Appunti, lezioni 1-5 - corso integrato di \'\'strumenti di pianificazione/fondamenti di urbanistica\" - arch. Claudia De Biase - 6 CFU - a.a. 2008/2009 PDF

Title Appunti, lezioni 1-5 - corso integrato di \'\'strumenti di pianificazione/fondamenti di urbanistica\" - arch. Claudia De Biase - 6 CFU - a.a. 2008/2009
Course Tecnica e pianificazione urbanistica
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
Pages 31
File Size 3.5 MB
File Type PDF
Total Downloads 59
Total Views 147

Summary

corso integrato di ''strumenti di pianificazione/fondamenti di urbanistica" - arch. Claudia De Biase - 6 CFU - a.a. 2008/2009...


Description

Corso di Laurea in Scienze dell’architettura Classe 4 a.a. 2008/2009 corso integrato di

“Strumenti di Pianificazione/Fondamenti di Urbanistica”

arch. Claudia de Biase SSD ICAR/20 Tecnica e pianificazione urbanistica: CFU 6

PRG/PUC Pianificando

Piani esecutivi Piani di settore

Organizza le trasformazioni

Regolando RE, SIAD, RAP

Programmando

PTOOPP Programmi complessi ed europei

Amministrazione Comunale Denuncia Inizio attività

Attua le trasformazioni

Verificando

Certificato di agibilità/abitabilità

Permettendo

Permesso di costruire

Realizzando

Opere Pubbliche

L’A.C. ha a disposizione diversi strumenti, urbanistici e non, definiti da leggi nazionali, regionali nonché da programmi europei per organizzare la sua azione sul territorio; inoltre l’A.C. esercita un ruolo di controllo sulle “azioni” dei privati.

L’amministrazione comunale ha il compito della 





Pianificazione, attraverso una serie di strumenti, urbanistici e di settore, definiti da leggi nazionali e dalle rispettive leggi regionali; Programmazione di opere pubbliche e degli interventi possibili, attraverso una serie di specifici strumenti definiti da leggi nazionali, regionali e da direttive comunitarie; Regolamentazione delle trasformazioni fisiche, mediante strumenti definiti da leggi nazionali e regionali.

E ancora … A queste azioni di tipo generale generale, effettuate direttamente dall’amministrazione comunale, (singolarmente o associata con altri enti o con soggetti privati), segue il momento dell’attuazione delle trasformazioni e l’esercizio di un’azione di controllo sull’attività degli altri soggetti.

L’AC, infatti, oltre a realizzare opere pubbliche, esercita un’azione di verifica della compatibilità e della coerenza delle opere proposte con la legislazione nazionale e regionale e con gli altri strumenti urbanistici e di settore; a conclusione della verifica, permette o meno la realizzazione dell’opera.

PRG/PUC Pianificando

Organizza le trasformazioni

Piani esecutivi Piani di settore

Regolando RE, SIAD, RAP

Programmando

PTOOPP Programmi complessi ed europei

Amministrazione Comunale Denuncia Inizio attività

Verificando

Attua le trasformazioni

Certificato di agibilità/abitabilità

Permettendo

Permesso di costruire

Realizzando

Opere Pubbliche

Strumenti per la pianificazione territoriale Insieme complesso e articolato di strumenti che possiamo distinguere: a) per livelli di governo del territorio (ambito di intervento) b) piani ordinari, piani di settore e piani specialistici c) figure della pianificazione (connesse agli approcci)

Strumenti per livelli di governo del territorio

 





Pianificazione di area vasta Pianificazione urbanistica comunale o intercomunale Pianificazione particolareggiata Æ Æ pianificazione attuativa (abbiamo anche un livello nazionale ed europeo: governance multilivello)

Ordinari, specialistici o di settore

Æ generali Specialistici SpecialisticiÆ esprimono esprimono un un particolare particolare

 Ordinari Ordinari 

punto di vista che incide su delimitazione di ambito, individuazione di problemi, proposta di obiettivi e azioni/interventi (piano di Bacino, piano del parco, piano paesistico)

 Di Di settore settore

Æ rispetto a particolari aspetti

della realt à

Vincoli _Servitù e fasce di rispetto

Sta to Piano di bacino Nazionale

Piano grandi opere

Re gio ne

Piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria

Piani di bacino regionali

Zonizzazio ne sismica

Provincia e Città metropoli tana

Comu nità monta na

Ammin istrazi one comun ale

Piano Generale dei Trasporti

Piano energetico nazionale

Legge Finanziaria

PTR_ PPs

PTCP_PUTAM

Piano energetico regionale

Piano Regionale trasporti

Piano rete ciclopedona le

Piano dei parchi nazionali

Piano regionale gestione rifiuti

Piani dei parchi regional e

Piano energetico nazionale

Piani di protezione dell'ambiente e di bonifica ai fini della difesa dai pericoli derivanti dall'amianto

