Pirandello - riassunto vita, opere PDF

Title Pirandello - riassunto vita, opere
Course Letteratura italiana e letterature europee
Institution Sapienza - Università di Roma
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riassunto vita, opere ...


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LUIGI PIRANDELLO (modernista) LA VITA E LE OPERE Pirandello nasce nel 1867 ad Agrigento da una famiglia benestante.! Nel 1886/7 Luigi frequenta a Palermo corsi di lettere e di legge e entra in contatto con intellettuali anarchici e sovversivi e queste esperienze gli fanno maturare un rifiuto verso i valori borghesi e di conseguenza un rifiuto verso gli ideali insegnati dal padre. ! Tutto ciò lo porta a coltivare un senso di inettitudine e inadeguatezza che lo avvicina alla letteratura e all’inutilità dell’arte e a cercare una nuova figura patera che ritrova nel letterato Luigi Capuana. L’incontro con Capuana avviene a Roma dove Pirandello si era trasferito nel 1887 per frequentare la facoltà di lettere e dove scrive anche nel 1889 il suo primo libro ‘Mal giocondo’, ma poi si laureerà a Bonn nel 1891.! Nel 1892 grazie al sostegno economico del padre torna a Roma.! Nel 1894 sposa Antonietta Portulano, figlia di un socio del padre, e nello stesso anno compone anche la prima raccolta di Novelle: ‘Amori senza amore’. Capuana spinge però Pirandello a dedicarsi ad altro e a concentrarsi sul romanzo e scrive così ‘Il turno’ e ‘L’esclusa’.! Nel 1903 accade un fatto significativo per Pirandello, le miniere del padre si allagano e la famiglia si trova economicamente a terra, la moglie va fuori con la testa e Pirandello con tre figli a carico deve sopravvivere con lo stipendio di prof universitario.! Questo fatto lo porterà nel 1904 a scrivere ‘Il Fu Mattia Pascal’.! Con quest’ultimo romanzo Pirandello inizia la fase dell’umorismo, la cui poetica sarà teorizzata nel saggio del 1908. A questa fase appartengono anche: ‘Suo marito (1911)’, ‘I vecchi e i giovani (1913)’, ‘Si gira (1915) o Quaderni di Serafino Gubbio operatore’, e molte altre novelle. ! Dal 1916 Pirandello si dedica al teatro del ‘grottesco’ che denuncia con sarcasmo e ironia l’assurdità delle condizioni umane e le contraddizioni della società. Inizialmente le sue opere in Italia non ebbero successo ma vennero criticate mentre all’estero ebbero un successo eclatante, sopratutto la tecnica del teatro nel teatro. ! Tra il 1922 e il 1923 Pirandello riorganizza la sua produzione di novelle e nascono cosi le ‘novelle per un anno’.! Nel 1924 dopo il delitto Matteotti si iscrive al partito fascista che secondo lui poteva ‘spazzare’ via le convenzioni sociali, inoltre l’adesione al partito fascista gli permetteva una fama in tutta Europa. In questi anni ebbe anche una relazione segreta con una certa Marta Abba.! Nel 1925 esce in rivista ‘Uno, nessuno e centomila’, il romanzo presenta molti caratteri della narrativa umoristica ma nel finale ha un elemento nuovo: una sorta di fiducia nella natura e nella possibilità che l’uomo trovi un accordo con essa. Questo nuovo elemento è il centro della fase surrealista di Pirandello, ove viene rivalutato l’aspetto istintivo, mitico e spontaneo dell’esistenza ovvero ciò che avvicina l’uomo alla natura e lo allontana dalla rigidità della società. ! Pirandello muore a Roma nel 1936. Pirandellismo = ripetizione ossessiva di temi già affrontati. !

LE IDEE Pirandello è, e si auto definisce, uno scrittore di ‘cose’, ovvero colui che fa una riflessione critica sui problemi all’uomo e della società moderna. ! Concezione vitalistica: ! Vedere nel mutamento delle cose la vera natura della realtà che non è quindi concepita come essere ma come continuo divenire. La vita per Pirandello è concepita come un ‘flusso continuo, incandescente, indistinto’ e secondo lui la società cerca di fissare tutto ciò in una ‘forma’. Questo per Pirandello reprime l’uomo che non riesce mai a esprimere se stesso al100%. ! Gli aspetti fondamentali di questa critica sono: !

1. la critica dell’inautenticità della vita sociale! # la società soffoca l’individuo, sia nella vita privata che in quella pubblica. ! 2. la critica del concetto di identità individuale! # la società dandoci delle forme ci da delle maschere! 3. Il relativismo della conoscenza ! # la crisi all’io è l’altra faccia dell’impossibilità di conoscere oggettivamente il reale. # # # Ciascuno di noi vede le cose a suo modo e non è mai possibile capirsi davvero; ognuno ha # la sua visione del mondo. !

