Contabilità e Bilancio clem unipr 1 anno, prof furlotti PDF

Title Contabilità e Bilancio clem unipr 1 anno, prof furlotti
Author Lorenzo Maffezzoli
Course Contabilita' e Bilancio
Institution Università degli Studi di Parma
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Summary

Le fonti giuridiche e professionali del bilancio hanno subito, negli ultimi anni, una profonda evoluzione che tende verso un unico insieme di principi contabili da applicare in modo uniforme all’interno dell’UE.
Le informazioni devono essere:
1. Trasparenti
2. Utili
3. Compar...


Description

CONTABILITA’ E BILANCIO Le fonti giuridiche e professionali del bilancio hanno subito, negli ultimi anni, una profonda evoluzione che tende verso un unico insieme di principi contabili da applicare in modo uniforme all’interno dell’UE. Le informazioni devono essere: 1. Trasparenti 2. Utili 3. Comparabili Obiettivo del Bilancio: fornire informazioni per assumere decisioni economiche. CODICE CIVILE + DL 38/2005 PRINICIPI CONTABILI INTERNAZIONALI:  IAS  IFRS

PRINCIPI CONTABILI NAZIONALI:  OIC (non sono norme giuridiche ma solamente norme professionali)

Il C.C. e il DL 38/2005 definiscono le società obbligate ad utilizzare i principi contabili internazionali: società quotate, banche, assicurazioni, … I regolamenti approvati dal Consiglio e dal Parlamento Europeo diventano immediatamente legge in tutti i paesi dell’UE. Il bilancio serve per capire come sta andando l’azienda (un po’ come l’esame del sangue per un essere umano). Una sana può farlo anche una volta all’anno, mentre una “malata” dovrebbe farlo trimestralmente. Risultato Economico  Utile/Perdita Risultato Finanziario  Cash Flow (variazione di cassa) Consistenza Patrimoniale  Patrimonio Netto

L’OIC è più utile per le piccole aziende destrutturate Lo IAS è più utile per le medio-grandi aziende strutturate

Se imponessi un bilancio ordinario ad una micro-impresa le costerebbe di più MA SE LEI LO RITENESSE OPPORTUNO POTREBBE FARE L’ORDINARIO O L’ABBREVIATO (SUA SCELTA). Le regole per tutti e 3 i bilanci: da 2423 a 2435ter. I principi generali del bilancio trovano disciplina in questi articoli 2423/2423bis/2423ter, ma non entrano nello specifico tecnico. Quindi l’OIC (più precisamente l’OIC11) serve per colmare questa mancanza.

Il bilancio è composto da:

3 documenti tecnici:  Stato Patrimoniale  Conto Economico  Rendiconto Finanziario 1 documento descrittivo:  Nota Integrativa La Nota Integrativa permette di capire meglio un numero all’interno del bilancio, può contenere anche calcoli aggiuntivi. Postulati di Bilancio:  Correttezza  Chiarezza  Verità PRINCIPI GENERALI DI BILANCIO: -ATTENDIBILITA’= applicare correttamente le regole contabili. Platea destinatari: Conferenti capitale di rischio, Dirigenti, Sindaci, dipendenti, Clienti, Fornitori, Banche, Abitanti che vivono nel circondario aziendale, … -RILEVANZA= ogni regola contabile, ogni informazione deve essere nominata in bilancio SOLO SE RILEVANTE. L’informazione deve essere rilevante per il lettore. Va nominata ogni informazione che può influenzare chi legge. -OBBLIGO DI DEROGA= ogni qualvolta l’applicazione di una regola nazionale non consente di produrre informazioni veritiere, è possibile disapplicarla e applicare quelle internazionali. QUANDO REDIGO IL BILANCIO DEVE ESSERE IMPARZIALE.

-CONTINUITA’ DI GESTIONE= riguarda la condizione d’attività aziendale. I principi enunciati dal codice i riferiscono alla situazione d’impresa in funzionamento. -COMPETENZA= è un principio in base al quale si stabiliscono le modalità per attribuire i costi e i ricavi al periodo amministrativo e concorrere alla determinazione del reddito d’esercizio. I ricavi sono riconosciuti di competenza dell’esercizio nel momento della realizzazione economica. -CORRELAZIONE= rilevare in contabilità tutti i costi che hanno contribuito a realizzare quei ricavi. R – C = G  ricavi – costi = guadagno -VALUTAZIONE SEPARATA= ogni operazione va valutata separatamente -COSTANZA DEI CRITERI DI VALUTAZIONE= le tecniche di valutazione una volta scelte non vanno cambiate. L’unico caso in cui è possibile cambiarle è quando il nuovo criterio di redazione del bilancio aumenta l’utilità di quest’ultimo, rispetto al criterio precedente. -PRUDENZA= applicare le regole in maniera prudente. Ho l’obbligo di rilevare le perdite presunte ma non gli utili sperati. -PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA= gli effetti economici di un contratto potrebbero essere diversi dalla forma giuridica.

