Capitoli 11-12 - Microeconomia PDF

Title Capitoli 11-12 - Microeconomia
Course Microeconomia
Institution Università degli Studi di Firenze
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Summary

PARTE V – MERCATI MONOPOLISTICICapitolo 11 – Il Monopolio∙∙ 11 – La massimizzazione del profitto per un monopolista Un monopolista stabilisce il prezzo di vendita ( price-setter ) del proprio prodotto. Egli, però, non pratica prezzi infinitamente elevati perché deve considerare anche la curva di dom...


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PARTE V – MERCATI MONOPOLISTICI Capitolo 11 – Il Monopolio ∙∙ 11.1 – La massimizzazione del profitto per un monopolista Un monopolista stabilisce il prezzo di vendita (price-setter) del proprio prodotto. Egli, però, non pratica prezzi infinitamente elevati perché deve considerare anche la curva di domanda dei suoi consumatori: maggiore sarà il prezzo, minore sarà la quantità venduta. La curva di domanda del monopolista è inclinata negativamente. La determinazione del massimo profitto del monopolista richiede l’individuazione del trade-off ottimale tra volume di produzione (unità vendute) e margine di ricarico (differenza tra prezzo di vendita e costo marginale delle unità vendute). ∙ 11.1.1 – La condizione di massimizzazione del profitto Lungo la curva di domanda del monopolista, a differenti quantitativi di prodotto corrispondono differenti prezzi, che generano differenti livelli di ricavo totale (dato dal prezzo per la quantità). Il profitto del monopolista è massimizzato nel punto più alto della curva del profitto. Se l’impresa produce una quantità per cui MR > MC, non massimizza il suo profitto poiché incrementando la produzione il suo profitto aumenterebbe Se l’impresa produce una quantità per cui MR < MC, non massimizza il suo profitto poiché riducendo la produzione il suo profitto aumenterebbe L’unica condizione in cui il monopolista non può aumentare il suo profitto è quella in cui il ricavo marginale eguaglia il costo marginale. Perciò si avrà: ¿

¿

MR ( Q )=MC (Q ) Essa è la condizione di massimo profitto per un monopolista, per cui un monopolista massimizza il suo profitto producendo una quantità in corrispondenza della quale il ricavo marginale eguaglia il costo marginale. Questa condizione è valida sia per i mercati di monopolio sia per le imprese operanti in concorrenza perfetta. ∙ 11.1.2 – Unità marginali e inframarginali Per un’impresa price-taker il ricavo marginale coincide con il prezzo di mercato. Invece, per un monopolista, il ricavo marginale non è uguale al prezzo di mercato. Analizzando la curva di domanda del monopolista si può osservare che: -

L’area II =P∗ ΔQ rappresenta l’incremento di ricavo dovuto all’aumento del volume di vendite: le unità marginali. L’area I =−Q∗ΔP rappresenta il ricavo che il monopolista sacrifica e, quindi, la riduzione dei ricavi dovuta alla riduzione del prezzo di vendita: le unità inframarginali

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Perciò la corrispondente variazione del ricavo totale ΔTR è la somma dei ricavi ottenuti dalle unità marginali, meno i ricavi sacrificati sulle unità inframarginali: ΔTR = PΔQ + QΔP

Se si divide la variazione nei ricavi totali per la variazione nella quantità, si ottiene il tasso di variazione del ricavo totale rispetto alla quantità, ovvero il ricavo marginale: MR=

ΔP ΔTR PΔQ + QΔP =P+Q = ΔQ Q Q

Questa equazione indica che il ricavo marginale è costituito da due parti: -

la prima, P, corrisponde all’incremento di ricavo dovuto all’aumento del volume di vendite (le unità marginali) ΔP la seconda, Q (negativa poiché ΔP è negativo), corrisponde alla riduzione nei ΔQ ricavi dovuta alla riduzione del prezzo di vendita sulle unità inframarginali.

