Appunti sulla colonna traiana, da una puntata di Alberto Angela PDF

Title Appunti sulla colonna traiana, da una puntata di Alberto Angela
Author Sara Angeletti
Course Lettere, arti e archeologia
Institution Università degli Studi di Ferrara
Pages 2
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Summary

Il prof di storia romana ha fatto guardare la puntata di Ulisse: il piacere della scoperta, presentata da Alberto Angela su rai play chiamata Il racconto segreto della Colonna Traiana. Qui alcuni appunti su quella puntata....


Description

Il racconto segreto della Colonna Traiana Nei Fori imperiali. È finemente scolpita, come un libro di pietra.! 35 metri: 6 metri solo di basamento.! La colonna al suo interno è vuota, fu concepita come una tomba, stanza che custodiva le urne di Traiano e di sua moglie Plotina. Dentro la colonna c’è una scala che sale per 85 gradini. È in piedi da 1900 anni grazie alla maestria con cui sono stati incastrati i blocchi di marmo. In cima una volta c’era una grandiosa e gigantesca statua bronzea di Traiano, finita chissà dove insieme all’urna contenente le sue ceneri. Ora al posto di quella statua ce n’è una più piccola di San Pietro.! Sul fregio ci sono 2500 figure, 154 scene che si susseguono, quasi come pellicola di un film.! Tutta la colonna era colorata, anche con colori molto vivaci e appariscenti, e anche i soldati impugnavano spade e lance di bronzo, decorazioni depredate da molto tempo. L’esercito romano è stato la struttura sociale più longeva di tutto l’Occidente, più della Chiesa, comparso nel 750 a.C., quando nel Mediterraneo c’erano ancora i Greci, e si è estinto 2200 anni dopo, con la caduta di Costantinopoli.! La colonna descrive le battaglie più importanti delle Guerre Daciche. ! 101 d.C., sulle rive del Danubio, torri di avvistamento, truppe in massima allerta che potevano inviare segnali di fumo in caso di invasione.! L’imperatore Traiano e i suoi collaboratori avevano preparato per mesi questo attacco, il Danubio rappresentava il confine settentrionale di quella parte di impero, al di là del quale si estendeva la Dacia. Dacia, terra fertile e soprattutto ricca d’oro.! Calchi della colonna traiana nel museo della civiltà romana a Roma. Si vede anche il momento dell’invasione, alla testa dell’esercito l’imperatore Traiano, circondato dai pretoriani a cavalli, poi i vessilliferi con le insegne, poi i legionari (molti dettagli).! La Dacia era in piena espansione, e aveva già creato in precedenza problemi a Roma, battaglia persa in modo brutto con Giulio Cesare: c’era un’onta da lavare.! Altri 3 motivi pratici:! -evitare che diventasse esempio per altri popoli barbari e guida di una coalizione contro Roma! -Traiano aveva bisogno, perché imperatore da poco, di una vittoria sensazionale per farsi amare dal popolo! -la Dacia era una terra ricca d’oro! I Romani erano un popolo molto religioso e anche scaramantico: nella colonna sono rappresentati molti riti sacri e un episodio che è un omen, un presagio favorevole (un contadino dacico cade dal suo mulo ai piedi di Traiano)! Discorso di Traiano alle truppe: ADLOCUTIO rito prima di ogni battaglia!

Nel Gennaio del 98 d.C. Traiano ricevette al fronte la notizia della morte di Nerva e di essere diventato imperatore. Traiano non ritenne opportuno tornare a Roma per le celebrazioni, doveva prima portare a termine il suo compito di rendere sicuri i confini dell’Impero. Traiano, primo imperatore ad essere nato fuori dall’Italia, è partito dal basso, come soldato; amava la disciplina, era sempre in prima fila nelle battaglie e aveva un’attitudine al comando.! Traiano piaceva a tutti, capo carismatico: ai soldati, ai senatori dei quali non mise mai in discussione l’autorità e il potere, al popolo che conquistò con donazioni e giochi e anche alle donne che ne apprezzavano il fisico possente e lo sguardo severo. Era un uomo duro e saggio.! La strategia non è quella di detronizzare o uccidere il re Decebalo, ma umiliarlo, in modo che riconosca la supremazia di Roma. Ma non è un compito semplice, sono molti i luoghi insidiosi per i Romani e ben conosciuti dai Daci, ma Traiano è un grande stratega e riesce ad evitare gli errori commessi in precedenza. Traiano conduce l’esercito verso il valico Le porte di Ferro, da lì intende attaccare Sarmizegetusa: i soldati avanzano affiancati 2 a 2 o 6 a 6 e sono sempre pronti a comabttere, ogni legione contava 5 o 6 mila uomini e marciarono in Dacia 14 legioni. In questa campagna è impegnato più di metà dell’intero potenziale bellico di Roma. Ogni legione era composta principalmente da fanteria pesante, i legionari; 80 fanti costituivano una centuria, sotto il comandi di un centurione, 6 centurie formavano una coorte e 10 coorti costituivano la legione. I diversi equipaggiamenti indicano i vari incarichi dei soldati. !...


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