Caravaggio schema esame PDF

Title Caravaggio schema esame
Author Valentina Cocchiola
Course Arte moderna a roma e nel lazio
Institution Sapienza - Università di Roma
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CARAVAGGIO (Milano 1571 – Porto Ercole 1610) A Roma dal 1594 al 1606. Per DEL MONTE – I musici metropolitan (1594/95), Il suonatore di liuto metropolitan (1595/96) Per GIUSTINIANI – Il suonatore di liuto Hermitage (1594/95), Amor vincitore staatliche (1602/03) Per GEROLAMO VITTRICE- Riposo durante la fuga in egitto doria pamphilj (1596/97) CASTIGLIONE scrive il cortegiano nel 1528. Musica come ideale educativo del nobile, intesa come riflesso di virtù. Liuto eletto a compagno ideale del nobile, facile trasportabilità. BEMBO negli Asolani esplica il vincolo sentimentale di tale strumento, designando una fascinazione visiva dello strumento oltre che sonora, bellezza fisica e spirituale. In area veneta precoci rappresentazioni dello strumento: concerto campestre (1510) di tiziano o giorgione, liuto ha straordinaria rilevanza. A tali opere precursori dei temi caraggeschi si sommano: LICINO suonatrice di liuto con tre uomini (1520), fanciulla con liuto e seduttore (1520 ca); CARIANI concerto (1518-20). In tali dipinti è esplicita la connessione del liuto con la seduzione amorosa. I dipinti fatti da caravaggio per del monte si relazionano a tale contesto veneto oltre per la scelta iconografica per il taglio orizzontale della composizione con figure aggettanti verso il primo piano. Liuto emblema della seduzione. Intorno al 1580 musicisti e letterati fiorentini e romani si riunivano nel palazzo del fiorentino GIOVANNI BARDI discutendo su quale potesse essere la musica dei greci per farla rivivere al loro tempo. Il risultato di queste riunioni fu la nascita della monodia. Notevole fu l’apporto di EMILIO DE’CAVALIERI che introduce l’espressione ‘recitar cantando’. Nuova importanza per il testo letterario e celebra la vittoria dell’armonia sul contrappunto. Nell’identità nobiliare questo nuovo modo di far musica viene esaltato soprattutto dalla personalità di CARLO GESUALDO. Emilio de’cavalieri fu amico a roma del cardinal del monte. Suonatore di liuto hermitage, giustiniani. Musica nello spartito è stata identificata con l’inizio dei 4 madrigali di argomento amoroso di ARCALDET. Ma in nessuna delle 43 edizioni conosciute si trovano nello stesso ordine che appare nel quadro. O edizione perduta, o assembla liberamente. Legame dei madrigali di tema amoroso, liuto strumento del cortigiano per le conversazioni amorose. Il cantore lascia intravedere uno stato d’animo tra il lieto e il malinconico, in aderenza al tema amoroso dei testi. Caravaggio esclude il liuto (profano) da un quadro a tema religioso il riposo durante la fuga in egitto, dove un angelo suona il violino su un testo del cantico dei cantici. Dai dipinti eseguiti per del monte si evince che i musici erano abbigliati all’antica, costante richiamo all’antico, anche con musiche della tradizione. Nell amor vincitore per giustiniani non riproduce un’esecuzione musicale, ma si tratta di un’allegoria. Il giovane esalta un’armonia giocosa che mitiga il disordine delle passioni, ma allo stesso tempo allude all’espressività controllata della monodia. Inoltre il connotato androgino di amore rimanda ai cantanti castrati, siede su un globo aggiunto in un secondo momento dall’artista. L’armonia è concordanza tra elementi diversi dunque concordanza di piu suoni o assonanza di piu voci. Per gli antichi l’armonia delle sfere celesti produce musica. La pittura di genere musicale si diffonde tra il secondo e il terzo decennio del 600 riconduce in buona parte ai modelli caravaggeschi, con nuove formulzioni di MANFREDI. Nel secondpo decennio del 600 la manfrediana methodus avrà successo soprattutto tra i pittori nordici. Nel terzo decennio la difficoltà esecutuva musicale per liuto sarà gradualmente abbandonata a roma. Così i fogli musicali iniziano a sparire dai dipinti e con essi l’antica sprezzatura (la condotta del canto monodico sul basso continuo che si piega alle tensioni del testo) del melodioso liuto. Caravaggio dilettante di musica? Nell’inventario del 1605 delle cose presenti a casa di caravaggio si trova una chitarra e una viola. Molti autori ritengono che essi siano strumenti di studio, ma in nessun opera compare una chitarra. All’epoca la parola chitarra designava un piccolo liutoa 5 corde doppie. Sappiamo che gli strumenti dipinti erano esemplari di proprieta dei suoi committenti. L’unico quadro che contiene uno strumento, cioe un violino non destinato a personaggi importanti è il riposo doria per gerolamo vittrice.

