Capitolo 8 Politica Microeconomica PDF

Title Capitolo 8 Politica Microeconomica
Author Giacomo Ingrasciotta
Course Politica economica
Institution Università degli Studi di Palermo
Pages 13
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Summary

Warning: TT: undefined function: 32 Warning: TT: undefined function: 32INTRODUZIONEBureau = uffici tramite i quali lo stato interviene sul mercato Studieremo quindi quando intervengono:➢ Se il mercato non riesce autonomamente a raggiungere gli obiettivi del comitato ➢ Gli obiettivi dei comitati usat...


Description

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA INTRODUZIONE Bureau = uffici tramite i quali lo stato interviene sul mercato Studieremo quindi quando intervengono: ➢ Se il mercato non riesce autonomamente a raggiungere gli obiettivi del comitato ➢ Gli obiettivi dei comitati usati per la politica economica sono essenzialmente tre: EFFICIENZA, STABILITA’, EQUITA’ Dovremmo quindi spiegare il significato di equità ed efficienza. Efficienza allocativa = se migliora la situazione almeno di un individuo facendo rimanere immutata o comunque non peggiorando quella dell’altro individuo. (Ottimo Paretiano che si ha quando c’è efficienza consumo, efficienza di produzione e efficienza generale). Questa è ovviamente statica perché non tiene conto del tempo ✓ Efficienza del consumo = beni distribuiti tra i consumatori e il loro saggio marginale di sostituzione è uguale tra di loro. ✓ Efficienza di produzione = fattori produttivi distribuiti tra le varie produzioni e il saggio marginale tecnico di sostituzione è uguale tra le imprese. ✓ Efficienza generale = se per ogni impresa nel mercato il loro costo marginale è uguale al prezzo del bene. Efficienza dinamica adattiva = efficienza che si adatta ai nuovi fattori in quanto essendo dinamica si adegua ad essi. Efficienza dinamica innovativa = capacità del sistema produttivo di di introdurre innovazioni di processo e di prodotto. Equità Rawls: se la situazione migliora la condizione del più povero Equità: o data dalle diversità originate dai punti di partenza o le diversità della distribuzione del reddito alla fine del processo produttivo. Efficienza ed Equità sono quindi dei giudizi di valore, tuttavia quale che sia il criterio scelto per raggiungere gli obiettivi di politica economica è illustrato nel grafico 8.1 Quindi se il mercato riesce a raggiungere gli obiettivi di efficienza ed equità allora non occorre l’intervento dell’autorità pubblica in caso contrario si. Questi interventi saranno fatti tramite l’allocation bureau e lo stabilization bureau se si tratta di raggiungere obbiettivi di efficienza e dal distribution bureau se si tratta di rispettare i criteri di equità. Ma anche i bureau possono fallire, quindi conviene sostituire il fallimento del mercato con quello dello stato?

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA COMPETENZE ED INTERVENTO DELL’ALLOCATION BUREAU È l’ufficio dello stato che si occupa di conservare l’efficienza del sistema economico. (l’efficienza statica è il metodo più adottato in letteratura). Gli uffici di allocation devono intervenire solo se ci sono impedimenti all’equilibrio in un mercato perfettamente concorrenziale (quindi piccoli squilibri non comportano il suo intervento visto che non lo allontanano molto dall’equilibrio) TEOREMA DEL SECON BEST: Non è vero che una situazione nella quale un numero maggiore di condizioni di ottimo paretiano, ma non tutte, sono soddisfatte è necessariamente, o anche probabilmente, superiore ad una situazione in cui un numero minore di esse siano soddisfatte. Tutto ciò perché la distorsione di un mercato non rimane isolata ma si diffonde sugl’altri, quindi questo teorema ci consente di raggiungere due importanti risultati: • Se anche un solo impedimento modifichi le condizioni di efficienza statica, si raggiungerebbe lo stesso un risultato che però è inferiore all’ottimo paretiano • L’esistenza di una soluzione di secondo ordine non consente di concludere che di fronte ad un unico impedimento ci si deve limitare a garantire la soddisfazione delle restanti condizioni di efficienza. Anche di fronte ad un solo impedimento va rivista l’intera soluzione di mercato. Ma se gli impedimenti si dimostrano INELIMINABILI è chiaro che sarà impossibile conseguire una soluzione di first best e quindi in questi casi deve intervenire il teorema di second best per cui il bureau deve intervenire per riorganizzare tutti gli altri settori. Diversi settori richiedono quindi diversi uffici all’interno di un bureau che però devono lavorare insieme. Quindi visti i tanti impedimenti di un mercato non è possibile dire che lo stato non può fare meglio del mercato. Lo stato è quindi utile visto che per il TEOREMA FONDAMENTALE DI NON DECENTRABILITA’ le allocazioni efficienti del mercato non possono essere raggiunte senza l’intervento dello stato. (se non in casi particolari) Le competenze del bureau sono esatte qualora si tiene conto di un’efficienza statica, perché per l’efficienza dinamica le cose cambierebbero visto che si tratterebbe di innovazione e le imprese piccole non sono idonee agli strumenti da usare. (cose che nella concorrenza perfetta riguardavano le piccole imprese che nell’efficienza dinamica non sono idonee).

