Didattica dell\'inclusione PDF

Title Didattica dell\'inclusione
Author Cristina Bellante
Course Didattica dell'inclusione
Institution Università Telematica Pegaso
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DIDATTICA DELL’INCLUSIONE A. Agazzi auspicava la creazione, tra i vari raggruppamenti sociali, di un collegamento: Pedagogico e educativo A cavallo tra l’’800 e il ‘900 la pedagogia era intesa come: Un’attività teorica e normativa A diciotto mesi il bambino riesce: A camminare con precipitazione A due anni e mezzo il bambino: Mantiene facilmente l’equilibrio con un solo piede A nove mesi il bambino riesce a: Rimanere seduto senza sostegno A sei mesi il bambino: Striscia per terra A scuola la vera uguaglianza va espressa come: Uguaglianza delle opportunità A tre anni il vocabolario di un bambino comprende circa 1000 parole e da questo momento incrementa la sua capacità di produrre parole con più sillabe, ma ciò che va rafforzato e stimolato è l ’intento comunicativo. Se il bambino manifesta difficoltà nell’articolazione di alcune parole è opportuno che: L’adulto durante la conversazione utilizzi queste parole con una certa frequenza. In questo modo, è possibile conferirgli una stimolazione senza che questa sembri un correzione Abbiamo ricordato, a lezione, la frase di Robin Williams nel film L’attimo fuggente: “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare le cose sempre da angolazioni diverse”. A che cosa si allude?: Al rischio sempre possibile della omologazione Ad integrare il concetto di teoria della mente vi è quello di coerenza: Centrale All’interno dell’area “insegnare a riconoscere le emozioni” nel primo livello rientrano: Il riconoscimento delle espressioni del viso nelle fotografie All’interno dell'area “Insegnare a riconoscere le emozioni” nel quarto livello rientrano: L’identificazione delle emozioni causate dal desiderio All’interno della teoria dell’iceberg non è presente: L’interazione familiare All’interno della teoria dell’iceberg vi è: L’interazione sociale Alla diversità inerisce l’idea di: Anomalia Alla genesi della caratteristiche psichiche del soggetto con autismo si riscontra comunque uno stato di deficit di comprensione del mondo, soggettivo ed oggettivo, che gli rende complessa e disviata la concezione dei fenomeni, si tratta in questo caso della presenza di: Cecità mentale Anche nell’extra scuola si sta passando – pur fra molte difficoltà - da strategie (e da politiche) basate sull’efficienza, a strategie e politiche basate sulla efficacia. Ossia…: Da iniziative settoriali a provvedimenti strutturali Anche se non si ha la certezza eziologica, è possibile fare una lista delle principali ipotesi sull’origine della sindrome autistica, tra cui: Errore della elaborazione genetica Anne Freud in uno studio su una serie di bambini sopravvissuti ai campi di concentramento nazisti aveva osservato l’assenza di stati autistici affermando, quindi, la non connessione di questa patologia anche con le peggiori condizioni familiari, contrariamente all’idea di: Bettelheim Attualmente esistono diversi gruppi di sostegno per i genitori, il loro obiettivo è: Accrescere la consapevolezza sul DDAI e sulle informazioni correlate, oltre che migliorare la qualità degli interventi offerti ai giovani pazienti con DDAI e alle loro famiglie Attualmente quale denominazione ha la funzione obiettivo: Funzione strumentale Aucouturier afferma che nella relazione tra lo psicomotricista e il bambino un ruolo importante viene svolto: Dall’empatia C. Bernard, il padre della medicina sperimentale, ipotizzava fra ambiente interno ed ambiente esterno un’ampia gamma di variazioni, di perturbazioni e di compensazioni dalle quali faceva derivare: Una condizione di equilibrio dinamico altrimenti detto salute C. Vio, G. Marzocchi e F. Offredi, autori del parent training, hanno individuato sei momenti per la costruzione di un percorso di intervento cognitivo comportamentale per genitori e bambino con disturbo da deficit d’attenzione/iperattività. Individua i primi tre momenti: Durante il primo stadio è necessario determinare nel