Caravaggio riassunto opere PDF

Title Caravaggio riassunto opere
Author Simona Cocorocchio
Course Storia moderna
Institution Università degli Studi Roma Tre
Pages 21
File Size 1.1 MB
File Type PDF
Total Downloads 74
Total Views 132

Summary

Riassunto opere del pittore Caravaggio per esame di storia dell'arte moderna della professoressa terzaghi...


Description

CARAVAGGIO (Michelangelo Merisi – 1571 

1592  si trasferisce a Roma

La buona ventura – 1596 -97 – Parigi, Louvre 

Appartiene al periodo chiaro della produzione di Caravaggio  Una giovane zingarella si avvicina ad un giovane nobile ben vestito e gli predice il futuro, attraverso la lettura della mano.  La zingarella è abbigliata con abiti semplici e un po’ esotici. La giovane ha un aspetto curato, porta un turbante fissato sotto la gola e una veste pesante annodata alla spalla destra.  Il giovane, invece, indossa abiti ricchi ed eleganti, una giacca di velluto prezioso dalla quale fuoriesce il colletto di una camicia di pregio. Sul capo porta, poi, un cappello piumato, indossa dei guanti e, infine, al fianco sinistro si intravede l’elsa di una spada.  I due ragazzi scambiano uno sguardo molto intenso.  La spavalderia, dettata dalla sua condizione, è sottolineata, infatti, dalla mano destra appoggiata al fianco. Nonostante questo, i suoi occhi tradiscono un certo timore, forse, a causa della sicurezza che si legge nello sguardo della zingarella.  La giovane, dall’aspetto rubizzo sembra catturare lo sguardo del ragazzo per distoglierlo dal furto dell’anello. Sul suo volto, inoltre, si coglie un forzato sorriso mentre lo sguardo è attento a sorvegliare la reazione del giovane.  sfondo è rappresentato da una parete sulla quale si proiettano le lunghe ombre di un’architettura.  dipinto che appartiene alla categoria delle scene di genere, cioè a rappresentazioni di vita quotidiana e di strada  è, forse, sottinteso un monito a non prestarsi alle lusinghe di persone poco raccomandabili oppure è un monito verso il desiderio di conoscere il proprio destino senza rispettare la priorità della volontà divina che lo determina. Colore e illuminazione  sebbene appartenga al periodo chiaro l’illuminazione comincia già a creare un’atmosfera cupa e intensa  I personaggi sono messi in forte evidenza attraverso l’uso di forti contrasti di luminosità.  Gli incarnati dei due giovani sono caldi e saturi come i loro abiti, marrone scuro, quello della zingara e ocra molto intenso quello del giovane cavaliere. Spazio e composizione  La parete di fondo determina chiaramente la ridotta profondità del dipinto rivelando la propensione di Caravaggio verso ambientazioni interne o prive di dettagli ambientali.



 

Il formato orizzontale del dipinto è, idealmente, diviso simmetricamente in due metà verticali. A destra il giovane e a sinistra la zingarella. I volti sono disegnati alla stessa altezza e con una inclinazione, nuovamente, speculare. L’asse del loro sguardo si solleva verso il centro del dipinto Ad interrompere la simmetria del dipinto e la statica delle posture concorrono le oblique degli abiti e dell’ombra proiettata sulla parete.

I bari – 1594 – Kimbell Art Museum 

    

 



il committente fu il cardinale Francesco Maria Del Monte, il cui stemma è dipinto sul retro.  Il quadro mette in scena una truffa. Un giovane ingenuo sta giocando a carte con un suo coetaneo il quale in complotto con un suo compare più anziano trucca il gioco delle carte. Tutti i personaggi sono in piedi attorno ad un tavolo ricoperto da una raffinata tovaglia damascata  La pittura è precisa e descrittiva in accordo con la filosofia artistica del Caravaggio. Si tratta con molta probabilità di uno dei primi quadri picareschi del Caravaggio. Influenze della pittura veneta  l'atmosfera è luminosa in accordo con la pittura veneta. Il contrasto tra le vesti dei tre personaggi testimonia una diversità di classe sociale. La parete, usata come sfondo, è colpita da un fascio di luce che proviene da una finestra posta in alto a sinistra La resa della tensione dei due bari è notevole, tutto in loro è pronto a spiccare un balzo; gli sguardi, le orecchie tese in ascolto, così come i muscoli. Il giovane sprovveduto è invece rappresentato rilassato, calmo e mollemente appoggiato sul tavolo Il pugnale che pende dalla cinta del baro giovane serve ad informare l'osservatore del carattere malandrino dei due ceffi. Tutto nel dipinto sembra sovrastare l'ingenuo, come ad esempio il livello degli occhi dei bari che si trovano in un piano superiore rispetto a quelli del soggetto truffato, rivelando indiscutibilmente l'innata e straordinaria capacità di descrizione psicologica di Caravaggio. Monito morale una condanna del malcostume, in particolare del vizio del gioco