RATEI E RISCONTI Rateo: Quota di Costi/Ricavi che pago/incasso l’anno successivo, ma di competenza dell’anno passato. Risconto: Quota di Costi/Ricavi che pago/incasso quest’anno, ma di competenza dell’anno successivo. Come già detto il bilancio si compone di 4 documenti: Stato Patrimoniale, Conto Economico, Rendiconto Finanziario e Nota Integrativa. Inoltre è prevista la redazione di un ulteriore documento, ossia la Relazione sulla Gestione che aggiunge al bilancio importanti informazioni concernenti lo svolgimento dell’attività aziendale e i suoi presumibili sviluppi futuri. La relazione non è impugnabile davanti al giudice, il bilancio invece si. Stato Patrimoniale e Conto Economico devono essere redatti secondo schemi obbligatori e vincolanti, mentre il rendiconto finanziario non evidenzia una struttura obbligatoria. I valori accolti nei primi due documenti (sp e ce) devono essere esposti mediante diversi livelli di aggregazione ed articolazione: - Macroclassi  lettere alfabetiche maiuscole, evidenziano, in via sintetica, i distinti raggruppamenti. - Classi di Valori  numeri romani, evidenziano, in modo più analitico, le componenti delle singole macroclassi. - Singole Voci  numeri arabi o lettere alfabetiche minuscole, evidenziano in modo preciso le componenti del gruppo 2.

STATO PATRIMONIALE  art. 2424-2424bis del c.c. e OIC12 Descrive la struttura e la composizione quali-quantitativa del capitale di funzionamento in un determinato istante della vita aziendale. Ha 2 sezioni: - ATTIVO/ATTIVITA’ Illustra i beni che l’azienda possiede al 31/12 del valore indicato in bilancio. Contiene i Rapporti Giuridici Attivi o Crediti. - PASSIVO/PASSIVITA’ Illustra il Patrimonio Netto: risorse apportate dai soci o risorse che non hanno ancora prelevato, MA DI PROPRIETA’ DEI SOCI. Contiene Fondi, TFR e Debiti (presenti e futuri). Il criterio generale secondo il quale vengono inseriti i valori nello stato patrimoniale è quello della destinazione economica. Il legislatore italiano prevede che gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente devono essere iscritti tra le immobilizzazioni. I valori che compongono l’attivo patrimoniale devono essere esposti al netto dei fondi rettificativi.

ATTIVO: classificazione per  destinazione economica PASSIVO: classificazione per  natura La causa per cui noi compriamo il bene ne determina la classificazione: ne dipende: classificazione  valutazione  % imposte da pagare CONTO ECONOMICO  art. 2425 del c.c. Descrive il risultato economico dell’azienda. Si basa sul principio di competenza. Redatto in forma scalare  utile per rilevare le variazioni intermedie. Classificazione die valori per “natura”.

RISULTATO OPERATIVO (RO) = A-B C e D rappresentano costi e ricavi di natura finanziaria RO +/- C +/- D = RAI – IMPOSTE = REDDITO NETTO (RN)

RAI=reddito ante imposte RENDICONTO FINANZIARIO  art. 2423 c.c. Sintetizza la dinamica finanziaria dell’impresa, è uno schema che fa capire se l’azienda ho prodotto o assorbito cassa. Non vale più il principio di competenza ma vale il principio di cassa, ovvero si basa sull’oggettività.

Devo classificare entrate e uscite in 3 classi:  Core Buisness: differenza tra entrate ed uscite  Investimento: quanto ho pagato un cespite  a quanto vendo il cespite usato  Finanziamento: nuovi mutui  rimborso vecchi mutui

1

R–C=G

Dimensione Economica

2

E–U=S

Dimensione Monetario/Finanziaria S deve essere positivo se no prima o poi chiudo

Entrate Uscite

Surplus

Confrontando 1 e 2 si può vedere se il bilancio è stato truccato.