LE POETICHE DI PIRANDELLO (umorismo, surrealismo, meta teatro) UMORISMO

La poetica dell’umorismo viene elaborata in due momenti: nel 1904 con ‘la premessa seconda (filosofica) a Il fu Mattia Pascal’ e nel 1908 con il saggio ‘l’umorismo’. ! Nella Premessa, la concezione umoristica è fatta cominciare con la rivoluzione Copernicana che destabilizza l’uomo in quanto essa da un lato libera l’uomo dall’errore e produce nuova conoscenza, dall’altro lo sprofonda nell’incertezza e mette a rischio l’idea di una verità oggettiva.! I personaggi non riescono ad adattarsi ai valori borghesi e sono capaci solo di osservare la realtà dall’esterno cogliendo le contraddizioni e le assurdità.! Comico:! Consiste nel semplice ovvero che qualcuno si comporta in modo contrario a come ci si aspetterebbe da lui.! Umorismo:! Consiste nel ovvero sulla riflessione sulle ragioni che spingono qualcuno a violare le regole. Questo fa si che il personaggio pirandelliano non viva ma si guardi vivere.! L’arte umoristica evidenzia il contrasto tra forma e vita. L’uomo ha bisogno di autoinganni: per poter vivere deve credere che la vita abbai un senso. Tutto ciò costituisce la ‘forma’ dell’esistenza che blocca la vita. Imprigionato in una forma l’uomo non è più una persona bensì una maschera, un personaggio che recita una parte. Non potendo vivere come vorrebbero i personaggi si sfogano attraversi sogni o manie. ! I caratteri dell’arte umoristica, che ritrovano nella premessa al fu Mattia pascal e si trovano nella produzione narrativa e teatrale di Pirandello, sono:! 1. Discordanza e divagazione (critica alle convenzioni letterarie del passato)! 2. Struttura aperta e inconclusa dell’opera (la vita non si conclude, così anche l’opera)! 3. Adozione di un linguaggio colloquiale ! 4. Destituzione dell’io ! 5. riflessione ! 6. Opposizione all’arte classica, romantica e decadente!

METATEATRO

Si tratta di un ‘teatro attraverso il teatro’ (‘Sei personaggi in cerca di autore’ e ‘Enrico IV’ (1921)’, ‘Questa sera si recita a soggetto (1928)’. ! Nel ‘teatro nel teatro’ il confronto tra forma e vita è ancora più accentuato poiché entra in gioco la variabile del personaggio e dell’attore che rivendica la propria autonomia tanto dall’autore quanto dal regista. (dissidio maschera e persona).!

SURREALISMO

Il surrealismo è qualcosa che va al di la del realismo, ritiene che ci sia una possibilità di vita autentica che si può raggiungere rinunciando ai valori borghesi e liberandosi di tutte le convenzioni.!

LO STILE Pirandello si rivolge a un pubblico ampio e colto. Vuole un pubblico, non colto e raffinato, ma chiunque voglia riflettere sui problemi dell’uomo moderno. !

Per questo motivo lo stile di Pirandello è uno stile semplice, tutto è modellato sul parlato. Infatti tutti i romanzi di verga sono caratterizzati da interiezioni, esclamazioni, interrogative e frasi rivolte al lettore. Il lessico è, generalmente, comune.!

I ROMANZI SICILIANI Le prime opere di Pirandello risentono dell’influenza del Verismo: i suoi romanzi giovanili sono tutti ambientanti in Sicilia:! - L’esclusa # Marta Ajala è la protagonista, ultimato nel 1893 ma pubblico nel 1908. Marta è sposata ## # con Rocco Pentagora, costui scopre una lettera di Gregorio Alvignani indirizzata alla # # # moglie e ne desume che lei lo tradisca e che il figlio nascituro si proprio dell’amante. # # # Cacciata di casa la donna perde il bambino ed è perfino costretta a cambiare città per le # # maldicenze che girano su di lei. Ritrovato per caso Alvignani ha un rapporto con lui e il # # # marito la riprende con se proprio quando è stato realmente tradito. ! # I temi del romanzo sono: esclusione, inganno dell’apparenza e incomunicabilità.! - Il turno ! - I vecchi e i giovani # Tratta la situazione siciliana dopo il Risorgimento. Narra un doppio fallimento da parte dei # # ‘vecchi’ e dei ‘giovani’. !