bambino la presenza o meno del disturbo e il suo livello di gravità. In un secondo momento bisogna individuare le caratteristiche cognitive e comportamentali del bambino, della famiglia e della scuola. Il terzo stadio riguarda l’insegnamento ai genitori di strategie e modalità di interventi utili alla riduzione e/o alla scomparsa dei comportamenti problematici Cesare Cornoldi nel suo libro del 2002 “Le difficoltà dell’apprendimento a scuola” afferma che: «Le difficoltà scolastiche sono di tanti tipi diversi e spesso non sono conseguenza di una causa specifica, ma sono dovute al concorso di molti fattori che riguardano sia l’alunno sia i contesti in cui egli viene a trovarsi» Che cos’è l’ICD-10: Una classificazione internazionale delle malattie Che cos’è l’ipotonia: La riduzione del tono muscolare Che cos’è l’alterazione ipercinetica: Un aumento dei movimenti involontari Che cos’è il DSM IV TR: Un manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali Che cos’è la coordinazione: La capacità di compiere movimenti complessi con armonia ed adeguata misura Che cos’è la paraplegia: Un deficit motorio bilaterale degli arti inferiori Che cos’è la postura: L’atteggiamento individuale assunto dalla persona Che cos’è la scoliosi: Una deviazione della colonna vertebrale Che cos’è la tetraplegia: Una lesione motoria dei quattro arti Che rapporto c’è fra feedback ed omeostasi: L’omeostasi è un insieme complesso di circuiti a feedback Come afferma Minuto nella riabilitazione del bambino dislalico risulta molto utile: La gestualità Come ogni classificazione scientificamente organizzata, anche la ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) parte da presupposti teorici. Fra gli altri ce n'è uno che va individuato fra quelli che seguono: La disabilità è connessa ad un insieme di aspetti, ivi compreso quello sociale e situazionale Come ogni classificazione scientificamente organizzata, anche la ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) parte da presupposti teorici. Fra gli altri, ce n'è uno che va individuato fra quelli che seguono: Nello studio della disabilità occorre centrare l’attenzione sulla salute degli individui stabilendo ogni possibile correlazione fra salute e ambiente Come possiamo definire un consorzio tra scuole: Rete istituzionale interscolastica Con la parola inclusione si allude ad un processo che fa riferimento al contesto scuola e quindi alla totalità sistemica del “luogo” di riferimento; questo contesto assume le caratteristiche di un ambiente che viene interpellato, mobilitato ed organizzato perché possa rispondere ...: Ai bisogni di tutti gli allievi Con la sigla ICF ci riferiamo alla Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute. Essa viene presentata come uno standard e quindi fornisce regole e specifiche tecniche. Per tutte queste ragioni essa si

presenta come: Efficace strumento di individuazione e di certificazione delle disabilità Con la sigla ICF intendiamo: La classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute Con quale norma si parla di attività extra-curricolare: D.P.R. 567/96 Concetto di sistema integrato: Insieme di relazioni tra più soggetti o parti interrelate Considerando che “il bisogno educativo speciale è qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo e apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico, anche per il soggetto, in termini di danno, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia che necessita di educazione speciale individualizzata”, individua l’analisi corretta: Una componente di tale definizione è il concetto di funzionamento globale del soggetto, di salute bio-psico-sociale della persona come buon funzionamento dei vari ambiti, come sono stati definiti nel 2001 dall’ICF, che offre un’ottima base concettuale, per generare una griglia di conoscenza del funzionamento educativo e apprenditivo del soggetto Cosa determina l’ipertono: Un aumento del tono muscolare Cosa propone l’American Academy for Cerebral Palsy: Una classificazione delle paralisi cerebrali infantili Cosa presenta la forma atetosica: Disturbi di tipo