Diritto commerciale e societario PDF

Title Diritto commerciale e societario
Author Aileen Fernandez
Course Diritto Commerciale
Institution Università degli Studi di Parma
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DIRITTO COMMERCIALE INFORMAZIONI GENERALI Prof. Luigi Mansani Esame: orale LIBRI DI TESTO: Scegliere un libro per Impresa e un libro per Società tra quelli proposti. IMPRESA: - Campobasso, Diritto Commerciale Vol.1, UTET - Presti, Rescigno, Corso di Diritto Commerciale Vol.1 (capitoli da 1 a 5), Zanichelli - Vella, Bosi, Diritto dell’Impresa e dell’Economia, Il Mulino SOCIETÀ: - Associazione Disiano Preite, Il Diritto delle Società, Il Mulino - Campobasso, Diritto Commerciale Vol.2, UTET - Vella, Bosi, Diritto ed Economia delle Società, Il Mulino

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LE IMPRESE IMPRENDITORE  

Def.: chi esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi Nozione Comunitaria: qualsiasi entità che svolga un’attività economica. Non rilevano la forma giuridica e le finalità



ATTIVITÀ ECONOMICA o Qualunque attività che produca utilità è attività economica o Se si forniscono beni o servizi dietro corrispettivo, allora si è un imprenditore o Differenze:  Enti No Profit (es. WWF) → sono considerate imprenditoriali quelle che svolgono attività economica  Liberi Professionisti (notaio, avvocato, architetto, dottore commercialista, …) → non sono considerati imprenditori i soggetti che svolgono attività per la quale è richiesta una caratteristica che a un imprenditore non è richiesta → per esercitare bisogna superare un esame per essere iscritti nell’albo - Tariffe professionali stabilite dall’ordine di appartenenza - Professioni normali vs. professioni protette → le professioni protette hanno barriere all’entrata (esame per essere iscritte nell’ordine) e devono seguire le regole deontologiche stabilite dall’ordine (se vengono infrante, provvedimenti che vanno dalle sanzioni pecuniarie alla radiazione dall’ordine) - In teoria i liberi professionisti sarebbero imprenditori, ma le professioni protette non sono considerate tali perché barriera per iscrizione all’albo professionale o Scopo di Lucro: significa “destinazione al mercato”  Economicità di gestione: anche le società che erogano servizi per i quali è impossibile chiudere il bilancio anche solo in pareggio, devono sottostare alle regole delle società con scopo di lucro che ottengono profitti  Cooperative: società mutualistiche → non hanno come fine il lucro ma i benefici e i vantaggi che ne derivano dall’attività  Attività di godimento: rendita fondiaria locazione immobili



IMPRENDITORE AGRICOLO (Art. 2135) o L’imprenditore individuale agricolo non è soggetto a fallimento perché si ritiene che siano attività di piccole dimensioni e che sia interesse comune non farle fallire o Contabilità semplificata o Criterio per stabilire se Imprenditore Agricolo: connessione con il fondo  Coltivazione del fondo  Silvicoltura (frutti che crescono spontaneamente, non coltivati)  Allevamento del bestiame  Attività connesse: - Trasformazione → produzione – trasformazione – vendita → es. coltivo uva, faccio il vino e lo vendo Si è imprenditore agricolo anche se si acquista una parte di prodotto da trasformare, ma quando le quantità acquistate sono superiori a quelle prodotte, non si è più considerati imprenditori agricoli ma imprenditori commerciali - Alienazione (vendita) → se rientrano nell’esercizio normale dell’agricoltura

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Agriturismo? → Leggi particolari: non è necessario che ciò che vende sia prodotto nel fondo dell’agriturismo, ma comunque devono avere a che fare con altri imprenditori agricoli Es. se acquista carne Simmenthal, non è imprenditore agricolo

