Appunti Storia Dell\' Architettura Moderna PDF

Title Appunti Storia Dell\' Architettura Moderna
Course Storia Dell'Architettura [2041]
Institution Politecnico di Bari
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Pietropaolo...


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ARCHITETTURA E PROGETTO URBANO DALLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE AL PRIMO DOPOGUERRA

La città compatta, che si era formata in Europa lungo i 500 anni precedenti, fu completamente trasformata nello spazio d secolo da un gran numero di forze tecniche e socio-economiche senza precedenti, molte delle quali si manifestaron Inghilterra, durante la prima metà del XVIII secolo. Molte furono le innovazioni produttive, come la produzione su vasta scala di sbarre di ghisa ad opera di Adam Darb partire dal 1767, che portarono molteplici ripercussioni nel campo della metallurgia (la produzione inglese del ferro aume quaranta volte tra il 1750 e il 1850), nel campo dell’agricoltura (nel 1771 circa, le coltivazioni inefficienti furono sostit dal sistema a quattro periodi) e contemporaneamente nel campo dell’industria tessile grazie alla Spinning Jenny Giannetta) inventata nel 1764 da James Hargreaves, che aumentò enormemente la capacità di filatura individuale. Nel 1 nell’industria tessile fu introdotto il telaio meccanico a vapore di Edmund Cartwright affermando non solo l’industria tes su vasta scala ma portando immediatamente all’invenzione della fabbrica multipiani a prova d’incendio. Così nel 1 l’Inghilterra possedeva circa 24 mila telai meccanici affermando, di fatto, la città-fabbrica inglese.

Nacquero così le città industriali, a sostituzione delle città storiche con una organizzazione di tipo scientifico e co caratteristica di svilupparsi sfruttando zone non ancora costruite; si leva la necessità di avere nuove forme di produzio appare quindi, sulla scena l’architettura della fabbrica. La fabbrica ha una centralità all’interno della città e assume fo storiche simili a quelle delle cattedrali. Sorgono così “le città delle fabbriche”, ciò prevalentemente in Inghilterra, paese in cui prima degli altri, iniziarono apparire industrie e miniere tra il paesaggio. La nascita e il passaggio delle città divenne così rigido che sembrò p paragonare questo fenomeno alle produzioni seriali industriali, e portò ad un radicale cambiamento dello stile di vita cittadini che si sentirono sommersi dalle novità. Questo processo di sradicamento fu ulteriormente accelerato dall’uso della trazione a vapore per i trasporti: nel 1804 ci f prima dimostrazione della locomotiva su binari di ghisa e in seguito, nel 1825, fu inaugurata la prima linea di serv ferroviario tra Stockton e Darlington e nel 1836 della ferrovia Londra–Birmingham. Intorno al 1860 la Gran Breta disponeva di circa 10 miglia di binari e dopo il 1865, l’avvento della navigazione a vapore su lunghi percorsi diede fortissimo incremento all’emigrazione europea verso le Americhe, l’Africa e l’Australia.

In questo nuovo contesto la popolazione aumentò sempre di più e le città arrivarono ad inglobare gli spazi delle campa favorendo a dismisura il passaggio dai luoghi agresti alle città. Tutto questo fu accompagnato da un improvviso calo mortalità dovuto ai miglioramenti nel livello dell’alimentazione e delle tecniche mediche. Iniziarono così a delinearsi nu scenari paesaggistici, si utilizzarono nuove tipologie di costruzione e nuovi materiali, introducendo così l’architettura ferro e del vetro , come ad esempio nella stazione di King’s Cross, ultimata nel 1859, e nel Crystal Palace di Londra.

CRYSTAL PALACE DI LONDRA

Fu costruito per la Grande Esposizione del 1851, dove il giardiniere Joseph Paxton ebbe mano libera nello stendere un progetto derivante da un metodo per la costruzione di serre che egli aveva sviluppato attraverso un rigorosa applicazione dei principi di Loudon per le serre riscaldate. Paxton, benché incaricato all’ultimo momento di progettare il Crystal Palace, fu capace di presentare in soli 8 giorni un’enorme serra ottagonale a tre gradoni con perimetro vetrato continuo. La sua realizzazione, che richiese appena 4 mesi, fu semplicemente un problema di produzione di massa e di montaggio sistematico. Mentre generava spettacolari prospettive parallele e oblique, il suo involucro globale (93 mila mq di vetro) presentava un problema climatico di dimensioni senza precedenti: l’effetto serra. Molti espositori decisero di proteggersi dall’effetto serra con baldacchini di stoffa disposti a festoni.

