Diritto privato - Corsi estivi Bressanone PDF

Title Diritto privato - Corsi estivi Bressanone
Course Istituzioni di Diritto Privato
Institution Università degli Studi di Padova
Pages 35
File Size 837.5 KB
File Type PDF
Total Downloads 68
Total Views 136

Summary

Appunti di diritto privato presi durante i corsi estivi di Bressanone. AA 2020/2021....


Description

DIRITTO PRIVATO – BRESSANONE 2021 Il diritto privato regola i rapporti tra soggetti di diritto (persona fisica, associazione, ecc..). Il CC si divide in 6 libri (1 delle persone e della famiglia; 2 la successione per causa di morte; 3 la proprietà , i diritti reali ossia sulle cose (dopo ci sono i diritti reali limitati – uso usufrutto, enfiteusi, superficie, le servitù prediali); 4 delle obbligazioni; 5 del lavoro (interessa meno, disciplina impresa e società); 6 della tutela dei diritti (disciplina della pubblicità immobiliari, ossia i registri immobiliari; le prove; 6 diritti reali di garanzia (pegno e ipoteca diritti sulle cose che servono a garantire l’adempimento dell’obbligazione  se il debitore non adempie obbligazione, il creditore può soddisfare il suo diritto di credito) e poi prescrizione e … del possesso (estinzione dei diritti per trascorrere del tempo ogni diritto si estingue per prescrizione quando il proprietario non esegue il suo diritto per 10 anni

Soggetti di diritto e capacità LIBRO 1 Persone fisiche e giuridiche vengono chiamati soggetti di diritto, quest’ultimo è il protagonista dei rapporti regolati dall’ordinamento giuridico (universo delle regole di un determinato stato). Nel diritto privato i soggetti di diritto sono per definizione posti sul piano di parità, cosa che non capita nel diritto pubblico (nel rapporto del pubblico, un soggetto ha una supremazia rispetto ad un altro) Il concetto di soggetto di diritto lo si può intendere in 2 modi 1. Soggetto di diritto di diritti e di obblighi quel soggetto (uomo, donna o persona giuridica (comitato, associazione)) viene considerato come titolare di diritti e di obblighi (quel soggetto sono proprietari di case di alberghi o titolari di quote societarie o titolari di conti bancari…) e quindi sono obbligati a tenere certi comportamenti è una dimensione statica. 2. Soggetto di attività giuridica quello stesso soggetto qui si muove (dimensione dinamica) compie degli atti giuridici (l’atto giuridico è un comportamento cosciente e volontario dal quale derivano conseguenze giuridiche testamento, matrimonio (non lo vediamo come semplimplicemente titolare, qui lo stesso stipula contratti, intima il pagamento… ) dunque, viene inteso come capo di imputazione di atti giuridici I soggetti del diritto sono gli uomini inteso in senso ampio e gli enti (realtà diverse dall’uomo che l’ordinamento giuridico che considera come titolare di diritti e di obblighi e come capo di imputaizone di atti giuridici Il CC usa 2 termini: Persona fisica e persona giuridica (1 essere umano; 2 centro di interesse diverso dall’uomo) CAPACITA’ GIURIDICA Come fa il diritto a privato ad indicare la qualità di soggetto di diritto per le persone fisiche? Tramite l’art. 1 che parla di capacità giuridica si acquista dal momento della nascita La capacità giuridica è l’attitudine ad essere titolari di diritti e di obblighi, cioè SI HA LA QUALITA’ DI SOGGETTO DI DIRITTO

Abbiamo detto che la capacità giuridica si acquista con la nascita. Il soggetto deve nascere VIVO. Non è invece soggetto di diritto il nascituro (colui che deve ancora nascere e probabilmente nascerà). Il CC distingue tra il nascituro concepito e non concepito: -

il concepito può succedere per legge o per testamento (462), o ricevere una donazione (784) il non-concepito può succedere per testamento o ricevere una donazione, purchè figlio di una determinata persona vivente al tempo della morte del testatore .