Ragazzo con canestra di frutta -- 1593-94 – Roma, Galleria Borghese  Realizzato durante il suo apprendistato presso Giuseppe Cesari  Il ragazzo, al centro del dipinto, tiene in braccio un cesto in vimini fittamente intrecciato con motivi a spina di pesce. Al suo interno vi è una gran varietà di frutta.  Vestito con una camicia ampia e chiara, il ragazzo è voltato verso destra e regge il cesto, saldamente, in avanti.

 



La spalla destra è scoperta e lascia intravedere, chiaramente, la tensione muscolare prodotta dallo sforzo, dello stesso braccio, per reggere la cesta piena La testa del ragazzo è inclinata. Il volto è raffigurato di tre quarti e lo sguardo è orientato in centro, verso il basso. La labbra semiaperte determinano una espressione quasi estatica, sognante. Alcuni fanno osservare la volontà di Caravaggio di rappresentare umano e natura con la stessa intenzione, conseguenza dell’osservazione diretta della realtà oppure identificano nel cesto la tradizione latina degli xenia composizioni di frutta e ortaggi donati agli ospiti delle case aristocratiche.

Stile:  Nella canestra, su foglie e frutti, si coglie la nascente poetica naturalistica di Caravaggio, intenzionato a rappresentare anche i segni di corruzione della natura. Le foglie, infatti appaiono secche e intaccate dagli insetti  I colori dei frutti sono freschi e vivaci e spiccano all’interno della composizione cromatica per via della maggiore saturazione, soprattutto dei gialli e dei rossi.  L’incarnato del ragazzo è intenso e arrossato sulle labbra, le guance e le orecchie ed esprime, quindi, una intensa vitalità del soggetto.  Il fondo è grigio, virato sull’ocra. L’illuminazione proviene da una fonte esterna in alto a sinistra e proietta ombre ambientali sulla parete di fondo. Spazio e composizione:  La profondità dello spazio raffigurato è estremamente ridotta e limitata dal muro di fondo molto vicino al ragazzo  L’inquadratura incornicia il busto dell’adolescente e dedica tutta la metà inferiore del dipinto alla rappresentazione della cesta colma di frutta.  La metà superiore, invece è interessata dal volto del ragazzo posto in evidenza dell’ampio sfondo privo di figure. Ragazzo morso da un ramarro – 1595-96 – Firenze, Uffizi  Non si conosce bene il periodo in cui fu realizzata o la sua commissione  forse presso il cardinale Francesco Maria del Monte  Quest'opera raffigura un ragazzo morso da una lucertola che sbuca dai fiori e dai frutti in cui era nascosta.  Il riferimento sembra essere proprio al piacere e alle pene d'amore, come la scelta del modello effeminato, con una rosa tra i capelli e la spalla destra scoperta sembrerebbero suggerire  Le ciliegie appaiate sarebbero, infatti, un simbolo sessuale, così come il gelsomino bianco alluderebbe al desiderio, mentre la rosa fra i capelli del giovane effeminato sarebbe un riferimento all'amore  Tre le fonti d'ispirazione più accreditate vi è anche lo schizzo Fanciullo morso da un gambero, eseguito da Sofonisba Anguissola e datato 1554  i due pittori si scambiavano molte lettere



Nel dipinto sono particolarmente curati gli effetti luministici: la luce che penetra da una finestra si riflette nel vaso e attraversa l'acqua e la boccia di cristallo  la luce entra in campo come un lampo nel buio ed è una luce ortogonale, che non viene dall'alto, ma da una sorgente al di fuori della scena dipinta