I ROMANZI UMORISTICI E ‘IL FU MATTIA PASCAL’ Pirandello elabora la poetica dell’umorismo nel saggio omonimo scritto quattro anni innanzi. Oltre a ‘il fu Mattia Pascal’ fanno parte di questa fase anche ‘Uno, nessuno e centomila’ e i ‘Quaderni di Serafino Gubbio operatore’. ! I tre romanzi sviluppano tre tematiche molto simili: ! - crisi dell’io! - incomunicabilità ! - critica della società di massa ! IL FU MATTIA PASCAL: ! Del 1921 è l’edizione definitiva.! Mattia Pascal, l’inetto, vive a Miragno, in Liguria. Mentre si trova nella biblioteca della città, Mattia Pascal decide di raccontare la sua storia.! Il protagonista del romanzo racconta che in precedenza viveva insieme alla madre e al fratello Roberto in condizioni agiate grazie al lavoro del padre, che investì soldi in proprietà. Dalla sua morte, avvenuta quando Mattia aveva quattro anni e mezzo, si erano affidati a Batta Malagna, il quale per pagare i debiti iniziò a venderle, arricchendosi sfruttando l’ignoranza della madre. Mattia Pascal era stato perciò costretto a cercare lavoro trovandolo presso la biblioteca.! L’amico Pomino è innamorato di Romilda Pescatrice, la quale però si innamora di Mattia, che la sposa. Mattia e Romilda vivono insieme alla suocera.! La famiglia e il lavoro rappresentano una trappola per Mattia Pascal. Lui e la moglie hanno due gemelle: la prima muore subito% la seconda dopo un anno; poco dopo muore anche la madre, così Mattia decide di andare in America. Si ferma a Montecarlo, dove gioca d’azzardo al casinò per 12 giorni, andandosene con un bottino di 82 mila lire.! Mentre in treno escogita un modo per scappare dalla sua vita, legge il suo necrologio: la moglie e la suocera, credendolo morto, lo avevano riconosciuto in un cadavere ritrovato in quei giorni. Mattia decide di iniziare una nuova vita e sentendo due signori discutere sull’iconografia cristiana, ricava il nuovo nome: Adriano Meis.! Adriano getta la fede e si inventa un nuovo passato. Decide di operarsi l’occhio strabico, di tagliare barba e capelli e da Milano si trasferisce a Roma. Qui vive in affitto in una camera ammobiliata. Stinge amicizia con l’affittuario, la figlia Adriana e l’altra donna in affitto. Presto si accorge che non avere un passato lo costringe alle bugie: molto iniziano a fargli domande personali, alle quali lui risponde con storie inventate.! Adriano continua a ripetere di essere libero, ma molto spesso il ricordo va alla famiglia. Si innamora di Adriana e durante una seduta spiritica la bacia. La vuole sposare ma non può perché Adriano Meis non esiste e sapendo di essere vivo per la morte ma morto per la vita, decide di fingere un suicidio. Lascia vicino al ponte un biglietto d’addio e torna al suo paese. Qui trova la

moglie sposata con Pomino con una figlia. Decide di non riprenderla in moglie ma di lasciarla all’amico, fa due giri intorno al villaggio ma nessuno se ne accorge e si dirige verso la biblioteca. Ogni tanto va al cimitero, dove lascia dei fiori per leggere la sua epigrafe.! TEMI E MOTIVI:! Il grande tema del romanzo è la crisi dell’io e il fallimento della ricerca di una identità autentica.! I motivi ricorrenti sono:! - l’inetto ! - Il doppio ! - La famiglia come nido o come prigione! - Il gioco d’azzardo e lo spiritismo! - La modernità, la città, il progresso, le macchine ! - Il relativismo filosofico ! Il ‘Fu Mattia Pascal è narrato in prima persona a fatti compiuti, lo sguardo di Mattia è cioè retrospettivo.! La struttura narrativa del romanzo è suddivisibile in due parti, inserita in una sorte di cornice costituita da due capitoli iniziali e due finali:! • Cornice (cap: I-II e XVII-XVIII), in questi capitoli protagonista è il fu (morto) Mattia Pascal è un’individuo che vive in uno stato di non vita, una condizione di estraneità rispetto all’esistenza.! • Prima parte (cap. III-VI), il romanzo idilliaco familiare. Inizialmente Mattia vive un periodo spensierato durante la sua infanzia e adolescenza ma questo periodo viene interrotto dal matrimonio con Romilda.! • Seconda parte (cap. VIII-XVI), il romanzo di formazione. È la parte che va dalla fuga da Miragno fino al suo ritorno.! Rispetto ai modelli narrativi ottocenteschi ‘il fu Mattia Pascal’ presenta alcune novità strutturali e stilistiche:! - Narrazione retrospettiva in prima persona che comincia a vicenda conclusa e in cui il finale si ricollega circolarmente all’inizio. ! - Mattia appare in più punti un narratore inattendibile (invitando il lettore a una sorveglianza critica).! - Il fu Mattia Pascal è un romanzo-soliloquio ! - Stile di un monologo teatrale !