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA L’efficienza dinamica si rivolge maggiormente ai mercati dove le imprese possono sostenere i costi dell’innovazione e si possono verificare 7 fallimenti microeconomici del mercato: MONOPOLIO, EFFETTI ESTERNI SULLA PRODUZIONE, BENI PUBBLICI, ASSENZA DI MECATI COSTRINGENTI, INFORMAZIONE ASIMMETRICA, BENI MERITORI, BENI COMUNI.

I MONOPOLI Uno dei primi fallimenti del mercato è il Monopolio quando non è soddisfatto il presupposto della molteplicità degli operatori. Se siamo in monopolio, quindi con un solo operatore (impresa) dal lato dell’offerta il profitto si massimizza producendo q° tale per cui RM = CM visto che di norma in monopolio RM < PREZZO DI MERCATO. È quindi necessario l’intervento dell’allocation bureau che anche se a primo impatto sembrerebbe semplice in realtà decidere che manovre attuare non lo è affatto. SE IL MONOPOLIO E’ DI ORIGINE STORICA Il bureau cerca di evitare la sua formazione tramite delle leggi che limitino i prezzi dei beni o gli accordi tra le imprese. Quindi sostanzialmente agiscono con: • Fissazione di un limite massimo di profitto • Indicano un limite massimo di investimento di capitale • Fissano un prezzo massimo Manovre che sono efficaci però nel breve periodo eche hanno un potere inferiore nel lungo periodo. SE IL MONOPOLIO DERIVA DA UNA LEGGE Questo avviene quando vengono introdotte delle leggi per limitare la concorrenza a tutele delle imprese nascenti oppure per cercare di raggiungere l’efficienza dinamica, tutela sulle scoperte e le innovazioni. PER ASSENZA DI LIBERTA’ ALL’ENTRATA DI UN MERCATO Se ci sono barriere all’entrata di un mercato allora molte imprese hanno difficoltà ad entrare e questo va tutto a favore delle imprese già esistenti lì. Le barriere spesso possono anche essere state messe dallo stato per: ➢ Sostenere il reddito di alcuni settori produttivi ➢ A protezione dei consumatori dando alle imprese un limite minimo di qualità da presentare ➢ Evitare lo sfruttamento eccessivo di risorse da parte di un solo settore.