IMMOBILIZZAZIONI  Art 2424-2425-2426-2427 c.c., OIC16 e OIC24 Materiali

Immateriali

Materiali Immateriali

Le immobilizzazioni sono beni utilizzati per produrre altri beni (macchinari, mezzi), destinati ad essere utilizzati durevolmente. Possono essere anche crediti. Ciò che determina la classificazione del bene è la causa per cui compriamo esso. - Se ho un capannone che utilizzo per lavorare/produrre altri beni, è un’immobilizzazione (bene strumentale). - Se ho un capannone che poi rivenderò, perché sono un agente immobiliare, è un (bene merce).

Le immobilizzazioni Immateriali si suddividono in: - Costi Capitalizzati: costi per servizi che l’azienda sostiene per un soggetto esterno all’azienda. - Beni Immateriali: brevetti, marchi, licenze, concessioni. I criteri dei costi capitalizzati sono diversi dai criteri dei beni immateriali. IMMOBILIZZAZIONI ACQUISTATE DA TERZE ECONOMIE COSTO D’ACQUISTO + ONERI ACCESSORI

IMMOBILIZZAZIONI PRODOTTE INTERNAMENTE COSTO DI PRODUZIONE

Costo d’acquisto = prezzo al quale l’azienda compra il bene. Oneri accessori = es. notaio

Costo di produzione = somma di tutti i costi che l’azienda sostiene per produrre il bene Ovviamente non posso imputare ad un singolo esercizio il costo di un intero capannone che utilizzerò per più anni. Devo ammortizzarlo: Processo di Ammortamento  procedura che ripartisce il costo d’acquisto/di produzione di un’immobilizzazione in più anni. COSTO TOTALE

ammortamento di un anno

N° ANNI (vita utile) Numero di anni in cui il bene produce utilità. VALORE NETTO CONTABILE (V.N.C.)  misura il valore teorico di cessione nelle condizioni in cui si trova.

SVALUTAZIONE DELLE IMMOBILIZZAZIONI  OIC9 Le immobilizzazioni in bilancio vanno inserite al loro V.N.C. Se succedono eventi particolari per i quali il valore del bene è durevolmente inferiore al V.N.C. occorre svalutarlo. Il minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se sono venuti meno i motivi della rettifica effettuata. LA SVALUTAZIONE VA A RIDURRE IL COSTO STORICO. Cosa significa durevolmente: - che non è occasionale - difficilmente il bene recupererà il valore perso (non sostenendo altri costi) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI ACQUISTO  comprare sul mercato COSTRUZIONE IN ECONOMIA  costruire internamente Valore da ammortizzare:

(Costo d’acq+ oneri accessori o costo di produzione) – valore residuo Vita Utile Valore Residuo Costo d’acquisto – quota di ammortamento. Una volta ammortizzato il bene, il valore residuo sarà 0. Se la vita utile è indefinita (o indeterminabile) allora il valore residuo tende a zero. Se il valore residuo è maggiore del costo d’acquisto/costo di produzione non posso fare ammortamenti (nel caso del bene merce).

I CONTRIBUTI La regione mi da dei contributi periodicamente e devo nominarli in bilancio. Possono essere: - Contributi in Conto Esercizio: soldi che lo stato mi da senza obbligo di dove spenderli. Sono ricavi dell’esercizio e vanno nella voce A v. - Contributi in Conto Capitale o Impianto: soldi che lo stato mi da con l’obbligo di comprare beni prefissati da esso. I contributi in conto capitale sono iscrivibili in bilancio nell’esercizio in cui diventa certa la loro erogazione. Avviene secondo 2 criteri: - IMPUTAZIONE A PATRIMONIO NETTO - ACCREDITO GRADUALE A CONTO ECONOMICO: 1 RISCONTO PASSIVO (Migliore) 2 RIDUZONE COSTO D’ACQUISTO Risconto Passivo  lascia traccia di ciò che faccio Riduzione Costo d’Acquisto  non lascia traccia di ciò che faccio Il contributo ricevuto viene considerato comune a più esercizi, in quanto la sua utilità si dispiega per tutta la vita utile dell’immobilizzazione.

LE SPESE DI MANUTENZIONE Sono le spese sostenute per riparare o migliorare un bene strumentale o un cespite, si dividono in: - Ordinarie - Straordinarie Classificazione importante a fini fiscali. Cicliche Ordinarie

Costo di competenza Non Cicliche

Intervento che non migliora la capacità produttiva, ma ripara quella esistente. La manutenzione ordinaria va a conto economico nell’esercizio in cui la sostengo.