IMPRENDITORE COMMERCIALE (Art. 2195) o Tutti gli imprenditori non agricoli  Produttive industriali  Bancarie e assicurative  Intermediarie nella circolazione dei beni  Altre ausiliarie  Trasporto o Imprese soggette a iscrizione nel Registro delle Imprese  Presso la Camera di Commercio  Contiene tutte le informazioni sulle imprese registrate  Tutto ciò che è scritto nel Registro delle Imprese serve per rendere conto a terzi  Pubblicità legale: modo per dare pubblicità legale ai fatti relativi all’impresa o Fatti da Iscrivere (Art. 2196)  Entro 30 giorni dall’inizio dell’impresa al registro presso la CCIAA - Modifiche - Dati anagrafici dell’imprenditore - Cessazioni - Ditta, oggetto e sede dell’impresa - Nome e firma di institori e procuratori o Effetti (Art. 2193)  I fatti la cui iscrizione è obbligatoria: - Se non iscritti, non possono essere opposti a terzi, salvo che si provi che essi ne erano a conoscenza - Dalla data in cui sono iscritti, i terzi non possono opporre di non averne conoscenza o Institore (Art. 2203)  Definizione del dizionario: amministratore di un negozio  È il preposto dal titolare all’esercizio: - Dell’impresa - Di una sede secondaria - Di un ramo d’azienda  Nel linguaggio comune è il Direttore  Può compiere tutti gli atti, salvi i limiti della procura, salvo: - Vendere o ipotecare immobili - Cedere l’azienda  Deve essere iscritto nel Registro delle Imprese o Pubblicità della Procura (Art. 2206 ss.)  Se non è depositata presso il Registro delle Imprese, la rappresentanza si ritiene generale  Si possono introdurre delle limitazioni e sono opponibili a terzi solo se risultano dal registro → le limitazioni non sono opponibili a terzi se non si prova che ne erano a conoscenza al momento della conclusione dell’affare  Lo stesso vale per le modifiche e le limitazioni successive (Art. 2207) o Responsabilità (Art.2208)  L’institore è personalmente obbligato se non fa sapere al terzo che agisce per l’imprenditore  Tutte le volte che un certo soggetto fa un atto di gestione in nome dell’impresa, egli ne risponde illimitatamente con il proprio patrimonio personale, salvo che l’impresa non sia una società di capitali  L’institore generalmente non risponde con il proprio patrimonio perché agisce per conto dell’imprenditore e dunque sarà lui a risponderne perché ha delegato lui un institore  Il terzo può agire anche nei confronti dell’imprenditore per gli atti compiuti dall’institore pertinenti all’esercizio dell’impresa cui è preposto  Es. l’institore può agire sugli acquisti fino a € 5000 ma stipula un contratto d’acquisto con un terzo per € 10000. A consegna della merce, il fornitore vuole il pagamento e l’imprenditore non sa nulla del contratto. Dunque egli si rifiuta di pagare, comunicando al fornitore che colui che ha stipulato il contratto non ne aveva il potere - Il contratto è valido? Sì. 3

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Chi ha ragione? Dipende. Se l’institore è iscritto nel Registro delle Imprese e ne è inscritta pure la limitazione ai suoi poteri, allora ha ragione l’imprenditore. Se viceversa la limitazione non è iscritta, ha ragione il fornitore nel pretendere il pagamento



PICCOLO IMPRENDITORE (Art. 2083) o Sono piccoli imprenditori:  I piccoli commercianti  Gli artigiani  I coltivatori diretti del fondo  Coloro che esercitano un’attività professionale organizzata prevalentemente con il lavoro proprio e dei componenti della famiglia o I piccoli imprenditori non sono soggetti a fallimento o I giudici tralasciano i primi tre punti e si concentrano esclusivamente sul quarto in quanto artigiani e piccoli commercianti sono un po’ controversi



SCRITTURE CONTABILI (Art. 2214 ss.) o L’imprenditore commerciale non piccolo deve tenere:  Libro Giornale (operazioni giornaliere) (Art. 2216) - Deve indicare giorno per giorno le operazioni relative all’esercizio dell’impresa - Deve essere vidimato ogni anno  Libro degli Inventari (all’inizio e poi ogni anno) (Art. 2217) - Contiene l’indicazione delle attività e passività inerenti e non all’impresa - Si chiude con il bilancio e il conto profitti e perdite o Deve conservare, per 10 anni, anche in forma digitale:  Le scritture contabili  Fatture, lettere, telegrammi ricevuti  Copie di quelli inviati o Criteri e Obblighi (Art. 2217 ss.)  Il conto profitti e perdite deve dimostrare con evidenza e verità utili e perdite  Nelle valutazioni occorre attenersi ai criteri stabiliti per la s.p.a., in quanto applicabili  Le scritture vanno tenute senza spazi in bianco, interlinee o abrasioni  Le cancellature devono rendere leggibili le parole cancellate