FALANSTERIO, FAMILISTERIO, HAUSSMANN E PARIGI, RING DI VIENNA, CIUDAD LINEAL , CITTÀ GIARDI

Questo enorme sviluppo ebbe conseguenze sia positive che negative: tra queste ultime vi fu l’evidente caos spaziale iniz dovuto all’insediamento selvaggio, successivamente ridimensionato, ed il delinearsi di evidenti differenze sociali, sfociarono in vari casi anche in manifestazioni di razzismo. Le migliorie nello stile di vita furono evidenti e molteplici: maggiore igiene, ricchezza e nuove ideologie, come quelle sfociarono nel tentativo di realizzare il progetto utopico di proporre dei modelli per risolvere collettivamente i problemi cittadini, o di realizzare un villaggio di “armonia e cooperazione” (modello di organizzazione collettiva). Un altro modello proposto fu quello della condivisione dei luoghi in cui vi era l’idea di poter arrivare ad ottenere un nucleo nel quale fossero presenti tutte le funzioni vitali necessarie e costituire una comunità. Questo nuovo schema, presentato ed interpretato da CHARLES FOURIER nel 1841 venne chiamato Falansterio (termine derivante da falange), inteso come una sorta di cellula sociale che Fourier suddivideva in base a fasce di età e non per classi. Fourier immagina un modello urbanistico appropriato per lo stadio finale dell’armonia, quindi immagina e descrive il Falansterio, ovvero una struttura unica che si oppone al caos delle città. Al suo interno si vivrà come in un grande albergo, dove non saranno concessi alloggi separati: gli anziani saranno alloggiati al piano terra, i ragazzi al mezzanino e gli adulti

nei piani superiori. Al centro della struttura si troveranno i servizi pubblici e le strade avrebbero avuto il vantaggio di non essere esposte agli agenti atmosferici. Il Falansterio è quindi un complesso organismo, dove si cerca di mantenere l’equilibrio alternando spazi pubblici a spazi privati in modo da far convivere vita individuale e collettiva; complesso organismo ripreso più di un secolo dopo da Le Corbusier nella sua comunità autosufficiente dell’Unitè D’Habitation (1952, Marsiglia).

L’industriale JEAN B APTISTE A NDRÈ GODIN realizzò un modello molto simile al falansterio di Fourier, quando ormai l’i di abitazione collettiva era stata abbandonata. Il Familisterio di Godin (1859-70), è un rimpicciolimento del falansteri Fourier: l’edificio è sempre costituito da tre blocchi di abitazioni comunicanti, una nurserry, un asilo infantile, un tea scuole, bagni pubblici e una lavanderia, ma i cortili sono di dimensione molto più ridotta. Il familisterio si differenzia falansterio per due aspetti principali: impresa produttiva nel primo è di carattere industriale, mentre nel secondo si occup anche dell’aspetto agricolo, per di più ad ogni famiglia, nel familisterio, è concesso un alloggio autonomo.

A partire dal 1852 Napoleone III decide di modernizzare Parigi grazie all’aiuto del barone GEORGE HAUSSMANN, che 1853 fu nominato prefetto del Dipartimento della Senna. In questi anni a Parigi accaddero situazioni sgradevoli c l’inquinamento dell’acqua potabile, l’assenza di un’adeguata rete di fognature, l’insufficienza di spazi aperti per cimite parchi, le vaste aree di squallide abitazioni e la congestione del traffico. Haussmann trasformò, così, Parigi in una metro regionale, tagliando la struttura urbana esistente con strade il cui scopo era di collegare punti cardinali e distretti opp attraverso la barriera tradizionale della Senna. Durante il periodo in cui Haussmann svolse il suo ufficio, la città di Pa costruì circa 137 chilometri di nuovi boulevard, considerevolmente più ampi, più fittamente alberati e meglio illuminati 536 chilometri di vecchie vie che essi sostituivano. Vennero approvate severe regole per l’architettura dei palazzi affacc sui viali e costruì nuovi quartieri periferici. Tutto questo sistema era ossigenato ogni qual volta fosse possibile da vaste di spazi aperti pubblici; la città fu dotata di fognature adeguate e di acqua potabile. Il modello urbanistico di Parigi e grande successo e fu esportato in tutto il mondo, malgrado le critiche per la sua rigidità e per alcune misure antipopo adottate.