La capacità giuridica non ammette limitazioni, non è possibile privare un essere umano della capacità giuridica (art. 22 Cost.). Non è banale: ad es. lo schiavo non aveva capacità giuridica. La capacità giuridica si estingue con la morte (morte cerebrale  cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo). Ci sono dei criteri di accertamento della morte: - Scomparsa: viene nominato un curatore dello scomparso; - Dopo la scomparsa viene dichiarata l’assenza dove avviene il possesso dei beni temporaneo - Dopo 10 anni viene dichiarata la morte presunta Se per un evento particolare (naufragio, incidente o terremoto) non è possibile stabilire il momento esatto della morte, ma ad es. un testamento richiede di sapere se Tizio è morto prima di Caio, si applica la regola della commorienza (art. 4), ovvero tutte le persone si considerano morte nello stesso momento.

CAPACITA’ DI AGIRE E per segnare l’attitudine di attività giuridica? La identifichiamo tramite art. 2 Capacità di agire che si acquista alla maggiore età-  la capacità di agire è l’attitudine a compiere validamente atti giuridici produttivi di effetti per colui che li compie, O MEGLIO DIRE: è l’attitudine a compiere atti giuridici validi e produttivi di effetti per l’agente (per sé). Questa è la qualità che ha il soggetto di attività giuridica. Validamente, significa che gli atti compiuti sono VALIDI. Colui che compie atti senza capacità di agire sono INVALIDI, dunque annullabili. Qualunque incapacità (di agire o di volere) comporta inequivocabilmente e SOLO all’annullabilità. Soffermiamoci sulla Validità: Gli atti giuridici sono previsti da norme giuridiche come fattispecie astratte (es: 1321 contratto; 2043 queste norme creano un modello astratto) questi modelli astratti, devono poi realizzarsi, per poi vedere se effettivamente vedere se un fatto è realmente riconducibile alla fattispecie, bisogna vedere se rientrano tuti i requisiti (es: uno prende a calci x  bisogna vedere se rientra nel 2043) fatto: prendere a calci uno; doloso o colposo (Se ha dolo o colpa); dobbiamo vedere se aveva la capacità di intendre e volere in quel momento se ha tutti questi requisiti, si può applicare dunque, scatta quella che è la conseguenza Quando abbiamo una difformità tra fattispecie e fatto, abbiamo un’INVALIDITA’. La validità di un atto giuridico è la idoneità dell’atto a produrre i suoi effetti l’atto valido deve corrispondere COMPLETAMENTE al modello della fattispecie astratta.

Però l’atto, può essere valido ma non efficace ma cos’è l’efficacia? L’efficacia è l’attuare la produzione degli effetti giuridici previsti dalla fattispecie astratta (quando si verifica questo abbiamo un atto valido ed efficace). Mentre, ci può essere anche un atto valido, ma inefficace (ATTENZIONE: NON è SCRITTO NEL CC, RICOSTRUZIONE DELLA DOTTRINA) 2 ragioni: è stato posto un elemento accidentale (questi elementi sono: la condizione, termine e onere o modo); difetto di legittimazione Condizione: Avvenimento futuro ed incerto dal cui verificarsi dipende l’efficacia dell’atto o la fine dell’efficacia dell’atto (es: ti donerò la mia casa se mi sposerò); Termine: un momento del tempo CERTO al cui verificarsi segue la produzione o cessazione degli effetti (il contratto di locazione stipulato oggi, produrrà i suoi effetti dal 1° settembre  DATA CERTA). La legittimazione: è il potere di disporre di un proprio bene, diritto, rapporto giuridico (disporre  determinarne la sorte giuridica  creditore ha disponibilità di quel diritto di credito lo può pretendere come rinunciare; se sono proprietario di una casa, posso disporne  posso venderla, donarla, concederla in locazione…) dunque, per compiere un atto di disposizione bisogna essere legittimati a farlo. Dunque, per esempio: non posso alienare o altro un bene che non è mio se vendo un bene che non è mio, possiamo avere una compravendita valida, MA INEFFICACE perché è un difetto di legittimazione L’atto giuridico non è valido quando non c’è una piena corrispondenza alla fattispecie astratta, questa mancata corrispondenza può avere 2 cause: -

