Carducci tesina PDF

Title Carducci tesina
Author Sara Mussi
Course Letteratura italiana contemporanea critica letteraria e letterature comparate DIL2
Institution Università di Pisa
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beve riassunto carducci...


Description

BIOGRAFIA Giosuè Carducci nacque nel 1835 a Valdicastello in Versilia da una famiglia medio borghese ed il padre era un medico. Trascorse l’infanzia in Maremma a contatto con una natura selvaggia che egli sentiva affine al proprio carattere. Studiò alla scuola normale superiore di Pisa, laureandosi in lettere nel 1856. Nel 1860 ottenne la cattedra di letteratura italiana a Bologna che lascerà nel 1904 a Pascoli, allievo e amico del Carducci. Nel 1870 perse la madre e il figlioletto Dante, alla cui memoria sarà dedicata la notissima poesia “Canto Antico”. Nel 1890 fu proclamato senatore del Regno d’Italia. Dopo aver conosciuto la Regina Margherita nel 1878 cambiò la propria ideologa avvicinandosi alla monarchia, infatti nel 1891 inaugurò un circolo monarchico, fatto che provocò lo sdegno dei sostenitori repubblicani e dei massoni. Nel 1899 fu colto da un attacco di paralisi ma continuò ad insegnare all’università di Bologna fino al 1904. Nel 1907 gli venne conferito il premio Nobel per la letteratura e morì lo stesso anno a Bologna, nella cui Certosa è sepolta.

IDEOLOGIA Visse in un ambiente improntato da idee repubblicane e democratiche, infatti suo padre era simpatizzante di Garibaldi. Carducci, animato da idee patriottiche di sinistra, si pose in contrasto con la Destra storica che secondo lui non era in grado di rappresentare lo spirito dell’Unità. Questo suo sentimento lo portò a fare interventi polemici sui giornali considerando l’atteggiamento del governo vile e vigliacco. Iniziò così a mitizzare il popolo che individuava come la “santa canaglia”, l’unica capace di trasformare il mondo con i suoi valori, di cui è priva invece la classe dirigente. Si iscrive alla Massoneria ed esprime le proprie idee anti-clericali poiché accusava il Papa e la Chiesa di essere reazionari e portatori di una mentalità oscurantista ormai sconfitta dalla ragione e dalla scienza.

Allo stesso tempo esalta fortemente il progresso a causa della filosofia positivista, conseguenza del momento storico che sta vivendo e principalmente dello sviluppo capitalistico ed industriale. Nasce quindi una coscienza “positivista” che esprime fiducia nel progresso tecnologico e scientifico dell’uomo, rifiutando le visioni di tipo metafisico, idealistico, religioso. La scienza diventa il modo di spiegare la realtà e di conoscerla consentendo all’uomo di dominarla e asservirla ai propri bisogni.

LA POETICA Carducci non è solo il poeta “politico” ma vi è anche una parte della sua poesia che rivela sentimenti delicati, intimi affetti e sofferenze dove appare il suo lato più vulnerabile e quindi più umano, perché con l’avanzare dell’età e la morte del figlio tende a ripiegarsi su se stesso riflettendo sulla sua vita. Da ciò emerge un uomo che non pensa sempre e soltanto alla sua civica missione come traspare dalla poesia “Pianto Antico”, in cui insiste sul tema della solitudine e della tristezza tramite un paragone tra l’albero che al termine dell’inverno appare secco ed arido ma ritrova la vita in primavera ed il figlio che invece rimarrà per sempre nella terra fredda e nera. Il titolo è emblematico perché chiarisce il fatto che il dolore che colpisce gli uomini è sempre lo stesso fin dall’antichità. Uno dei temi principali della sua poetica è l’esaltazione della natura vista come forza e potenza creatrice, tant’è che utilizza l’aggettivo “maschia” per definirla esprimendo un senso di potenza, forza e virilità. Carducci lega strettamente natura e progresso, collegandosi alla cultura classica, in particolare a quella greca secondo la quale l’uomo viveva in simbiosi con la natura.

TRAVERSANDO LA MAREMMA TOSCANA Una mattina d'aprile Carducci percorre in treno un viaggio da Livorno a Roma e osserva dal finestrino il paesaggio dell'amata terra della sua infanzia, la Maremma, luogo in cui ha avuto origine sia il suo percorso di vita che di poesia. Il testo è influenzato anche da una malattia che lo aveva colpito di recente e che lo induce a un bilancio conclusivo della sua vita. Nel sonetto ritroviamo i motivi tipici dell'anima carducciana: l'amore per la Maremma, dove ebbero origine i sogni che allietarono la sua adolescenza, e l’asprezza del paesaggio che ha influenzato la sua natura di uomo e di poeta. La visione di quei luoghi fa nascere nel poeta il ricordo di sentimenti lontani: le speranze nutrite con tanto entusiasmo ed invece infrante ad una ad una ed il vano rincorrere per tutta la vita una felicità illusoria.

Il tema principale della lirica, infatti, è la contrapposizione tra la giovinezza caratterizzata da forza e passione e la maturità in cui invece domina la riflessione e in cui la malinconia del passato si trasforma in sofferenza. Il poeta non si sofferma troppo su tristi constatazioni ma preferisce osservare il paesaggio lievemente coperto dalla nebbia che dalla verde pianura vapora verso le colline infondendogli nel cuore un sereno senso di pace.

BIBLIOGRAFIA     

1850/60 “Juvenilia”, liriche del periodo classicista. 1861/71 “Levia Gravia”, liriche che si ispirano alla cronaca e alla storia. 1867/82 “Giambi ed Epòdi”, liriche del periodo più fieramente repubblicano. 1861/87 “Rime nuove”, raccolta dove si trovano le liriche più intime e più celebri. 1877/89 “Odi Barbare”, liriche in cui cercò di riprodurre il ritmo della poesia greca e latina.  1888/98 “Rime e ritmi”, raccolta che comprende le grandi odi storiche....


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