AZIENDA (Art. 2555) 

Def.: complesso de beni organizzati dell’imprenditore per l’esercizio dell’impresa o Beni materiali e immateriali (brand, brevetti, …) o Crediti, contratti, debiti o Avviamento: capacità di profitto di un’azienda → elemento principale di valutazione di un’azienda e può dipendere da due cose:  Avviamento oggettivo: dipende dalle caratteristiche dell’azienda (locale, contratti, …) → fa parte della valutazione  Avviamento soggettivo: capacità personali dell’imprenditore cedente → non fa parte della valutazione → unico vantaggio per l’acquirente è divieto di concorrenza dell’imprenditore cedente (per i 5 anni successivi alla cessione dell’attività, il cedente non può aprire un’azienda simile a quella ceduta nelle vicinanze di questa) o Valutazione: deve tenere conto di tutti gli elementi sopracitati, anche quelli negativi → operazione complessa affidata a degli specialisti e contornata da accordi di riservatezza



TRASFERIMENTO (Art. 2556) o I contratti di trasferimento della proprietà o del godimento di un’azienda commerciale devono essere:  Registrati entro 30 giorni 4

Provati per iscritto, salvo siano richieste forme particolari - Per il trasferimento di certi beni (es. beni immobili) - Per la natura del contratto (es. donazione) → per cessione azienda bisogna avere forma scritta, non solo testimoni del fatto avvenuto Affitto dell’azienda, usufrutto dell’azienda, donazione (es. padre → figlio), cessione, … Successione nei Contratti  Regola generale di diritto civile: è necessario il consenso di entrambi i contraenti → per la cessione d’azienda questo non vale → tutela del terzo o circolazione della ricchezza? Prevale il secondo ma comunque attenzione anche ai terzi  Salvo patto contrario, l’acquirente subentra nei contratti stipulati per l’esercizio dell’impresa che non hanno carattere personale (contratto in cui per stipularlo ci si è basati sulle caratteristiche personali dell’imprenditore) (Art. 2558) → es. immobile locato dal cedente  Le norme si applicano anche ad affitto e usufrutto d’azienda  Il terzo può recedere per giusta causa entro 3 mesi dalla notizia della cessione, salva la responsabilità del cedente Successione nei Crediti (Art. 2559)  La cessione ha effetto verso i terzi dalla data in cui è iscritta nel Registro delle Imprese  Non occorre notifica o accettazione  Il debitore ceduto è liberato se paga in buona fede al cedente  Le norme si applicano anche ad affitto e usufrutto d’azienda Successione nei Debiti (Art. 2560)  Il cedente non è liberato dei debiti anteriori al trasferimento se non c’è il consenso dei creditori  Se l’azienda è commerciale, l’acquirente risponde in solido con il cedente dei debiti, purché risultino dalle scritture contabili 

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DIVIETO DI CONCORRENZA (Art. 2557) o Chi cede l’azienda non può, nei 5 anni successivi, iniziare una nuova impresa che, per l’oggetto, l’ubicazione o altre circostanze, sia idonea a sviare la clientela dell’azienda ceduta o Un limite più ampio è valido, purché:  Non impedisca ogni attività professionale  Non superi i 5 anni di durata o Se la durata del divieto è >5 anni o non è indicata, si intende di 5 anni o Sanzioni: il giudice blocca l’attività → azione inibitoria + risarcimento danni