Mancanza di un requisito Vizio in un requisito

Atto nullo o annullabile La nullità è la forma più grave di invalidità: manca un requisito essenziale oppure abbiamo illeicità dell’atto (quando l’atto è contrario alle norme imperative…)  se l’atto è nullo NON PRODUCE ALCUN EFFETTO. L’azione per far dichiarare la nullità è imprescrittibile. La domanda di nullità può essere proposta da chiunque ne abbia interesse (legittimazione assoluta  quella processuale), il giudice può rilevarla d’ufficio. Annullabilità: Cause principali  vizi del consenso o della volontà (errore, dolo, violenza); incapacità di agire o di intendere e volere (naturale)1425. L’atto annullabile è un atto invalido, ma efficace  produce precariamente i suoi effetti. Dunque, produce i suoi effetti, ma può cessare. Può cessare in caso di sentenza di annullamento da parte del giudice. Con questa sentenza, l’atto cessa di produrre i suoi effetti anche retroattivamente. Chi può chiedere l’annullamento? (1441) L'annullamento del contratto (o qualsiasi tipo di atto) può essere domandato solo dalla parte nel cui interesse è stabilito dalla legge. 1427: Il contraente, il cui consenso fu dato per errore, estorto con violenza, o carpito con dolo, può chiedere l'annullamento del contratto.

Ci sono 3 cause per il quale un contratto o atto annullabile può durare in eterno: 1. Prescrizione: entro 5 anni si può richiedere l’annullamento del contratto dopo 5 anni (1442) l’azione di annullamento si prescrive in 5 anni

Chi agisce in giudizio si chiama attore, e pone la domanda al giudice contro l’altra parte (azione). Quest’ultima parte tenta a sollevare un’obiezione contro la domanda (eccezione). 2. La parte che non ha diritto all’annullamento, può fare una causa per chiedere l’esecuzione di quella prestazione (non mi hai dato i soldi quando ti ho dato la casa)  eccezione di annullamento non si prescrive in 5 anni (Il contratto comunque rimane sempre transitoriamente efficace, grazie all'eccezione di annullamento. Immaginiamo il caso: compro l'orologio convinto sia d'oro, ma è di ottone, sono passati cinque anni, ma non ho ancora pagato ed il venditore mi fa causa per avere il pagamento (azione d’annullamento). Io posso eccepire (porto un'eccezione) dicendo: non ti ho pagato il prezzo, ma chiedo l'annullamento del contratto, perché quando ho comprato il bene ero in errore. Il venditore ha 10 anni per chiedere il diritto di credito, siamo all'ottavo anno e io non ho agito prima per l'annullamento ricorro all'eccezione 3. Convalida: la parta legittimata dall’azione di annullamento, decide comunque di rendere valido quel contratto; Convalida tacita

Rappresentanza: Un atto giuridico si può compiere anche non solo per sé (per l’agente), ma anche per l’interesse altrui questo è il fenomeno della rappresentanza. Quando si agisce per conto e per nome di altri NON E’ RICHIESTA LA CAPACITA’ DI AGIRE ma solo quella di intendere e volere (quando invece agisco per mio interesse la devo avere). Ciò fa salvi (1389) tutti gli atti compiuti dai minori (es. acquisti), fingendo che essi li compiano con procura tacita dei genitori. La capacità di agire viene attribuita a 18 anni, perché l’esercizio dell’autonomia privata prevede il fatto che il soggetto è in grado di prendersi cura dei propri interessi. Il soggetto deve essere in grado di comprendere gli atti che pone in essere infatti il legislatore fissa questo criterio standard dei 18 anni (> età), in cui si presume che il soggetto sia in grado di valutare la convenienza dei suoi atti giuridici. La capacità di agire è attribuita, dunque al soggetto che raggiunge un’adeguata capacità psichica, ALMENO CHE LE CONDIZIONI MENTALI NON SIANO ALTERATE O COMPOROMESSE