Straordinarie

Aumentano la capacità produttiva del bene capitalizzazione + ammortamento

La manutenzione straordinaria va ad incrementare il valore del bene e quindi va ammortizzata sulla vita utile. Non ciclica  chiamo una persona ad aggiustare, niente contratto Ciclica  manutenzione che devo effettuare sulla base di un contratto firmato.

COSTRUZIONE IN ECONOMIA 1 Tipologia di bene 2 Rilevazione dei costi di produzione

diretti

Indiretti Iscrizione costo 3 Rilevazione contabile Confronto col valore di mercato 1 Discrimina quali costi devono essere considerati. Se il bene è prodotto internamente è un bene a la cui produzione è dedicata l’intera attività produttiva dell’azienda. Distinguere se: -Produzione Standard: Core Buisness  costi diretti e indiretti -Produzione Occasionale: No Core Buisness  solo costi diretti Costi di produzione: insieme dei costi che l’azienda sostiene per produrre un bene. Costi amministrativi e commerciali: costo dell’amministratore, costo dell’avvocato, costo del commerciale, … 2 Costi Diretti: costo che l’azienda sostiene direttamente per produrre un bene. Costi Indiretti: costi di produzione che l’azienda sostiene per tutti i beni prodotti. Es.: gestione magazzino, manutenzione dei macchinari, … 3 1/9

31/12

Costi 1/9/x – 31/12/x+1 = 110

31/7

Questi 110 al 31/12/x vengono denominati IMMOBILIZZAZIONI IN CORSO e NON VENGONO AMMORTIZZATI perché l’immobilizzazione non viene utilizzata. Costi 1/1/x+1 – 31/7/x+1 = 70 Il 31/7/x+1 vado ad aggiungere i 70 ai 110 = 180  costi totali di produzione. Se il valore di mercato è inferiore a quanto ha speso per realizzare il bene allora occorre svalutarlo. Se il v.d.m. è maggiore va bene così.

IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Sempre beni ad utilità pluriennale

Beni Immateriali

Beni aventi una propria identificabilità Costi aventi e suscettibili di valutazione autonoma. Es.: Marchi, Brevetti, Licenze, …

Oneri Pluriennali

Costi aventi utilità pluriennale che concorreranno alla futura produzione di redditi. Es.: Notaio, Commercialista, … Costi per la costituzione aziendale, da spalmare ad ammortizzare in un numero massimo di 5 anni.

Condizioni per contabilizzare un’immobilizzazione immateriale: 1 Il costo deve essere stato effettivamente sostenuto. 2 Devono avere un’utilità pluriennale e dare benefici economici futuri. Per dimostrare questi due punti devo redare un Buisness Plan e dimostrare che le immobilizzazioni avranno utilità pluriennale.

Che valore iscrivo? OIC24 + OIC9 Dato che è praticamente impossibile trovare il valore di mercato di un’immobilizzazione immateriale, il valore di mercato diventa: -VRA: Valore Realizzabile tramite l’Alienazione  è o il v.d.m. o la contrattazione di mercato tra due soggetti indipendenti.

- VU: Valore d’Uso  valore attuale di tutti gli utili che l’azienda ottiene utilizzando il brevetto. Il valore d’iscrizione si calcola: Prezzo d’ Acquisto o Valore di Produzione – Valore di Mercato Il valore d’iscrizione non può eccedere il valore maggiore tra VRA e VU. Oneri Pluriennali: Spese di Impianto ed Ampliamento: -Costi di una nuova impresa o di una nuova attività -Costi di addestramento dei dipendenti -Costi di avviamento impianti Spese di sviluppo e ricerca: -Costi di ricerca (parte iniziale  da nascita idea a prototipo) -Costi di sviluppo (dal prototipo alla commercializzazione) I costi di ricerca sono da ammortizzare tutti nell’esercizio. I costi di sviluppo sono da ammortizzare in 5 anni. Beni Immateriali: Diritti di brevetto e utilizzazione di opere per l’ingegno: -Brevetti industriali Recuperabilità dei costi, -Brevetti per modelli di utilità Determinazione attendibile del -Concessione licenze e marchi costo per l’impresa, Titolarità di -Immobilizzazioni in corso ed acconti un diritto esclusivo di sfruttamento.