CONCORRENZA SLEALE (Art. 2598) o Disciplina le modalità con cui le aziende possono farsi concorrenza o Comportamenti che vengono considerati inaccettabili per l’etica imprenditoriale o Compie Atti di Concorrenza Sleale Chi: 1) Usa nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con quelli altrui, imita servilmente i prodotti di un concorrente, compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti o l’attività di un concorrente 2) Diffonde notizie o apprezzamenti sui prodotti o l’attività di un concorrente idonei a determinarne il discredito (diffamazione, denigrazione → eccezione: pubblicità comparativa, perché consumatore trae vantaggio dalla comparazione → a condizione che i prodotti comparati siano omogenei e che i dati siano oggettivi → informazioni reali e comparazione effettiva), si appropria di pregi dei prodotti o dell’impresa di un concorrente (non si può usare il marchio altrui per trasportare pregi di tale marchio sul proprio → look alike: adozione di elementi grafici e caratteristiche di un prodotto più noto per fare associazione con prodotto noto → comportamento abbastanza tollerato) 3) Si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo contrario alla correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altra azienda (oltre alle ipotesi dei punti precedenti) → sistema ispirato alla Common Law 5

Esempi: - Pubblicità ingannevole: attribuire al proprio prodotto delle qualità che non possiede - Storno di dipendenti: assunzione in blocco di dipendenti di un’azienda concorrente - Violazione di segreti, sia di natura industriale sia di natura commerciale → sì conoscenze personali, no informazioni contenute in database perché di proprietà dell’altra azienda → no copiatura di documenti di proprietà aziendale → perché ci sia segretezza, ci devono essere dei sistemi di protezione (es. password) - Vendite sotto costo → bisogna indicare numero di prodotti, caratteristiche, per quanto tempo dura la vendita (perché sono consentite, ma per un lasso di tempo limitato), etc. - Violazione di norme di diritto pubblico - Concorrenza parassitaria Diacronica: comportamento continuo e sistematico nel muoversi sulle orme di un concorrente Sincronica: in un’unica soluzione vengono copiati tutti i prodotti del concorrente e vengono messi sul mercato, senza cambiarli in nulla o Sanzioni (Art. 2599 ss.)  Inibitoria: ordine di cessazione del comportamento illecito → tutela immediata, provvedimento urgente  Rimozione degli effetti  Risarcimento dei danni - Se c’è dolo o colpa → se non ci sono, allora no risarcimento - La colpa è presunta → perché marchi, brevetti, … registrati  Pubblicazione della sentenza → di solito le aziende lo fanno per frenare la concorrenza sleale o Presupposti  Qualità di imprenditore  Rapporto di concorrenza Per atti sanzionatori, devono essere entrambi imprenditori e devono essere concorrenti

LEGGE ANTITRUST     



Nasce nel 1890 con lo Sherman Act negli USA Introdotta in Italia nel 1990: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (www.agcm.it) o Modello comunitario o Artt. 81-82 del Trattato CE o Regolamento concentrazioni Obbiettivo: assicurare un livello sufficiente di concorrenza Interviene per evitare abusi di posizione dominante Principali situazioni a cui si oppone: o Abuso di potere dominante o Aiuti di stato o Intese o Concentrazioni INTESE o Vietate se hanno per oggetto o per effetto di restringere o alterare la concorrenza  In modo consistente  In una parte sostanziale del mercato interessato o Possono consistere in:  Accordi (sui prezzi, per ripartirsi le quote di mercato, …)  Deliberazioni di associazioni di imprese o di consorzi  Pratiche concordate → comportamento parallelo di singole imprese che non trova giustificazione economica logica se non che tra quelle imprese vi sia un accordo o Esempi di intese:  Accordi sui prezzi  Limiti quantitativi → fissare quanto produrre per evitare guerre di prezzo o eccessive scorte di magazzino  Ripartizione dei mercati o delle fonti di approvvigionamento → divisione geografica 6

