Cortile del Belvedere PDF

Title Cortile del Belvedere
Course Geografia Economica
Institution Università del Salento
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Cortile del Belvedere Il Cortile del Belvedere è un vasto complesso edilizio posto a nord della Basilica di San Pietro in Vaticano. Fu realizzato, su volere di papa Giulio II e su progetto di Donato Bramante. Il progetto bramantesco prevedeva la sistemazione della vasta area. I lavori iniziarono tra il 1504 ed il 1505 ed erano inizialmente finalizzati alla sistemazione dell'area a giardino e alla realizzazione di uno spazio adeguato per la collezione di sculture antiche di Giulio II. Il progetto ebbe un'evoluzione a causa del desiderio del papa di raggiungere il Belvedere dai suoi appartamenti. Bramante propose due corridoi paralleli e pertanto lo spazio fu chiuso lateralmente, lasciando libera la prospettiva lungo l'asse principale. Il grande spazio aperto fu diviso in tre terrazzamenti a quote differenti, destinati ad accogliere giardini e collegati da scale e rampe. Si formò così un fantasmagorico cortile rettangolare organizzato su tre livelli; in seguito lo spazio unitario fu interrotto da corpi di fabbrica trasversali, alterando il progetto bramantesco e creando tre cortili separati. Evidenti nel progetto di Bramante erano le citazioni dell'antico. Un ruolo nel programma progettuale dovettero averlo anche le antiche descrizioni di ville romane. Dopo la morte di Bramante e di Giulio, il cantiere rimase a lungo inattivo, con alcune parti completate ed utilizzate ed altre lasciate incompiute. Il complessivo progetto bramantesco fu però alterato in epoche successive. Successivamente si crearono tre cortili distinti: il Cortile della Pigna (che prende il nome da una colossale pigna romana di bronzo), il Cortile della Biblioteca e il Cortile del Belvedere. Nel cortile più basso, che oggi è quello più frequentemente chiamato "cortile del Belvedere", furono posti da Bramante tre ordini di loggiati differenti: dorico, ionico e corinzio, che si interrompono nella prima scalinata con scalini dolci e leggermente inclinati. Gli ordini sovrapposti che inquadrano archi, ripropongono l'esempio del Colosseo. Per raccordarsi alle preesistenze sul lato sud, Bramante prevede la continuazione del solo portico dorico del piano terra lasciando a vista la torre Borgia e il retro del palazzo Vaticano. Il secondo terrazzamento, il più piccolo, fu concluso da pareti con due ordini sovrapposti. Si raggiungeva dal livello inferiore con una grande gradinata estesa all'intera larghezza che doveva avere anche funzione teatrale. Il cortile superiore, al quale si accedeva per mezzo di una doppia scalinata a farfalla, presentava una scansione delle pareti con paraste binate. Si pensa che l'addensamento dei sostegni nel cortile superiore servisse come accorgimento ottico per esaltare la lunghezza dello spazio. La prospettiva del cortile era conclusa nel progetto di Bramante da una esedra posta come punto di fuga della prospettiva con la funzione di nascondere l'antico Casino del Belvedere che non si integrava con gli allineamenti del nuovo impianto. Dietro alla successione degli spazi terrazzati, conclusi poi dal nicchione, fu realizzato da Bramante un altro cortile, di forma ottagonale a lati simmetricamente disuguali progettato per accogliere la raccolta di statue antiche del papa. Vicino a questo cortile Bramante costruì la famosa scala a "lumaca", contenuta in uno stretto cilindro con rampe a spirale sostenute da colonne, per assicurare un accesso esterno ai palazzi vaticani per i tanti visitatori della collezione di sculture....


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