Questo principio di regolarizzazione fu applicato al di fuori di Parigi, in modo particolare a Vienna, dove la sostituzi delle fortificazioni demolite con un boulevard di rappresentanza fu portata alle sue estreme conseguenze log nell’ostentazione della Ringstrasse, costruita attorno al vecchio centro tra il 1858 e il 1914. L’imperatore Francesco Giuseppe (1848-1916), decise di abbattere le centrali mura medioevali e di sfruttare lo sp risultante e quello della preesistente fascia di rispetto per la costruzione del ring, un ampia arteria alberata fiancheggiata nuovi ed eleganti quartieri che si snoda per oltre 6 km cingendo l’intero nucleo della Vienna medievale. Vengono demoliti gli antichi bastioni, ma il tessuto della città vecchia viene marginalmente intaccato. Il Ring costituirà a volta il punto di partenza per ogni successivo sviluppo urbanistico cittadino diventando il nuovo polo di organizzazi politico-culturale della città. Sei segmenti alberati di cui si compone il Ring Stadtpark (parco cittadino) il quale ha oltre ettari e constituisce il principale polmone verde della città. Uno degli architetti che in vista della Vienna del tempo fu Wagner, e successivamente Olbrich. Wagner tra il 1899 e il 1 aderì alla Secession, il movimento artistico delle avanguardie viennesi, che aveva tra i suoi scopi quello di contrapporre schematismi accademici la ricerca di forme espressive più direttamente legate alla mutata realtà tecnologica del tempo. Wagner progetta la rete ferroviaria cittadina, cercando di contemperare al massimo l’esigenze delle funzionalità con qu del rigore estetico.

Olbrich era l’assistente di Wagner. Anche Olbrich si unì alla rivolta con l’accademia e nel 1897, con l’approvazione di Wagner, fondarono la Secession viennese. Nel 1898 Olbrich costruì la sede della Secession, la quale costituisce uno spazio espositivo alternativo, diventando il centro dei più importanti e innovativi avvenimenti artistico culturali di Vienna. L’edificio è estremamente rigoroso, in assoluta controtendenza. Partendo da una pianta quadrata, egli da origine ad un semplice contenitore dalle pareti lisce e quasi disadorne (eccezzion fatta da un fregio floreale sotto il cornicione), nelle quali porte e finestre si aprono con tagli netti e decisi, senza le cornici, le modanature o i timpani. La grande invenzione decorativa è costituita da un ampia cupola in rame di forma quasi sferica traforata a motivi floreali e rilucente di lamina d’oro. Questa contrasta vivacemente con la chiara massa muraria e consente una diffusa illuminazione dell’alto dell’intern Olbrich fu tra i più sensibili interpreti dell’Art Nouveau, all’interno della quale seppe sempre coniugare con fantasia equilibrio, l’organizzazione funzionale degli spazi e il gusto per il particolare.

