Capitolo 8) Musei Americani vs Musei Europei PDF

Title Capitolo 8) Musei Americani vs Musei Europei
Course Discipline Delle Arti, Della Musica e Dello Spettacolo
Institution Università degli Studi di Teramo
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CAPITOLO 8: MUSEI AMERICANI VS MUSEI EUROPEI Tre anime dei musei americani: 1) Educazione: Musei con scopi educativi nascono a metà del 1800, tra cui i musei storici nelle case e nei luoghi dell’Indipendenza nazionale, che rispondono alla necessità di costruire un’identità nazionale. Nei musei con scopi educativi (educazione al bello), gli oggetti esposti erano considerati documenti storici e scientifici. 2) Divertimento e spettacolo: Dime museums, empori di ogni curiosità e stranezza, dedicati al profitto e al divertimento. 3) Caccia ai capolavori: A cavallo tra 1800 e 1900 in molte città americane furono fondati musei governati da consigli di amministrazione, nei quali erano presenti gli uomini più potenti, ricchi e influenti della città. Anche in questo caso gli scopi dichiarati negli statuti erano di istruire e divertire, educare al bello i giovani e i lavoratori, ma nei consigli di amministrazione erano presenti anche i “grandi cacciatori”, coloro che collezionavano oggetti d’arte per piacere e prestigio propri, ma anche per il prestigio ed il piacere della patria e per spirito di servizio pubblico, volto all’elevazione culturale. All’inizio del 1900, per incoraggiare l’ingresso delle opere d’arte negli Stati Uniti, e per favorire i collezionisti, il Congresso americano votò una legge che toglieva ogni tassa di importazione alle opere d’arte più antiche di vent’anni e che prevedeva deduzioni fiscali per le donazioni di pubblica utilità. Tra 1800 e 1900 i grandi musei, quelli destinati all’educazione vennero costruiti nello stile degli antichi templi, nello stile grandioso dei musei tedeschi del primo 1800. Musei statunitensi: 1) Le case-museo: Stile collezionistico-museale importato dal vecchio mondo, nel quale era simbolo della società alto-borghese e delle sue aspirazioni filantropiche, come dei suoi desideri di legittimazione e di nobiltà. Questo stile museale divenne simbolo del collezionismo statunitense. Esempi: CASA-MUSEO DI ISABELLA STEWART GARDNER a Boston e CASA-MUSEP J. PAUL GETTY MUSEUM in California 2) Musei non-musei: i parchi a tema: Tra questi DISNEYLAND. Si parla di parchi divertimento, museo dei sogni infantili. Trusts e trustees: Dal punto di vista istituzionale e statuario, i musei americani sono non-profit corporations, giuridicamente ordinate con la formula di trust e governate da un Board of trustees (consiglio di amministrazione). Il consiglio composto da membri scelti generalmente tra i personaggi economicamente più forti della città e dello Stato. I trustees decidono la politica culturale, gli acquisti e i metodi di finanziamento dei loro musei. Nonostante la struttura privatistica, le opere conservate nei musei governati da trustees sono considerate di proprietà pubblica. L’impero della Smithsonian: Negli ultimi decenni, la tendenza generale ha affidato maggiori responsabilità ad un’istituzione nazionale finanziata grazie ai fondi pubblici, la Smithsonian Institution. Questa è composta dal vicepresidente degli Stati Uniti, da 3 membri nominati dal Senato, 3 membri della House of Representatives e 9 cittadini. Attraverso la Smithsonian Institution è stato possibile introdurre una

vera e propria politica nazionale per i musei. L’attività più sviluppata nei musei americani è il collezionismo. La collaborazione fra musei, collezionisti privati, antiquari e mercanti d’arte è continua, molto produttiva, ma anche molto vischiosa. Negli ultimi anni la detassazione è stata quasi annullata e i musei hanno iniziato a battersi l’uno contro l’altro per catturare le collezioni migliori. Sistemi di finanziamento: Il grosso delle entrate di un museo americano viene dai contributi (generalmente privati) e dalle attività produttive del museo, incluse le rendite dei fondi e le donazioni. I privilegi speciali e i programmi di attività per i soci (che pagano una quota sociale) costituiscono la parte più viva e intensa delle attività culturali di un museo. Lo stato federale contribuisce, attraverso i suoi organi, intorno al 4% del bilancio di un singolo museo. Rapporto con il pubblico: Il rapporto di tutti i musei americani con il pubblico è assolutamente invidiabile, ed è frutto di una lunga tradizione. Le guide, i cataloghi dei musei e delle mostre raggiungono tirature notevoli. La vita normale del museo è sottolineata dalla pubblicazione di rapporti, bollettini di notizie sulle ultime donazioni e relazioni del direttore e dei curatori. Negli Stati Uniti sono quasi esclusivamente i musei che organizzano mostre, mentre in Europa i musei sono stati in gran parte tagliati fuori dalla concorrenza delle mostre organizzate da altri. Dagli allestimenti e dalla didattica delle esposizioni temporanee americane, i musei europei dovrebbero imparare molte cose circa il rapporto con il pubblico. Le attività didattiche non sono rivolte solo ai bambini, ma anche agli adulti e anziani di diverse etnie. Professionalità: Grande punto di forza dei musei americani è la coscienza professionale. Spesso i migliori direttori sono in partenza ottimi studiosi e ricercatori nei loro settori. Alla formazione professionale del personale dei musei sono dedicati grandi sforzi pubblici e privati. I musei europei tra privato e pubblico: I musei europei hanno sistemi di finanziamento più stabili di quelli americani provenendo nella massima parte dalle amministrazioni pubbliche. Negli ultimi decenni, tuttavia, le amministrazioni pubbliche hanno tagliato i fondi e i musei si sono rivolti ad altre fonti di finanziamento, imitando i musei americani....


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