L’incapacità Anche per un maggiorenne, e quindi capace d’agire, ci possono però essere delle cause che possono influire sulla sua reale capacità di provvedere ai propri interessi. Quando un soggetto non detiene determinate capacità intellettivo-volitive, l’ordinamento giuridico fa in modo che la sua “patente giuridica” venga ritirata o comunque limitata. Si possono verificare le seguenti ipotesi:  Incapacità legale e semi-capacità legale: La capacità d’agire a causa di età, malattia, condizioni psichiche, ecc. può essere perduta o limitata stabilmente, il che dà luogo a, rispettivamente: o incapacità legale (totale): riguarda i minori d’età, gli interdetti giudiziali e legali (che hanno un tutore) o semi-incapacità legale (parziale): riguarda gli inabilitati e il minore emancipato (che hanno un curatore) e il beneficiario dell’amministrazione di sostegno Vengono tutelate mediante l’interdizione, l’inabilitazione e l’amministrazione di sostegno, i quali vengono definiti come ISTITUTI DI PROTEZIONE ORGANIZZATA incapace di intendere e di volere: opposto è il caso della persona normalmente capace che, per cause contingenti (alcool, stupefacenti, ipnosi, patologia psichica episodica non diagnosticata e che non ha portato all’interdizione…) è di fatto incapace di intendere e di volere, e a ciò si attribuisce

una rilevanza. Questa transitoria incapacità viene definita come incapacità naturale si parla di un ISTITUTO DI PROTEZIONE OCCASIONALE

Incapaci legali Minore di età (meno di 18 anni). Ma ci sono dei casi in cui l’atto compiuto dal minore non è annullabile: se è abilitato alla prestazione del lavoro a meno di 18 anni, viene abilitato a compiere atti giuridici relativi solo e unicamente a quel lavoro; l’altra ipotesi è quella dell’art. 1389, dove il minore compie atti per conto dei genitori (procura tacita); 1426: Malizia del minore Il contratto non è annullabile, se il minore ha con raggiri occultato la sua minore età; ma la semplice dichiarazione da lui fatta di essere maggiorenne non è di ostacolo all'impugnazione del contratto; Emancipazione del minore: questo minore, che deve avere almeno 16 anni, contrae matrimonio. Nel momento in cui contrae matrimonio, acquista una capacità di agire ma limitata, ovvero solo per l’esecuzione di atti di ordinaria amministrazione (che non compromettono il patrimonio o poco significativa), per gli altri atti deve agire assieme ad un'altra figura, che è il curatore. Però c’è l’art. 397: se il minore però è autorizzato all’attività/impresa commerciale, a quel punto acquisisce la capacità di agire PIENA, anche al di fuori all’esercizio dell’impresa, con il SOLO LIMITE DEL TESTAMENTO. Interdizione Può essere di 2 tipi: Giudiziale: art. 414: Maggiore di età o minore emancipato, i quali sono soggetti ad un’infermità, che deve essere abituale e grave, tale da determinare l’incapacità del soggetto di provvedere ai propri interessi; tale condizione si applica con sentenza del tribunale (3 giudici) ai totalmente incapaci di agire per malattia mentale (414), dunque, scatta il meccanismo della protezione organizzata. Questa è un’incapacità di agire TOTALE Per questo deve essere nominato un rappresentante legale che agisca in nome dell’interdetto, ossia il tutore (mentre nel curatore la volontà deve essere di entrambi). È bene però accertarsi della situazione di interdizione di un altro, ma come facciamo a saperlo? L’interdizione, come l’inabilitazione e l’amministrazione di sostegno, è soggetta a un regime di pubblicità. Il Decreto di nomina del tutore e la sentenza di interdizione o di inabilitazione devono essere annotati a cura del cancelliere nell’apposito registro di stato civile e annotata a margine all’atto di nascita (423). Gli atti compiuti dall’interdetto sono annullabili su istanza del tutore, dell'interdetto o dei suoi eredi o aventi causa. L’azione di annullamento è prevista solo dalla parte in cui, nel suo ordinamento, l’annullamento risulta favorevole al suo interesse (1441); Legale: Non è misura di protezione, bensì pena accessoria per ergastolani o condannati a pene superiori a 5 anni. Durante la pena il soggetto versa, per effetto di legge, in una condizione di incapacità legale. È quindi un meccanismo sanzionatorio. Riguarda solo gli atti patrimoniali, mentre conserva le capacità personali e famigliari  deve essere nominato anche qui un tutore. Inabilitazione 415 Cause: - infermità di mente abituale non così grave da far luogo all’interdizione; - prodigalità (tendenza a spendere denaro senza riflessione) o uso abituale di sostanze alcoliche o stupefacenti che espongo il soggetto o i familiari ad un grave pregiudizio economico

