Cere - I tipi di cere lipidiche PDF

Title Cere - I tipi di cere lipidiche
Course Chimica organica
Institution Università degli Studi di Siena
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Summary

I tipi di cere lipidiche...


Description

CERE Appartengono ai lipidi semplici le cere, composti costituiti da esteri di acidi carbossilici e alcoli a lunga catena e pertanto non sono solubili in acqua né il solventi polari. Presentano la caratteristica di mostrare plasticità a temperatura

ambiente

e

di

fondere

per

dare

un

liquido

a

bassa

viscosità.

Esse sono più dure e meno untuose rispetto ai grassi e sono resistenti rispetto all’umidità, all’ossidazione e alla degradazione microbica. A seconda della loro origine le cere vengono classificate in: 1)

Cere di origine animale come la cera vergine ( dalle api), lanolina ( dalle pecore), spermaceti ( dalla

testa dei capodogli e dalle balene) 2)

Cere di origine vegetale come la cera carnauba (Copernicia prunifera), candelilla (Euphorbia cerifera),

jojoba (Simmondsia chinensis) 3)

Cere di origine minerale come l’ozocherite, ceresina, paraffina, cera microcristallina

4)

Cere sintetiche come Carbowax (glicoli polietilenici), polietilene

La cera vergine è il costituente delle arnie, è morbida al tatto ed è costituita da almeno 284 composti principalmente da alcani, acidi, esteri, poliesteri e idrossiesteri a lunga catena. Oltre il 70% della cera vergine è costituito da esteri e principalmente dal palmitato di miricile C15H31COOC30H61. Il rimanente 30% è costituito da acidi come l’acido esadecanoico CH3(CH2)14COOH noto come acido palmitico e idrocarburi come l’entriacontano CH3(CH2)29CH3. La cera d’api è usata principalmente come addensante ed emolliente, ma ha anche proprietà emulsionanti. La cera di carnauba contiene principalmente esteri di acidi grassi (80-85%), alcoli a lunga catena(10-15%), acidi (3-6%) e idrocarburi (1-3%). E’ la cera di origine naturale più dura con una temperatura di fusione di 87°C . La candelilla contiene principalmente idrocarburi ( 50%) con 29-33 atomi di carbonio, esteri a lunga catena (20-29%) , acidi (7-9%) e resine triterpeniche (12-14%). È quindi meno dura della cera carnauba ma comunque ha un punto di fusione elevato di circa 67°C. La cera di jojoba viene spesso detta olio di jojoba in quanto si presenta liquida. E’ costituita da una miscela di esteri, di acidi ed alcoli lineari insaturi a lunga catena. A causa della sua struttura chimica la cera di jojoba ha

un forte potere penetrante, favorisce il ripristino del pH naturale, combatte il processo di atrofia delle fibre elastiche e collagene e restituisce alla cute le sue proprietà naturali. Viene usata nei prodotti antirughe, nei prodotti per pelli secche e screpolate, ma anche per pelli grasse e con acne in quanto favorisce la regolazione della funzione ghiandolare sebacea, nei prodotti solari in quanto assorbe i raggi UV e viene usata al posto della cera vergine nei prodotti vegani. Le cere di origine minerale derivano dalla distillazione del petrolio e sono costituite da idrocarburi paraffinici ovvero molecole lineari saturi che, in base al numero di atomi di carbonio, possono essere fluide, semisolide o solide. tra le più utilizzate c’è l’olio di vaselina. L’uso delle cere di origine minerale è stato limitato negli ultimi tempi a causa della loro origine sebbene non sia stato mai evidenziato alcun rischio per l’uomo. Le prime cere sintetiche furono prodotte nel 1935 dal processo Fischer-Tropsch e il polietilene ad alta pressione fu sintetizzato nel 1939. Il progresso della chimica ha consentito di ottenere alte cere sintetiche che vengono usate nei cosmetici in sostituzione di quelle naturali. A parte le cere sintetiche che hanno la stessa composizione di quelle naturali e quindi le stesse caratteristiche vi sono miscele di cere sintetiche come il polawax che è una miscela di prodotti ottenuti dalla reazione tra alcol stearilico e ossido di etilene e può essere utilizzato per aumentare lo spessore delle formulazioni, eliminando la necessità di utilizzo di ingredienti . Il syncrowax è una cera particolarmente tenera a struttura non cristallina che viene usata per modificare la cristallinità e la rigidità delle altre cere. È usata come addensante e compete con le cere naturali per prezzo, disponibilità e qualità....


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