Ma c’è un evento che ha spinto a credere che caravaggio sapesse suonare la chitarra: la serenata diffamante cantata il 30 agosto 1605 dopo aver distrutto la finestra della sua ex affittuaria le fonti dicono che ripassa suonando una chitarra. Ma non viene garantito che sia stato proprio merisi a suonarla. Ma con molta probabilita era lui a suonare il liuto. Suonare uno strumento era una pratica molto diffusa anche tra i ceti medi. Giustiniani ci da indicazioni precise sulla pratica musicale a roma, ricordando molte serate musicali trascorse col cardinal dem monte, pietro aldobrandini e del montalto. Alla fine del 500 a roma vi era una prassi monodica basata sulla villanella napoletana, legata alla musica popolare. Il passaggio dalla strada al palazzo avviene nel corso del 500 con composizioni a stampa che fissano ciò che apparteneva alla prassi dell’improvvisazione. Continuo fluire tra musica popolare ed elevata che colpisce anche giustiniani che non disdegna di includere tra la sua musica canti popolari. Esaminando i nomi dei musici fatti da giustiniani per gli anni 90 del 500 non ci sorprende che essi abbiano una fitta corrispondenza con gli ambienti dei committenti del merisi. Predilizione per madrigali d’amore lascivi, roma era centeo della produzione di musica profana. Negli anni 90 calo del madrigale a vantaggio di villanelle e canzonette. La pratica musicale di carattere spirituale trovò spazio nei palazzi nobili. Tra i personaggi piu attivi in questo ambito ci furono aldobrandini montalto e del monte. Era consuetudine che i cantanti della cappella papale fossero ospitati dalle famiglie dei cardinali. Furono cardinali e alto clero a promuovera la musica, Meno i laici, tra essi maggiro promotore della monodia fu la famiglia peretti-orsini.del monte era protettore della cappella sistina, organizzava serate musicali, suonava e componeva madrigali. Non sembra disdegnasse anche la musica da strada. La romanesca ad esempio è una formula melodica semplicissima usata per cantare poesie accompagnate da liutoo da chitarra spagnola. Le parole di giustiniani e la prosuzione musicale della fine del 500 fanno supporre che le strade di roma fossero piene di musica. Merisi da prova di conoscenza delle prassi musicali del suo tempo, esempio il rioposo durante la fuga evoca un concerto degli oratoriani. Nei musici viene riprodotto il momento colmo di attenzione e tensione che precede l’entrata in scena dei musicisti. Il liutista accorda lo strumento il suonatore di cornetto guarda lo spettatore, il violinista riguarda lo spartito, il ragazzo in procinto di cantare nelle vesti di amore si sta inumidento la bocca con dell’uva. Antecedente alle rappresentazioni di madrigali r canzonette d’amore. Del monte coinvolse merisi in eventi musicali e non è da escludere che abbia incaricato i suoi musici ad insegnarli a suonare il liuto e forse anche il violino. Saper suonare uno strumento era parte dell’educazione di un gentiluomo. Musico augellin Ssuonatore di liuto dell’ermitage commissionato dal marchese giustiniani 1595. Ne realizza una variante per del monte al metropolitan nel 96, in cui compare una gabbietta con un uccellino. Varianti: strumenti sistemati in maniera diversa, e oltre al violino compaiono un flauto e una spinetta (prende il posto del vaso). La tela del metropolitan è piu grande e lo spazio vuoto sullo sfondo è stato riempito con la gabbietta. È un cardellino. È stata davvero dipinta da merisi? CALVESI ipotizza che forse il dipinto non è tutto di sua mano, in quanto la gabbia è posta nel quadro in maniera non realistica. CHRISTIANSEN dice che il particolare è autografo, ma di difficile lettura perche oscurato dal tempo. CALVESI interpreta iconologicamente il dettaglio alla luce di una lettura cristologica, considerando il suonatore di liuto come divino cantore, alter ego di cristo stesso e il testo dello spartito potrebbe raffigurare il sacrificio di cristo. Merisi ha fuso l’allegoria dell’uccello in gabbia tema dei mosaici paleocristiani