AVVIAMENTO OIC24 Def.= attitudine di un’azienda a produrre utili in misura superiore a quella ordinaria che derivi da fattori specifici che non hanno un valore autonomo.

E’ possibile rilevare solo l’avviamento emerso da un’operazione di cessione. Non è possibile rilevare l’avviamento di un prodotto, prodotto internamente.

LEASING OIC1, art.2427 n 22 c.c. e IAS17 Metodo secondo la quale un soggetto ottiene la disponibilità di un bene pagandone le rate. (Una sorta di noleggio). -Leasing Operativo “Noleggio”  valutare con metodo patrimoniale L’utilizzatore al termine del contratto deve restituire il bene. Non diventerà MAI proprietario di quel bene. -Leasing Finanziario “acquisto a rate di un bene”  valutare con metodo finanziario L’utilizzatore al termine del contratto può riscattare il bene, pagandone un riscatto finale. Usando il metodo patrimoniale, in bilancio, il leasing non trova rappresentazione tra i beni dell’azienda, quindi il bilancio dell’azienda è meno utile rispetto all’applicazione del metodo finanziario. METODO PATRIMONIALE: leasing contabilizzato come un contratto d’affitto. Società Concedente: beni iscritti tra le immobilizzazioni, beni ammortizzati. Società Conduttrice: canoni di leasing a conto economico, al termine del contratto iscrizione del bene al valore di riscatto. METODO FINANZIARIO: leasing contabilizzato come un contratto di proprietà.

Società Concedente: credito v/ società conduttrice, ricavo ottenuto dai canoni Società Conduttrice: beni iscritti nelle attività, debiti v/ la società di leasing nel passivo, canoni a conto economico e a riduzione del debito, quote ammortamento dei beni a conto economico.

PARTECIPAZIONI  se le possediamo siamo soci di una società. La partecipazione è una quota del capitale sociale di una società. Le partecipazioni vanno classificate nell’attivo. Vanno iscritte nelle immobilizzazioni o nell’attivo circolante? Dipende dalla destinazione economica: -Se acquistate a fini strategici (es.: per comandare in assemblea)  Immobilizzazioni finanziarie (non vanno ammortizzate)  durevole -Se acquistate a fini speculativi (es.: per lucrare un differenziale di prezzo e poi rivenderle)  attivo circolante  non durevole. Immobilizzazioni Finanziarie: Controllo 3 Tipologie Collegamento Altre 1.Controllo: % di partecipazioni che consentono di avere la maggioranza nell’assemblea ordinaria. Come posso averla? -Sono l’unico socio  Partecipazioni Totali -Maggioranza Assoluto  50% + 1 azione -Maggioranza Relativa  - del 50%, ma ho comunque la maggioranza 2.Collegamento: non riesco a governare l’assemblea ma la influenzo

-% maggiore del 20% delle partecipazioni non quotate -% maggiore del 5% delle partecipazioni quotate 3.Altre: non di controllo e non di collegamento. Criteri di valutazione: 1.-2. Criterio del costo storico e metodo del patrimonio netto 3. Criterio del costo storico Il criterio del costo storico: la partecipazione viene iscritta col costo d’acquisto + oneri accessori e viene svalutato solo se c’è una perdita durevole di valore. La svalutazione può essere stornata/tolta con una rivalutazione. Se vengono meno le cause che hanno generato la perdita durevole di valore è possibile stornare la svalutazione nel limite del costo storico (ovvero può al massimo essere rivalutata al valore col quale era stata svalutata). Il metodo del patrimonio netto: OIC21 e OIC 17 L’applicazione del metodo del patrimonio netto richiede: 3 step di determinazione o calcolo 1 step di rilevazione  iscrizione in bilancio 1° passaggio: alla data di acquisto devo confrontare il valore della partecipazione (valore che l’ho pagata) col valore del patrimonio netto. 2° passaggio: stornare gli effetti delle operazioni infragruppo, cioè: -Tutti i guadagni che le società del gruppo hanno ottenuto dagli scambi fra loro vanno eliminati. -Trasformazione del bilancio in valuta estera. -Uniformare i criteri di valutazione: uno uguale per tutte.

3 principali cause da stornare per operazioni infragruppo:

3°passaggio: calcolo della svalutazione/rivalutazione della partecipazione.

4° passaggio (step rivalutazione): la rivalutazione va iscritta a conto economico come utile sperato, ma va accantonato a riserva di patrimonio netto in sede di distribuzione degli utili.

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