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA Certe volte invece le barriere sono reali in quanto date o da una certa tecnologia/prodotto che è soltanto in possesso di un’impresa o per movimenti strategici. L’allocation bureau quindi dovrà cercare di favorire al massimo la possibità di ingresso in quel mercato eliminando o riducendo le barriere che causano il fallimento dell’efficienza statica. FALLIMENTO DEL MERCATO PER LE ECONOMIA DI SCALA ( 1° causa di fallimento) Le economie di scala permettono alle imprese di avere dei vantaggi abbassando grazie alle tecnologie i costi medi di produzione. Si parla di mercati contendibili dove le imprese non essendoci barriere possono entrare ed uscire tranquillamente senza pagare nessun costo tendando anche la tattica del mordi e fuggi facendo quindi abbassare il prezzo di vendita del monopolista. Questo porterebbe alla concorrenza perfetta e all’annullamento del profitto anche in presenza di economie di scala. Quindi il compito dell’allocation bureau è cercare di mantenere il mercato senza barriere o comunque limitarle il più possibile ed eliminare i sunk cost, cioè quei costi irrecuperabili sostenuti dalle imprese per l’addestramento o per dei beni specifici. Tuttavia anche queste manovre non garantiscono l’efficienza statica per via dei livelli dei prezzi pari al costo medio e non marginale che quindi porta ugualmente alla produzione e poi non è così semplice visto che l’impresa che è già dentro il mercato potrebbe non gradire l’entrata di altre imprese e minacciarle con una politica dei prezzi predatori (abbassarli aggressivamente per scoraggiarne l’entrata). Per valutare tutto ciò la letteratura ha studiato LA TEORIA DEI GIOCHI A TRE STADI E CON DUE GIOCATORI (Pm > Pd > 0 > Pg) La stategia ci fa vedere come il Pg viene eliminato subito dalle scelte del monopolista, l’impresa entrante quindi qualunque sia la mossa del monopolista entrerà visto che per lei Pd > 0 e allora al monopolista conviene scegliere la divisione del mercato perché Pd > 0 > Pg e Pd > Pd – C. PER LA TEORIA DEI GIOCHI RIPETUTA invece se il sistema si ripete all’infinito però si pensa che il monopolista possa rischiare la guerra dei prezzi perché si suppone abbia le perdite nel primo periodo ma che le compensi poi nel secondo periodo attuando Pm una volta buttata fuori dal mercato l’impresa entrante.

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA Con un sistema dei prezzi diversi tipo Pm > Pg > Pd > 0 dato da un monopolio differente dove magari c’è un’asimmetria informativa, il monopolista attuerà sempre una guerra dei prezzi che non farà mai entrare altre imprese. Il monopolista da quindi dei segnali differenti a seconda di che tipo di sistema c’è nel mercato e se è come questo potrebbe attuare dei sistemi aggressivi fin da subito o comunque dare dei segnali che se presi come veri non faranno mai entrare la nuova impresa. Quindi l’assenza dei sunk cost non garantisce la contendibilità del mercato, il lavoro dell’allocation bureau sul gestire le barriere rimanere comunque importante visto che certe situazioni dipendono da dei parametri variabili. I MONOPOLI NATURALI È un mercato particolare nel quale un’impresa è monopolista perché l’unica ad avere dei costi di produzione totali inferiori rispetto a tutte le altre. I bureau non possono imporre a queste imprese l’efficienza statica perché gli causerebbe il fallimento, ma il loro intervento è necessario perché non possono concedergli neanche le libertà di prezzo sennò ci sarebbe un insufficiente fornitura di questi beni pubblici essenziali. L’allocation bureau agisce in maniera diversa in base al caso che ha di fronte ma in generale agisce chiedendo/stabilendo un prezzo = CM per ripristinare l’efficienza statica e copre la perdita di gestione tramite dei trasferimenti pubblici, i cui importi sono prelevati con le imposte sul bilancio dello stato. (le imprese non operano in perdita e i cittadini acquistano ad un prezzo desiderato). Una soluzione di second best consiste nel fissare un prezzo non inferiore ai costi medi di produzione così l’impresa non ha perdite e il bene venduto sarà dato dall’incontro tra costi medi e curva di domanda. La difficoltà resta nel capire quali siano gli effettivi costi medi perché le imprese attuando la soluzione di second best tenderanno a gonfiarli perché tanto le perdite saranno coperte attingendo al pubblico erario. Una seconda misura per accrescere l’efficienza del monopolio naturale, evitando queste difficoltà, consiste nel far accedere al mercato attraverso un’asta, facendo quindi riavvicinare il mercato alla concorrenza. Il metodo consiste nell’attribuire quel mercato allo stato il quale poi attribuirà la produzione del bene solo a quell’impresa che offrire il bene al prezzo minore. Questo si potrà avere solo se l’asta sarà competitiva e nonostante ciò non si imporrà sicuramente al monopolista naturale di mettere dei prezzi pari CM quindi non si avrà l’efficienza statica ma ci si avvicinerà ad una condizione di second best che impedirà profitti di monopolio a vantaggio del consumatore. L’asta è quindi lo strumento che il bureau ha per riprodurre la contendibilità del mercato anche se si tratta di monopolio.

