Confronto tra il palazzetto di Don Rodfrigo e il Castello dell\'Innominato PDF

Title Confronto tra il palazzetto di Don Rodfrigo e il Castello dell\'Innominato
Author Maira Rinaldi
Course Letteratura Italiana
Institution Università degli Studi di Bergamo
Pages 2
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Summary

Riassunto confronto tra le due dimore di una delle Opere della Letteratura Italiana più importante (I promessi sposi de Manzoni)....


Description

CONFRONTO TRA IL “PALAZZOTTO” DI DON RODRIGO ED IL “CASTELLACCIO” DELL’INNOMINATO La descrizione di ognuna delle magioni è una metafora della personalità del proprio padrone. (infatti Don Rodrigo viene descritto indirettamente nel V capitolo)

Il Manzoni, con le espressioni “Palazzotto” e “Castellaccio”,descrive le dimore di due grandi personaggi del romanzo: Don Rodrigo e l’Innominato. “Palazzotto” è un termine diminutivo e rappresenta severità ma anche qualcosa di meno potente di “Castellaccio”, termine , invece, dispregiativo e che esprime sprezzo, oscurità e spietatezza. Sebbene entrambe le abitazioni sorgono in posizioni sopraelevate, il castello dell’Innominato possiede molta più importanza in quanto si trova in una villa uggiosa e angusta, circondata da gole e rupi, sulla cima di un poggio, completamente isolata dal resto del mondo e situato in un punto non preciso lungo il confine tra il Milanese e il Bergamasco. “[…]il selvaggio signore dominava all’intorno tutto lo spazio dove piede d’uomo potesse posarsi […]” Don Rodrigo dimostra il suo potere, la sua importanza, mettendo la propria casa isolata su un’altura, a circa tre miglia dal paese e quattro dal convento di Pescarenico, più in alto di quelle dei suoi servitori, sgherri, e delle piccole casupole, circondandosi di contadini fedeli e uomini armati, rendendo il suo castello il centro di un piccolo regno, facendola apparire come una rocca. “Il palazzotto di don Rodrigo sorgeva isolato, a somiglianza d'una bicocca, sulla cima d'uno dei poggi ond'è sparsa e rilevata quella costiera [...]. Appiè del poggio, dalla parte che guarda a mezzogiorno, e verso il lago, giaceva un mucchietto di casupole, abitate da contadini di don Rodrigo; ed era come la capitale del suo piccolo regno. Bastava passarvi, per esser chiarito della condizione e de' costumi del paese. Dando un'occhiata nelle stanze terrene, dove qualche uscio fosse aperto, si vedevano attaccati al muro schioppi, tromboni, zappe, rastrelli, cappelli di paglia, reticelle e fiaschette da polvere, alla rinfusa. la gente che vi s'incontrava erano omacci tarchiati e arcigni...; vecchi che perdute le zanne, parevan sempre pronti, chi nulla nulla gli aizzasse, a digrignar le gengive; donne con certe facce maschie, e con certe braccia buone nerborute, buone da venire in aiuto della lingua, quando questa non bastasse: ne' sembianti e nelle mosse dei fanciulli stessi, che giocavan per la strada, si vedeva un non so che di petulante e provocativo” L’ Innominato, invece,lo dimostra proibendo a chiunque di vivere dove vive lui, a meno che non abiti sotto il suo stesso tetto. Così la Rocca dell’Innominato appare come l’unico edificio nel raggio di chilometri, circondato dal nulla. Un’ altra differenza consiste nel fatto che Don Rodrigo tiene,come guardie, due bravi fuori dalla porta, con degli avvoltoi appesi come compagni, e che gli sgherri stessi fan baldoria con il padrone poichè si sentono sicuri sotto la protezione del signorotto; mentre il corpo di guardia dell’innonminato risiede nell’osteria ai piedi del suo castello e i bravi stessi non abbassano mai la guardia, restando sempre attenti al loro signore. Ed infine la differenza principale risiede nel comportamento dei due personaggi poichè il signorotto Don Rodrigo si ostina a dimostrare a tutti gli abitanti il suo potere, mentre l’innominato non ne ha bisogno, sa di essere un potente e preferisce che i suoi visitatori lo capiscano da soli....


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