extrapiramidale Cosa prevedono le tastiere a video: Programmi Di Emulazione Della Tastiera Cosa provoca la forma spastica: Un danno prevalente alle vie piramidali Cosa rappresenta il tono muscolare: L’attività primitiva e permanente del muscolo Cosa si intende per schema corporeo: La rappresentazione mentale del proprio corpo Dai 2 ai 5 mesi sul versante percettivo il bambino: Collega il tipo di emissione con un particolare atteggiamento fonoarticolatorio Dai 2 ai 5 mesi sul versante ricettivo il bambino: Comincia ad esercitare un primo controllo su alcuni parametri della sua produzione vocalica: intensità e durata Dai 2 ai 3 anni sul versante percettivo il bambino: Usa espressioni di 2-3 ed anche più parole, si riferisce a se stesso usando il pronome piuttosto che il nome Dai 12 ai 18 mesi sul versante ricettivo il bambino: Riconosce ed identifica molti oggetti o figure animate Dai due ai tre anni il bambino inizia a mostrare maggiore interesse, a comunicare ed apprendere il linguaggio degli adulti. È importante che il bambino in questa fase venga spronato verso la produzione di frasi complete. Per stimolare la produzione di frasi complete potrebbe essere utile ogni volta che il bambino produce una frase contratta: Ripetere la stessa frase completandola, in questo modo il bambino impara ad identificare le preposizioni e gli articoli Dai sei mesi ad un anno il bambino inizia ad imitare i modelli sonori appena uditi e presta notevole attenzione soprattutto alle intonazioni. Per rafforzare la sua attenzione uditiva è necessario: Associare un suono di tipo onomatopeico a dei giochi che il bambino preferisce Di fronte a comportamenti gravemente negativi è possibile pensare di utilizzare sistemi di punizione più severi. Scopo della punizione è: Far decrescere la probabilità che il bambino attivi nuovamente il comportamento cui essa è seguita Di resilienza in ambito educativo e formativo: Si è cominciato a parlare da poco Disturbi del linguaggio: Labbro leporino Dopo che l’insegnante e il genitore hanno colto che il funzionamento del bambino è anomalo bisogna passare da una sensazione soggettiva di disagio ad una valutazione il più possibile oggettiva. Per far ciò bisogna adottare specifici criteri che rispondono il più possibile all’oggettività. Il primo criterio può essere quello del: Danno, effettivamente vissuto dall’alunno e prodotto su altri, rispetto alla sua integrità attuale fisica, psicologica o relazionale È importante che il sapere si trasformi prima di tutto in: Potere È molto importante individuare i comportamenti disturbanti del bambino, questo avviene attraverso un'attenta osservazione che può essere suddivisa in sei fasi. Nella prima fase avremo: Un’osservazione non strutturata per la creazione di un inventario di comportamenti negativi È utile far precede il fare al sapere, per poi passare al saper fare e al far sapere: Sì, è il percorso che meglio aiuta a conferire padronanza all’apprendimento È utile favorire il passaggio: Dalla multicultura alla intercultura Educarsi a vivere in dimensione interculturale rappresenta: Una esigenza ormai irrinunciabile Elisabeth Newson afferma che il neonato non è un ricevitore passivo delle attività altrui ma: Interagisce con il padre e con la madre in un dialogo alternato Elemento indispensabile all’insegnamento di un bambino iperattivo e con difficoltà attentive è: La creatività Fra i neologismi che si adoperano per segnalare i fraintendimenti cui va esposta l'idea di equità c’è anche il cosiddetto bottecerchismo, ossia l’attitudine a dare un colpo al cerchio ed uno alla botte. Quale di queste proposizioni risulta chiaramente inquinata da bottecerchismo? Gli direi di sì, ma non posso farlo vicino ai compagni: non capirebbero Fra i presupposti teorici utilizzati per la costruzione della ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) c'è anche l'idea che la disabilità è esperienza umana e tutti possono (o potrebbero) sperimentarla: Sì. È proprio così. Fra le cose da considerare, allo scopo di riconoscere i Bes, ci sono il danno, l’ostacolo e lo stigma sociale. Che cosa si intende