Casi di diritto PDF

Title Casi di diritto
Author Lorenzo Pregreffi
Course Diritto privato
Institution Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
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Summary

Tizio richiede all’antiquario Caio un tavolo del 1500. Caio, tramite raggiri, gli vende un tavolo del 1800, spacciandolo del 1500. Il contratto sarebbe valido? Se no, per quale tipo e causa di invalidità?No, il contratto non sarebbe valido in quanto sarebbe annullabile per dolo. La parte contraente ...


Description

Tizio richiede all’antiquario Caio un tavolo del 1500. Caio, tramite raggiri, gli vende un tavolo del 1800, spacciandolo del 1500. Il contratto sarebbe valido? Se no, per quale tipo e causa di invalidità? No, il contratto non sarebbe valido in quanto sarebbe annullabile per dolo. La parte contraente si trova legata ad un contratto al quale non avrebbe consentito se non si fosse verificato il dolo della controparte. il raggiro deve essere determinante e portare in condizioni tali da indurre in errore una persona normalmente ragionevole. Caio, debitore di sempronio per una somma X, a causa di un incendio propagatosi nella sua abitazione, perde la somma da destinare a sempronio. Può Caio opporre a Sempronio l’impossibilità oggettiva non imputabile della prestazione? Se si, perche? Se no, perche? Caio non può opporre a Sempronio l’impossibilità oggettiva non imputabile della prestazione, perche per particolari categorie di obbligazioni, quali quelle che hanno per oggetto la consegna di denaro, la liberazione per impossibilità è esclusa. Tizio a Caia acquistano un appartamento da Sempronio per il prezzo di X, pagandone però in sede di rogito soltanto X-Y, rimanendo debitori della somma Z. Per recuperare questi Z, Sempronio può rivolgersi a sua scelta a Tizio o a Caia per l’intero importo di Z, o può pretendere da ciascuno soltanto la metà della somma? Sempronio può rivolgersi a sua scelta a Tizio o a Caia per l’intero di importo, infatti, l’art. 1292 afferma che, quando più debitori sono obbligati tutti per la medesima prestazione, ciascuno di essi può essere costretto all’adempimento per la totalità del debito (solidarietà nel debito). Carlo promette a Giorgio che, a garanzia del prestito di X, gli darà in pegno un anello. Ma, ricevuta la somma X, non consegna a Giorgio l’anello che invece vende e consegna al gioielliere Tizio, ignaro di tutto, per la stessa somma X. Il gioielliere, richiestone da Giorgio, si rifiuta di consegnargli l’anello, rivendicandone l’esclusiva titolarità. Chi ha ragione e perché? Ha ragione il gioielliere Tizio in quanto ha comprato l’anello in buona fede. Giorgio non può richiedere la consegna del bene perché la promessa di Carlo non ha alcuna valenza legale. Avrebbe potuto richiedere la consegna nel caso in cui Carlo, prima di venderlo a Tizio, lo avesse consegnato a Giorgio, proprio come enuncia l’art. 2786, secondo cui la perfezione del pegno si ha con la consegna della cosa.