-

il sordo e il cieco dalla nascita dalla prima nascita o dall’infanzia SE non hanno ricevuto un’educazione adeguata (unica causa di natura fisica) Chiunque sia sottoposto all’istituto di inabilitazione, fatta eccezione per gli atti di ordinaria amministrazione, vi deve essere un curatore che integri la sua volontà. Ad attribuire questo istituto è un tribunale. Il meccanismo di pubblicità è il medesimo dell’interdizione. Amministrazione di sostegno (dal 2004) 404: “La persona che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa ha la residenza o il domicilio”. Quindi, dal 2004 rientra non solo una menomazione psichica, ma anche fisica (deambulazione, ecc…) e questa menomazione fisica, fa in modo che il soggetto non sia più capace di provvedere ai propri interessi. Una seconda caratteristica è che ad attribuire questo istituto NON È PIU’ UN TRIBUNALE, ma un giudice tutelare (ORGANO MONOCRATICO). L’incapacità di agire del beneficiario dell’amministrazione di sostegno non è decisa dal CC  qui a decidere è il giudice tutelare a decidere a su cosa deve essere sostituito all’amministratore di sostegno e in cosa deve assisterlo l’amministratore si voleva in pratica avvicinare la giustizia al popolo, alle persone. Difatti, il giudice per pronunciare la sentenza deve conoscere la persona che ha davanti. Il beneficiario dell’amministrazione di sostegno può compiere da solo atti della vita quotidiana (NO ORDINARIA AMMINISTRAZIONE) salvo disposizione diversa del giudice  di base il beneficiario ha la capacità di agire IN PRATICA: SARA’ IL GIUDICE CHE INDIVIDUERA LA TIPOLOGIA DI ATTI CHE NON POTRA’ COMPIERE LUI STESSO (dunque gli compirà l’amministratore per conto del beneficiario) O COMPIRA CON ASSISTENZA. Alcune disposizioni 405 4° comma: Il decreto di nomina dell'amministratore di sostegno deve contenere l'indicazione: 1) delle generalità della persona beneficiaria e dell'amministratore di sostegno; 2) della durata dell'incarico, che può essere anche a tempo indeterminato; 3) dell'oggetto dell'incarico e degli atti che l'amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario; 4) degli atti che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dell'amministratore di sostegno. 409: “Il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno”. Il sistema di pubblicità di questo istituto però non è molto efficace, il sistema della pubblicità è il medesimo degli altri due istituti  Ma come si fa a sapere che atti può compiere da solo? Bisogna andare in tribunale e chiedere una copia del provvedimento giudiziale ove ci sono scritti gli atti che questo non può svolgere da solo. Incapacità di intendere e di volere Capacità di intendere/capire (conoscere le conseguenze di un determinato evento) e di volere (legarsi al compiere quella cosa). 428: “Gli atti compiuti da persona che, sebbene non interdetta, si provi essere stata per qualsiasi causa, anche transitoria, incapace d'intendere o di volere al momento in cui gli atti sono stati compiuti possono essere annullati su istanza della persona medesima o dei suoi eredi o aventi causa, se ne risulta un grave pregiudizio all'autore.

L'annullamento dei contratti non può essere pronunziato se non quando, per il pregiudizio che sia derivato o possa derivare alla persona incapace d'intendere o di volere o per la qualità del contratto o altrimenti, risulta la malafede dell'altro contraente”. Dunque, una persona in una situazione di incapacità naturale nella situazione in cui compie un atto, può essere annullabile. Gli atti o contratti possono essere annullati se: - atto unilaterale (un singolo autore, una sola parte che manifesta volontà): se provoca al soggetto un grave pregiudizio - atto bilaterale  contratto (due parti che manifestano una volontà): malafede dell’altro contraente Dunque, gli atti dell’incapace legale sono annullabili senza che l’incapace legale dimostri che egli sia incapace di intendere e volere; Al contra...


Similar Free PDFs