per danno: Una situazione di funzionamento che danneggia direttamente la persona o che danneggi gli altri Fra le cose da considerare allo scopo di riconoscere i Bes, ci sono il danno, l’ostacolo e lo stigma sociale. Che cosa si intende per ostacolo: L’effetto di una situazione di funzionamento che può condizionare le prestazioni del soggetto. Fra le cose da considerare allo scopo di riconoscere i Bes, ci sono il danno, l’ostacolo e lo stigma sociale. Che cosa si intende per stigma sociale: L’immagine sociale e la sua caratterizzazione Gardner sostiene che il corpo assume una valenza: Cognitiva che comprende potenzialità sensoriali, percettive e fisiche in un complesso sistema di processi e stili cognitivi Generalmente i genitori dei bambini con difficoltà nello sviluppo sociale considerano il bambino un: Essere socialmente passivo Gli obiettivi dell’education for all sono: Espandere e migliorare la cura e l’istruzione di tutti i bambini e le bambine, in particolare di quelli più vulnerabili e svantaggiati Gli errori più frequenti commessi dai genitori nella gestione del comportamento dei loro figli con DDAI sono: Tendenza a lasciar passare troppo tempo prima di intervenire sul comportamento inadeguato Gli esami che si effettuano sui bambini al di sotto dei 4 anni per la diagnosi di sordità sono: Esami campo libero Gli insegnanti che hanno in classe un bambino che soffre di deficit di attenzione/iperattività inizialmente possono trarre conclusioni sbagliate, ad esempio pensano che il bambino sia: Svogliato Gli studi più importanti che hanno individuato gli aspetti fondamentali del riconoscimento precoce dei bambini affetti da

difficoltà nello sviluppo sociale sono quelli di: Dawson e di Baranek Gli unici strumenti presenti nel panorama nazionale per l’identificazione precoce delle difficoltà di calcolo riguardo per la scuola dell’infanzia sono: La batteria BIN 4-6, che fornisce un quadro dei primi apprendimenti matematici in bambini a sviluppo tipico I bambini con DDAI che vivono un disagio emotivo manifestano il loro malessere attraverso una serie di comportamenti tra cui: Agitazione e disattenzione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) non si occupa: Esclude il disagio sociale, ma non gli effetti sociali di disagi di altra origine ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute) si occupa: Di tutti gli aspetti della salute umana e alcune componenti del benessere rilevanti per la salute I coniugi inglesi Niko ed Elisabeth Tinbergen inseriscono l’autismo nel gruppo di disturbi: Della sfera emotivo- affettiva I coniugi Niko ed Elisabeth Tinbergen collocano la sindrome autistica all’interno di quei disturbi appartenenti alla sfera emotivo-affettiva che si consolida nei primi mesi di vita. La loro attenzione è focalizzata su un: Persistente conflitto motivazionale I coniugi Tinbergen inseriscono l’autismo nel gruppo di disturbi della sfera: Emotivo-affettiva I cuscini e i materassi, come scelta dei materiali del setting psicomotorio favoriscono il passaggio: Dal gioco senso motorio a quello simbolico I discorsi sulla uguaglianza e sulla equità sono sempre esposti al pericolo del fraintendimento. Ciò accade soprattutto quando non ci si accorge dei seguenti rischi [Una delle risposte non c’entra. Quale?]: Estrapolazione e serendipità I DSA hanno un carattere evolutivo e si manifestano: Già nelle prime fasi di apprendimento, quando il bambino viene a contatto con il codice scritto I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono: Disabilità che compromettono significativamente l’acquisizione delle abilità strumentali di lettura, scrittura e del numero-calcolo che si manifestano in presenza di adeguate capacità cognitive I DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) sono stati classificati all’interno della legge 170/2010 e tale classificazione riprende la destinazione operata in ambito clinico nella Consennsus Conference del 2009 che differenzia nella categoria dei DSA quattro quadri clinici distinti: Dislessia; Disortografia; Disgrafia; Discalculia. I genitori nell'instaurare la relazione