UNO, NESSUNO E CENTOMILA Uno=Vitangelo! Nessuno=Liberazione! Centomila=Identità date ! Questo romanzo viene pubblicato inizialmente a puntate nel 1925 e poi per intero nel 1926, si tratta di una narrazione in prima persona raccontata dal protagonista Vitangelo Moscarda. ! TRAMA:! Il protagonista di questa vicenda, Vitangelo Moscarda, chiamato Gengè dalla moglie, è una persona ordinaria, che ha ereditato da giovane la banca del padre e vive di rendita. Un giorno, tuttavia, in seguito all'osservazione da parte della moglie la quale gli dice che il suo naso è leggermente storto, incomincia ad avere una crisi di identità, e rendersi conto che lui non è unico.! Decide quindi di cambiare vita rinunciando al suo lavoro di usuraio anche a costo della propria rovina economica e contro il volere della moglie che nel frattempo è andata via di casa. In questo suo gesto c'è il desiderio di un'opera di carità, ma anche quello di non essere considerato più dalla moglie come una marionetta. Anche Anna Rosa, un'amica della moglie che lui conosce poco, gli racconta di aver fatto di tutto per far intendere a sua moglie che Vitangelo non era lo sciocco che lei immaginava e che non c'era in lui il male.! Il protagonista arriverà alla follia in un ospizio, dove però si sentirà libero da ogni regola, in quanto le sue sensazioni lo porteranno a vedere il mondo da un'altra prospettiva. Vitangelo Moscarda conclude che, per uscire dalla prigione in cui la vita rinchiude, non basta cambiare nome, perché

la vita è una continua evoluzione, il nome rappresenta la morte. Dunque, l'unico modo per vivere in ogni istante è vivere attimo per attimo la vita, rinascendo continuamente in modo diverso.! Nel finale Vitangelo è diventato nessuno, quindi la liberazione, non ha più pensieri ne angosce. ! A una trama aperta e umoristica segue una conclusione chiusa, che vuole creare una sorta di ‘uscita dalla forma per entrare nella vita’, passando dalla società alla natura. La natura è rivalutata, rappresentando la vita allo stato puro e dunque in modo positivo.! (per questo motivo termina la poetica dell’umorismo e comincia quella dei ‘miti’ e del surrealismo.! Il protagonista del romanzo è un’inetto, non riconosce la sua identità sociale e si sente estraneo a se stesso, ma la differenza rispetto ad altri romanzi simili è che c’è una soluzione positiva al problema dell’identità: l’uomo può salvarsi eliminando le sicurezze borghesi. !

IL TEATRO La fama di Pirandello è data proprio dal teatro, una fama mondiale e rappresenta il contrasto tra ‘vita’ e ‘forma’.! Numerose sono le differenze tra il teatro pirandelliano e quello dell’800:! TRAMA:! Teatro ottocentesco —> verosimile e con connessione logica tra i fatti ! Teatro pirandelliano —> assurda e paradossale, priva di nessi logici ! PERSONAGGI:! Teatro ottocentesco —> coerenti e con personalità individuabili e unitarie ! Teatro pirandelliano —> autonomi rispetto all’autore e all’attore, con più personalità ! CONCEZIONE DELL’OPERA TEATRALE:! Teatro ottocentesco —> l’opera deve essere naturale e verosimili ai fatti rappresentati! Teatro pirandelliano —> l’opera deve sdoppiarsi per mostrare la propria artificiosità e farsi beffa di # # # # se stessa! Il teatro di Pirandello è diviso in due fasi:! 1. Fase grottesca = 1821, unione di elementi seri e comici! 2. Fase del metateatro, i personaggi rivendicano la propria autonomia! 1. ‘Teatro grottesco’! # Tratta l’incomunicabilità, il paradosso, problemi ritenuti seri e tragici in maniera comica ! # - Cosi è se vi pare (1917)! # - Il piacere dell’onestà (1917)! # - Il giuoco delle parti (1918)! 2. ‘Teatro nel teatro’! # Tratta l’autonomia dei personaggi e la distruzione delle forme teatrali tradizionali ! # - Sei personaggi in cerca di autore (1921) (LEGGERE TRAMA)! # - Enrico IV (1922) (LEGGERE TRAMA)! # - Ciascuno a suo modo (1923)! # - Questa sera si recita a soggetto (1930)!

TESTI ANALIZZATI: • La differenza tra umorismo e comicità: la vecchia imbellettata, l’umorismo ! • Lo strappo nel cielo di carta, Il Fu Mattia Pascal ! • Adriano Meis e la sua ombra, Il Fu Mattia Pascal ! • ‘Nessuno’ davanti allo specchio, Uno nessuno e centomila ! • Il treno ha fischiato, Novelle ! • La patente, Novelle ! • La carriola, Novelle !...


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