Discriminazione di prezzo → fare pagare di più a chi è disposto a pagare di più Contratti leganti (tying contracts) → si associa in vendita a un prodotto in cui si ha posizione do minante un altro prodotto legato al precedente a cui si spera, in questo modo, di trasferire la medesima posizione dominante → es. Microsoft vendeva pacchetto Office con anche Explorer o Distinzione tra:  Intese orizzontali → intercorrono tra soggetti appartenenti allo stesso settore industriale  Intese verticali → intercorrono tra soggetti in livelli diversi della catena distributiva, di solito tra produttore e distributore o Sanzioni  Nullità  Inibitoria  Sanzioni pecuniarie amministrative (che possono arrivare fino al 10% del fatturato) o Autorizzazioni (Art. 4)  Disposte, anche per categorie, se producono miglioramenti a vantaggio dei consumatori → aumento o miglioramento della produzione, della distribuzione o del progresso tecnologico  Revocabili se vengono meno i presupposti  È il Franchising  Clausole nel contratto: bianche, grigie, nere  



ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE o Non è vietato raggiungere una posizione dominante, ma abusarne o Negli USA è diverso o Può essere singola o collettiva o Esempi: gli stessi delle intese; inoltre imposizione del prezzo o Sanzioni: le stesse delle intese o Essential Facilities: infrastrutture essenziali → es. Trenitalia controlla la società di manutenzione delle ferrovie e quando Italo ha inaugurato la tratta che arriva ad Ancona, si è bloccato a Rimini a causa di un ampliamento della banchina di qualche centimetro, ampliamento che aveva avuto luogo qualche giorno prima o Standard tecnici → legato ai brevetti



CONCENTRAZIONI o Modello: Regolamento CE n°4064/1989 modificato 4 volte (ultima: Reg. CE 1310/1997) o Due imprese in concorrenza nello stesso mercato si fondono e la nuova società risulta avere una posizione troppo dominante o Vietate se creano o rafforzano una posizione dominante → limiti dimensionali aggiornati periodicamente o Possono realizzarsi attraverso:  Fusione, acquisto o affitto d’azienda  Costituzione di un’impresa comune  Acquisizione di controllo (diretto o indiretto) su un’impresa o parte di essa o Sono consentite se preventivamente approvate dall’autorità garante della concorrenza o Nozione di Controllo  Nei casi dell’Art. 2359 c.c. - Controllo giuridico (maggioranza) - Controllo di fatto (nomina maggioranza degli amministratori) - Controllo contrattuale (tipico tedesco, in Italia non c’è)  Diritti, anche se esercitati congiuntamente, che di fatto danno, anche indirettamente, un’influenza dominante su un’impresa  Esempi: - Diritti di proprietà o godimento su tutto o parte del patrimonio di un’impresa - Diritti che attribuiscono un’influenza determinante sulla composizione o sulle decisioni degli organi 7

MARCHI 

ART. 7 c.p.i. «Possono costituire oggetto di registrazione come marchio d’impresa tutti i segni suscettibili di essere rappresentati graficamente, in particolare le parole, compresi i nomi di persone, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della confezione di esso, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché siano atti a distinguere i prodotti o i servizi di un’impresa da quelli di altre imprese» o Suoni: es. sigla di un programma o Cifre e lettere: es. per i modelli delle auto (es. Peugeot) o Combinazioni o tonalità cromatiche: bisogna provare che quel colore è tipico dell’impresa



REQUISITI DI VALIDITÀ o Novità: non si può registrare e usare un simbolo simile a uno già registrato  Confondibilità sull’origine, anche per associazione, con marchi o altri segni distintivi altrui, registrati o usati con notorietà generale per prodotti simili  Somiglianza con marchi rinomati altrui (anche se registrati per prodotti diversi) o con segni noti altrui o Capacità distintiva: capacità di un marchi o un simbolo di rendersi distintivo del prodotto → non si possono usare segni che descrivono natura, qualità e provenienza geografica del prodotto (es. non si può registrare il marchi “spremuta”) o segni di uso generale nel commercio (es. Golden, Premium, Extra, …) o Liceità: non si possono registrare segni contrari a legge, ordine pubblico e buon costume (es. segni offensivi o discriminatori come la svastica) → l’ufficio europeo comunque è piuttosto tollerante e permette di registrare anche marchi volgari



Tribunale CE (T-395/08), 17.12.2010 Nella valutazione del carattere dis...


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