Dadaismo - Appunti di tutte le lezioni PDF

Title Dadaismo - Appunti di tutte le lezioni
Course Letteratura Italiana quinto anno
Institution Liceo (Italia)
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Appunti sul Dadaismo usati per preparare l'esame di maturità...


Description

DADAISMO Il Dadaismo è un movimento artistico di protesta che nacque durante la Prima guerra mondiale come reazione ai valori che portarono al conflitto bellico. Il termine “Dada” indica il primo balbettio dei bambini, quindi volutamente non significa nulla, anche se si è ipotizzato che “da” “da” intenda riferirsi al “sì” in russo. Il movimento sorse nella Svizzera neutrale, dove si erano radunati diversi artisti rifugiati, e coinvolse diverse espressioni artistiche: dalla grafica al teatro alla letteratura. Anime del Dadaismo furono Tristan Tzara (artista rumeno) e Hugo Ball che nel 1916 fondarono a Zurigo il Cabaret Voltaire, in cui si svolgevano rappresentazioni teatrali, letture, esibizioni artistiche varie. La scelta del nome del locale voleva mettere in ridicolo il razionalismo di Voltaire. Dalla Svizzera il movimento si diffonde a New York, in Germania, in Francia. Gli artisti sono attratti dalla possibilità di mescolare diverse forme espressive per generare opere del tutto nuove, ribelli e critiche nei confronti delle convenzioni. La creazione artistica dadaista si fonda sull'importanza del gesto casuale, in contrasto, quindi, con l'arte tradizionale, volta a riprodurre, a “copiare” la realtà. Così, i più comuni oggetti della vita quotidiana vengono utilizzati per formare opere d'arte inattese: una ruota di bicicletta montata su uno sgabello, quindi decontestualizzata, diventa un oggetto d'arte in cui non si mostra più la bravura dell'artista nel riprodurre l'esistente, ma la sua inventiva, la sua fantasia , la sua ironia, la sua capacità dissacratoria. Allo stesso modo, in poesia, la creazione tende ad essere casuale. Tzara, artista francese di origine rumena suggeriva di ritagliare delle parole da una pagina di giornale, di porle in un sacchetto, di mescolarle e poi di estrarle, ricombinandole a caso o secondo la creatività dell'artista-poeta, senza ricercare un ordine logico. Dadaismo e Futurismo hanno diversi aspetti in comune ma non quello dell'atteggiamento verso la guerra, cui i Futuristi sono favorevoli, mentre i Dadaisti del tutto contrari. Anzi il Dada fu un movimento artistico spesso avverso alle avanguardie precedenti e alla cultura occidentale in genere. Tzara diceva che l'arte “non è una cosa seria”. E nel Manifesto del 1918 egli non enuncia principi prescrittivi, come accadeva ad esempio nei Manifesti futuristi, ma realizza un inno alla libertà assoluta. E affermava: “Non voglio convincere nessuno, non ho il diritto di trascinare gli altri nella mia corrente, non costringo nessuno a seguirmi e ciascuno si fa l'arte che gli pare. (…) Noi Dada non ci basiamo su nessuna teoria, ne abbiamo abbastanza delle accademie cubiste e futuriste: laboratori di idee formali”.

Quindi la poesia Dada non ha più nulla a che vedere con l'ispirazione di un artista eletto fra gli uomini, ma è ridotta ad una semplice attività manuale che anche un bambino potrebbe svolgere, in una spiccata desacralizzazione dell'artista (poesie-collage ecc.). -

Un'accusa che venne portata al movimento fu quella di non essere riuscito ad andare oltre la provocazione, la protesta, lo scandalo, cioè di non aver proposto una poetica positiva.

Del resto, i Dadaisti erano consapevoli della logica autodistruttiva del movimento e del suo carattere effimero. Loro merito fu quello di svecchiare l'arte e di aver proposto uno spiccato sperimentalismo in tutti i campi della produzione estetica compresi il cinema, la danza, la fotografia....


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