con la simbologia del cardellino, simbolo della passione di cristo, come si vede nella madonna con cardellino di raffaello. Topos tipico del linguaggio paleocristiano per tradurre il concetto del corpo che trattiene l’anima. TRINCHIERI CAMIZ identifica l’uccello con un cardellino, sottolineando che solitamente e simbolo della passione di cristo. Inoltre per la cultura del tempo il cardellino era un uccello adatto per essere rinchiuso, per la sua capacita di adattarsi alla cattivita e per il suo canto soave. Inoltre era prassi rinchudere uccelli in uccelliere e porli nei luoghi in cui si suonava. Inoltre rappresenta anche la sensualita, infatti in alcuni quadri fiamminghi esso era arappresentato all’esterno di taverne e bordelli. Forse caravaggio alludeva a un messaggio moralizzante contro il comportamento lussurioso. Inoltre la studiosa sottolinea che esso possa rappresentare il tema del confronto tra le abilita canore dell’uccello e quello dell’uomo e degli strumenti musicali. In quanto in quel tempo c era un’attenzione particolare a strumenti come organi in grado di imitare il canto degli uccelli.

CHRISTIANSEN ritiene invece che esso rappresenti un’allegoria della musica. Gabbia sia per definire lo spazio sullo spondo sia per contrapporre la musica naturale con quella della voce del castrato. HANNING volutamente contrapposto il ssuonatore all’uccello che è emblema della musica, evidenziando il paragone tra musica e arte. Gara tra musica naturale e musica artificiale. MARINI significato globale del dipinto è l’armonia della musica, sottolineando non tanto la contrapposizione tra arte e natura, ma l’unione tra razionalità e spontaneità. HEIMBURGER considera sempre allegoria della musica, la quale aggiunge che si puo anche vedere un riferimento all’amore represso. DEKIERT allegoria dell’armonia e dell’ars musica. Nell’uccello vede il tema dell’imitatio del canto degli uccelli. SCHUTZE esprime lo stesso concetto aggiungendo che la disputa invita l’osservatore a paragonare la voce del cardellino a quella del cantore. Inoltre da gabbia va intesa come topos poetico dell’innamorato che si sente prigioniero di amore. L’immagine poetica dell’uccellino in gabbia era molto diffusa nella lirica amorosa dal 1200. Caravaggio con tale particolare si riferiva senza dubbio ad un topos letterario di matrice petrarchesca. Sul piano d’appoggio è presente uno spartito musicale che il liutista sta interpetando. Le note dello spartito dei due suonatori di liuto si riferiscono a madrigali con tema amoroso. Sullo spartito di san pietroburgo sono stati identificati 4 madrigali tratti dal primo libro di madrigali a 4 voci del compositore fiammingo arcaldelt, piu volte pubblicato a partire dal 1539. Nel suonatore di new york lo spartito è diverso ma non cambia il tema di carattere amoroso. Qui sono riprodotte le note, ma non le parole dei componimenti. Si tenga conto che C ha utilizzato dei madrigali a 4 voci che alla fine del 500 non erano piu di moda. Tali componimenti potevano anche essere eseguiti da un cantore accompagnato da uno strumento secondo prassi della monodia. La presenza del dipinto di uno spartito con due madrigalidi carattere amorso, uno dei quali derivati da una rima di PETRARCA, è eloquente perche dimostra che il quadro del merisi è legato alla tradizione letteraria petrarchesco-amorosa, molto diffusa nella cultura del tempo. Nella trad lettararia la gabbia con l’uccellino era uno dei topoi che esprimevano il tema della prigionia imposta da amore all’innamorato. Petrarca in un sonetto parla di un innamorato rinchiuso in prigione le cui chiavi sono affidate da amore alla donna da lui amata. Il tema petrarchesco sara in seguito ripreso e riadattato. GUARINI esprime l’aspetto contraddittorio della sua volontà che talvolta acconsente e talvolta rifugge le insidie di amore. LUDOVICO ARIOSTO paragona alcuni aspetti del volto dell’amata agli strumenti con il quale è stato fatto prigioniero. FILENIO GALLO pesantezza della prigionia e il desiderio di