Bacchino malato –1596 – Roma, Galleria Borghese    





Autoritratto realizzato mentre C. si trovava in ospedale Il titolo deriva dal colorito malaticcio del soggetto Su di un piano rettangolare sono disposti alcuni frutti, uva nera e due pesche Il bacchino è rivolto a destra, con il busto e le gambe di profilo rispetto al piano pittorico. Intorno al corpo indossa un panno leggero e chiaro, annodato sul davanti Il braccio destro, invece è completamente esposto, portato in avanti e flesso, verso il volto. Nella mano, il bacchino stringe un grappolo d’uva bianca. Il viso è, infine, rivolto verso il centro ma non completamente. Lo sguardo punta verso sinistra, in basso, con un’espressione pensierosa e assente. Le labbra, pallide e malate, accennano ad un

sorriso sofferente.  Intorno al capo porta una corona di rami intrecciati e i capelli sono coperti da molte foglie d’edera che scendono verso la schiena.  Lo sfondo è bidimensionale e scuro.  Il dipinto fu realizzato, molto probabilmente, grazie l’uso di uno specchio, tecnica utilizzata abitualmente da Caravaggio Colore e illuminazione:  Il fondo scuro mette in chiara evidenza il Bacchino malato senza creare, però, forti contrasti chiaroscurali.  La figura del personaggio è illuminata interamente come il piano e la frutta poggiata su di esso.  La frutta è dipinta con colori saturi, sebbene limitati al giallo pallido delle pesche e ai colori tipici degli acini scuri e chiari dell’uva, in nero e giallo-verde. Spazio e composizione:  La figura è raffigurata a pochi centimetri dal piano dell’opera, separata, infatti, solo dal piano di pietra.  Lo spazio oltre il bacchino non è percepibile a causa del fondo molto scuro.  Direttrice obliqua – soggetto inquadrato solo a mezzo busto Suonatore di liuto – 1596-97—Museo dell’Ermitage, San Pietroburgo vs Allegoria Musica by Simone Peterzano



 

Si ritiene, data l'estrema somiglianza estetica col Bacco degli Uffizi, che a posare per entrambe le opere sia stato lo

stesso modello. il fanciullo ha le labbra dischiuse, come se stesse cantando accompagnandosi con lo strumento natura morta di strumenti musicali sul tavolo che sembra fare da contrappunto alla gestualità morbida delle mani che toccano le corde Ragazzo che monda un frutto – 1592-93 – Uffizi 

 

molti ritengono che questa tela venne dipinta quando l’artista si trovava dal Monsignor Pandolfo Pucci, a Palazzo Colonna; altri pensano che Caravaggio l’abbia realizzata quando era ancora dal Cavalier d’Arpino. Non si sa bene che frutto il ragazzo stia sbucciando, forse una pera o una drupa Il ragazzo non è un rustico ma ben vestito

Bacco –1597 – Firenze, Uffizi  

 

Fa sempre parte del suo periodo chiaro Il Bacco ha un aspetto molto realistico, sembra la fedele rappresentazione di un ragazzo del popolo; l’abbigliamento e la posizione sono, però, classici ed eleganti  Di fronte al Bacco, sul tavolo, verso destra Caravaggio ha dipinto una piccola di natura morta con frutti. Questo genere era molto diffuso nel nord Europa, presso la cultura fiamminga Colore e illuminazione:  In centro si trova Bacco adolescente illuminato da una luce che colpisce interamente la sua figura. Il busto, soprattutto nella zona centrale riflette la luce intensa e si avvicina alla chiarezza della tunica che avvolge la metà sinistra del suo corpo A sinistra emerge contro i il panneggio chiaro la bottiglia ovale di vino. Il volto di Bacco ha una componente più vivace e le gote, come le labbra, risultano arricchite di un tono rosa più acceso.



