-Mulawa faceva parte di questa tribù che abbiamo citato, cui apparteneva anche l’importante poeta, altro importante esponente (particolare rappresentazione dell’amore), Jamil Buthaina (Questo secondo nome è il nome della persona amata, quindi è il nome dopo la disaffiliazione). Si tratta di poeti dell’età omayyade, di cui Jamil è il più importante rappresentante di questo tipo di amore o passione che è l’amore udhrita. Stiamo parlando del particolare genere poetico che trova le proprie radici dal nasib di epoca islamica, il proemio della qasida, ovvero il ghazal. Si tratta del poema erotico o amoroso di epoca omayyade. Si tratta di componimenti che sono tutti dall’inizio alla fine sviluppati attorno al tema dell’amore ed esistono almeno due diverse correnti. Possiamo distinguere una corrente urbana, vale a dire dei componimenti che si sviluppano nei centri urbani quali La Mecca e Medina, a dispetto della loro importanza nell’ambito religioso e che poi gradualmente si svilupperanno anche altrove, sia nell’Hijaz che nella Siria, ecc. L’altra corrente è la cosiddetta corrente beduina con i poeti del deserto. Il primo aspetto interessante legato a questo discorso è la nascita di questi tipo di componimenti avviene proprio all’interno di queste due città sante, probabilmente a motivo del fato che essendo che con gli omayyadi la corte si è trasferita ormai a Damasco, Medina e La Mecca rappresentano due centri periferici per il potere califfale. La perdita dell’autorità politica permettono lo svilupparsi di un clima più ozioso e leggero. Altro elemento interessante è che molto spesso questi componimenti non nascono soltanto per essere declamati ma anche per essere cantati e messi in musica. Lo stesso Walid ibn Yazid lo fece per mettere in luce aspetti legati alle figure delle schiave cantatrici. Sono ambienti particolari all’interno di queste due città inizialmente in cui comincia a svilupparsi una certa tradizione musicale. Vi sono tantissimi strumenti (prevalentemente a corda) attraverso cui questo tipo di componimenti veniva accompagnato. La differenza più importante in merito alle due correnti riguarda soprattutto la concezione del sentimento amoroso; quindi, la maniera attraverso la quale i diversi poeti guardavano alle donne e al sentimento che li spingeva perso queste figure femminili....


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