Piani del traffico per la viabilità extraurbana

Piano di sviluppo e piano urbanistico

Zonizzazion e acustica

Piano di risanamento acustico

PRG_ PRGI o PUC

PP_PdL_ PEEP_PIP_PdR_PIN

Piano generale Traffico urbano _ Piano Urbano del Traffico_ Piano urbano della mobilità_ Piano di fluidificazione del traffico

Piani Particolareggiati del Traffico Urbano

Piani Esecutivi del Traffico Urbano

Piano della rete ciclopedonale

Istituzioni Ambiti Amministrativi e Pianificazione urbanistica

art. 117 (articolo così sostituito dalla legge costituzionale n. 3 del 2001)

La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.

Nel campo urbanistico, la struttura dell'ordinamento italiano è di tipo piramidale (ma non strettamente gerarchica),

con in cima lo Stato

Lo Stato ha compiti di indirizzo e coordinamento

La Regione (dal 1971, con la delega in materia urbanistica, oggi regolato da D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267)

emette norme legislative (nel rispetto dei princìpi delle leggi statali)

definisce gli indirizzi generali del proprio territorio coordina i livelli amministrativi inferiori

La Provincia e la Città metropolitana (D.Lgs 18/08/ 2000, n. 267 ex L. 142/1990)

hanno funzioni amministrative, ma le delibere e le ordinanze hanno forza di legge la Provincia REDIGE IL PTCP

I l Com une disc iplin a e ge st isc e l'uso de l suolo ha la t it ola rit à de l Pia n o U rb a nist ic o

… e inoltre ci sono

Comunità montana Ente Parco Autorità di Bacino E

ASL Distretto scolastico Distretto giudiziario, Distretto religioso ….

Comunità montana (D.Lgs 18/ 08/ 2000, n. 267

ex L. 142/1990 e L.1102, 3/12/197 e

Leggi Regionali)

Nei comuni con pop. di 600m slm per almeno l’80% della sup. è obbligtoria l’istituzione di una COMUNITA’ MONTANA La Finalità: valorizzazione delle zone montane Funzioni e strumenti operativi: adottano piani pluriennali di opere ed interventi e individuano strumenti per lo sviluppo Relazioni urbanistiche: concorrono alla formazione del piano territoriale di coordinamento.

•Comunità

Montana

Alburni

•Comunità

Montana

Alento-Monte Stella

•Comunità

Montana

Alto e Medio Sele

•Comunità

Montana

Montana

Montana

Vallo di Lauro e

del Taburno

Baianese

•Comunità

•Comunità

Montana

Montana

del Titerno

del Bussento

•Comunità

montana

Monti Lattari -

•Comunità

•Comunità

•Comunità

Montana

dell'Ufita

Penisola Sorrentina

Calore Salernitano

•Comunità

•Comunità

Terminio Cervialto

Vallo di Diano

•Comunità

•Comunità

Montana

montana

•Comunità

Montana

Lambro e Mingardo

•Comunità

Montana

Monti Picentini

Montana

del Fortore

•Comunità

Zona del Tanagro

Montana

Zona Irno

•Comunità

Montana

Montana

Penisola Amalfitana

Ente Parco ( L.341/ 1991) L’istituzione del Parco (nazionale o regionale) e l’estensione del territorio vengono regolati da leggi specifiche.

Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90)

Finalità: difesa del suolo, risanamento delle acque, fruizione e gestione del patrimonio idrico per gli usi di razionale sviluppo economico e sociale, tutela degli aspetti ambientali dei bacini imbriferi Funzioni e strumenti operativi: elabora e adotta il piano di bacino (DPR 616/1977) che ha valore di piano territoriale di settore e adotta e approva i piani stralcio Relazioni urbanistiche: Disciplina e vincola l’uso del suolo Le disposizioni del piano di bacino approvato hanno carattere immediatamente vincolante per le amministrazioni ed enti pubblici, nonché per i soggetti privati,

Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90)

La Legge ripartisce il territorio nazionale in: - Bacini idrografici di rilievo nazionale - Bacini idrografici di rilievo interregionale - Bacini idrografici di rilievo regionale

Per Bacino idrografico si intende: "il territorio dal quale le acque pluviali o di fusione delle nevi e dei ghiacciai,

defluendo in superficie, si raccolgono in un determinato corso d'acqua direttamente o a mezzo di affluenti, nonché il territorio che può essere allagato dalle acque del medesimo corso d'acqua, ivi compresi i suoi rami terminali con le foci in mare ed il litorale marittimo prospiciente ".