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA LE ESTERNALITA’, IL MERCATO DI COASE E LA TASSA DI PIGOU È il comportamento di qualche agente che va a modificare l’ambiente in cui operano altri soggetti economici e riguardano sia la sfera del consumo che della produzione. In quest’ultima si hanno esternalità quando queste vanno ad incidere direttamente sulla funzione di produzione e spesso non appaiono perché sono internalizzate dalle imprese tramite certi accordi. In presenza di esternalità i prezzi inviano segnali errati e per questo forse è ritenuto il fallimento di mercato più noto, visto che le informazioni non sono sufficienti e anche distorte. Se il mercato fallisce in alcune parti non vuol dire che va abbandonato, servono anzi degl’interventi appropriati per correggere le distorsioni e di questo se ne occupa l’allocation bureau. Esempio dell’impresa che butta scorie inquinanti in un lago dove un’altra impresa pesca il pesce che poi vende. Esternalità internalizzate se l’impresa 1 acquista l’impresa 2. COASE dimostrò che se gli agenti potessero contrattare liberamente i diritti di proprietà come se si trattasse di un qualsiasi altro bene si raggiungerebbe un’allocazione ottimale delle risorse indipendentemente dalla distribuzione iniziale dei diritti stessi. Ciò però scaturisce perplessità sia se ti tratta di bene pubblico visto che non può generare un mercato per l’esternalità e sia perché assegnare ad un soggetto la proprietà di un bene che genera esternalità può comportare l’assegnazione di un monopolio. PIGOU invece dice: visto l’impresa che produce conservanti vende ad un prezzo di mercato che in realtà è sbagliato visto che andrebbe aggiustato ad una tassa legata all’inquinamento che produce all’ambiente e alle altre imprese, sarebbe opportuno che questa impresa paghi una TASSA DI PIGOU sufficiente a coprire le perdite subite dall’impresa 2. (importo calcolato tramite derivata prima della funzione di utilità con sottrazione di ts ). Se t = CM2s (danno arrecato alla seconda impresa) si riporta l’efficienza statica In entrambi i casi l’intervento dell’allocation bureau corregge ma non elimina il mercato lasciandogli il compito di ricreare l’efficienza allocativa. Per l’attività di consumo l’allocation bureau dovrebbe fare allo stesso modo. Esempio fumatore in ufficio che inquina l’aria del collega. L’allocation bureau potrebbe o mettere una tassa sul fumo che disincentivi il fumo o comunque ristabilire dei diritti per cui il diritto ad avere l’aria pulita è maggiore rispetto al diritto a fumare nel locale.

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA I BENI PUBBLICI, CONDIZIONE DI SAMUELSON E RIVELAZIONE DELLE PREFERENZE Per il primo teorema dell’economia del benessere l’efficienza statica nei mercati concorrenziali si raggiunge se tra i beni scambiati l’uso di un agente riduce la disponibilità del bene per altri agenti, cioè creano una rivalità nell’uso. Esistono pure dei beni non rivali, cioè che l’uso di uno non esclude l’utilizzo dell’altro, questi sono i BENI PUBBLICI (difesa nazionale, piazze, illuminazione stradale, inquinamento ecc..). La particolarità (esternalità) di questi beni però sono che se uno vuole usufruirne allora questo bene dovrà essere voluto anche da tutti gli altri soggetti. Il punto è stabilire quanto bene pubblico produrre, SAMUELSON allora stabilì il criterio di efficiente allocazione per cui il SMS (QUANTO UNO E’ DISPOSTO A PAGARE PER USARE UN’UNITA’ IN PIU’ DI BENE PUBBLICO) = SMT TRA CONSUMI PRIVATI E PUBBLICI. Quindi per i beni pubblici l’efficienza è diversa da quella statica visto che qua il prezzo da pagare è diverso per tutti in base all’utilità che se ne trae da persona a persona mentre in concorrenza il prezzo era uguale per tutti ma ognuno consumava solo quanto gliene serviva di quel bene privato. Per capire quanto un bene pubblico è utile ad un individuo l’unico modo sarebbe chiederglielo personalmente a lui ma nessuno ha intenzione di rivelare quanto effettivamente gli è utile perché così se dicono meno pagano meno. COMPORTAMENTO DI FREE RIDER : il bene pubblico viene consumato da tutti allo stesso modo ma si cerca di goderne senza pagare nulla se si dice di non averne bisogno, solo che se tutti facessero così non si produrrebbe nessun bene pubblico o quanto meno se ne produrrebbe troppo poco rispetto a quanto realmente ne serva. L’intervento dell’allocation bureau è necessario qui non solo per produrre il bene visto che è pubblico ma anche per cercare di scoprire le vere preferenze di ogni cittadino, ciò è possibile solo se il bureau mette i giusti incentivi per far dire la verità. Unica pecca è che questi incentivi hanno un costo molto elevato e quindi è compito dell’allocation bureau trovare quelli più sinceri, sicuri e che riducano al minimo le spese.