Tra i capelli, scuri, vi sono delle foglie di vite autunnali poiché già parzialmente secche, gialle e rosse.  Il fondo è monocromatico, bruno e illuminato debolmente Spazio e composizione:  Lo spazio rappresentato è limitato al primo piano nel quale siede Bacco con l’elaborato bicchiere tenuto dalla mano sinistra  Bacco si trova al centro delle diagonali geometriche del rettangolo.  La fascia in basso è occupata dalla bottiglia e dalla natura morta appoggiate sul piano  La simmetria, si riproduce in basso, con la bottiglia a sinistra e la natura morta a destra

Canestra di frutta -- 1596 ca. – Milano, Pinacoteca Ambrosiana  Il cardinale Borromeo commissionò forse il dipinto a Caravaggio in occasione del soggiorno a Roma dell’artista.  Al centro del dipinto è raffigurata una canestra di vimini intrecciato. Al suo interno è contenuta frutta di vario genere.  Alcuni grappoli di uva bianca e di uva nera sporgono verso il basso. Si vedono poi alcune pere, una mela bacata, fichi e, infine, una pesca.  Le foglie ancora attaccate ai rametti sono secche e bucate da insetti. Inoltre, lo sfondo è privo di dettagli e ricorda una parete intonacata.  Infine, la canestra è posata su di un piano di legno che corre parallelo allo sguardo dell’osservatore.  L’immagine rappresentata nel dipinto di Caravaggio si può considerare una allegoria sulla precarietà dell’esistenza umana. Nello stesso tempo però l’artista celebra l’imperfezione della natura e la eleva a poetica artistica.  La Canestra dipinta da Caravaggio è considerato dagli storici il primo esempio del genere artistico detto Natura morta  l’opera di Caravaggio contribuì a superare la concezione rinascimentale che riservava alla figura umana la dignità di un soggetto elevato. Invece la natura morta era relegata a tema di puro svago.  Nel dipinto si colgono due tendenze storico-artistiche: 1. quella del tardo-manierismo che esprimeva l’interesse degli artisti verso le raffigurazioni della natura. 2. L’altra che eleva a soggetto del dipinto un elemento che prima era contorno al ritratto. Infatti cesti di frutta, stoviglie e cibi erano presenti su tavole o come attributo di qualche personaggio o scena religiosa.  La leggera sporgenza della base della canestra oltre il piano e le imperfezioni della frutta sono particolari simbolici. Infatti ricordano come la vita sia in realtà imperfetta e precaria.  Nel dipinto prevalgono colori caldi e la composizione cromatica è condizionata dal giallo ocra dello sfondo. Alcune foglie inoltre sono in controluce e assumono una tonalità verde molto scura.

Testa di Medusa -- 1598 ca – Firenze, Uffizi  Il volto di Medusa è ritratto al centro dello scudo dal fondo di colore verde. La bocca è spalancata in un urlo di dolore mentre gli occhi sembrano fuoriuscire dalle orbite mentre un groviglio di serpenti si agita sulla testa della Gorgone.  la testa della Medusa o Gorgone era considerata l’allegoria della Prudenza e della Sapienza  La testa della Medusa non emerge da un fondo scuro però l’illuminazione crea un intenso chiaroscuro spettacolare che sottolinea la natura della Gorgone. Inoltre il suo viso non è idealizzato ma mostra una verosimile espressione di terrore.  con un espediente illusionistico della sua pittura annullò la convessità dello scudo

Riposo durante la fuga in Egitto – 1597 – Galleria Doria Pamphili, Roma 



 





Il tema della fuga in Egitto faceva parte della tradizione pittorica italiana ma normalmente prevedeva che la Sacra Famiglia fosse mostrata in cammino, con la Madonna e il Bambino sull’asino e san Giuseppe a piedi.  Qui invece Caravaggio immaginò Maria, Giuseppe e Gesù che, stremati dal viaggio, si fermano a riposare accanto a un fiume, presso un bosco di querce e pioppi, uno dei pochi paesaggi dipinti da Caravaggio  la natura accanto a San Giuseppe è piuttosto arida mentre a destra, dove si trova la Vergine col Bambino, il paesaggio è più rigoglioso: questa scelta, apparentemente singolare, serve a marcare il tema della rinascita, legata alla venuta di Cristo sulla Terra. il pubblico non erudito resta attratto dalla familiarità, anzi dalla quotidianità del soggetto, che appare piuttosto quello di una qualunque famiglia che sta affrontando le fatiche di un lungo viaggio. All’apparenza, infatti, non v’è nulla di sacro in quest’opera del Caravaggio. La Madonna si è addormentata con il bambino in braccio, un po’ inclinata in avanti, in una posa instabile ma naturalissima Giuseppe invece veglia, a protezione della sua famiglia. Si capisce benissimo che gli fanno male i piedi e che è molto stanco. Eppure, la sua figura di vecchio stanco appare assolutamente dignitosa e ispira un profondo rispetto. Egli rinuncia al riposo ristoratore per vegliare sulla sposa e su quel bambino che Dio gli ha dato in affido Un angelo esile e bellissimo, dalla carnagione candida e dalle grandi ali di rondine, suona il violino per tenere loro compagnia. Il divino irrompe nell’umano ma con una concretezza, una verità impressionanti Giuseppe, con un gesto di cortesia, gli tiene lo spartito e lo guarda, con espressione umile e stupita Mirabili sono i particolari della scena, come i sassi in primo piano, il fiasco tappato con uno straccio o ancora il lucente occhio scuro dell’asino e perfino le piante che circondano Maria



