Etnoantropologia - Appunti di tutte le lezioni PDF

Title Etnoantropologia - Appunti di tutte le lezioni
Author Simona M.
Course Etnoantropologia
Institution Università degli Studi di Palermo
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Appunti di tutte le lezioni...


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ETNOANTROPOLOGIA 1 LEZIONE 16-03-2020 ANTROPOLOGIA MATERIA VASTISSIMA CHE SI PUO’ APPLICARE A TANTI CAMPI DEL SAPERE. Si fanno coincidere etnologia e antropologia -> etnoantropologia Viral anthropology Discipline demoentroantropologiche si occupano di cultura Cos’è la cultura? -> non è facile definirla. Antropologi dicono definizioni di cultura, ce ne sono tante. Anche gli antropologi danno la definizione di cultura che è specifica. Come viene messa in pratica nozione di cultura? Cose definite attraverso etichetta e quindi attraverso cultura. Ogni scuola mette a punto le proprie strategie teoriche e pratiche. Surmodernità (?) Come si definisce la disciplina? Con le scuole, gli autori e i concetti che prenderemo in considerazione. Kirsten Hastrup  antropologa danese  che una ventina d’anni fa ci ha detto che significa definire qualcosa -> la cultura non è qualcosa di cui comunemente chiacchieriamo, ma una posizione dalla quale noi parliamo (A passage to anthropology. Between experience and theory, 1995). Ci spiega anche perché le cose cambiano nel tempo  Hastrup non la definisce, anzi la definisce in negativo. Dalla mia posizione ho prospettiva che mi consente di vedere cose, non posso vedere al di là di un certo spazio. Ci si può disancorare dalla posizione e andare al di là. Siamo risultati di un centramento, è individuale perché siamo tutti individui. Qual è rapporto con spazio culturale? E in che modo siamo legati alla cultura? fa sorgere la Hastrup.

 domande che

Il nostro caso, è un caso costretto di decentramento. Siamo costretti a decentrare abitudini e modo di vivere. Claude Levi-Strauss  dice che “dobbiamo essere etnocentrati in qualche modo”; dobbiamo vedere le cose da vicino e da lontano. Da una parte c’è identità e alterità  ciò che è identità per noi, è alterità per gli altri. Un antropologo si occupa anche di comunicazione e narrazione.

Quando parliamo non possiamo non essere posizionati e siamo sempre essere comunicanti. Mi posiziono in un contesto ben preciso. Ci sono due codici che intervengono  orale e scritto (in questo caso) A culture diverse, forme di comunicazione diverse. Alla base della cultura ci sono comunicazione e significazione Comunicazone, si comunica sulla base di elementi che sono significativi. Antropologo è colui che va alla ricerca di codici di una cultura (codice spaziale, temporale)  lo ha detto Lévi-Strauss  è il rapporto dell’antropologo strutturalista. Lévi-strauss in quanto strutturalista, si rifà al corso di linguistico generale di Saussure, e li applica all’antropologica culturale. Saussure ha aiutato a stabilire negli altri campi in seguito lo strutturalismo. Saussure-Jakobson Lévi-strauss Una delle ultime correnti dell’antropologia Che cosa vuol dire vivere dal punto di vista antropologico? Differenza tra antropologia e filosofia, è che antropologo non prende in considerazioni astratti tendendoli astratti, ma prende i concetti astratti e li applica. ANTROPOLOGIA DELL’ESISTENZA  si occupano di che cosa significa vivere. Rapporto tra cultura ed esistenza e con obbiettivi che ci diamo.  Louis Vincent Thomas (antropologo francese), che si è specializzato nella tanatologia (parte di antropologia che si occupa di ciò che significa morire)  morte e potere in qualche modo sono collegate. Citazione presa dal libro del 1978 “Morte e potere “ “Ogni società vorrebbe essere immortale e ciò che chiamiamo cultura non è altro che un insieme organizzato di credenze e riti aventi lo scopo di lottare contro il potere di dissoluzione della morte individuale e collettiva. La cultura si definisce anche rispetto alla morte  contro la morte, perché non vogliamo morire, noi costruiamo all’interno della nostra cultura, riti e credenze. Thomas fa riferimento ad un testo fondamentale pubblicato agli inizi del Novecento “I riti di passaggio” di Arnold Van Gennep.  secondo lui viviamo nel mondo con forme di ritualità diverse.  memoria e ritualità sono inscindibili. Rito si basa su tradizione memoria, è bivalente, ed è una proiezione nel futuro. In Sartre ci sono narrazione e concettualizzazione. Albert Piette e Michael Jackson  antropologi dell’esistenza Riti di passaggio  testo fondamentale. Si parla di riti centrali per tutte le culture e le diversità per metterle in atto. --> parla di nascita, fidanzamento, matrimonio, morte, (alcuni dei riti fondamentali). Esempi di riti di passaggio: laurea, colloquio di lavoro. Nei riti più moderni, secondo van gennep, siamo sottoposti a condizione tripartita: separazione, margine, riaggregazione. Rito  passaggio da stato all’altro

1. Esistenza 2. Esperienza del vivere 3. Concetti che hanno a che fare con cultura ed esistenza Vivere secondo Gennep: per i gruppi come per gli individui, vivere significa disaggregarsi, reintegrarsi di continuo, mutare stato e forma, morire e rinascere Geertz dice “La cultura è una forma di completamento dell’essere biologico” Engelke M, Pensare come un antropologo. 30/03/2020 Azione come agire contestuale e agire di lunga gittata  essenziale Alessandro duranti  allievo di Cardona. Pensiamo il pensare in sequenza  ne parla Duranti, anche se lui non parla di flussi di coscienza, ma di flussi disordinati James Joyce  Ulisse  racconta la giornata di una persona che gira per Dublino, in cui una persona pensa per flussi disordinati Flusso di coscienza anche in Virginia Woolf  stream of consciousness Proust con la ricerca del tempo perduto AGENTIVITA’ (definizione di Duranti)  per agentività si intende la proprietà di quegli enti che hanno un certo grado di controllo delle loro azioni, le cui azioni hanno un effetto su altri enti (e a volte su se stessi) di valutazione.  capacità che ha un ente, quindi un atto concreto. Parla di enti perché non vuole concentrarsi sugli esseri umani (animali e oggetti). Noi interagiamo con oggetti tecnologici e non. Per definire l’essere umano è necessario capire le forme di interazione che si svolgono tra l’essere umano e gli oggetti che lo circondano.  antropologia delle cose. Non siamo solo esseri di parola, ma siamo anche esseri di immagine  linguistic turn. Si ha un rapporto stretto tra agire e immagini. Noi non siamo tutto ciò che vogliamo, ma siamo anche il risultato del nostro inconscio....


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