Tizio concede oralmente a Caio, proprietario di un terreno in montagna, per la somma X (consegnatigli in presenza di testimoni), il diritto a costruire ed abitare per 10 anni una piccola residenza di vacanza. Successivamente pero, ci ripensa, e nega a Caio il diritto di costruire, offendo gli in restituzione la somma X. Può farlo? Se si, perche? Non può perche, come afferma l’art. 1350, gli atti che hanno ad oggetto diritti reali su beni immobili richiedono la forma scritta, e non orale come effettuato da tizio. Questo provoca la nullità del contratto. Tizio vende a Caio un proprio rene per la somma X, promettendo che si sottoporrà all’intervento. Alla data dell’intervento si rifiuta e Caio, offrendo la somma X, può ottenere l’esecuzione coattiva della vendita del rene? NO, in quanto il contratto è nullo perche presenta oggetto illecito. Inoltre l’art. 5 vieta gli atti di disposizione del proprio corpo se ne consegue una diminuzione permanente dell’integrità psico-fisica. Giorgio di 13 anni, giocando a pallone, rompe il vetro di Caio. Giorgio è responsabile personalmente? Con lui, risponde qualcun altro verso Caio? Se si, chi? Giorgio non è responsabile personalmente, in quanto minorenne e sotto la potestà dei genitori, o in loro mancanza sotto la custodia di un tutore. I genitori rispondono dei fatti commessi da Giorgio, in quanto, come afferma l’art.320, hanno rappresentanza legale del figlio. Nel caso di morte dei genitori o decadenza della potestà genitoriale, il minore è soggetto a tutela e i poteri del tutore sono simili a quelli dei genitori. Tizio, all’età di 5 anni, sopravvive ad un incidente mortale per i genitori. Chi provvederà all’amministrazione del patrimonio ereditato da Tizio fino al raggiungimento della maggiore età? Il patrimonio di Tizio viene gestito da un tutore, il quale potrà utilizzarlo solo per i beni principali durante il corso della vita di Giorgio. Non potrà in alcun caso alienarlo. Tizio stipula un contratto con Caio, secondo cui per ogni giorno di ritardo sulla consegna della macchina (che serve a Tizio per svolgere il suo lavoro) Caio gli pagherà 50 euro. Ma il danno subito da Tizio è maggiore rispetto alla penale di 50 euro. Può Tizio esigere piu soldi o si deve accontentare dei 50 euro? In base all’art.1382 la penale consiste in una somma da pagare in caso di inadempimento. Inoltre, la penale stessa può essere fatta diminuire dal giudice, qualora questi la ritenga troppo superiore al danno effettivo. In questo caso quindi, è la situazione contraria e, pertanto, Tizio si deve accontentare dei 50 euro.

Tizio è interessato all’acquisto di un immobile. Avvia contatti con Sempronio, con il quale stipula un contratto preliminare di vendita. Nonostante ciò, alla data fissata, Sempronio si rifiuta di perfezionare il contratto definitivo di vendita. Che strumenti ha a disposizione Tizio? Se Sempronio si rifiuta di stipulare il contratto definitivo, Tizio può richiedere una sentenza che produca gli effetti del contratto non concluso (art.2932). la domanda non può essere accolta se, la parte che l’ha proposta, non ha adempiuto alla prestazione. Tizio, proprietario del fondo Beta, decide di chiudere con un cancello la strada che, partendo dal fondo confinante Alfa, di proprietà di Sempronio, attraversa il suo fondo per arrivare alla strada pubblica. Sempronio sostiene che da sempre attraversa il fondo Beta per arrivare alla strada, chiede a Tizio di rimuovere il cancello. Sempronio ha ragione e , se si, perche? Ai sensi dell’art.1067, il proprietario del fondo dominante, e in questo caso Tizio, non può fare innovazioni che rendano più gravosa la condizione del fondo servente, ovvero il fondo Alfa. In ogni caso, se il fondo Beta viene chiuso, il proprietario deve lasciarne libero e comodo l’ingresso a chi ha un diritto di servitù che rende necessario il passaggio per il fondo stesso (art.1064), proprio come nel nostro caso. Tizio, che guida un autobus, per evitare un passante maldestro, effettua una brusca frenata. Il passeggero Caio, regolarmente seduto, si fa male e subisce dei danni. Chi è il responsabile? Tizio o il passante maldestro? Il responsabile è l’autista, su cui grava la presunzione di colpa (art.2054). infatti il conducente di veicoli su ruote è obbligato a risarcire il danno recato a persone o cose dalla circolazione del veicolo, se non prova che ha fatto il possibile per evitare il danno (cosiddetta prova liberatoria) A garanzia del proprio credito, Romolo, creditore di Sempronio, iscrive ipoteca sulla casa di quest’ultimo. Successivamente Sempronio vende l’appartamento a Remo e nel contratto di vendita viene specificato che la casa è libera da iscrizioni pregiudizievoli. Remo scopre che la casa è ipotecata a favore di Romolo, ma gli eccepisce di averla acquistata in buona fede. Romolo può far valere l’ipoteca o remo può opporsi, pretendendo di aver acquistato la proprietà della casa totalmente libera? L’ipoteca attribuisce un diritto di espropriare i beni anche se la proprietà è passata a terzi. In questo caso quindi ha ragione Romolo. La posizione di Remo è regolata dall’art.2858 e prevede due possibilità: il pagamento in favore di Romolo o il rilascio del bene ipotecato. Caio, inabilitato in data 2008, ha stipulato un contratto preliminare di vendita, in data 2011, con cui si impegna ad alienare a Sempronio una villetta. Poco dopo la stipulazione del preliminare, l’ignaro curatore di Caio dichiara a Sempronio l’intenzione di invalidare il contratto appena concluso. Ma Sempronio insiste per la stipulazione del contratto, minacciando di chiederne l’esecuzione in forma specifica. Chi ha ragione? Il curatore ha ragione in quanto l’inabilitato può compiere solamente atti di ordinaria amministrazione e atti personali . L’inabilitato non è sostituito ma assistito da un curatore che deve dare il suo assenso (art.392). il contratto preliminare è quindi invalido.