Un ulteriore spunto, in questa direzione, viene dall’architetto Adolf Loos (1870-1933), che pur ponendosi in forte contr con la secessione o secession ma costituisce di fatto l’ultimo e più raffinato prodotto intellettuale. Loos combatté in o modo il concetto di decorazione in architettura e arrivò ad affermare che l’architettura non è un arte, poiché, qualsiasi c serva a uno scopo è escluso dalla sfera dell’arte. Questo segna l’avvento di un’architettura veramente nuova e funzion nella quale ogni decorazione sia definitivamente bandita in funzione della qualità. Figlio di uno scalpellino, nacque in Moravia nel 1870. Fece viaggi negli Stati Uniti, però visse a Vienna e per breve peri anche a Parigi. Nel 1908 pubblicò “Ornamento e delitto” in cui, approfondisce la natura della sua polemica con gli ar della secessione viennese. Al centro della sua polemica c’era quasi sempre Olbrich, fanatico del rigore culturale. Olb disegnò addirittura per la propria moglie abiti speciali, che si armonizzassero con le linee della loro casa. Argomento fondamentale di Loos contro l’ornamento, si basava sul fatto che esso, non solo implicava un dispendio di lavoro e materiali, ma comportava invariabilmente anche una forma punitiva di schiavitù artigianale. Loos riteneva che tutta la cultura dipendesse da una certa continuità con il passato. Fino al 1910, l’attività di Loos si limitò in gran parte nella trasformazione di interni preesistenti. Le sue opere migliori in questo periodo furono lussuosi negozi che egli progetto a Vienna sul volgere del secolo. La Casa Steiner costruita a Vienna nel 1910 fu l’inizio di una serie di cose nelle quali Loos

sviluppò gradualmente la sua concezione del Raumplan o “piano di volumi”: un complesso di organizzazione interna che culminò nelle case a molti livelli, realizzate verso la fine della sua vita. Le aperture sono disposte del tutto liberamente, seguendo la libera disposizione dei volumi interni.

Verso il 1891 era ormai possibile lo sfruttamento intensivo del centro urbano, grazie a due sviluppi essenziali per l’erezione di edifici alti: l’invenzione dell’ascensore per passeggeri nel 1853, e il perfezionamento della struttura d’acciaio nel 1890. Il Garden Suburb, con l’introduzione della ferrovia sotterranea (1863), del tram elettrico (1884) e del traffico ferroviario pendolare (1890), emerse come l’unità naturale della futura espansione urbana. Qualche anno più tardi, nel 1898, E BENZER HOWARD propose un nuovo modello di città: la “Città Giardino”. Essa fu realizzata e sperimentata in vari luoghi, come ad esempio, Letchworth costruita nel 1903 a 50 km da Londra. Queste città ebbero la caratteristica di svilluparsi in maniera circolare con un sistema di strade radiale e una curva verde lungo i confini che aveva il duplice scopo di contenere al suo interno tutto ciò che fosse necessario per la sopravvivenza dei cittadini e di frenare l’espansione della città stessa. Vi erano poi delle stazioni per collegare le città centrali con quelle satellite. 

Uno sviluppo del tutto opposto ebbe invece la Ciudad Lineal di A RTURO SORIA Y MATA, che nel 1892 propose un modello, misurato nelle dimensioni e nella struttura organizzativa, realmente realizzato divenendo un distretto di Madrid, diviso in nove zone, la cui via principale fu intitolata “via di Arturo Soria” lunga 500 metri “di larghezza e della lunghe necessaria”. L’idea principale era quella di costruire una città che si sviluppasse come una linea, lungo una direttric maniera tale da evitare di consumare il terreno destinato alla campagna.

TONY GARNIER E LA “CITÈ INDUSTRIELLE” (1899-1918)

(CAPITOLO 1

ADLER E SULLIVAN: LO SVILUPPO IN ALTEZZA (1886-1895)

(CAPITOLO 2

TONY GARNIER, nato a Lione nel 1869 e cresciuto in un quartiere operaio radicale, propose invece un modello come qu della “città industriale” (1904-1917). Garnier aveva previsto, nei dintorni di Lione, una cittadina di 35 mila abitanti e zona industriale importante, separata dalla linea ferroviaria e dalla zona residenziale da un’ampia zona verde. La cres della città di Lione era stata incentivata dall’apertura, subito dopo la metà del secolo, di uno dei più importanti collegam ferroviari del paese dandole tutte le carte in regola per diventare un importante centro di innovazioni tecnologich industriali. Questo ambiente ebbe una forte incidenza sul progetto di Garnier per una Citè Industrielle presentato per la pr volta nel 1904. Essa non costituiva soltanto un centro regionale di dimensioni medie, in stretta relazione con il suo ambie ma anche un’organizzazione urgana che anticipava, con la sua zonizzazione per funzioni separate, i principi della Cart Atene del CIAM del 1933. Si trattava di una città socialista essendo priva di mura e di proprietà private, senza chie caserme, senza posto di polizia o tribunali. Il centro nevralgico della cittadina ara una struttura a forma di losanga, costit da un peristilio di colonne in cemento armato, che circonda un gruppo di sale per riunioni e un grande salone central forma circolare con 3.000 posti. Il calcestruzzo armato fu il materiale pensato per questa costruzione ed esso fu lasciato completamente liscio e se decorazioni poiché non c’era alcuna concessione decorativa da parte di Garnier. Le case dovevano essere altrettanto semp senza cornicioni e modanature. Il suo atteggiamento di segnare fortemente tutte le direttive del sistema vario deriva sia una necessità di facilitare la percorribilità della città, che da una volontà igienista, poiché, con vie più ampie e praticabil città ha spazi più ariosi ed aperture più fruibili che ne facilitano l’igiene; venne inserito anche il servizio ospedaliero.