con il figlio finiscono con l’adattarsi: Alla passività del bambino I materiali del setting psicomotorio sono scelti: Dall’esperto in psicometria I movimenti del bambino nel primo anno di vita consistono prevalentemente: Reazioni innate I paesi dell'UE hanno individuato alcuni obiettivi comuni per affrontare le sfide relative all’istruzione e la formazione, entro il 2020, tra cui: Incoraggiare la creatività e l’innovazione, compreso lo spirito imprenditoriale, a tutti i livelli dell’istruzione e della formazione I parametri metodologici della ricerca educativa sono in tutto: Tre I primi elementi sociali di questo itinerario di sviluppo hanno inizio dal: Riconoscimento del viso I progetti di parent-education e parent-training sono stati introdotti negli anni: Sessanta del ‘900 I recettori sensoriali rappresentano: I canali attraverso i quali i soggetti entrano in contatto con l’ambiente I sintomi e i criteri diagnostici del disturbo da deficit di attenzione e iperattività secondo il dsm-iv sono: Disattenzione, iperattività ed impulsività I tratti della persona resiliente: Presentano elementi costanti I tre assi tipici della diagnosi di autismo sono: Anamnesi; Esame clinico; Restituzione I valori emergenti: Sono valori perenni e condivisibili che le varie culture avevano cercato di esprimere ma che si erano cristallizzati e persino contrapposti in diverse forme di tradizione Il 25% dei casi con DDA presentano anche disturbi di: Ansia Il bisogno educativo speciale è: Qualsiasi difficoltà evolutiva di funzionamento, permanente o transitoria, in ambito educativo e/o apprenditivo, che necessita di educazione speciale individualizzata Il carattere di sistematicità della pedagogia fa problema perché talvolta fa pensare a una struttura di discorso: Fissa e rigida Il carattere normativo del discorso pedagogico emerge quando si impegna a indicare: Come si dovrebbe e si potrebbe educare Il CH.A.T strumento diagnostico consente di rilevare sintomi significativi da parte: Di figure professionali e genitori Il concetto di resilienza nasce in origine: Nelle scienze fisiche Il concetto su cui si basa la metodologia scolastica per i soggetti non vedenti è quello della: Normalizzazione Il Consiglio d’Europa ha promosso nel 2005 un progetto sulle Politiche e Pratiche della Diversità Socioculturale che aveva come obiettivo principale: Formare gli insegnanti europei sulla gestione della diversità a scuola Il costrutto della pedagogia popolare è da intendersi come insieme di: “Teorie ingenue” Il criterio diagnostico più riconosciuto è quello: Sintomatologico Il curricolo è composto di: Tre livelli Il danno cerebrale può essere: Congenito e acquisito Il decentramento amministrativo si realizza secondo il principio di: Sussidiarietà Il decreto legislativo n° 59 del 19 febbraio 2004, ha conferito la possibilità: Dell’elaborazione annuale dei Piani dell’offerta formativa Il deficit uditivo può essere stabilito in relazione alla caduta di: DB Il diritto all’istruzione è riconosciuto universalmente come: Diritto umano fondamentale e il suo pieno riconoscimento è da considerarsi una precondizione per la crescita e lo sviluppo delle società Il dismorfismo compromette: L’apparato osteo-articolare Il disturbo della lettura è frequentemente associato ad altre condizioni disfunzionali più o meno evidentemente connesse con l’apprendimento, come ad esempio: Deficit della percezione visiva Il disturbo di Alper è un esempio di disturbo caratterizzato: Dalla degenerazione della materia grigia Il disturbo di Rett è una malattia: Con tratti simili a quelli autistici ma non permanenti Il disturbo di RETT è una malattia neuro-degenerativa: Tipicamente femminile Il disturbo disintegrativo della fanciullezza comporta: La regressione evolutiva nei primi due anni di vita Il disturbo generalizzato dello sviluppo non altrimenti specificato è una menomazione: Grave e pervasiva nello sviluppo dell’integrazione sociale e delle capacità di comunicazione verbali e non verbali, senza però che i sintomi soddisfino i criteri di inc...


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