tipi di restauro in italia PDF

Title tipi di restauro in italia
Course Restauro
Institution Università degli Studi di Napoli Federico II
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quanti tipi d restauro ci sono in italia e come viene effettuato...


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Il decreto ministeriale del 1882 fornisce indicazioni precise su: - studio del restauro; - valutazione degli elementi dell’edificio; - analisi dei danni-rilievo; - progetto, sulla base dei rilievi; - esecuzione dei lavori. La circolare invita allo studio dei monumenti per evitare errori, raccomanda di analizzare con cura gli aspetti esecutivi antichi e i modi con cui si è data forma e bellezza al concetto primitivo e alle successive modifiche. Nel confronto di ciò con lo stato attuale si mettono in evidenza le differenze, i danni sofferti, demolizioni e aggiunte ricostruzioni che hanno alterato l’economia del monumento.

RESTAURO FILOLOGICO E SCIENTIFICO Il sistema legislativo è influenzato dal nuovo clima culturale e suscita delle riflessioni sul restauro di natura filologica e scientifica da Boito à Giovannoni.

GUSTAVO GIOVANNONI Laureato in ingegneria e specializzato in storia dell’arte con Venturi, seguace di Boito. Orienta la sua attività sia verso la direzione professionale sia verso quella academica. Nel 1920 fonda la Scuola di Architettura a Roma dove istituisce l’insegnamento di Restauro dei Monumenti. Nel corso della sua vita elabora una posizione precisa sul restauro che prenderà il nome di RESTAURO SCIENTIFICO. Tra i principi di Boito, Giovannoni riferisce che non considerare il restauro

come un fatto lieve come occasione di sviluppare un'attività architettonica e decorativa che meglio potrà avere un oggetto, seguendo la legge del minimo lavoro e della minima aggiunta. Bisogna considerare lo stile del monumento e le condizioni ambientali più che quelle artistiche. Rispettare tutte le manifestazioni che abbiano carattere d’arte e designare le aggiunte non evitabili ; rendere del senso artistico il senso storico. Secondo Giovannoni, i restauri si possono distinguere in: - Restauri di riparazione (consolidamento); - Restauri di ricomposizione (anastilosi); - Restauri di completamento (aggiunta di elementi); - Restauri di rinnovamento; - Restauri di liberazione. I restauri di riparazione e di ricomposizione hanno soltanto portata tecnica mentre i restanti hanno una grande importanza artistica e storica.

● I RESTAURI DI COMPLETAMENTO sono quelli in cui sono aggiunte parti mancanti con linguaggio “neutro” o riconoscibile rispetto alla materia originale come nell’Arco di Tito (Valadier). ● I RESTAURI DI RINNOVAMENTO è quando si deve terminare un’opera di cui manca una parte essenziale o si deve adattare la costruzione a mutate condizioni di viabilità e dell'ambiente artistico, aggiungendo elementi formali nuovi,come il restauro di Santa Croce a Firenze. ● I RESTAURI DI LIBERAZIONE è quando l’opera è nascosta o alterata da parti aggiunte che ne occultano il linguaggio formale e le caratteristiche strutturali, come il restauro della chiesa dell’incoronata a Napoli. Nel 1931 la conferenza di Atene da cui la formulazione della Carta di

Atene, i risultati furono ispirati gran parte da Giovannoni, in Europa si fondò un metodo unificato per il Restauro di matrice italiana. La Carta di Atene ● evitare restituzioni integrali dell'opera; ● favorire l'anastilosi; ● favorire l'uso di materiali e tecnologie innovative, purché dissimulati per non alterare l'immagine dell'opera d'arte; ● diffondere la cooperazione tra conservatori e ricerca scientifica; ● rispettare dell'opera del passato, senza proscrivere lo stile di alcuna epoca; ● riconoscere l'entità della città e dell'ambiente urbano; ● sviluppare la conoscenza del patrimonio, pubblicando un "inventario dei monumenti storici"; ● introdurre il concetto di internazionalità del patrimonio culturale. da cui nel 1931, la carta del Restauro italiana....


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