allentare la schiavitù, ma se l’amante tenta di spezzare la catena, amore irritato raddoppia le pene amorose. PIETRO BEMBO amante che cerca di fuggir dal carcere a che poi ritorna paragonandosi all’uccellino che piu tenta di liberarsi dalla rete piu ne rimane incastrato. Uccellino catturato dalla rete di amore è anche tema di un’incisione dell’ EMBLEMATA AMATORIA, amorino che tende le reti per catturare uccelli. Ma per la forza attraente di amore, il carcere puo essere soave (cosi chiamato da ariosto o da vittoria colonna). GASPARA STAMPA lo chiama si gradita e nobil prigionia. TASSO dolce e duro carcer. Ancor prima di petrarca il tema era stato introdotto da GUITTONE D’AREZZO in cui l’innamorato canta per le pene d’amore derivanti dalla lontananza della donna amata. Presente in questi sonetti è il tema della solutidine, presente anche nel dipinto di merisi. Appena l’uccello si accinge a lasciare la gabbia lasciata aperta e rinuncia per timore di morire fuori dalla gabbia. VALENZANO esprime anche il topos del carcere volontario. Maetro di caravaggio era il bergamasco PETERZANO che aveva dipinto un’allegoria della musica. Nel suonatore di liuto di s pietroburgo alcuni frutti come il cetriolo e le ciliegie potrebbero essere interpretati come allusione alla sessualità. Nella cultura popolare l’uccello in gabbia era un esplicito riferimento sessuale. Scena erotico di agostino carracci della fine del 500 rientra le immagini lussuriose.

Primo livello di riferimento è quello petrarchesco del carcere volontario, con uccellino rinchiuso e amante prigionerio dell’amata. Seconda lettura popolareggiante con allusioni erotiche. Il giovane spinto da amore, cantando e suonando si sente in catene, ma tale servitu è una soave prigionia volontaria. Quella che per i letterati era un immagine poetica basata sul parallelismo amoroso, per caravaggio diviene un immagine reale per dar maggior forza al tema dell’amore che si associa a quello della musica. Ciclo musicale di caravaggio Ruolo di C fondamentale per la crazione di uno specifico modello iconografico musicale che pervade l’intero 600. Solo 5 quadri a soggetto musicale di caravaggio. Tutti realizzati a roma ante 1602. Dal punta di vista musicale sono tutti collegati tra loro. Il personaggio a sx dei musici e stato identificato dalla presenza delle ali come un cupido, protagonista di amor vincitore, ma corrisponde anche al musicista alato nel riposo, visto con le spalle rivolte all’osservatore che è la stessa posizione del primo cantore nei musici. Ritornano in tutta la serie il liuto e il violino. Violino in tutti e 5. Ma con eccezione del riposo lo strumento appare muto, ma sempre in primo piano negli altri 3. Grazie alla cura dei dettagli possiamo notare che l’archetto è inserito tra le corde, impedendo allo stesso di poter suonare. Il liuto assente nel riposo. Rappresentato nel momento dell’accordatura, fino all’abbandono con le corde rotte. Unico altro strumento musicale usato e rappresentato è il cornetto. Il personaggio che lo ha in mano tiene le labbra socchiuse e allontana lo strumento, interpretato come atto di voler cantare. Nella tela di new york si trova anche una spinetta e un flauto. I libri di musica riportano delle partture arcaiche. Anche gli strumenti utilizzati sono arcaici e non rispecchiano gli interessi aggiornatissimi dei committenti. COLIN SLIM aveva notato l’incongruenza dei libri di musica nei dipinti, riconducendo ciò alle biblioteche fornitissime dei committenti. Gli strumenti sono arcaici some le vesti dei cantori. Il liuto per tutto il rinascimento grazie alla sua forma veniva rappresentato come simbolo dell’armonia cosmicca e familiare della prospettiva e della perfezione delle forme esaltato in letteratura e poesia come strumento capace di influire sull’animo umano col suono. Era lo strumento piu diffuso in europa e in italia soprattutto nel tardo 500. In C troviamo liuti a 6 massimo 7 cori, mentre gia dal 1580 gli strumenti piu diffusi avevano 8 cori. Il liutista di s