Autorità di bacino (L.179/2002; L.183/89, L.253/90)

L’Autorità di bacino è finalizzata alla difesa del suolo, alla tutela delle acque e degli ecosistemi e, in generale, alla sicurezza del territorio e dei cittadini. L’ambito di competenza è perimetrato in forza di legge, secondo criteri idro-geomorfologici; l’autorità elabora il Piano di Bacino, settoriale, i relativi programmi triennali di intervento e impone i necessari vincoli per l’intero territorio di competenza.

Comprensori e Consorzi di Bonifica agraria (R.D. 215/1933; DPR 11/1972; L. 183/89; L. 36/94; Dlgs. 152/99) Finalità: gestire il patrimonio agrario-fondiario e silvo pastorale del Paese La Regione Campania attua attraverso i Consorzi di Bonifica la salvaguardia dell’ambiente rurale, la tutela del territorio e la razionale utilizzazione delle risorse idriche per uso agricolo e, a tal fine, ha emanato la Legge Regionale n. 4 del 25/2/2003 “Nuove norme in materia di bonifica integrale”.

Aree Territoriali Ottimali per lo Smaltimento dei rifiuti solidi (DLgs 22/1997) Le ATOS intervengono su un ambito territoriale dipendente da un bacino di utenza, la cui dimensione è funzione della quantità e della qualità della produzione di rifiuti (lavoro atteso). Il Consorzio rifiuti costituisce un'articolaziozione dell'ATOS.

In data 31/12/1996, è stato promulgato il piano

regionale di smaltimento dei rifiuti solidi In Campania, il piano suddivide il territorio regionale in ambiti

territoriali ottimali per lo smaltimento (Atos), rappresentati, per i quali sono previsti: - la gestione dei rifiuti urbani, secondo criteri di efficienza e di economicità; - l’autosufficienza della gestione dei rifiuti urbani non pericolosi; - lo smaltimento dei rifiuti speciali in luoghi prossimi a quelli di produzione, al fine di favorire la riduzione della movimentazione dei rifiuti; - il raggiungimento di percentuali minime di raccolta differenziata.

ASL Azienda Sanitaria Locale (D.L. 30/12/1992, n. 502, L. 833, 23/12/1978 e segg.) Il bacino deve avere una pop. Compresa tra i 50.000 e i 200.000 abitanti.

La localizzazione delle diverse unità edilizie sanitarie (ospedali, ambulatori, consultori, ecc.) è di competenza degli strumenti urbanistici Il Distretto Sanitario costituisce l'articolazione di base dell'ASL e le delimitazioni seguono gli stessi criteri.

ASL in Campania Avellino A.S.L. Avellino 1 A.S.L. Avellino 2 Benevento A.S.L. Benevento 1 Caserta A.S.L. Caserta 1 A.S.L. Caserta 2 Napoli A.S.L. Napoli 1 A.S.L. Napoli 2 A.S.L. Napoli 3 A.S.L. Napoli 4 A.S.L. Napoli 5 Salerno A.S.L. Salerno 1 A.S.L. Salerno 2 A.S.L. Salerno 3

Soprintendenze Le Soprintendenze, organi periferici dello Stato, sono articolate in funzione dei beni che tutelano e gestiscono: - soprintendenze regionali per i beni e le attività

culturali, - soprintendenze per i beni architettonici e per il paesaggio, - soprintendenze per il patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico, - soprintendenze per il patrimonio storico, artistico e le - soprintendenze per i beni archeologici.

Le soprintendenze per i beni ambientali ed architettonici esercitano i c om piti di tute la a m bienta le e pa e sa ggist ic a , olt re a que lli a ffe re nt i a lla t ut e la , c onse rva zione e re st a uro de i be ni a rc hit e t t onic i. Tali soprintendenze, inoltre, partecipano all'istruttoria tecnica concernente il c o n t r o l l o d e l l e o p e r e s o v r a c o m u n a l i e d e l l e o p e r e s t a t a l i , nonché alle procedure di V a l u t a z i o n e d i I m p a t t o A m b i e n t a l e . Ancora, al Soprintendente per i beni architettonici e per il paesaggio compete l ' a u t o r i z z a z i o n e p e r i p r o g e t t i r e l a t i v i a ll e op e re p ub b lic he r ic a de nt i ne l t e r rit or io d i c om pe t e nza e l'a do z io ne de i pr ov ve di m e nt i d i a nnull a m e nt o ....


Similar Free PDFs