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA INCOMPLETEZZA DEI MERCATI In economia politica il sistema di merci si dice completo se ci sono queste condizioni: 1. 2. 3. 4.

Descrizione fisica Ubicazione Data di consegna Stato di natura

Per una connotazione merceologia e tecnica dei beni è necessario aggiungere anche: 1. Connotazione dello spazio (località dove è disponibile) 2. Connotazione del tempo (data di consegna) 3. Condizione contingente (stato di natura in cui il prodotto si rende disponibile) I mercati in cui si scambiano subito i beni si chiamano MERCATI A PRONTI O MERCATI SPOT mentre quelli dove si tratta per beni dati in futuro si dicono MERCATI FUTURI O MERCATI A TERMINE. La distinzione fra questi mercati sta quindi nel momento di perfezionamento di esecuzione del contratto. Gli impegni vengono assunti subito mentre l’esecuzione del perfezionamento si può avere o subito o in futuro, questo significa che gli accordi vengono fatti oggi ma la consegna può avvenire in qualsiasi momento. I mercati nei quali si scambiano i beni allo stato di natura si chiamano mercati contingenti, esso consiste nello stipulare un contratto relativo ad un bene contingente che quindi sarà pagato e ritirato ad una certa data prefissata solo se si verifica lo stato di natura specificato in quel contratto. A queste condizioni si possono riproporre tutti i teoremi dell’efficienza statica e quindi il MODELLO ARROW-DEBREU dimostrò che il primo teorema dell’economia del benessere non dipende dal numero dei mercati presi in considerazione. Concludendo quindi se i mercati sono completi ed in concorrenza perfetta l’allocation bureau non ha motivo di intervenire perché si ha l’efficienza statica ma i mercati non sono mai completi. Un mercato a pronti può mancare per l’esistenza di esternalità, per effetto di beni non rivali e non escludibili (es: i beni pubblici) mentre i mercati a termine e contingenti possono mancare sia per elevati costi di transazione che rendono troppo onerosi dei contratti definiti in condizioni incerte per le date future sia alla limitata conoscenza e capacità predittiva degli agenti che preferiscono restringere gli scambi ai mercati a pronti che hanno data di esecuzione istantanea.

CAPITOLO 8 POLITICA ECONOMICA Per rimediare all’incompletezza dei mercati futuri e contingenti invece i metodi sono due: 1. L’allocation bureau può andare direttamente al nucleo della questione cioè completare i mercati, aprendo, per legge o fornendo le adeguate strutture, quelli che il sistema privato non può o non ha convenienza ad aprire, trasportando un sistema incompleto verso uno contingente completo. 2. Se il bureau non ha la possibilità di aprire tutti i mercati, può intervenire introducendo un sistema di attività finanziarie il cui rendimento permetta al settore privato di replicare tutte le condizioni ottimali che identificano i mercati completi. Se queste due soluzioni sono entrambi impraticabili (poiché l’incompletezza dei mercati si risolve sempre in rapporti tra agenti regolati da contratti incompleti) spetta ugualmente al bureau risolvere le dispute legali tra gli agenti. Comunque sia il bureau in qualsiasi tipo di mercato deve salvaguardare sempre la concorrenza perfetta evitando i monopoli se l’obiettivo è quello dell’efficienza statica.

LE INFORMAZIONI ASIMMETRICHE Situazione in cui i soggetti di una trattativa non hanno le stesse informazioni, quindi uno dei due possiede informazioni private che l’altro non ha. Per esempio chi vende un’auto usata conosce meglio lo stato dell’auto rispetto a chi deve comprarla, chi acquista un’assicurazione sulla salute sa meglio il suo stato di salute rispetto all’assicuratore. Ci sono due tipi di informazione asimmetric...


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