Nel XIX secolo, il ferro e poi l’acciaio vennero ampiamente utilizzati per costruire ponti ed edifici pubblici, ma solo a pa dal 1880, a Chicago, apparvero i primi edifici con strutture di acciaio. Dopo il grande incendio del 1871, per rima competitivi gli investitori ebbero necessità di incrementare i piani utilizzabili. La muratura convenzionale consentiva costruire edifici di una certa altezza, ma per uno di 16 piani lo spessore del muro alla base superava il metro e mezzo soluzione fu sostituire la muratura portante con uno scheletro in acciaio flessibile e uniforme.

Louis Sullivan (Boston 1856-Chicago 1924) e il suo socio Dankmar Adler (Germania 1844-Chicago 1900) non inventar le strutture in acciaio, ma furono senz’altro i primi ad averle rivestite con forme e materiali appropriati, definendo un ve proprio design di qualità per i grattacieli di Chicago. Secondo Sullivan il grattacielo non rappresentava solo il centr importanti attività economico-finanziarie, ma costituiva prima di tutto una sfida estetica e formale. Ispirandosi suddivisione classica della facciata in base, centro e cornice, isolò la base conferendole un intenso motivo decorativo centro venne sfruttato per enfatizzare la verticalità della composizione, come nel Wainwright Building (1890-91, St.Lo (rafforzando i pilastri verticali ed eliminando lo spazio triangolare compreso tra un arco e il suo piedritto), o la orizzontalità, come nel Carson, Pirie, Scott Department Store (1899-1904, Chicago).

IL DEUTSCHE W ERKBUND (1898-1927)

(CAPITOLO 1

La Gran Bretagna, che era allora all’avanguardia, considerò più vantaggioso investire i suoi utili all’esteri piuttosto modernizzare il suo ambiente e la produzione interna. Ciò significò che lo slancio dell’industrializzazione del XX secolo doveva verificarsi in Gran Bretagna. Esso si verificò infatti in un paese di più recente industrializzazione quale la German

Alla Philadelphia Centennial Exhibition del 1876, i prodotti industriali e delle arti applicate tedesche furono conside inferiori a quelli provenienti dall’Inghilterra e dall’America ma per vent’anni, dopo l’unificazione della Germania del 18 l’industria tedesca non ebbe ne il tempo, ne le motivazioni per tenere conto di questa critica. Sotto la stabile guid Bismark, essa si interessava esclusivamente della realizzazione di obiettivi di sviluppo e di espansione.

Un fattore decisivo, in questo sviluppo, fu la fondazione nel 1883, da parte di Emil Rathenau, della ALLGEME

ELEKTRICITATS GESELLSCHAFT (AEG) a Berlino. Questa società elettrica crebbe nel giro di sette anni, divenendo una v associazione industriale, con una larga gamma di prodotti e di interessi che si estendevano in tutto il mondo.

Dopo le dimissioni di Bismark, nel 1890, si verificò un’importante svolta nel clima culturale tedesco. Numerosi cr sostenevano che una migliore progettazione, sia nel campo dell’artigianato, che dell’industria, era fondamentale per la fu prosperità, e che la Germania, priva di fonti economiche, di materiali o di uno sbocco già predisposto per prodotti p

costosi, avrebbe potuto iniziare a competere, nella spartizione del mercato mondiale, soltanto con prodotti di un liv qualitativo eccezionalmente alto.

Nel corso di questo eccezionale svilup...


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