Caio, in stato di bisogno economica noto all’acquirente, vende la propria abitazione (del valore commerciale di 300.000) a Sempronio per un corrispettivo di euro 250.000. Caio, successivamente alla stipulazione, potrebbe ripensarci e chiedere lo scioglimento della vendita? Caio non può richiedere lo scioglimento della vendita perche, nonostante l’acquirente sia a conoscenza dello stato di bisogno di Caio, ciò non è sufficiente per l’ammissibilità della domanda di rescissione, disciplinata dall’art. 1448 . questa è ammissibile nel caso vi sia sproporzione di una prestazione rispetto all’altra, che di questa sproporzione l’altra parte vi sia a conoscenza e che ecceda di almeno la metà il valore della prestazione. Donazione del nonno al nipote, per far diminuire il patrimonio su cui un creditore possa rifarsi. Come può agire il creditore? Il creditore può proporre l’azione revocatoria, che nel caso in cui l’atto sia a titolo gratuito, come nel nostro caso, è sufficiente dimostrare l’esistenza della frode e quindi sarà irrilevante la buona fede del terzo, che abbia acquistato il diritto di proprietà Un lavoratore utilizza l’auto aziendale da piu di 10 anni, anche per uso personale. Dopo 10 anni, può usucapirla? Il lavoratore non diventa proprietario della macchina, in quanto l’usucapione coincide con una situazione di possesso del bene prolungato nel tempo, mentre, in questo caso, il lavoratore ne ha mero uso. Non importa il possesso in buona fede. Un anziano gravemente malato lancia oggetti dal balcone di casa sua. Becca un automobile parcheggiata di sotto. Chi risponde del danno arrecato? In questo caso l’anziano è considerato un incapace legale e non è tenuto a rispondere personalmente dei danni arrecati, in quanto risponde il tutore o colui che deve sorvegliare l’incapace. I poteri del tutore sono stabiliti dall’art.424 Un ragazzo di 16 anni conclude l’acquisto di un motorino con un venditore. Successivamente i genitori intervengono e chiedono la restituzione dei soldi del motorino. Possono intervenire? Se si, cosa possono fare i genitori? essendo il minorenne privo della capacità d’agire, che si acquista con la maggiore età, non può compiere validamente atti giuridici, come ad esempio in questo caso un contratto circa l’acquisto di un motorino. Tuttavia, il minorenne può compiere questi atti in modo invalido, infatti essi sono annullabili, ma producono i loro effetti finchè non vengono annullati. Dopo l’annullamento del contratto i genitori posso richiedere la restituzione della somma....


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