Si noti che il violino suonato dall’angelo ha una corda spezzata e questo per indicare, simbolicamente, la precarietà della vita umana  precarietà che ha toccato anche la sacra famiglia Musici – 1597 – New York, Metropolitan Museum of Art Il quadro, commissionato dal cardinale Francesco Maria Del Monte, si trovava nella prima stanza dell'appartamento nuovo in Palazzo Madama.  Rappresenta una complessa allegoria pagana in cui tre giovani musicisti vestiti all'antica in un ambiente angusto sono in procinto di iniziare a suonare, partecipa discosto, seminudo un amorino alato intento a staccare un grappolo d'uva, un gesto che può essere letto in chiave erotica a suggellare l'intimità della riunione dei tre giovani amici musicisti, uniti anche da una possibile passione amorosa o comunque visti in una ambiguità sessuale che è tipica dei primi quadri del Caravaggio  Si tratta di una fantasia allegorico-erotica sul tema della musica, in cui i giovani non sono dei popolani vestiti all'antica che rappresentano amici del Caravaggio mentre accordano strumenti e ripassano lo spartito, ma giovani idealizzati di un contesto astratto e volti troppo delicati e raffinati  l ragazzo che suona il cornetto al centro in fondo è un ritratto giovanile del Caravaggio  Il giovinetto nudo a sinistra è certamente una figurazione di eros. Non solo ha le ali, ma anche una faretra: è una presenza, un'apparizione significante ed è estraneo al gruppo, lo ignora, ma allo stesso tempo è indicativo del clima erotico e giovanile del gruppo espresso attraverso le tematiche musicali dei primi dipinti del Caravaggio  Iconografia molto presente nella pittura veneta

Maddalena penitente -- 1597 – Roma, Galleria Doria Pamphili 



Una secolare tradizione voleva che la santa fosse rappresentata o disperata ai piedi della croce oppure penitente e macilenta nel deserto. Qui invece vediamo una piacente ragazza del popolo, chiaramente una prostituta, che si è accasciata su una piccola sedia, posta al centro di una povera stanza.  Indossa vestiti fastosi e assai contrastanti con l’umile ambiente in cui è ritratta  abiti indossati dalle prostitute per attirare i clienti  La donna si è strappata i gioielli dal collo, gettandoli sul pavimento, accanto alla sua ampolla di olio profumato, e sembra essersi addormentata: invece, rimasta sola dopo aver svolto il suo triste lavoro, sta piangendo, come testimonia una piccola lacrima che le brilla sulla guancia destra Caravaggio non volle nascondere che la Maddalena, prima di convertirsi, era stata una prostituta (così vuole la tradizione cristiana) e, coerentemente, decise di rappresentarla come tale. Anzi, per essere più credibile scelse come modella una prostituta vera

 

Ovviamente, una simile decisione non poteva che scandalizzare i benpensanti, che accusavano Caravaggio di essere blasfemo La Maddalena di Caravaggio non è una “santa”, ma una “peccatrice” che divenne santa, perché seppe pentirsi ed ebbe fede: e in ciò possiamo cogliere una provocatoria volontà di riportare il sacro a misura d’uomo

Santa Caterina – 1598-99 – Madrid 





Il dipinto faceva parte della raccolta del c...


Similar Free PDFs