ΔP 0 ):

il ricavo marginale è minore del prezzo ( MR < P ) dato che il ricavo medio è uguale al prezzo, il ricavo marginale è inferiore al ricavo medio ( MR < AR) poiché la curva del ricavo medio coincide con la curva di domanda, la curva del ricavo marginale si trova al di sotto della curva di domanda. 2

Quando il valore medio di un parametro si riduce, il corrispondente valore marginale deve trovarsi al di sotto di quello medio. Poiché la curva di domanda del mercato è inclinata negativamente (decrescente) e la curva del ricavo medio corrisponde alla curva di domanda, la curva del ricavo marginale si trova al di sotto di quella del ricavo medio. ∙ 11.1.4 – L’esposizione grafica della condizione di massimo profitto La curva del ricavo marginale è decrescente e, per tutti i livelli positivi di output, si trova al sotto della curva di domanda (o curva del ricavo medio). La curva del costo marginale MC è una retta che parte dall’origine, così anche la curva del costo medio AC. Per tutti i livelli positivi di output, la curva del costo marginale si trova al di sopra della curva del costo medio. Vi sono tre aspetti importanti inerenti all’equilibrio in un mercato di monopolio: -

-

il prezzo che massimizza il profitto del monopolista eccede il costo marginale dell’ultima unità offerta, a differenza dei mercati di concorrenza perfetta, dove il prezzo eguaglia il costo marginale dell’ultima unità offerta il profitto del monopolista può essere positivo, diversamente da un’impresa perfettamente concorrenziale in equilibrio di lungo periodo, poiché il monopolista non deve far fronte alla libera entrata nel mercato - sebbene il monopolista fissi un prezzo superiore al costo marginale e abbia dei profitti, i consumatori traggono alcuni benefici dal mercato di monopolio. Il surplus dei consumatori corrisponde all’area che si trova tra il prezzo di vendita e la curva di domanda

∙ 11.1.5 – Il monopolista non ha una curva di offerta Per il monopolista, a differenza della concorrenza perfetta, il prezzo è endogeno e non esogeno: il monopolista determina sia la quantità che il prezzo. In base all’andamento della sua curva di domanda, il monopolista può fornire la stessa quantità a prezzi diversi o quantità diverse allo stesso prezzo. Di conseguenza, un monopolista non ha una curva di offerta. ∙∙ 11.2 – L’importanza dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo L’elasticità della domanda rispetto al prezzo gioca un ruolo molto importante nella definizione di quanto il monopolista possa alzare il proprio prezzo rispetto al valore del costo marginale. Qualsiasi monopolista deve far fronte alla competizione derivante da fattori contigui. La presenza di prodotti sostituti non consente di definire mark-up di rilevante entità, e di conseguenza praticare prezzi eccessivamente elevati. Questo aspetto riflette un’importante caratteristica della relazione tra elasticità della domanda al prezzo e la quantità domandata: stabilendo prezzi troppo elevati, un monopolista perderà clienti a vantaggio di altri prodotti.

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Per formalizzare la relazione tra l’elasticità della domanda rispetto al prezzo e il mark-up del monopolista sul costo marginale, e possibile derivare un’equazione che mostra questo legame. MR=P+Q

(

ΔP 1 =P 1+ εQ , P ΔQ

)

Questa espressione mostra l’influenza dell’elasticità della domanda rispetto al prezzo sul ricavo marginale. Poiché ε Q ,P < 0 , la formula conferma anche che in un mercato di monopolio deve essere MR < P , ed è utile per descrivere ulteriori relazioni tra l’elasticità della domanda al prezzo e il ricavo marginale: -

-

-

Curva elastica: per −∞0 e il monopolista può incrementare i suoi ricavi totali diminuendo di poco il suo prezzo (incrementando la quantità) Curva a elasticità unitaria o isoelastica: per ε Q , P =−1 → MR=0 e i ricavi totali del monopolista non variano se egli varia di poco il prezzo Curva anelastica o inelastica: per −1...


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