pietroburgo aveva uno strumento piu avanzato, ossia a 7 cori, ma guardando il cotino notiamo che le corde sono doppie anziche singole, pratica dissufa quasi esclusivamente all’inizio del 500, secondo testimonianze iconografiche. Se osserviamo i due liutisti in sequenza: la ma dx è molto diversa. TRINCHIERI CAMIZ dice che fossero la rappresentazione di uno stesso cantante castrato ovvero pedro montoya, la cui presenza è documentata nel palazzo del cardinal del monte negli stessi anni di caravaggio. Ma altri studiosi pensano che il viso sia quello del pittore siracusano MARIO MINNITI. La raffigurazione dei cantanti in C non è come quella che sarà per i due secoli successivi, ma i suoi modelli sono nell’antico. L’inventario degli effetti di C riporta due strumenti poi sequestrati nel 1605 una chitarra e una viola. Alcuni sotiri li hanno collegati alla coppia liuto violino che compare nella maggior parte dei dipinti di C, pensandoo che il pittore rappresentasse quegli strumenti. Ma la competenza musicale è da ricercare soprattutto nei due committenti tra i piu influenti nelle competensze musicali dell’epoca. Il miniciclo è una sorta di competizione tra i due. Il del monte avvia i giochi con i musici con una preparazione all’esecuzione, la sfuda prosegue con i due liutisti impegnati nelle esecuzioni successive di un accordo, e dopo una pausa affidata al solo violino si finisce con amor vincitore assegnato a giustiniani. Tale successsione puo avere senso solo perche si tratta di un numero ristretto di anni. L’ultimo del 1602 è caratterizzato dal ricorrere della lettera V. la stessa compare nella maggior parte dei testi dei madrigali ma anche negli incipit testuali dei libri sul tavolo del suonatore di san pietroburgo. Liutisti castrati Il ritratto di liutista ha contribuito a rendere lo strumento emblema della cultura rinascimentale. TRINCHIERI CAMIZ sembra essere un cantante chesi accompagna allo strumento. Il suo aspetto androgino ha fatto pensare che fosse un castrato forse tra quei ricercati cantanti castrati che vivono nelle case della nobilta del tempo. Il castrato MONTOYA trascorse la maggior parte degli anni 90 a roma come cantore della cappella papale e come caraavaggio risiedeva da del monte quando il dipinto fu eseguito. Non ci sono altre prove che sia lo stesso soggetto.

Altro caso suggestivo che il modello sia MARIO MINNITI pittore siracusano molto amico. Se esso sia un castrato o un ragazzo sensuale non importa, ma C ritraeva l immagine dei liutisti castrati che fiorivano a roma verso il volgere del secolo. Le pagine musicali sono molto accurate e sono state identificate da COLIN SLIM nel 1985. Non è musica recente, ma mostrano madrigali di ARCALDET, LOYOLLE e BERCHEM degli anni ’30, di moda fino agli anni 50. L’esecuzione di madrigali polifonici come brani solisti accompagnati dal liuto era una pratica diffusa al tempo di C. i loro arrangiamenti erano riduzioni delle vosi nella tabulatura dei liuti. Il liutista di C non esegue in questo modo, ma legge direttamente dalla parte del basso. Cantare col liuto era pratica molto diffusa nel 500. È esemplificato, infatti mostra brani di liuto senza la necessita di una parte appositamente preparata. Prababilmente canta ca larte del cantus del madrigale che conosce a memoria, mentre improvvisa un accompagnamento armonico nello stile di un basso continuo. Lo stile del liutista si adatta non tanto alla nuova moda musicale che si sviluppa intorno alla camerata di bardi, ma è esempio soprattutto della pratica che si sviluppo all’inizio del 500 che su riflette da una parte negli arrangiamenti dei liuti nei madrigali di liuto di VERDELOT, pubblicato a venezia nel 1536 o d’altra parte con brani di accompagnamenti composti come quelli che compaiono nello stesso anno nel libro di DE MILAN che potrebbero avere legami con le pratiche di cantautori italiani e saltimbanchi. Il liutista di C è parte della normale pratica del 1500. La vita di C coi...


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